venerdì 8 maggio 2020

La mia Chiesa! Le sue porte sono aperte a tutto ciò che non è da me.



Gesù  
... Preparatevi!  Presto, presto la mia mano coprirà la Terra.  Distruggerò chi mi rinnega. L'uomo peccatore nel suo orgoglio si è innalzato per diventare come me, ma è semplicemente un uomo peccatore.  Il mio Sacro Cuore è trafitto e piange sangue a causa della resistenza dell'uomo ad ascoltare e ricevere verità e vita in me...  La mia giustizia è vicina.  Ho dato misericordia a molti in tutto il mondo, ma tutto ciò che è nelle profezie deve compiersi. L'umanità è entrata nella sua fase finale.  La mia Chiesa!  Le sue porte sono aperte a tutto ciò che non è da me. Pregate, pregate per le anime!... 
L'ora del Padre mio è vicina, popolo mio.  Satana ha aperto l'inferno e le sue molte legioni sono liberate, ma i quattro angeli sono di guardia ai quattro angoli della Terra...
Il mondo è prossimo alla sua purificazione.  La mia mano è vicina e questo deve compiersi prima che la mia imminente venuta sulle nuvole sia vista da tutti.  Quando la mia mano si avvicinerà alla Terra, il cielo si oscurerà, il fulmine lampeggerà nel cielo e sarà visto in tutto il mondo.  Il tuono sarà così forte da far tremare persino la Terra, causando terremoti e disastri...  Molti moriranno di paura e spavento, anche quelli col cuore indurito; costoro tremeranno di più a causa dei loro cuori chiusi e delle loro vite saturate dal male, divenute una cosa sola con la morte attraverso il Malvagio.  I colloqui di pace che si sentono in alcune parti del mondo sono falsi.  Siete più vicini alla grande distruzione del mondo ora...  Una croce sarà presto visibile affinché tutti la vedano nel cielo..."

 25 luglio 2018   Christina Gallagher

LA CITTÀ DI DIO



LE SVENTURE UMANE E LA PROVVIDENZA 


I templi pagani non offrono alcun scampo. 

 Sono state tramandate tante guerre prima e dopo la fondazione  e la dominazione di Roma. Leggano ed esibiscano o che una città  sia stata occupata da stranieri con la garanzia che i nemici  occupanti risparmiassero coloro che avessero trovati rifugiati nei  templi dei loro dèi o che un condottiero di barbari avesse ordinato  nel saccheggio di una città di non uccidere chi fosse stato trovato in  questo o quel tempio. Al contrario Enea vide Priamo che imbrattava  di sangue i fuochi sacri che egli stesso aveva consacrato 9. E  Diomede ed Ulisse, uccisi i custodi del tempio posto sulla rocca,  afferrarono la statua di Pallade e con le mani insanguinate osarono  toccare le bende verginali della dea. Ma non è vero quel che segue: 
Da quel fatto la speranza dei Greci fu ricacciata definitivamente in  alto mare 10. Al contrario dopo quel fatto vinsero, distrussero Troia  a ferro e fuoco, trucidarono Priamo che si era rifugiato presso  l'altare 11. E Troia non fu distrutta perché perdé Minerva. Ancor  prima che cosa aveva perduto Minerva stessa per andare perduta?  Forse i custodi? Ma proprio questo è vero perché con la loro  uccisione fu possibile trafugarla. Dunque non gli uomini erano difesi  dalla statua ma la statua dagli uomini. Perché allora era venerata  per custodire la patria e i cittadini se non riuscì a custodire i propri  custodi?. 

Sant'Agostino

COLUI CHE PARLA DAL FUOCO



ALLA SCUOLA DEL CUORE DI GESÙ 


La tua miseria mi attira!  (Nostro Signore a Josefa, 15 ottobre 1920). 

