mercoledì 30 novembre 2022

Carenze e carestia - Vi chiedo amorevolmente di fare scorta poiché la carestia è in arrivo e potreste trovarvi nella più totale disperazione.

 


Vi chiedo amorevolmente di fare scorta poiché la carestia è in arrivo e potreste trovarvi nella più totale disperazione.


Figli miei, grazie per essere qui in preghiera. (…) Figlioli, pregate molto per questo mondo ormai coperto di tenebre, la luce della fede è molto debole e quindi non sarà più possibile sottrarsi al giudizio di Dio, che verrà presto.

Figli miei, vi chiedo amorevolmente di rifornirvi perché la carestia è in arrivo e potreste trovarvi nella più totale disperazione. La Provvidenza verrà da ogni dove, non abbiate paura, fidatevi delle parole di Gesù e custoditele nel vostro cuore. (…)

Trevignano Romano il 12 giugno 2021.

RIVELAZIONI PROFETICHE - FATIMA

 


FATIMA 

Il testo che segue è formalmente attribuito a Marie-Julie. Ma la copia che abbiamo non ha né data né firma. 


“Gli uomini non hanno ascoltato le parole pronunciate dalla mia Santissima MADRE a FATIMA. 

Infelici coloro che non ascolteranno ORA le mie PAROLE! 

“Gli uomini non hanno compreso il significato della guerra. Molti vivono nel peccato e più spesso nel peccato d’impurità. Miserabili quelli che seducono gli innocenti! 

Quelli che non vogliono credere, NON SANNO CIO’ CHE FANNO! 

“Poveri disgraziati quelli che si permettono di giudicare prima di essere informati! 

“Le frequenti apparizioni di mia Madre sono OPERA della mia MISERICORDIA! 

“La mando con la forza dello Spirito Santo, per prevenire gli uomini e salvare molte anime… senza di Lei, sarebbero perdute! 

Tutte queste croci, tutte le sofferenze che verranno saranno ancora più terribili. 

“Non dovete maledirmi ma ringraziare il PADRE mio che è nel CIELO.” 

“E’ l’opera del mio amore! 

Voi la conoscerete più tardi. 

Devo venire con la mia giustizia perché gli uomini non hanno conosciuto i tempi della mia GRAZIA. 

“La misura del peccato è colma. Ma i miei fedeli non saranno toccati dal male. 

“Verrò sui peccatori con terribile TUONO, in una fredda notte d’inverno! 

Il vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi copriranno la terra. Una massa di nubi rosse come il fuoco devasteranno a zig zag… infiammeranno e devasteranno… riducendo tutto in cenere. 

“L’aria si riempirà di gas tossici e vapori mortali… I cicloni strapperanno le opere audaci della follia e della volontà e della potenza della CITTÀ DELLA NOTTE. 

“Il genere umano dovrà riconoscere che al di sopra di LUI si trova una volontà che farà cadere, come una casa di carta… i piani audaci delle sue ambizioni. 

“L’Angelo d istruttore annienterà per sempre la VITA di coloro che avranno distrutto IL MIO REGNO. 

“Voi, anime che profanate il NOME del SIGNORE, attente se ridete di me! Preservatevi dal peccato dello Spirito! 

“Quando in una fredda notte d’INVERNO, il tuono farà tremare le montagne, allora chiudete molto in fretta porte e finestre…  

I vostri occhi non dovranno profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi. 

“Riunitevi in preghiera davanti al Crocifisso. Mettetevi sotto la protezione della mia Santa MADRE. 

“Non permettete che alcun dubbio nasca in voi circa la vostra salvezza. Più avrete fiducia più sarà inviolata la protezione di cui avrò circondato VOI, MIEI FEDELI… 

Accendete ceri benedetti, recitate il Rosario. 

“Perseverate per tre giorni e tre notti (la notte seguente) il terrore si placherà. 

“Dopo l’orrore di questa lunga oscurità, con il giorno nascente, il sole nascerà con tutta la sua luce e il suo calore. 

“Quella sarà una grande devastazione . Io, VOSTRO DIO, avrò tutto purificato: i sopravvissuti dovranno ringraziare la Santa Trinità di questa protezione. 

“Il mio regno sarà magnifico, sarà il mio regno di pace, e il mio nome sarà LODATO ed INVOCATO dall’alba al tramonto del sole. 

“Pregate, pregate, convertitevi e fate penitenza. NON dormite come i miei discepoli nel giardino degli ulivi… poiché Io sarò molto vicino. E’ troppo grande la collera del Padre mio verso il genere umano!… 

“Se la preghiera del Rosario e l’offerta del Preziosissimo Sangue non fosse così gradita al Padre, ci sarebbe già sulla terra una miseria infinita. Ma mia Madre intercede presso il Padre, ME STESSO e lo Spirito Santo. E’ per questo che Dio s’intenerisce. 

“Ringraziate dunque mia Madre, se il genere umano vive ancora. Onoratela con il rispetto dei fanciulli. Vi ho dato l’esempio, ELLA É MADRE DI MISERICORDIA…. 

“Non dimenticate mai di rinnovare l’offerta del Preziosissimo SANGUE. Mia Madre mi supplica instancabilmente e, con Lei, molte anime penitenti ed espiatrici. 

“Non posso rifiutare NULLA. É grazie a mia Madre e per merito degli eletti se questi giorni saranno più brevi… 

“Siate consolati TUTTI VOI che onorate il mio Preziosissimo Sangue. Non vi succederà nulla, Ispirerò il mio rappresentante di avere a cuore il Sacrificio del mio Preziosissimo Sangue e venerare mia MADRE. 

“Alcuni sacerdoti vorrebbero essere più papi del PAPA! Mi crocifiggeranno e ritarderanno l’opera di mia MADRE. PREGATE molto per gli eletti del mio Cuore: i SACERDOTI. 

