venerdì 18 gennaio 2019

FIGLIOLI MIEI CORAGGIO



1 gennaio 1976 

COSA FARAI, SIGNORE?
« Con azione devastatrice Satana dilania con rabbia l'umanità, ed in particolare la Chiesa. Infatti oggi nella Chiesa avvengono cose che non si possono umanamente spiegare se non con l'uso forsennato da parte di Satana di tutte le potenze dell'Inferno insidiando, sobillando e tormentando anime.
Basta essere un tantino obbiettivi per rendersi conto dei sacrilegi compiuti in varie nazioni tramite stampa, televisione, films. Satana non risparmia nessuno; è entrato dovunque, spadroneggia alla base della Chiesa e non ha risparmiato il vertice.
Il Papa, mio Vicario sulla terra, deve muoversi in mezzo a mille difficoltà.
Non scendo ai particolari di questa poderosa offensiva dell'inferno contro la Chiesa mia, contro i figli di Dio. È più che sufficiente quello che potete vedere con i vostri occhi, anche se riflette solo in parte quello che voi non potete vedere.
- Che cosa farai Tu, Signore, per non permettere che la Chiesa abbia a soccombere ?
Ti ripeto che, se le acque putride continuano a salire, non si deve solo alla velenosa azione dell'Inferno.
Responsabilità pesano anche sull'animo dei pastori, sacerdoti e religiosi che non hanno reagito a dovere all'insidia del Nemico, che non hanno arginato il male. Non di rado hanno assecondato i piani del demonio, altre volte ne sono diventati gli esecutori. Dolorosissima realtà che ha aumentato l'ardire delle forze del male e indebolite enormemente le forze del bene.
Che cosa ho fatto e faccio Io?
Io sono la Vita, e la vita è movimento teso al bene delle anime che amo e che voglio salve. Ho suscitato grandi santi; ho mandato la mia Mamma che si è manifestata in tanti luoghi e a tante persone.
Ho già detto che non pochi interventi della Madre mia sono stati avversati e negati come autentici per timori ingiustificati, per rispetto umano. Per evitare noie si cerca la pace, ma così non si potrà avere la pace vera.
- Ho prescelto per la mia Chiesa Pontefici santi. 
- Ho suscitati movimenti per la santificazione del clero.
- Ho voluto e promosso il Concilio.
Se tutto ciò che ho promosso nella mia Chiesa fosse stato accolto con una intelligente ed efficace risposta, con una adeguata mobilitazione di tutti i consacrati, come del resto Pio XII, con un accorato appello domandò a tutta la Chiesa, le acque turbinose non avrebbero raggiunto il livello attuale.
Tu mi chiedi, figlio, che faccio per salvare la mia Chiesa. Continuo ad effondere il mio Sangue anche se viene sacrilegamente profanato.

I veri carismatici
Ho mandato il mio Spirito che è amore. È fuoco che arde, che trasforma, che illumina e riscalda, che purifica e vivifica, ed aleggia su molte anime da voi chiamate carismatiche.
Ne ho suscitate in tutta la Chiesa; ma anche fra queste Satana si è insinuato seminando ambizioni, rivalità, divisioni. Queste anime devono rimanere spiritualmente unite e mettere i doni ricevuti a servizio della Comunità ecclesiale.
I veri carismatici sono prescelti dallo Spirito Santo nella Chiesa, per la Chiesa. Non sono Chiesa. La Chiesa da Me fondata è quella gerarchica. Il carisma è destinato al bene della comunità. I carismatici si completano e si integrano nell'unità spirituale tra di loro, (pur nella distinzione delle particolari missioni) e con la Gerarchia.
Il carismatico è uno strumento dello Spirito Santo e, come tale, deve essere duttile e disponibile per l'attuazione di un piano che neppure lui conosce nella sua ampiezza, ma che è noto alla Provvidenza divina che questo piano ha predisposto.
Il carismatico è l'amministratore di un tesoro per il bene di tutti; non può impossessarsene per sé neppure per un istante; guai se si lascia distogliere da questo fine. Chi ha in custodia un tesoro, vigila pure per frustrare ogni tentativo del nemico di rapirglielo.
Voi, pellegrinanti sulla terra, di segni e richiami e prodigi quanti ne avete avuti dalla Madre mia, dai miei Santi, quanti!... Ma le tenebre della superbia hanno reso ciechi fedeli, sacerdoti e anche qualche pastore. Si è rifiutata la luce, si sono rifiutati gli intensi richiami interiori ed esteriori per cui vi siete allontanati sempre più da Dio.
- Che avverrà Signore? che avverrà, Gesù mio? « Lo sai quello che avverrà.
Misericordia e Giustizia divina non possono tollerare che si continui, con mostruosa ingratitudine, a popolare l'Inferno. Dio non può tollerare oltre che l'ordine stabilito (ordine morale, sociale, internazionale, mondiale) sia così sfacciatamente sconvolto dal Nemico. Non può tollerare che il Ribelle e le sue legioni abbiano a spadroneggiare ancora sull'umanità da Me redenta.
Te lo ripeto, e se lo mettano bene in testa Vescovi e Sacerdoti, che se l'inimicus hominis è entrato nella vigna è anche perché coloro ai quali la vigna è stata affidata non hanno vigilato, non l'hanno cinta e difesa con i mezzi a loro disposizione. Facciano su questo un severo esame di coscienza.
Non si disarma di fronte ad un nemico agguerrito e sempre in agguato! Debolezze, insipienza e ambizioni sono state le porte aperte al Nemico. Rilassatezze di religiosi e religiose, di consacrati in genere, che si sono dolcemente adattati alle astuzie del Nemico tramite un neo paganesimo, furono tante barriere cadute.
La proliferazione di teorie infette di alcuni teologi assetati, più che di verità, di stessi, ha aumentato il caos nella mia Chiesa. Il danno arrecato alle anime non è valutabile a mente umana.
Io solo, eterno Giudice, ne vedo la gravità, ne misuro l'ampiezza, ne stimo la responsabilità e le conseguenze.
Questi teologi hanno calpestato Dio, hanno trafitto il mio Corpo Mistico, hanno profanato il mio Sangue, hanno avviato tante anime sulla strada della perdizione. Servi e collaboratori di Satana, hanno superbamente alzato il capo contro il mio Vicario per ripetere il diabolico grido: «Non serviam».
Se questi serpenti non si convertiranno, periranno tra le fiamme dell'Inferno, di quell'Inferno al quale si sono rifiutati di credere.
Io, sono Giudice d'infinita Misericordia ma anche di tremenda Giustizia.

Abbondano i tiepidi
Andrai, figlio mio, a portare i Messaggi a Vescovi e Sacerdoti. Meditino sulle responsabilità che pesano sulla loro coscienza.
Ti dissi che non mancano santi vescovi e ottimi sacerdoti, ma purtroppo abbondano i tiepidi, gli indifferenti, i presuntuosi; non mancano gli eretici e i miscredenti.
Non sembra questo assurdo e anacronistico? Eppure è realtà.
Prega, figlio mio! Non ti stancare, offrimi le tue sofferenze. Di te voglio fare una lucerna accesa, strumento nelle mie mani per la salvezza di tanti tuoi confratelli.
Non ti curare dell'opinione degli uomini.
Non distogliere il tuo sguardo da Me che ti amo. Ti benedico, unitamente a quelli che collaborano con te per la diffusione dei miei messaggi.

Confidenze di Gesù a un Sacerdote (Mons. Ottavio Nichelini)

Nessun commento:

Posta un commento