martedì 7 aprile 2020

ORA DISCENDERÒ A VOI QUALE MADRE DELLE GENTI.



Maria Santissima viene ad aprire le porte dei cuori dei suoi figli,

viene a mettere in essi sapienza divina e amore.
Venite al mio fianco figli miei diletti, ecco che Io, la vostra Mamma Celeste, vengo a prendervi per mano per condurvi dove tutto è gioia immensa e infinito amore.
Il Verbo di Dio è in Me, la sua Parola Mi nutre e il suo Spirito Mi innalza.

Sono la Regina dell’Universo, sono Colei che tutto può nel Padre Dio Creatore.
Figlioli, la santità è l’arma più potente di questo mondo, l’amore unito alla santità è il massimo che un uomo può offrire al suo Dio Creatore.
Ricolmati di Spirito Santo e amore sarete figli dell’Altissimo e celebrerete nei vostri cuori la vita in Lui.

Amati bambini miei, ecco che Io vengo a voi per donarvi la sapienza delle Cose di Dio, affinché possiate capire e inoltrarvi dove tutto è in Lui.
L’uragano si abbatte sulla Terra con forza ma l’uomo per la sua cecità non può né vedere né salvarsi. Tornate in fretta al vostro Dio Amore, figlioli, solo in Lui sarete salvi. Trovate in voi il coraggio di staccarvi dal peccato, rinunciate alle seduzioni di Satana, servite invece con amore sincero e fedeltà assoluta il vostro Dio Creatore.
State per essere convocati alla sua Regalitàstate per presenziare dinanzi al vostro Dio! Non siate stolti, figli miei, la vostra vita dipende dalle vostre scelte: … servire il vostro Dio Amore oppure stare con Lucifero, colui che vi schiavizza secondo il suo progetto nefasto.
Amati figli, ora discenderò a voi, in carne ed ossa Mi vedrete,

e Mi chiederete l’aiuto tanto sospirato.
Vengo quale Madre delle genti,
vengo a rischiarare, con la Luce del Cristo Gesù mio Figlio, la tenebra,
vengo a portarvi i doni dello Spirito Santo.

Aprite le porte del vostro cuore e supplicate la misericordia di Dio, la sua Bellezza sfolgorante vi abbaglierà e vi metterà a nudo, sarete messi a giudizio e vedrete come un film tutta la vostra vita fino a quel momento.
Arrivate al giudizio di Dio purificati! Confessatevi figli miei, prostratevi davanti al Crocifisso e chiedete umilmente il suo perdono.

Sono tristi le ore che giungono sulla Terra, e saranno dure prove da superare, e, per chi non si sarà custodito nel Grembo del Padre suo Dio Creatore, avrà molto a soffrire.
Dopo l’imminente dono che Dio farà a questa Umanità perché abbia la possibilità di salvarsi, non ci sarà che il castigo.
Attenti figlioli, Dio è Misericordioso MA è anche GIUSTO, e, per chi non si troverà pronto per quel momento, non gli resterà che attraversare il tempo della grande tribolazione.
Il sangue sparso dei martiri grida giustizia!

Dio Giudice Supremo apre il tempo dei segreti: Conoscerete tutto, o uomini,
ma, sarà bene per chi si sarà convertito, sarà pianto e stridore di denti per chi
non avrà creduto.   Sia Lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Carbonia 04.04.2020

SUPPLICA PER IMPLORARE LA BENEDIZIONE DELLA SACRA FAMIGLIA



O ammirabile Santa Famiglia di Nazareth, Famiglia divina e tutta santa, noi poveri peccatori, veniamo alla vostra amabile presenza per implorare la celeste benedizione.
Benediteci, vi supplichiamo!
Benediteci con il vostro santo amore,
benediteci con le vostre sante virtù,
benediteci con la grazia dei vostri cuori,
benediteci con i privilegi della vostra altissima dignità.
Benedite la nostra volontà di amarvi e di imitarvi.
Benedite i nostri corpi deboli, le nostre anime, i nostri affetti, i nostri desideri, tutto il bene che faremo e ogni opera che tomi a gloria di Dio e a Vostra gloria.
Sacra Famiglia, benedite la terra con tutti gli alberi e le foreste,
benedite i mari e i fiumi e ogni essere che vive sulla terra.
Benedite, vi supplichiamo, i nostri cari e coloro che ci fanno del male.
Benedite e riempite di ogni grazia tutti i nostri fratelli che ci procurano ogni sorta di sofferenza e soprattutto coloro che ci perseguitano.
Benediteci, affinché possiamo rinunciare a noi stessi, liberandoci dall'amor proprio.
Benediteci, affinché seguiamo l'unica via della volontà divina per essere beati.
Benedite le famiglie nelle quali regna l'odio e la violenza, l'impurità e tutte quelle forme di peccato che non alimentano la pace e la serenità della famiglia.
Benedite la Chiesa e il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi, lo Stato e coloro che ci governano.
Ci fermiamo, o amabile Trinità della terra perché Voi ora concediate al mondo la sospirata benedizione (si rimane per qualche istante in silenzio).
Gesù, Pargolo divino,
Maria, Madre Immacolata,
Giuseppe, Padre purissimo,
Sacra Famiglia, Trinità della terra,
nel Vostro nome e nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
la benedizione di Dio Onnipotente scenda su di noi, su tutta la terra e su tutte le famiglie del mondo. Amen.

Stai entrando in un momento e in un periodo di urgenza nel mondo che richiede che tutti i miei Prescelti inizino a prepararsi per i tempi a venire.