“Verrà un tempo in cui anche i sacerdoti capiranno tutto questo. 

“Quando vedrete l’aurora boreale apparire… sappiate che sarà il segno di una prossima guerra. 

Quando la luce sarà di nuovo visibile, allora mia MADRE sarà ritta davanti al sole che tramonta per prevenire i buoni che il tempo è arrivato. 

“I cattivi vedranno uno spaventoso animale, grideranno disperati ma sarà troppo tardi. Salverò molte anime (per l’altra VITA). 

“Siamo molto dispiaciuti di ciò che abbiamo ordinato di annunciare per invitare gli uomini a convertirsi… Il tempo non è ancora arrivato… Si crederà di poter oltraggiare le anime elette perché per merito loro avrò ritardato un po’ il terribile avvenimento. Nella mia bontà e per le penitenze che vengono offerte, ritardo il disastro ma non lo cancello. 

“Questo non dipende dal giudizio degli uomini ignoranti… DEVO rendere conto a quelli che non vogliono sapere niente? Quando il mondo crederà, verrò come un ladro nella notte,  

Marie-Julie Jahenny


ANDATE A CERCARE IL SIGNORE E LUI È PROPRIO DIETRO L'ANGOLO DELLA VOSTRA CASA, NEL TABERNACOLO.

 


Oggi moltitudini di persone vanno e vengono da luoghi dove pensano di trovare Dio, si spostano, vanno in pellegrinaggio, si iscrivono a questo e a quello, ma non trovano Dio, bensì una caricatura di Dio. Io, lo Spirito di Dio, vi parlo.

Perché Dio è nella verità, nel silenzio, nel raccoglimento, nell'abbandono, nella carità, nell'amore, nella misericordia e in tutte queste cose, che sono le virtù più elevate che io, lo Spirito di Dio, infondo nell'anima umile e ben disposta. Ma figli di Dio, non troverete Dio nel rumore, nella dissipazione, nel trambusto o nella folla, perché Dio è nell'anima che compie i suoi comandamenti e fa la sua volontà in ogni momento, e quei viaggi e quei raduni che fate, che in molti casi vi dissipano piuttosto che riunirvi, sono più esperienze mondane che altro, anche se usano il santo nome di Dio per attirare le anime.

Dovete chiedere a Me il discernimento, dovete chiedere a Me la luce e la saggezza, affinché possiate essere guidati da Me e affinché Io dia a ciascuno di voi ciò che è necessario per la vostra santificazione. Figlioli, sappiate scegliere bene i percorsi autentici che vi faranno incontrare Dio. Non sto dicendo che questi raduni siano cattivi, no, ma sto dicendo che per molti vi dissipano più di quanto vi raccolgano. Io, lo Spirito di Dio, vi parlo.

Si va in tanti luoghi a cercare il Signore e lo si ha dietro l'angolo di casa nel Tabernacolo, ma sono così poche le anime che gli dedicano il loro tempo e il loro amore nella solitudine e nel silenzio. Vi piacciono le novità, il rumore, le sensazioni, ma non vi piace stare da soli con Colui che vi ha redento. Io, Spirito di Dio, vi parlo. Per essere soli con il Signore nel Tabernacolo, dovete avere il mio dono della misericordia, che non tutti avete. Perciò, figli di Dio, venite a Me e chiedetemi i miei sacri doni, affinché possiate essere veramente anime di Dio e di preghiera e la cui luce possa risplendere a coloro che vi circondano. Io, Spirito di Dio, vi parlo e vi istruisco. Pace a tutti coloro che mettono in pratica questo messaggio.

03 giugno 2014

Voglio tutto quello che vuole Gesù, costi quel che costi

 


Non ne posso più... anche il fisico par voglia cedere... il nemico non potendo farmi lasciare la Comunione, non mi lasciò fare il ringraziamento... e le Suore furono disturbate. Maria, aiutami!

Madre M. Pierina De Micheli Apostola del Volto Santo


NON PERDETEVI LA SANTA MESSA

 


          In Me c'è la Fonte di ogni Saggezza, l'Amore che non ha fine, il profumo di tutti i fiori. Sono Io, Mia piccola figlia, che ti parlo ora: Maria, Regina della Pace. La sapienza è il frutto che è venuto per me; l'amore è del Padre, che ha dato il suo unico Figlio per amore degli uomini; il profumo è la sua essenza, che dopo averlo avuto nel mio grembo, il profumo che ha creato non è mai andato via.

          La Chiesa cattolica ha impiegato alcuni anni per riconoscere questa questione, ma dopo aver visto la mia maternità, come primo tabernacolo di Dio, mi ha collocato nella Chiesa come Madre di Dio e del popolo.

          Benedetto, mio piccolo figlio, anche tu sei il mio messaggero, uno dei più autentici sulla faccia della terra, dove posso chiarire molte cose che altri non hanno potuto sentire. Siete stati scelti per servire mio Figlio Gesù, e spetta solo a Lui darmi il permesso di trasmettere attraverso di voi ciò che più desideravo dire a tutti i miei figli.

          Come Regina della Pace, vengo a chiedere a tutte le famiglie cristiane di smettere di ascoltare tante cose che vengono trasmesse in televisione. Cercate di non guardare battute violente o sconce, in modo che al ritorno di mio Figlio non vi troviate davanti a qualcosa che non va bene. Pregate, per favore, figli Miei! Non smettete di andare alla Santa Messa; non smettete di pregare il Rosario; fuggite da qualsiasi luogo in cui ci sia qualche irregolarità, per non cogliervi impreparati.

          Bambini piccoli! Se sapeste, come lo so io, cosa accadrà a coloro che non hanno fatto nulla per un mondo migliore, molti di voi sarebbero terrorizzati dalla sofferenza che queste persone dovranno affrontare. La prigione del diavolo è insopportabile. È come hai visto nel sogno, figlio mio: uno sopra l'altro. La puzza è orribile. Le anime si contorcono con tanto dolore. Le loro urla sono come quelle di una mandria di maiali impazziti e nessuno riesce a uscire da lì. Le unghie cadono dalle mani e dai piedi, come una candela che si sta sciogliendo; anche i capelli cadono, con la corona del capo; le orecchie, gli occhi, diventano così deformi che non c'è nulla da paragonare. Le luci si spengono eternamente per tutti coloro che sono lì.

          Figlioli, credete a questo Messaggio dato da me al mio figlioletto Benedetto. È autentico. Se così non fosse, questo figlio non potrebbe compiere tutti i miracoli fatti da Gesù. Confidate in lui, figli miei. Questo messaggero è molto caro a Dio. Prova ne è che è stato lui, in questi ultimi secoli, a ricevere il Suo Santo Nome su quell'alberello. Lì Dio ha mostrato quanto lo ama e molti dubitano ancora di questo piccolo uomo, ma è una delle più grandi star che camminano sulla Terra. La sua luce viene tutta da Dio.

          Come Regina della Pace, Madre di Dio, non potevo non parlare di questa persona che scrive le vicende di mio Figlio. Tutto ciò che ha scritto e continua a scrivere sono parole sante. Nessuno deve dubitare di loro. È il Profeta degli ultimi tempi. È stato scelto per la dedizione che ha mantenuto per l'amore che ha in Gesù, mio Figlio.

          Pregate, figlioli, per non piangere più tardi. Canta sempre una nuova canzone.

          Vi lascio la mia pace. 

MARIA SANTISSIMA REGINA

19/05/1995

La Missione Sacerdotale di Conchita

 


CONCLUSIONE PRELIMINARE 

 

Questa panoramica che abbiamo presentato ci mostra chiaramente diverse cose: tutto è inquadrato nella storia di amicizia e di amore di Concepción Cabrera de Armida con il Signore, e da lì seguono tutte le altre conseguenze. 

 Non possiamo dissociare tutto questo "mondo sacerdotale", che privilegia i "ministri", da tutta la dimensione sacerdotale dell'esperienza che Gesù (Salvatore dell'umanità) ha voluto condividere con il suo Servo.  Per capire Conchita, abbiamo bisogno di questa luce, di questa visione del sacerdozio vittimario di Cristo, con tutte le sue emanazioni sacerdotali. 

 Ma non c'è dubbio che nel disegno d'amore per lei, il Signore la affida in modo speciale a questi "moltiplicatori" che siamo noi sacerdoti nella Chiesa; lì scopriamo il carisma dato a lei, e in lei, come "grazia fontale" - come capo di un piccolo corpo mistico - a noi; cioè alla sua famiglia o ai suoi eredi in questa spiritualità. 

 Nel primo cerchio ci sarebbero le Opere della Croce, e oltre a queste tutte le persone che vivono la spiritualità sacerdotale della Croce e che si rendono conto che c'è stata un'origine, e che questa donna di Potosì è una "madre" nell'ordine spirituale, cioè che dalla sua fecondità abbiamo ricevuto gli influssi di grazia legati alla sua esperienza di amore, di quell'amore sacerdotale che si apre al bene salvifico della Chiesa e del mondo.  Qui individuiamo il ministro sacerdotale, che serve il suo popolo, e che le grazie a lui destinate sono "grazie comunitarie", per cui il pastore si orienta al popolo sacerdotale e anche il popolo è interessato alla santificazione dei suoi ministri e, insieme, si dona alla Chiesa e, come Chiesa, vive per "costruire il Regno di Dio nel mondo". 

 Se facciamo una catena logica di queste frasi sostanziali che Gesù ha pronunciato con amore verso la sua figlia Concezione, possiamo intravedere i vincoli che legano il suo rapporto con Cristo e il suo rapporto con la Chiesa e, in essa, il suo legame con i ministri sacerdoti. 

 Maria della Concezione deve amare i sacerdoti "come li ama Gesù", ed è invitata a diventare "un'eco dei loro amori e dei loro dolori" o, come le direbbe il vescovo Martinez, "una trascrizione del Cuore di Gesù". 

 Questo amore per i pastori si deduce dal fatto che essi sono "Gesù stesso sacramentalizzato", "Uno in Lui" per grazia sacramentale e per essere Chiesa, cioè il suo stesso Corpo e con un servizio specifico a favore di esso. 

 Gesù gli fa capire che la sua missione sacerdotale è radicata nella grazia della "incarnazione mistica", che è una grazia di trasformazione in Cristo ma che allo stesso tempo connota - come in Maria - una grazia di maternità spirituale nei confronti di Gesù e dei sacerdoti come grazia estesa (è madre), ma dei ministri come inseriti nella Chiesa, come diremmo di Maria (Madre di Gesù e della Chiesa).  E così, come nel caso di Maria Vergine, in Concepción Cabrera de Armida: se i sacerdoti sono Gesù, "sono un altro Me", allora gli appartengono nell'ordine spirituale, sono il frutto della sua fecondità e del suo amore sponsale. 

 Poiché la Serva di Dio partecipa all'amore sacerdotale di Gesù, come "vaso e condotto", e poiché "porta il peso delle grazie di Gesù" e poiché tra Gesù e lei circola un amore indiviso, è spinta ad "amare i sacerdoti come Gesù ama". 

 Inoltre, questa missione che vive nel suo passaggio su questa terra avrà il suo culmine e il suo prolungamento in cielo.  Il suo amore sacerdotale tocca il seme sacerdotale dal momento in cui nasce fino a quando si consuma nella gioia eterna di Dio. Che missione sublime! 

Martínez gli disse che "penetrare nel Cuore di Gesù è proprio della grazia dell'incarnazione mistica", in modo da capire che Gesù gli apre le pieghe del suo cuore, e che questa è la grazia dell'incarnazione mistica. il suo cuore per rivelargli il suo amore speciale per i suoi sacerdoti, legato al suo amore di Sposo per la sua Sposa, la Chiesa. 