Nostra Signora della Luce


Mio caro figlio,
Ti ho chiamato qui oggi per questo messaggio molto importante. Stai entrando in un momento e in un periodo di urgenza nel mondo che richiede che tutti i miei Prescelti inizino a prepararsi per i tempi a venire. Più recentemente, hai visto come, nel tuo mondo, si stanno verificando cambiamenti sia per l'ambiente che per tutte le anime che vivono sulla faccia della terra.
I miei Prescelti hanno iniziato di recente a sentire la mia presenza in mezzo a voi in molti modi diversi, in particolare nel ricevere le grazie e le benedizioni necessarie per prepararvi ai tempi a venire.
Nelle tue notizie e dai media che negano l'esistenza di Mio Figlio, ora stai vedendo come, in molti modi diversi, i nemici globali di Mio Figlio, quelli che si definiscono il nuovo ordine mondiale, si uniscono ai piani del Creatore , come ti è stato rivelato di recente attraverso la vita di mio Figlio qui sulla Terra. Tra i piani di queste anime oscure, ci sono piani per limitarti e limitarti nella pratica della tua fede e nella continuazione della fede cristiana qui sulla Terra. Mio Figlio e Suo Padre sono ben consapevoli dei piani di questi malvagi qui sulla Terra, che sono inferti a fare il lavoro del nemico ingannandoti nel credere che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non esistono .
Osserva attentamente come stanno manipolando i media e i mezzi di comunicazione per convincerti a rinunciare alla tua fede. Stanno particolarmente prendendo di mira i giovani attraverso la televisione, i film e le riviste che promettono il fascino del successo nella vita materiale vivendo una vita di libertà che nega la fibra morale dell'umanità.
Sei ben consapevole dei loro piani perché ti ho avvertito delle loro intenzioni in così tanti messaggi a molti dei tuoi fratelli e sorelle, che ora vivono, così come a molti fedeli che sono passati e risiedono con me ora, qui in paradiso.
È tua responsabilità ora, mentre stai ancora vivendo sulla Terra, sollevarti e resistere alla sporcizia e alla pornografia che vengono intenzionalmente usate per minare la fede dei tuoi figli e per ingannarli nel credere che vivere uno stile di vita narcisistico qui sulla Terra sia l'unico modo per loro di affrontare il futuro.
Coloro che sono fedeli al mio nemico, i figli di Satana, che continuano il suo lavoro mentre viene legato e gettato nella perdizione, queste persone, che vivono in mezzo a voi, sono responsabili di minare la vostra fede e la fede della vostra bambini. I loro piani sono palesemente ovvi per te mentre manipolano e controllano i media a livello globale per influenzare tutti i giovani a obbedirli come padroni dell'universo e a ignorarti come loro genitori e anche a ignorare Il Padre e Il Figlio e Lo Spirito Santo, che è in tre pezzi l'unica via di salvezza per l'umanità.
Guarda come hanno avuto successo in questi tempi per manipolare quelli tra voi che scelgono fama e fortuna materiale per indicare che descrivono il successo. Hai sentito di qualcuno nei media che è ritratto come un eroe o un'eroina perché hanno fatto buone opere o hanno fatto eventi miracolosi in nome del Signore? Certamente, non si sente parlare delle buone opere di coloro che sono fedeli perché i servi del malvagio sono intenti a rappresentare solo il successo attraverso il glamour, le libertà sessuali e gli stili di vita che sono disgustosi per il tuo Signore e Salvatore.
E che cosa vogliono da te questi cosiddetti padroni dell'universo? Vogliono controllarti e controllare il modo in cui sei guidato a pensare dalla loro capacità di manipolare le vie respiratorie che ora vengono utilizzate dal loro controllo globale dei media.
È importante che ora ti prenda cura delle tue stesse vite e delle vite dei bambini che sono sotto la tua cura e di eliminare queste influenze malvagie dall'invasione delle tue case, dei tuoi luoghi di lavoro e di governo e delle tue istituzioni.
Non ti rendi conto che tu che sei fedele al Signore sei nella maggioranza, mentre i creatori e i padroni del nuovo ordine mondiale sono in minoranza? Non ti rendi conto che attraverso le tue abitudini di spesa e il modo in cui permetti ai tuoi figli di cadere nelle loro trappole che stai contribuendo alla secolarizzazione del mondo? Non riconosci che questa attività è opera del malvagio e che attraverso i suoi seguaci sembra che stia conquistando i cuori e le menti di coloro che si lasciano schiavizzare da lui e dai suoi modi perniciosi?
Ma ahimè, i suoi giorni di influenza sul mondo sono già passati da molto tempo nei Reami Eterni e la sua capacità di influenzare il tuo mondo diventa sempre più debole. Ora è il momento per te di riconoscere che attraverso il potere delle tue preghiere e attraverso un crescente fervore nell'amare e influenzare i tuoi figli hai ora l'opportunità di fare un bene più grande di quanto tu sia consapevole. Perché ora siamo in un periodo in cui le anime illuminate sulla Terra stanno riconoscendo che i potenti e influenti mediatori del mondo stanno disilludendo il popolo e le persone stesse stanno riconoscendo che i leader del mondo, che sono servi di satana, hanno ingannato e ingannando le persone del mondo nei loro piani per soggiogare e controllare tutti voi attraverso un freno alle risorse del mondo e manipolando le vostre economie.
Ora la gente del mondo sta diventando delusa dallo stile di vita che ha promesso la felicità attraverso l'accumulo di cose materiali e conducendo uno stile di vita di liberazione dalla fibra morale che ha sempre fatto parte del piano di Dio per l'umanità. Ora sei in un periodo di tempo in cui la disillusione con le promesse di materialismo e avidità dilaga in tutto il mondo, perché quelli di voi che hanno perseguito questo oscuro corso stanno iniziando a rendersi conto che inseguire il successo materiale e ignorare i valori della vita sana la vita non ha portato la felicità promessa, ma solo più miseria e solitudine.
Durante questo periodo, i miei Prescelti hanno realizzato più benedizioni e grazie nelle loro vite che non sono collegati al materialismo e all'avidità, ed è il mio Prescelto, non i vizi del mondo oscuro, che si stanno rendendo conto che la vita può essere più appagante e gratificante per coloro che mi seguono, mentre ti conduco tra le braccia di Mio Figlio, il Redentore del mondo.
Quindi, se ti conti tra i miei Prescelti, ora è il momento di evangelizzare in modo più completo e completo ai tuoi familiari e ai tuoi cari, così come ai tuoi nemici. Ricorda che tutte le anime sulla faccia della Terra sono i figli di Dio ed è tua responsabilità ora condurre i figli di Dio sul sentiero della salvezza e fuori dalla corsia di passaggio dell'oscurità che conduce solo alla perdizione.
Probabilmente sei ben consapevole ora che il mondo è scosso e che stai attraversando una potente transizione che sta portando a grandi cambiamenti che avranno luogo per tutta l'umanità. La prima indicazione per te che questo è il caso è il fatto che le persone nel mondo stanno diventando sempre più disilluse con i loro leader secolari che continuano a deluderti più e più volte. È più ovvio ora che le economie mondiali vengono manipolate su vasta scala a beneficio di pochi, che si considerano i padroni del controllo, mentre il resto di voi viene ferito dalla manipolazione delle risorse. I giorni degli oscuri che tentano di mascherare i loro piani sono finiti. Sto assicurando ora che il nuovo ordine mondiale non continuerà a ingannarti in modi che una volta potevano. Ora sei in un periodo di tempo in cui quelli che sembrano avere il potere e il controllo vengono messi a nudo ed esposti in modo che le loro cattive intenzioni non vengano più oscurate in segreto.
Durante questo periodo di tempo, la Terra subirà un grande scuotimento che sarà riconosciuto da quelli di voi che hanno consegnato le vostre vite a Mio Figlio, e sopravvivrete a questi tempi con piena fiducia nel Signore, e riconoscerete che sei benedetto anche durante i periodi che potrebbero portare alla disperazione. Questi saranno tempi estremamente difficili per coloro che stanno ancora conducendo vite di materialismo e avidità poiché non saranno in grado di trovare le risposte ai crescenti problemi della loro vita, a meno che non consegnino le loro vite a Mio Figlio Redentore, che è così strettamente coinvolto nella missione di ognuno di voi, i miei Prescelti.
 Ned Dougherty  1-mar-2007