 Secondo lo stesso Vescovo, agli occhi di Dio, sia Maria della Concezione che tutte le anime della Croce "sono una cosa sola", cioè ricevono, come vasi comunicanti, la linfa della stupenda grazia dell'incarnazione mistica, una grazia eminentemente sacerdotale; quindi le Opere della Croce e la Famiglia della Croce ereditano la vena ecclesiale sacerdotale di impegnarsi salvificamente per i sacerdoti, ma da un nuovo orizzonte ecclesiologico; perché il sacerdozio ministeriale e questo, a sua volta, è al servizio del sacerdozio battesimale. 

 Gesù è grato per tutto ciò che viene fatto dai suoi pastori, perché anche in loro cerca il bene salvifico della Chiesa e del mondo. 

 Conchita è chiamata, come tutti noi, a "dare a Gesù anime sacerdotali e a dare alle anime sacerdotali il dono di Gesù Eterno Sacerdote". 

 Questa "sorgente sacerdotale" riguarda tutta la Chiesa e il mondo intero; è la prospettiva e l'attenzione che Gesù ha dato a Concepción Cabrera de Armida e a cui noi partecipiamo. 

Manuel Rubín de Celis, M.Sp.S. 


IN PARADISO - Ma sono le azioni della tua vita che determinano il livello in cui ti troverai

 


Ma sono le azioni della tua vita che determinano il livello in cui ti troverai


Gesų: Popolo Mio, questa visione dall'alto di una scala mostra diversi piani fino in fondo.

Ci sono anche diversi livelli in paradiso, purgatorio e persino l'inferno. Giudico le anime al momento della morte in qualunque luogo saranno dirette, ma sono le azioni della tua vita che determinano il livello in cui ti troverai.

In ogni caso, troverai giusto e veritiero il mio giudizio. Solo i livelli del purgatorio possono cambiare man mano che sali più in alto verso il paradiso, ma le anime in paradiso e all'inferno non cambiano livello. Le anime in paradiso possono visitare i livelli inferiori, ma non possono visitare i livelli superiori.

Dovresti aspirare ai più alti livelli in paradiso avvicinandoti a me e cercando più perfezione avendo meno desideri terreni. Per arrivare in paradiso devi diventare una santa ai miei occhi attraverso il mio aiuto e la mia grazia. Ciò significa che dovrai eliminare tutti i tuoi desideri terreni per avere un desiderio libero di darMi costantemente onore e lode.

È molto bello raggiungere il paradiso, ma ogni livello superiore ti porta a un'unione più stretta con il tuo Dio. Hai sentito quei livelli del cielo rispetto alle diverse dimensioni della tazza in cui ogni tazza è riempita, ma c'è di più da sperimentare con una tazza più grande.

Alcuni hanno paragonato gli angeli che si trovano a livelli più alti ad avere un valore più elevato dell'essere o una maggiore capacità di amare. Non appena raggiungi il paradiso, sarai gioioso a qualsiasi livello, ma ancora di più a livelli più alti.

Gesù a John Leary (USA) – venerdì 29 giugno 2007

LA MANCANZA DI OGNI CONFORTO

 


L'Imitazione di Cristo 

1.     Non è difficile disprezzare il conforto umano, quando abbiamo quello che viene da Dio. Ma è cosa difficile assai saper sopportare la mancanza, sia del conforto umano sia del conforto divino, saper accettare volonterosamente di soffrire, per amore di Dio, la solitudine del cuore, e senza guardare i propri meriti. Che c'è di straordinario se sei pieno di santa gioia, quando scende su di te la grazia divina? E', questo, un momento che è nel desiderio di tutti. Galoppa leggero chi è sostenuto dalla grazia. Che c'è di strabiliante se non sente fatica colui che è sostenuto dall'Onnipotente ed è condotto dalla somma guida? Di buona voglia e prontamente accettiamo un po' d'aiuto; difficilmente uno se la cava da solo. Il santo martire Lorenzo seppe staccarsi da questo mondo, persino dall'amato suo sacerdote, giacché egli disprezzò ogni cosa che gli apparisse cara quaggiù. Egli giunse a sopportare con dolcezza che gli fosse tolto Sisto, sommo sacerdote di Dio, che egli amava sopra ogni cosa. Per amore del Creatore egli, dunque, superò l'amore verso un uomo; di fronte a un conforto umano preferì la volontà di Dio. Così impara anche tu ad abbandonare, per amore di Dio, qualche intimo e caro amico; e non sentire come cosa intollerabile se vieni abbandonato da un amico, ben sapendo che, alla fine, tutti dobbiamo separarci, l'uno dall'altro. Grande e lunga è la lotta che l'uomo deve fare dentro di sé, per riuscire a superare se stesso e a porre in Dio tutto il proprio cuore. Colui che pretende di bastare a se stesso va molto facilmente alla ricerca di consolazioni umane. Colui invece che ama veramente Cristo e segue volenterosamente la via della virtù non scende a tali consolazioni: egli non cerca le dolcezze esteriori , ma cerca piuttosto di sopportare grandi prove e dure fatiche per amore di Cristo.   