SAN PIO V IL PONTEFICE DELLE GRANDI BATTAGLIE



IL CARDINALE 

***

Dieci giorni dopo la morte di Pio IV, il Sacro Collegio si radunò nel Quirinale, per eleggere il successore. Pochi conclavi andarono come quello esenti dal controllo e dalle ingerenze di potenze straniere. I cardinali francesi, sorpresi dalla morte imprevista del Papa, non poterono prender parte al conclave; l'imperatore Massimiliano II inaugurava allora il suo regno; il re di Spagna passava il tempo a riflettere. 
   Nel conclave si faceva particolarmente il nome di San Carlo Borromeo. I numerosi cardinali creati da suo zio lo circondavano di premure, non già per eleggerlo, contando egli solo vent’otto anni, ma per seguire docilmente i suoi consigli. “Nelle sue mani, scriveva uno dei suoi parenti, sta il fare e il non fare” 8 . Ma l'arcivescovo di Milano era troppo virtuoso, per non conoscere qual peso si sarebbe addossato, e come quel peso doveva degnamente portarsi. Il suo amore per la Chiesa lo rendeva incapace di far delle cabale, e se qualcuno aveva qualche velleità di esser Papa, non poteva certo fare assegnamento sul suo voto. Prima di entrare nel Quirinale per trattare dell'elezione, egli volle consultare Dio e la sua coscienza. 
   L'opulento Farnese avrebbe cinto volentieri la tiara; l'ufficio di vice-cancelliere lo metteva in vista, e favoriva le sue speranze. Ma San Carlo gli fece coraggiosamente intendere che le circostanze richiedevano un Papa di vita esemplare, più stimato per la sua scienza e santità, che non per le sue grandi ricchezze. 
   Dopo un maturo esame, i due nipoti di Pio IV, Borromeo e Marco Altemps, decisero di appoggiare la candidatura del Morone 9 . 
La scelta sembrava eccellente. Questo cardinale aveva chiuso con onore il Concilio di Trento, e la sua esaltazione si poteva ritenere come una giusta ricompensa al suo zelo e ai servigi da lui resi alla Chiesa. Ma contro di lui si fece sentire una forte opposizione. 
   Diversi elettori temevano che egli, per vendicarsi del poco favore goduto presso Pio IV, perseguitasse gli amici di questo Papa; altri ricusavano il loro voto, non perché il Morone ne fosse immeritevole, ma perché era stato un tempo internato in Castel S. Angelo per sospetto d'eresia. 
   San Carlo s'immaginava che l'Alessandrino fosse favorevole al Morone, e lo trovò invece contrario. Nessuno, gli disse il Grande Inquisitore, stima più di me il cardinale candidato, tanto ch'egli deve a me il suo ingrandimento e la sua legazione a Innsbruck e a Trento; ma il nuovo pontefice non dovrebbe avere alcuna traccia di condiscendenza verso l'eresia, e sotto questo aspetto il Morone non offre al Sacro Collegio le necessarie garanzie. 
   La votazione non gli fu favorevole: al candidato di San Carlo Borromeo mancarono quattro voti per la maggioranza richiesta, cosicché quando l'arcivescovo di Milano ebbe saputo che l'Alessandrino aveva indotto anche l'integro e pio cardo Pacheco a negar il voto al Morone, abbandonò la candidatura di questo, e piegò verso il card. Sirleto. 
   Sirleto, bibliotecario della Vaticana, era uomo di grande sapere e di molta capacità, e a richiesta del cardinal Cervini, legato della S. Sede al Concilio, aveva minuziosamente ricercati e controllati tutti i testi patristici, che dovevano servire ai Padri di quell'augusta assemblea. Il suo aiuto fu tanto prezioso, che il card. Seripando, successore del Cervini, dovette confessare, che “per le sue coscienziose ricerche fatte a Roma, il Sirleto aveva reso al Concilio pili servizi di quanti ne avrebbero potuto rendere cinquanta prelati”. 
   Le sue belle qualità morali facevano meglio risplendere il suo ingegno, e la sua scienza. L'Alessandrino, consultato da San Carlo, si accordò volentieri sulla candidatura del Sirleto, e fece pressione presso i suoi amici, perché gli dessero il voto. Ma parecchi cardinali obiettarono che le circostanze reclamavano un Papa più attivo che dotto; il grave e malinconico Sirleto, passando bruscamente dai manoscritti al governo, sarebbe stato un pilota inesperto e poco abile. 
   Delusi e alquanto sconcertati, San Carlo, Altemps, Farnese e Morone s'accordarono insieme. 
   Il partito contrario a quello del Borromeo si riunì sotto il nome incolore di Montepulciano. L'arcivescovo di Milano, che conosceva la virtù dell'Alessandrino, e sapeva quanto anche lui desiderasse di veder rifiorire la disciplina e di trasfondere nella Chiesa una corrente di vita soprannaturale, fece ai suoi colleghi la proposta di eleggerlo Papa. 
   “Volete dire l'Inquisitore? soggiunse qualcuno. La Sua intransigenza non otterrà mai la maggioranza. E poi? L'Alessandrino non è forse stato l'amico di Paolo IV e il monitore audace di Pio IV? Se per vendicare la morte dei Caraffa e il discredito in cui fu tenuto, egli facesse delle rappresaglie contro i consiglieri del suo predecessore, nessuno più di voi eviterà il suo rancore”. 
   Ma qui si rivela l'ammirabile abnegazione di San Carlo. Se si considerano umanamente le cose, queste parole avrebbero certamente commosso un animo meno delicato del suo. Ma egli, superiore a ogni egoismo, protestò che ogni sospetto di meschineria o di rivincita era un affronto alla santità dell'Alessandrino, e, come se fosse guidato da Dio, condusse i suoi colleghi all'appartamento del Ghislieri. 
   Questi a una simile nuova rimase confuso, afflitto, spaventato, e ricusò senza alcuna esitazione. I tentativi fatti per convincerlo ad accettare furono vani. Intanto, passo passo, i cardinali si diressero verso il conclave, e quasi condotti da una ispirazione divina, si trovarono tutti riuniti, e fatto entrare quasi per forza l'Alessandrino nella cappella, s'inginocchiarono spontaneamente davanti a lui, e con questo atto di deferenza, che sembrava manifestare la volontà divina, lo persuasero ad accettare (7 gennaio 1566). Fra Michele Ghislieri aveva allora sessantadue anni 10 . 

Del Card. GIORGIO GRENTE 

lunedì 6 aprile 2020

Vivete nell’Apocalisse a voi profetizzata!



Dì oggi ai Nostri figli per favore di pregare, perché soltanto la vostra preghiera vi libererà da tutte le macchinazioni del diavolo e del suo gruppo d’elite. Soltanto la vostra preghiera vi porterà la pace che penetrerà nei cuori di coloro che si sono impoveriti, sono “spenti”e ricolmi di odio.

La vostra terra è letteralmente ridotta a un cumulo di macerie, ma voi non lo vedete (ancora)! Il diavolo espande il suo potere sempre più e i suoi piani sono così astuti, che voi non vi accorgete di nulla.

Il diavolo vi travolgerà tutti, perchè i suoi piani sono progettati e messi in atto in modo così determinato e perfido che presto non avrete più alcuna possibilità di fermarlo. Non potrete più esprimere la vostra opinione e sarete abbattuti dalla ceca “banda”che non si accorge di ciò che sta accadendo! Non ci sarà più la libertà di opinione e (dovrete) vivrete tutti secondo un unico uguale schema!

Figli Miei. Alzatevi ora. Difendetevi adesso! Ma fatelo insieme a Mio Figlio il vostro Gesù! Soltanto LUI potrà portare la pace! Soltanto LUI porterà la luce nell’oscurità! Per questo pregate, pregate, pregate, Figli Miei, perché Mio Figlio NON vivrà fra voi come uomo, in carne e ossa, ma lo farà l’anticristo, il quale vi farà credere di essere il Mio Santo Figlio!

Leggete le profezie del Sacro Libro del Signore e riconoscente che tutto ciò, di cui Noi vi mettiamo in guardia, è già stato scritto! Vivete nella fine dei tempi, la profetizzata Apocalisse, ma voi continuate a dormire e non lo credete! Svegliatevi, sollevatevi e impegnatevi per Mio Figlio! Con LUI non andrete perduti, lo sarete invece se seguite chi si spaccerà per Mio Figlio!

Credete, abbiate fiducia e ascoltate la Nostra Parola in questi e in altri messaggi! Leggete il Sacro Libro del vostro Padre Celeste e siate pronti, perché Gesù verrà per salvarvi tutti, ma ciò accadrà dal Cielo e non una seconda volta venendo come uomo fra voi!

Pensate alle Nostre parole quando ora presto tutto si realizzerà.

La vostra Mamma Celeste che vi ama.

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“Verrò per salvarvi, ma voi Me lo dovete permettere. Un Sì basta ed Io sarò con voi. Credete, abbiate fiducia e portate il Sigillo del Signore.

Vi fu regalato nel “Nuovo Libro di Mio Padre” ed è la vostra salvezza nel tempo della grande sofferenza. Credete, abbiate fiducia e pregate molto e con devozione, figli Miei.

Io, il vostro Gesù, verrò da ognuno di voi, ma ciò non accadrà presentandoMi in carne e ossa. Credete, abbiate fiducia e sollevatevi!
Chi si beve le bugie del maligno non potrà difendere la Verità e presto non la riconoscerà più come tale. Credete e abbiate fiducia perchè sarà così.