  2.     Quando, dunque, Dio ti dà una consolazione spirituale, accoglila con gratitudine. Ma comprendi bene che si tratta di un dono che ti viene da Dio, non di qualcosa che risponda a un tuo merito. Per tale dono non devi gonfiarti o esaltarti, né presumere vanamente di te; al contrario, per tale dono, devi farti più umile, più prudente e più timorato in tutte le tue azioni, giacché passerà quel momento e verrà poi la tentazione. Quando poi ti sarà tolta quella consolazione, non disperare subitamente, ma aspetta con umiltà e pazienza di essere visitato dall'alto: Dio può ridarti una consolazione più grande. Non è, questa, cosa nuova né strana, per coloro che conoscono la via di Dio; questo alterno ritmo si ebbe frequentemente nei grandi santi e negli antichi profeti. Ecco la ragione per la quale, mentre la grazia era presso di lui, quello esclamava: "Nella pienezza dissi: così starò in eterno" (Sal 29,7); poi, allontanatasi la grazia, avendo esperimentato la sua interiore condizione, aggiungeva: "togliesti, o Dio, da me la tua faccia e sono pieno di tristezza" (Sal 29,8). Tuttavia quegli frattanto non disperava, ma pregava Iddio più insistentemente, dicendo: "A te, Signore, innalzerò la mia voce, innalzerò la mia preghiera al mio Dio"(Sal 29,9). Ricavava alla fine il frutto della sua orazione, e proclamava di essere stato esaudito, con queste parole: "Il Signore mi udì ed ebbe misericordia di me; il Signore è venuto in mio soccorso" (Sal 29,11). Come? "Mutasti - disse - il mio pianto in gioia, e mi circondasti di letizia" (Sal 29,12). Poiché così avvenne per i grandi santi, noi deboli e poveri, non dobbiamo disperarci, se siamo ora ferventi, ora tiepidi; ché lo spirito viene e se ne parte, a suo piacimento. E' per questo che il santo Giobbe diceva: "Lo visiti alla prima luce, ma tosto lo metti alla prova" (Gb 7,18).  

  3.     Su che cosa posso io fare affidamento, in chi posso io confidare? Soltanto nella grande misericordia divina e nella speranza della grazia celeste. Persone amanti del bene, che mi stiano vicine, devoti confratelli, amici fedeli, libri edificanti ed eccellenti trattati, dolcezza di canti e di inni: anche se avessi tutte queste cose, poco mi aiuterebbero e avrebbero per me ben poco sapore, quando io fossi abbandonato dalla grazia e lasciato nella mia miseria. Allora, il rimedio più efficace sta nel saper attendere con pazienza, sprofondandosi nella volontà di Dio. Non ho mai trovato un uomo che avesse devozione e pietà tanto grandi da non sentire talvolta venir meno la grazia o da non avvertire un affievolimento del suo fervore. Non ci fu mai un santo rapito così in alto e così illuminato, da non subire, prima o poi, la tentazione. Infatti, chi non è provato da qualche tribolazione non è degno di una profonda contemplazione di Dio. Ché la tentazione di oggi è segno di una divina consolazione di domani; la quale viene, appunto, promessa a coloro che sono stati provati dalla tentazione. A colui che avrà vinto, dice, "concederò di mangiare dell'albero della vita" (Ap 2,7). In effetti, la consolazione divina viene data affinché l'uomo sia più forte nel sostenere le avversità; poi viene la tentazione, affinché egli non si insuperbisca di quello stato di consolazione. Non dorme il diavolo, e la carne non è ancor morta. Perciò non devi smettere mai di prepararti alla lotta, perché da ogni parte ci sono nemici, che non si danno riposo. 


LEGGENDA PERUGINA

 


( COMPILAZIONE DI ASSISI )


IL LIBRO DELLA CROCE

38. Durante la sua malattia di occhi, era così tormentato dalle sofferenze, che un giorno  un ministro gli suggerì: «Fratello, perché non ti fai leggere dal tuo compagno qualche  brano dei Profeti o altri passi della Scrittura? Il tuo spirito ne esulterebbe e ne  ricaverebbe immensa consolazione». Sapeva che Francesco provava molta felicità nel  Signore quando gli si leggevano le divine Scritture.

Ma il Santo rispose: «Fratello, io trovo ogni giorno una grande dolcezza e consolazione  rimembrando e meditando gli esempi di umiltà del Figlio di Dio, se anche vivessi sino  alla fine del mondo, non mi sarebbe necessario ascoltare o meditare altri brani delle  Scritture».

Richiamava alla memoria e ridiceva ai fratelli quel versetto di David: L’anima mia  ricusa di essere consolata. Dovendo essere, come affermava di frequente, modello ed  esempio a tutti i fratelli, non voleva far uso di medicine nelle sue malattie, e anzi  rifiutava perfino i cibi necessari. Per restare fedele a questo programma, era duro con il  proprio corpo, sia quando sembrava star bene, mentre era sempre debole e malaticcio,  sia durante le sue infermità.

Traduzione di VERGILIO GAMBOSO

Armatevi della vera fede

 


Lunedì 28 novembre 2022 

 Figli miei carissimi, miei amati, sono con voi, con voi e in voi finché mi sarete fedeli. Io sono con voi", dissi ai miei apostoli, "per sempre e fino alla fine del mondo" (Mt 28,20); e anche a voi, miei fedeli, ripeto: ogni giorno, fino alla fine del mondo! 

In questo tempo di decadenza morale che sta scuotendo il mondo occidentale, io sono con voi, voi che non volete cedere, voi che lottate per mantenere nella vostra vita il rispetto dei Dieci Comandamenti, la legge divina sostenuta dalla legge naturale. 

Gli angeli suoneranno presto le loro trombe e il fuoco del cielo verrà a consumare gli alberi, l'erba e la terza parte di ogni forma di vita (Ap 8, 6); e allora la terra stessa si ribellerà, non secondo le parole allarmistiche dei falsi ambientalisti del mondo che ignorano Dio e le Sue leggi, ma secondo le rivelazioni che Io stesso feci al Mio amato apostolo Giovanni, che fu l'unico tra i Miei eletti e i Miei sacerdoti ad assistere alla Mia Passione e alla Mia Crocifissione. 

Egli rappresentò ai piedi della Croce l'umanità fedele e gli amati figli adottivi del mio Padre celeste e della mia santissima Madre Maria, Madre dell'umanità al posto di Eva, che avrebbe dovuto dare vita a un'umanità docile, ricca di grazie e di doni. 