Levatevi! Pregate! E regalateMi il vostro SÌ! Io, il vostro Santo Gesù, vi amo moltissimo. Credete, confidate perché non uno dei Miei figli fedeli andrà perduto. Amen.

Il vostro Gesù che vi ama.

Figlio del Padre Onnipotente e Salvatore di tutti i figli di Dio. Amen.”

Geremia



Dio è misericordioso con Israele

15Il Signore dice:
'Una voce si è sentita
nella regione di Rama,
un lamento e un pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata
perché essi non ci sono più.
16Ma ora, basta con i lamenti e il pianto,
asciuga le lacrime dagli occhi
perché io ti ricompenserò dei tuoi affanni:
i tuoi figli ritorneranno dal paese nemico.
17C'è speranza per i tuoi discendenti:
i tuoi figli ritorneranno in patria,
lo prometto io, il Signore.
18Ho udito molto bene la gente di Efraim
che si lamentava e diceva:
'Signore, ci hai domati con forza
come si fa con un torello selvaggio.
Ma ora, facci ritornare a te,
perché sei tu il Signore, nostro Dio.
19È vero, siamo andati lontani da te
ma ora siamo pentiti.
Tu ci hai fatto capire i nostri sbagli
e noi ci battiamo il petto,
siamo pieni di vergogna e umiliati
per i peccati commessi nel passato'.
20 'Efraim è il mio figlio più caro,
il mio bambino preferito,
- dice il Signore. -
Ogni volta che ne parlo,
mi ricordo sempre di lui con affetto
perché il mio cuore si riempie di tenerezza:
certo avrò misericordia di lui!
21'Pianta dei paletti per segnarti la strada,
ricordati bene la via che hai percorso,
e ritorna, gente d'Israele,
ritorna a queste tue città.
22Per quanto tempo ancora esiterai,
gente ribelle?
Ormai io, il Signore, ho creato
una cosa completamente nuova sulla terra:
la donna circonderà l'uomo'.

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Miope o presbite? Tu a volte sei presbite e a volte sei miope... Le persone vicine le vedi male, e quelle lontane le vedi bene; oppure, nella miopia, le persone vicine le vedi bene e le lontane le vedi come in ombra. Guarda tutto e tutti nella luce di Dio e avrai più carità per le persone vicine a te nella casa e le considererai meglio come tuo sangue, senza urti e senza egoismi. La carità infinita di Gesù ti darà la misura della carità con tutti.

don Dolindo Ruotolo

“IL VICARIO” DI HOCHHUTH E IL VERO PIO XII



PIO XII HA PARLATO!
INTERVENTI E DISCORSI

L’accusa principale che Rolf Hochhuth fa a Pio XII è: «se avesse parlato»1. Ma è un altro falso di Hochhuth.
Pio XII non ha fatto silenzio! Tutto il Suo Pontificato (azioni, scritti e parole) fu un grido cocente contro le ingiustizie; fu una continua aperta condanna del male, da qualunque parte fosse compiuto, e una chiara indicazione per una sana, umana e cristiana riedificazione della società. 
Rolf Hochhuth, nel suo libello drammatico, ignora tutto, e, per di più, isola il “fatto giudaico” da un quadro generale di una situazione che è, invece, una conseguenza dolorosa di nefaste teorie che, come il razzismo e il comunismo, sono il frutto amaro della concezione atea e materialistica della vita e del mondo, di un allontanamento dell’umanità dalle leggi divine.
«Nessuno può rimproverare alla Chiesa di non aver denunciato a tempo il vero carattere del movimento nazional-socialista e il pericolo a cui esponeva la civiltà cristiana...» (Pio XII).2
Pio XII fu il “Pastore” fedele che richiamò, “oportune et importune”, agli eterni principi. Le sue condanne anche senza i titoli - sono chiare. 3

Il “New York Times”, del 27 dic. 1942, a commento del messaggio natalizio di Pio XII, contenente una “esplicita condanna del massacro degli ebrei”, affermava che la “condanna” del Papa era perentoria, come quella di un’Alta Corte di Giustizia; e che le dichiarazioni contro l’ingiustizia, erano, se non pari, superiori a quelle espresse dai maggiori esponenti della causa delle Nazioni Alleate.  Non c’è “silenzio”, dunque, ma tutta una somma di insegnamenti suoi contro l’aggressione, la violenza, la persecuzione, l’arbitrio dei potenti e dei tiranni. C’è tutta una lunga serie di “documenti”, scritti da Lui, prima, durante e dopo il conflitto.4

E tali “documenti” storici sono per la “pace” e la “giustizia”; sono per opere di salvezza preventiva: sono, per la limitazione, almeno, degli orrori della guerra; sono per l’assistenza verso le vittime. 
«Non vi fu sforzo che non facessimo, ne premura, che tralasciassimo perché le popolazioni non incorressero negli orrori della deportazione e dell’esilio; e quando la dura realtà venne a deludere le nostre più legittime attese, mettemmo tutto in azione per attenuarne almeno il rigore».
Parole chiare, irrefutabili, da ricordare a coloro che vorrebbero addebitare a Pio XII colpevoli silenzi! «Quando non essendo ancora scomparsa ogni speranza, nulla lasciammo di intentato... per impedire il ricorso alle armi e tener aperta la via ad una intesa, onorevole per ambedue le parti...».  «Considerammo Nostro dovere di mettere tutto in opera per risparmiare, all’umanità intera ed alla cristianità, gli orrori di una conflagrazione mondiale, anche se vi era pericolo che le Nostre intenzioni e i Nostri scopi fossero fraintesi». 
Nella medesima Rivista cattolica inglese “The Tablet”, vi si trova una lettera (giugno 1963) dell’allora, Cardinal Montini; lettera, certamente, valida perché, per ben 30 anni, Mons. Montini collaborò, intimamente con Pio XII, condividendone ansie e dolori, lavori e umiliazioni. 
In essa si legge: «... perché Pio XII non abbia assunto una posizione di violento conflitto contro Hitler, per risparmiare, così, dalla strage nazista milioni di ebrei, non è difficile comprendere, a chi non commetta l’errore dello Hochhuth, di giudicare le possibilità di una azione efficace e responsabile, durante quel tremendo periodo di guerra e di prepotenza nazista, alla stregua di ciò che si potrebbe fare in condizioni normali, ovvero nelle gratuite ed ipotetiche condizioni inventate dalla fantasia di un giovane commediografo. Un atteggiamento di condanna e di protesta, quale costui rimprovera al Papa di non avere adottato, sarebbe stato, oltre che inutile, dannoso. Questo è tutto. La tesi dello “Stellvertreter” indica una insufficiente penetrazione psicologica, politica e storica delle realtà, nella ricerca di vestirla di fascino rappresentativo» 5.

Mons. Giovannetti, della Segreteria di Stato, a proposito del “presunto silenzio” di Papa Pacelli, scrive: «Lo muovevano a questo atteggiamento di forzato riserbo, e necessaria prudenza, anche le implorazioni che Gli pervenivano dai territori occupati dai nazisti. Gli fu fatto presente, tra l’altro, che ad ogni trasmissione della radio vaticana facevano seguito feroci repressioni delle S.S. naziste. Per esempio, in Polonia, l’Arcivescovo di Cracovia, il futuro cardinale Sapicha, persona non certo accusabile di tiepido patriottismo, era uno dei presuli che si vedeva costretto, (e lo scrisse al Papa), per il bene dei suoi concittadini, a «non far leggere, in pubblico, alcuni documenti pontifici» 6.
Il “riserbo diplomatico” di Pio XII, comunque voluto dalla prudenza o da altre gravi ragioni, sia pure transitorie, non lo si può dire “silenzio”. 
Il reiterato tentativo di provocare dichiarazioni pubbliche, suscettibili di portare la Chiesa Cattolica a schierarsi con uno dei blocchi belligeranti contro l’altro, obbligava la Santa Sede a non compromettersi con alcuno 7. 

Chiaro che la neutralità politica non significava, affatto, neutralità morale, come lo dimostra, ampiamente, la presa di posizione - ancor prima dello scoppio della guerra - e di Pio XI e di Pio XII, in favore dei valori naturali contro coloro che li negavano e li opprimevano. « Le atrocità e l’uso illecito di mezzi di distruzione, anche contro non combattenti e fuggiaschi, contro vecchi, donne e fanciulli; il disprezzo della dignità, della libertà e della vita umana, portano ad atti che gridano vendetta al cospetto di Dio!» (Pio XII - Natale 1940). 
Sì, Pio XII ha parlato. 8
Come per la guerra del 1914-18, Benedetto XV aveva rivolto un “appello” ai “Capi dei popoli belligeranti”, in cui diceva: «... questa lotta tremenda, la quale, ogni giorno più, appare inutile strage»; così Pio XII, non meno vigoroso, disse: «Nessun terremoto, nessuna carestia, nessuna epidemia, nessuna calamità, originata dalle forze della natura, può paragonarsi all’inimmaginabile cumulo di sof ferenze che l’uomo, chiuso all’amore e dominato dall’odio, porta ai suoi simili» 9.
E pochi giorni prima della guerra, nel 1939, nel Suo radio-messaggio di pace, ammoniva: «Nulla è perduto con la pace; tutto può essere perduto con la guerra»10.
L’Osservatore Romano e la Radio Vaticana, incessantemente, denunciarono le dottrine erronee del nazionalsociali smo, i numerosi casi di denegata giustizia, le violenze, le soppressioni di stampa, le infrazioni ai Patti concordatari, il vituperio delle cose sacre, gli arresti e le esecuzioni di Vescovi, di sacerdoti e di religiosi, le menzogne e gli inganni nella applicazione delle norme relative alla scuola; ecc. ecc. 
E la reazione del regime nazista è pur nota. Non si consegnò più nemmeno i numeri dell’ Osservatore agli abbandonati; e le trasmissioni della Radio Vaticana furono incluse tra le “trasmissioni straniere proibite”. Pio XII, però, continuò il suo ufficio di Pastore, senza paure. 
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sac. Luigi Villa

PREGHIERA ALLA BEATA VERGINE MARIA NELL'INSORGERE DI UNA TRIBOLAZIONE



1) Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, Vergine Serena. Ave, particolare speranza dei bisognosi. Ave, Madre Benigna degli orfani. O Maria, quando sono chiuse tutte le porte del cielo e mi viene negato di avvicinarmi a Dio a causa dei miei peccati; quando mi abbandonano il conforto e la forza della mente, e in nessuna cosa posso più trovare aiuto; quando il tedio della vita presente e l'ansietà del cuore mi costringono talmente, che niente più mi piace in questo mondo; quando scompare il conforto della consolazione celeste e mi opprime la pesante desolazione; quando insorgono i venti delle tentazioni e si levano i moti delle passioni; quando sopraggiungono un'improvvisa malattia o altre avversità; quando tutte queste cose si rovesciano su di me, dove fuggirò e a chi mi rivolgerò se non a te, Benignissima Consolatrice dei poveri? A chi chiederò aiuto per giungere al porto della salvezza, se non alla fulgidissima Stella del mare, sempre splendente, che mai nasconde la grazia della sua luce?

2) O Maria, dolce e cara Madre, sei la fulgidissima Stella del mare, che consoli quanti ti guardano e ti invocano, e ci conduci speditamente al porto della serenità. A te, dunque, oggi mi rivolgo; e supplico di essere da te aiutato, poiché tutto quanto chiederai, l'otterrai facilmente dal Figlio tuo.

3) Se tu, mia gloriosissima Signora, starai con me, chi potrà stare contro di me? E se mi farai la grazia, chi mi potrà respingere? Spalanca le tue braccia su di me, ora, e io in esse troverò rifugio. Dì all'anima mia: «Io sono la tua Avvocata, non temere. Come una madre consola suo figlio, così io ti consolerò». La tua voce è questa, Dolce Maria.