La grazia della cattolicità è data a voi, figli Miei che rimanete fedeli al Mio insegnamento, alla Santa Chiesa Cattolica costruita sulla Roccia, la pietra angolare; ma se questa viene rimossa, la sua assenza fa cadere l'intero edificio. Questo è ciò che sta accadendo ora: la Roccia, la pietra angolare, è incrinata, non per la debolezza del materiale in sé, ma per la volontà di farla cedere. Qualsiasi fondamento, anche solido e totalmente resistente, può essere messo da parte, e in questo caso si tratta di una volontà malvagia di voltare le spalle alla Verità, di voltare le spalle all'unica Via, di voltare le spalle all'unica Vita eterna. 

Io sono la Via, la Verità e la Vita, rimango il fondamento della pietra che ho posto come base della mia istituzione divina, la Santa Chiesa Cattolica, ma nessuno vi rimane se non vuole. 

La Santa Chiesa Cattolica, Romana e Apostolica rimarrà sempre, l'ho promesso, ma non ho promesso che ogni membro della sua gerarchia si comporterà in modo santo. La santità deve essere desiderata, deve essere esercitata giorno dopo giorno, ogni passo deve essere fatto in unione con la mia dottrina e il mio insegnamento.

Ho illuminato il mio amato apostolo Giovanni quando ha scritto la sua grande visione dei tempi e della fine. Ora siete arrivati a questo tempo della fine, che si fermerà radicalmente per mano di Dio, la mia mano, perché prenderò le redini di questo tempo per condurlo nella pace e nella tranquillità di un mondo rinnovato, un mondo come l'avevo previsto fin dall'inizio, un mondo di nuovo santo e sottomesso al suo Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, nella serenità di una pace interiore e armoniosa, quella che io do ma che il mondo, così come è stato dal peccato originale, non può dare. 

Figli miei, armatevi della vera fede, quella che la Santa Chiesa ha sempre predicato, e dedicatevi al vostro prossimo. Se ha bisogno di voi, andate da lui, perché ci saranno molti che non capiscono la punizione divina. Voi, figli miei, lo capirete perché siete stati avvertiti e se dovrete morire, offrirete le vostre sofferenze e la vostra passione in unione con la Croce del vostro divino Redentore. Se dovrete sopravvivere, sarete un balsamo per tutti coloro che hanno bisogno delle vostre parole tranquillizzanti e della vostra caritatevole comprensione delle loro emozioni. 

E allora io, Dio, vostro Maestro e Signore, rinnoverò ogni cosa, e la vostra terra vi sarà familiare anche se molto diversa. Non sarà più ribelle, le sue acque saranno fertili e i suoi campi rigogliosi. Ricostruirete le rovine dei vecchi tempi, un tempo di peccati passati come Noè che ricominciò da capo, ma sarete fedeli perché io sarò presente nella Santa Eucaristia a cui tutti ricorrerete. Non abbiate paura dei tempi che stanno arrivando e che spaventeranno la maggior parte degli uomini. Sarete in pace perché vi darò la grazia della moderazione, la grazia della pace interiore, la grazia della carità esemplare. 

Vegliate e pregate, siate miei, non voltatevi.

 Vi amo e vi benedico, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: così sia.

 Il vostro divino Maestro

Suor Beghe 


martedì 29 novembre 2022

“Fatelo al più presto”

 


Vendere il negozio sul Ponte Vecchio: “Fatelo al più presto” 

Due coniugi di Firenze chiesero a Padre Pio un consiglio d’ordine economico: se dovevano  vendere il negozio di preziosi che avevano sul Ponte Vecchio.  Padre Pio rispose: "Fatelo al  più presto." Essi però persero un po' troppo tempo. Nell'alluvione del novembre del 1966 la  furia dell'acqua portò via tutto." 52 

Giuseppe Caccioppoli

IL DONO DELLA GUARIGIONE PER FEDE

 



          Quando ti rivolgi a Me, figlia mia, per aiutare qualcuno che è in preda alla malattia, cercami nel profondo del tuo cuore. Parlate con Me, senza pensare ad altro. Sentitevi come se fossi lì in Presenza corporea, come sono, solo che i vostri occhi non vedono, ma fate come se mi vedeste, perché all'improvviso mi vedrete abbracciato a voi, come un sogno che state facendo, da svegli. In quest'ora, il miracolo può moltiplicarsi nello stesso istante. Questo significa: forza dello spirito che esce da voi per incontrare Me, e noi due compiamo miracoli che gli occhi di molti non avevano mai visto e non si aspettavano che accadesse una cosa del genere. Se farai così, figlia mia, ti assicuro che le guarigioni aumenteranno sempre di più, per cercare il mio amore in te, perché sei come una fiamma di fuoco ardente. Molti sentono che esce da voi, quando mettete le mani sul vostro corpo, come se passaste attraverso una fiamma, e poi si sentono come se il loro corpo si congelasse. In quest'ora è il mio Spirito Santo che passa attraverso di voi, andando verso la persona che ve lo chiede con grande fede. Quando tutto questo accade, i due sono uniti. Io, Gesù, sono come una corrente elettrica, mi connetto con voi, perché sono la Fonte di tutta l'energia.

          Bento, mio caro figlio! A volte capita, quando si prega, che ci siano persone intorno a noi con un'ottica negativa, pensando che non ci possa essere un miracolo. È più probabile che, quando andate a pregare per qualcuno, come nel caso di quelle ragazze, siate solo voi a stare con la persona, in modo che un altro non interrompa il vostro amore per chi sta soffrendo. Ci sono molti punti negativi in certi sguardi di alcune persone che, nel profondo del loro cuore, non credono in quello che fate. Sono persone come Thomas, che prima hanno bisogno di vedere per poi avere qualcosa da dire.

          Vedi mio figlio! Io sono ciò che sono: tutto il potere. Nelle Mie Mani c'è il mondo, così come anche un bambino ha tra le sue manine un pallone che, quando vince, stringe con grande affetto per il dono conquistato, ma dopo che diventa vecchio cominciano a comparire i segni della sporcizia, i graffi, fino a diventare avvizzito e abbandonato. Anche la Terra è nelle mie mani. Quando il Padre mio l'ha fatto, me l'ha dato bello, era tutto bello. Il verde che vi si trovava era bellissimo, l'azzurro formava come uno splendore intorno ad esso, gli altri colori non avevano alcuna macchia. Ma ora, gli uomini hanno fatto di questa palla che il Padre mio mi ha dato, una palla piena di difetti, il verde si sta esaurendo, l'azzurro non è più azzurro, è più grigio, e con mio dolore, sta appassendo, fino a finire nel nulla. Per poterlo riavere, bello com'era, lo toglierò dalle mani degli uomini e lo rinnoverò ancora una volta. E da lì, nessuno la calpesterà per rovinarla di nuovo, e a chi la darò, non ci saranno più sguardi negativi, perché i miracoli saranno eterni e la Mia Terra sarà bella come lo era all'inizio.

          Grazie, figlia mia, per l'amore che hai in Me. Siate con la mia pace.

GESU'

18/05/1995

Come dovremmo prepararci per la venuta di Gesù Cristo

 


Sei pronto per il ritorno di Gesù?

Per 2000 anni l'umanità ha atteso la promessa di Gesù Cristo che Egli ritornerà una seconda volta e vivrà con noi, il che significa che da lì si manifesterà pienamente il Regno di Dio, dove tutto sarà puro e non ci sarà alcun male.

Questo richiede da noi una preparazione esigente, perché Dio lascerà entrare solo i puri nel suo Regno.

Questa preparazione è un compito che dura tutta la vita.

Ma a volte ci stanchiamo, ci dimentichiamo di perseverare, cadiamo, ed è per questo che devono ricordarcelo, in modo che possiamo riprendere il lavoro con passione.

Qui parleremo di qual è l'incentivo esterno più importante che abbiamo per prepararci per la seconda venuta del Signore e di come i cristiani dovrebbero fare sforzi per purificarsi in quel momento.

Gesù Cristo, Dio incarnato come uomo, promise di venire una seconda volta nella carne, visibilmente.

Lì regnerà per sempre e sarà la fine della storia.

Ma nel frattempo Egli viene sempre a visitare ogni persona, in modo invisibile ma concreto.

A volte Egli si manifesta attraverso locuzioni e movimenti, a volte attraverso gli angeli che ci assistono, a volte attraverso la guida dei suggerimenti dello Spirito Santo.

E c'è un periodo dell'anno in cui ricordiamo in particolare che Egli verrà di nuovo come ci ha promesso, e ricordiamo anche la prima volta che è venuto e ha cambiato la storia per sempre.

L'ultimo mese dell'anno ci prepariamo per Natale e celebriamo la sua nascita.

Quella preparazione è l'Avvento, che è il 4 settimane prima di Natale, e lì ci prepariamo spiritualmente a ricevere di nuovo l'arrivo del Signore come Dio incarnato.

L'Avvento inizia la domenica successiva alla celebrazione di Cristo Re e termina il 24 dicembre, prima della preghiera della notte di Natale, cioè pochi istanti prima di celebrare il compleanno di Gesù.

E come interpretare spiritualmente questo periodo?

Il grande grido dell'Avvento è: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i vostri sentieri", Matteo 1:2, come gridò Giovanni Battista.

Questo significa che se qualcuno è nelle tenebre e nelle ombre della morte, se qualcuno ha perso l'amicizia con Dio, se qualcuno è uscito dalla via della salvezza, ora è il momento di tornare a Dio, preparando un luogo ben disposto e ordinato dentro di sé, per ricevere il Signore.

Ecco perché ricordiamo specialmente tre figure della storia della salvezza che ci aiutano a perseverare, e ci circondiamo di simboli che ci portano a sentire più profondamente la preparazione di quel cammino.

I tre personaggi sono il profeta Isaia dell'Antico Testamento, San Giovanni Battista che è la cerniera tra Antico e Nuovo Testamento, e fondamentalmente la Vergine Maria, che ha reso possibile l'incarnazione del figlio di Dio.

Isaia aveva annunciato 700 anni prima al popolo di Israele, che il messia stava arrivando, attraverso imponenti profezie che si erano adempiute.

In Isaia capitolo 9 profetizzò che il popolo ebraico non sarebbe stato sempre in difficoltà e promise che Dio avrebbe mandato loro luce e gioia attraverso la nascita di un bambino che avrebbe spezzato "il loro pesante giogo" e che sarebbe stato chiamato "Meraviglioso, Consigliere, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace".

Poi San Giovanni Battista fu incaricato di indicare chi è il Messia.

Giovanni Battista annunciò Cristo non solo con le parole, come altri profeti, ma soprattutto con una vita analoga a quella del Salvatore.

Egli stesso preparò la via al Signore, predicando un battesimo di conversione, annunciando la presenza di uno che sarebbe stato più di lui e che avrebbe battezzato con lo Spirito Santo.

E fu anche il braccio esecutore di Dio per battezzare Gesù stesso nelle acque del Giordano, dove Dio lo annunciò come Suo Figlio prediletto.

Ma il più significativo di questo tempo è legato alla nascita di Gesù, attraverso sua madre Maria, che dà inizio agli ultimi tempi della storia umana.

Maria, pura e senza macchia, di cui celebriamo l'8 dicembre la nascita immacolata, rende possibile che la preparazione di Dio al suo popolo raggiunga il suo apice.

Fu preservata in modo unico e straordinario dal Signore dal peccato originale, ereditato dai nostri progenitori Adamo ed Eva.