4) Ma chi aiuterà il mio cuore ad ascoltarla sempre? Quanto sono dolci le tue parole! Parla, mia Signora, al cuore del tuo servo, poiché il tuo servo ti ascolta. Io sono servo tuo e servo del tuo Figlio. Ma dico di più: tu sei mia Madre e Gesù è mio fratello. Oso aggiungere questo, perché tu l'hai generato non solo per te, ma per tutto il mondo.

5) Perciò non voglio chiamare nessun' altra «madre» sulla terra. Rifiuto di averne altra all'infuori di te, Madre di Dio. Non ve n’è un' altra che possa paragonarsi a te per virtù, per decoro, per carità e mansuetudine, per pietà e dolcezza, per fedeltà e conforto materno, per misericordia e per tante compassioni.

6) Oggi mi dono con fiducia a te, e desidero che questo venga confermato in eterno per mezzo tuo. Per vincere la mia debolezza, è sufficiente che io sia strettamente unito a te. Perciò mi rallegrerò e mi consolerò profondamente in te, e canterò con gioia le lodi del tuo santo nome.

7) Quanto sei bella e amabile, mia Signora, Santa Maria, piena di ogni grazia! Se qualcuno potesse contare le stelle del cielo, potrebbe spiegare le tue virtù, poiché, come sono distanti i cieli dalla terra, così la tua vita è distante dalla vita degli uomini e lo splendore della tua gloria rifulge ben al di sopra dei cori angelici.

8) Salga a te, dunque, la mia povera preghiera, o Nobilissima Signora; e possa salire fino a te il mio grido, perché tu voglia patrocinare la mia causa davanti al tuo Figlio, poiché nessuno da sé può essere trovato giusto dal suo giudizio. O Signora Clementissima, per l'immenso amore e la profonda confidenza che ho per te, ti ho manifestato i miei bisogni e te li manifesterò ancora. Sento infatti che da te proviene una grande virtù, e il ricordo del tuo nome sarà sempre il conforto dell'anima mia.

9) O dolcissimo nome di Maria: nome di salvezza e di grazia, che deve essere sempre ricordato, pensato, pronunziato e venerato! Nome celestiale e veramente angelico, che dalla bocca dell'evangelista è stato piamente rivelato ai fedeli: «E il suo nome è Maria» (Lc I ,27). O Maria, santissima e degnissima di ogni lode, tu sei la porta del cielo, il tempio di Dio, il sacrario dello Spirito Santo. 10) Quanto di bello e di attraente scorgo nelle creature; quanto di grande e di virtuoso ammiro nei santi, tutto desidero paragonare alla tua eccelsa grandezza, perché è giusto, come anche per tutte le altre creature insieme a me, che lo trasferisca in perpetua lode per te, che ho eletto Madre mia singolare nonché fedelissima Avvocata, per meritare, dopo questa vita, la gloria del benedetto Figlio tuo Gesù Cristo. Amen.

La Corredentrice



Gesù parla della Corredentrice negli scritti di Maria Valtorta

“Lei ha vinto Satana, in Lei e per gli uomini. Esso è sotto il suo piede di Corredentrice. La prima Eva porse l’orecchio e abbassò lo sguardo alla voce della  tenebra e della menzogna. L’Eva seconda porse orecchio alla voce della Luce e della  Verità. La prima Eva, per voler essere come Dio, perse ciò che fa dell’uomo animale    il figlio di Dio. L’Eva seconda, per voler essere soltanto “serva”, fu divina. Per una  infedeltà della donna, l’umano genere conobbe il peccato, il dolore, la morte. Per la  fedeltà della Donna, Madre di Gesù, l’umano genere ha ottenuto la rigenerazione alla  Grazia e perciò il perdono, la gioia pura, la vita”. (“Commenti alla Lettera ai Romani”,  p. 94-95 e 143). 

“Essere Madre del Figlio di Dio è sorte beatissima. Essere stata Madre del  Redentore è stata sorte di dolore atroce” (“Poema”, vol. I, p. 157). Dire Madre del  Redentore, dell’Uomo dei dolori, equivale a dire Donna del dolore. Ed è stato proprio   il dolore ad averla consacrata Corredentrice.  

“Lei, che doveva essere immune dal dolore, essendo immune dalla colpa originale!  Ma per essere la Corredentrice era necessario che Lei patisse il dolore, per poter dire  di aver levato dal Cuore di Dio l’amarezza della disubbidienza di Eva!” (“Poema”, vol.  I, p. 112-115). 

Quando Gesù in croce parla per la prima volta e dice: “Padre, perdona loro, perché  non sanno quello che fanno”, questa preghiera vince ogni timore in Disma. Il buon  ladrone, dopo aver guardato Maria, osa guardare Cristo e dice: “Signore, ricordati di me  quando sarai nel tuo Regno”. Non è da stupire che, nel suo sincero pentimento, nella  sua fiducia nella infinita Misericordia di Dio, abbia anche aggiunto: “Cristo, perdonami in  nome di tua Madre e del tuo Padre Santissimo”. E Gesù: “Io ti dico, tu oggi sarai con  Me in Paradiso”.  

In una luce crepuscolare e paurosa, Gesù, allo stremo delle forze e della vita, dà a  Maria Giovanni, e Giovanni a Maria: “Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre”. E’  il testamento del suo Gesù, che non ha nulla da dare se non un uomo. Egli che per  amore dell’uomo, la priva dell’Uomo-Dio, nato da Lei. “Tutto è compiuto”…e poi l’ansito  sempre più rantoloso. E poi un grido potente, impensabile in quel corpo sfinito, si  sprigiona, lacera l’aria, il grande grido di cui parlano i Vangeli e che è la prima parte della  parola “Mamma”… E poi più nulla… 

La terra risponde al grido dell’Ucciso con un boato pauroso… (cfr. “Poema”, vol. IX,  p. 341-363). Possiamo immaginare come ha risposto il Cuore di Maria? Lo possiamo?  No, no! Questo non è possibile a mente umana! Solo Dio conosce lo strazio del Cuore  della Corredentrice. La Redenzione del mondo è compiuta. L’uomo è salvato. Ma a  questa Redenzione –come abbiamo veduto– è stata sempre associata al Figlio anche la  Madre, dall’inizio alla fine. Come Eva fu unita ad Adamo nella prevaricazione, così Maria,  quale nuova Eva, è unita a Cristo, il nuovo Adamo, nella Redenzione del genere umano.   