Il ruolo della Madonna nella storia della salvezza è molto essenziale, non casuale come dicono i protestanti.

Maria è la testimone silenziosa del compimento delle promesse di Dio.

Nei libri dell'Antico Testamento la promessa di vittoria sul serpente fatta ai primi genitori è già profeticamente abbozzata.

Nelle prime pagine del libro della Genesi, il capitolo 3 ci racconta la storia del peccato originale, che ha fatto crollare l'amicizia dell'uomo con Dio.

Ma una volta che Adamo ed Eva ebbero peccato, Dio non ci abbandonò al nostro destino, ma ci promise che ci sarebbe stata una Donna, madre del Messia, che avrebbe schiacciato il responsabile della caduta.

In Genesi 3:15 Dio dice: "Io metterò inimicizia tra te e la donna, e tra la tua discendenza e la sua discendenza: Ella ti calpesterà la testa mentre tu le inseguirai il calcagno".

Quella donna è la Vergine Maria, che concepirà e darà alla luce un figlio che si chiamerà Emmanuele.

È l'arca e il tabernacolo della Nuova Alleanza.

È la Nuova Eva, la donna vestita di Sole che conduce la battaglia sulla Terra alla Fine dei Tempi, come mostrato nel libro di Apocalisse 12.

E l'ultimo mese dell'anno, con l'Avvento, viviamo tutto questo con il mistero dell'Incarnazione.

E ricordiamo che Dio interviene nella storia dell'umanità attraverso gli uomini, perché è attraverso di Lei che il Redentore viene nel mondo.

È Lei che lo porta e lo presenta al mondo, e così continuerà ad esercitare questo ruolo di mediatrice anche ai nostri giorni.

San Bernardo di Chiaravalle diceva: "Mai la storia dell'uomo è dipesa così tanto, come allora, dal consenso della creatura umana".

E quali cose ci portano a valorizzare la Vergine Maria in Avvento?

Prima di tutto, la fede.

Perché ci mostra la fede eroica che ci è voluta per dire sì all'Annunciazione.

Solo la fede permise a Maria di accettare ciò che l'angelo le disse essere nel piano di Dio.

E anche la fede di credere che suo Figlio sarebbe stato chiamato il Figlio dell'Altissimo.

In secondo luogo, Maria ci porta a valorizzare la speranza.

Ciò è dimostrato nella sua speranza, che con la grazia di Dio, poteva essere una moglie vergine e che suo marito Giuseppe lo avrebbe accettato.

È il riconoscimento di ciò che la fede e la speranza possono, perché ricordiamo la grande notte della nascita, la notte di Natale, quando accadde qualcosa di umanamente impossibile.

Il figlio di Dio e di un essere umano come Maria nasce in una stalla a Betlemme in mezzo a vicissitudini, negazioni, rifiuti e povertà.

E come lo ricordiamo e lo celebriamo?

Innanzitutto spiritualmente nella riflessione sulla nostra vita, confrontandola con quella della Vergine Santa.

E in secondo luogo con segni esterni che ci fanno approfondire questa riflessione e celebrare anche la nascita di Gesù.

Uno di questi segni è la mangiatoia o Natività.

È consuetudine cristiana rappresentare la nascita di Cristo ai fini della catechesi e, soprattutto, contemplare il grande mistero dell'amore di Dio che si è incarnato per la nostra salvezza.

Prima del Natale del 1223, San Francesco d'Assisi chiese a Papa Onorio III la possibilità di realizzare una mangiatoia viva nella città di Greccio, con fieno, un asinello e un bue, e i personaggi umani che accompagnavano il bambino Gesù.

La gente del posto con le torce veniva da ogni dove.

Francesco annunciò il Vangelo e poi predicò al popolo il grande mistero dell'incarnazione.

È stata una notte indimenticabile!

Oggi i cristiani sono soliti allestire la loro mangiatoia l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, per meditare sulla nascita di Gesù.

Un altro segno universale è l'Albero di Natale, una tradizione che sembra essere iniziata con il monaco benedettino San Bonifacio nell'VIII secolo.

San Bonifacio andò a predicare alle tribù germaniche che facevano sacrifici umani.

Fece loro sapere che avrebbe impedito personalmente il prossimo sacrificio umano.

I tedeschi eseguivano il rituale su una quercia che consideravano sacra.

quando venne il giorno del sacrificio, Bonifacio apparve con un'ascia, abbatté la quercia sacra e liberò colui che doveva essere sacrificato.

I tedeschi erano sicuri che San Bonifacio sarebbe stato punito dai loro dei, ma nulla di tutto ciò accadde.

Invece, tra le radici della quercia recisa emerse un alberello di abete rosso, che non perde mai le foglie ed è pieno di vita, anche in pieno inverno, e cominciò ad essere usato come segno del Natale.

Poi si aggiunse la stella di Betlemme che guidò i tre Magi verso Gesù appena nato.

Anche le luci che evocano Cristo, perché irradia la sua luce per tutti gli uomini.

E divenne consuetudine porre doni sui rami dell'albero, o ai suoi piedi, che rappresentano i doni, i frutti e le grazie di salvezza che il Redentore ci porta.

L'albero di Natale evoca ulteriormente l'albero della croce dove si consumò la nostra salvezza.

Allude anche all'albero della vita nel Giardino dell'Eden.

Ma ci sono anche molte altre devozioni.

Uno di questi è la corona dell'Avvento, che ha candele che vengono accese ogni settimana di Avvento.

Fin qui quello che volevamo dire su come l'ultimo mese dell'anno ci ricorda che dobbiamo prepararci per la seconda venuta del Signore, attraverso la contemplazione del piano di Dio all'opera nella storia della salvezza, e di ciò che Egli ci ha lasciato alla Sua prima venuta.

Fori della Vergine Maria