Pablo  Martín  Sanguiao

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI



VERA VITA

I sacerdoti esemplari, molto attivi, diventano calamite per le anime buone, attirano i peccatori induriti e spargono ovunque il buon seme della verità e della grazia. Il segreto del loro ministero fruttuoso è la loro vita interiore, cioè lo spirito di pietà, che dà loro luce, forza e gioia.
E perché altri sono infruttuosi? E' perché trascurando la vita interiore rendono tisico il loro spirito: sono poveri ammalati nell'anima, inutili a sè e agli altri.
Beato quel consacrato che sa vivere in dolce intimità con me, cuore a cuore con me, per sentire quanto Io ami le anime!
I sacerdoti che mi amano sono la mia dolce dimora, la mia consolazione, la mia gioia.
Quante amarezze soffre questo mio Cuore nel vedersi tanto trascutato dai sacerdoti!
Pensare a me con frequenza; agire sotto il mio sguardo con amore e serenità; fare tutto con retta intenzione; non dare al mio nemico Satana neppure un atomo di incenso; evitare le piccole infedeltà volontarie; approfittare delle buone occasioni che capitano per portarmi anime; tenermi al centro del cuore; intrattenersi senza fretta davanti al mio Tabernacolo; ravvivare spesso la fede, vedendo me nel prossimo; richiamare frequentemente il pensiero dell'eternità... tutto questo è il grande segreto della vita interiore.
Ed è proprio la vita interiore che porta al fervore, infiamma sempre più e fa giungere a un alto grado di perfezione.

Don Enzo Boninsegna

SULLA PREGHIERA



LA PREGHIERA MENTALE / ORAZIONE 


La Natura della Preghiera Mentale 

a)  La conoscenza e l’amore 

Abbiamo descritto la preghiera mentale come ‘un’operazione della mente senza parole’. Di quale tipo di operazione della mente si tratta qui? Si tratta dell’operazione della conoscenza e della volontà. La conoscenza in questione è la Fede; la volontà in questione è la Carità. Così possiamo mettere a confronto la preghiera vocale e quella mentale non solo per la presenza o assenza delle parole, ma anche per le virtù che le caratterizzano: la giustizia nel primo caso, e la Fede e la Carità nel secondo.  

All’inizio di questo saggio abbiamo definito la preghiera come ‘l’alzare il cuore a Dio’. Nella preghiera mentale alziamo il cuore a Dio colle facoltà della conoscenza e della volontà. In questo modo, dunque, lo spirito umano si unisce allo Spirito divino, non però in un’unione sostanziale tra la sostanza dell’anima e la sostanza di Dio, bensì in un’unione delle facoltà dell’anima a Dio: in un’unione della conoscenza a Dio e in un’unione della volontà a Dio. 

La preghiera mentale ha per iscopo dunque di conoscere ed amare Dio, e come tale è un modo puramente spirituale per compiere, almeno in parte, il fine della nostra vita terrena, ed un modo inoltre per anticipare già sulla terra la nostra vita come sarà nella gloria del Cielo. 

Come funziona la conoscenza? La conoscenza attira il suo oggetto a sé, e cerca di comprenderlo, di assorbirlo, di farlo entrare in sé stessa. Ora, nella preghiera, Dio Stesso è l’oggetto della conoscenza. Sapendo questo, possiamo concludere che la conoscenza non può mai afferrare più che solo un poco di questo oggetto che è Dio, perché Dio è infinito e non può essere compreso: l’infinito non può essere contenuto nel finito. Comunque la conoscenza, anche se non può mai comprendere il suo oggetto che è Dio, si indirizza verso di Lui e Lo medita nei misteri della Santissima Trinità e nella Persona del Dio-Uomo Gesù Cristo. La volontà, poi, procede ad amarLo. 

Come funziona la volontà? La volontà è una forma d’amore, ossia l’amore razionale. Ora, l’amore entra nel suo oggetto: non tenta di contenerlo come la conoscenza, ma s’immerge e si perde in esso, come una spugna immersa nel mare ne viene penetrata completamente. Vediamo che è soprattutto mediante la facoltà della volontà che possiamo unirci con Dio, ma che la conoscenza è necessaria per dare l’orientamento e l’oggetto alla facoltà della volontà, che è di per sé stessa cieca. 

b)  Tipi di preghiera mentale 
  
Ora, la preghiera mentale si divide in due tipi: la meditazione e la contemplazione. A sua volta, la meditazione si suddivide in meditazione discorsiva e meditazione affettiva. La meditazione è caratterizzata dall’esercizio dell’anima, mentre la contemplazione è caratterizzata da una visione semplice di Dio. 

Questi vari tipi di preghiera corrispondono alle tre vie o tappe della vita spirituale: la via purgativa, la via illuminativa e la via unitiva. La meditazione discorsiva corrisponde alla via purgativa, che è la prima tappa della vita spirituale, dove l’anima lotta per purgarsi e purificarsi dal peccato; la meditazione affettiva corrisponde alla via illuminativa, dove l’anima cerca di perfezionarsi nelle virtù; la contemplazione corrisponde alla via unitiva, dove l’anima in tutte le cose non aspira che all’unione intima con Dio. 

Vorremo nel seguito esporre la natura della meditazione, dapprima in generale e poi secondo i due tipi individualmente. 

Padre Konrad zu Loewenstein