Il cammino che davanti a Josefa si era aperto luminoso, pareva non dovesse avere né ombre né ostacoli. Ma ben diversi sono i disegni di Dio sulle anime predilette! Le chiama, e poi si nasconde, le attira e le lascia perplesse, le ricolma delle sue ricchezze e fa provar loro una estrema indigenza, le porta tra le braccia e fa loro sentire i limiti della propria debolezza. Per mezzo di queste alternative Egli scava in esse quelle profondità di distacco, di abbandono, di umiltà che solo possono collocare definitivamente la creatura al suo posto di nulla e renderla strumento docile nelle mani divine.  
Questi alti e bassi, Josefa ce li rivela con semplicità commovente nei suoi appunti, con tali accenti di verità da costituire per noi un documento di valore irrefutabile. Fin da principio l'obbedienza le aveva ingiunto di scrivere tutto ciò che vedeva e sentiva e fu un sollievo per lei trovare uno sfogo a tante grazie. Ella gettava là sulla carta con ingenua espansione i sentimenti tumultuosi del cuore; ma ben presto si avvide che quelle pagine, che aveva creduto di scrivere solo per sé, sarebbero state per le sue guide un mezzo opportuno di controllo. La sua abituale modestia, la diffidenza di sé, il pudore verginale di cui circondava le sue relazioni con Nostro Signore, ripresero il sopravvento.  
Fece il sacrificio delle sue ripugnanze all'obbedienza che le ordinava di scrivere, ma questo sacrificio non fu senza lotte e tentennamenti di cui gli appunti stessi portano l'impronta fino alla fine 2 . Da quel momento il suo stile cambia: ella scrive poco e solo lo schema dei colloqui col Maestro divino. Raramente ritroviamo l'effusione dei primi giorni. Ma, segno caratteristico, non tace mai le proprie debolezze, né le resistenze a seguire quella via che le fu sempre molto ardua. Indubbiamente il Signore volle dare, attraverso questo leale resoconto di sé, la testimonianza più viva ed autentica della Sua compassione e dei Suoi instancabili perdoni.  
Prima di intraprendere l'esame di questi appunti di Josefa, occorre rispondere ad una legittima domanda che può sorgere spontanea sul modo in cui essi furono redatti.  
Fin dai primi contatti coll'al di là, Josefa aveva avuto l'ordine di chiedere il permesso per poter comunicare con le apparizioni, e di renderne conto subito dopo. Ella si sottopose a tale controllo, per quanto costasse alla natura. Ciò permise alle Superiore di scrivere subito, col luogo e l'ora dei divini incontri, anche le parole che venivano da lei ripetute come sotto l'azione di una presenza invisibile. Così furono scritte ogni giorno, con la più rigorosa esattezza quelle parole di cui il Signore dirà in seguito che nessuna deve perdersi.  
Attraverso le giornate laboriose, che non le lasciavano tregua, Josefa abbandonava tranquilla in mano alle sue Madri i preziosi foglietti. La sera, quando il lavoro cessava o nelle ore libere della domenica doveva ricopiarli per obbedienza. Lasciando allora da parte l'ago, la macchina da cucire o la granata, si rinchiudeva in cella per attendere a questa occupazione che le costava più di ogni altra. Là, per lo più inginocchiata davanti al tavolino, ella trascriveva con mano inesperta, ma rapida, le note che le sue Madri custodivano.  
Altro non aggiungeva, se non il racconto dei fatti in cui dovevano venire inserite le parole di Nostro Signore, o qualche breve espressione che le sfuggiva dal cuore ricordando, oppure la confessione più particolareggiata delle sue debolezze e mancanze. I preziosi autografi sono stati religiosamente conservati.  
Già nel 1938 il libro «UN INVITO ALL'AMORE» ne pubblicava i passi più importanti, facendo sorgere in molte anime il desiderio di conoscere più ampiamente ciò che si pregustava nelle pagine della breve biografia. Ora sembra sia venuto il momento opportuno di riprendere in mano i quaderni di Josefa per seguirli punto per punto. Sarà certo questo il mezzo migliore per corrispondere ai desideri del Cuore di Gesù avido di manifestare le ricchezze del Suo Amore e della Sua Misericordia. Egli vuol far comprendere alle anime fino a qual punto Egli si adatti a vivere con loro la vita quotidiana per trasformarla in «giornata di vita divina». Ha sete di questa unione che le nostre immancabili fragilità non devono interrompere; più ancora Egli ha sete di insegnare alle anime la certezza del perdono che offre continuamente alle loro debolezze. Ma desidera fino a questo punto il loro amore e la loro fiducia per associarsele in un dono totale, e proseguire con esse nella Sua Opera d'amore e di redenzione.  
Tutto ciò penetrò giorno per giorno, ora per ora, nella vita di Josefa. Se Nostro Signore le impose nettamente di narrare i più minuti particolari, non lo fece per lei che si sottoponeva con sacrificio a tal volere, ma perché molte anime raccogliessero in quelle pagine le lezioni e gli inviti del Suo Cuore.  

*  *  * 
SUOR JOSEFA MENENDEZ

Preghiera di guarigione interiore (del corso della vita)



"Padre Celeste, vengo umilmente davanti a te in preghiera, lode, adorazione e venerazione. Ti chiedo di effondere su di me il tuo Santo Spirito e di ricolmarmi di luce e di amore. Ti chiedo, carissimo Padre, di rimuovere qualsiasi negatività che possa essermi stata trasmessa consciamente o inconsciamente mentre ero nel grembo di mia madre. Carissima Madre Maria, Ti chiedo di venire e rimanere con me dal momento del mio concepimento al momento attuale, proteggendomi ed intercedendo per me, con gli Angeli ed i Santi, davanti alla Santissima Trinità. Prendimi per la mano destra e cammina con me ora, cara dolce Madre, attraverso tutti gli anni della mia vita fino al momento presente. Provvedimi di tutto quell'amore materno che mi necessitava e che non ho ottenuto. Perdono la mia mamma terrena per non avermi sempre amato/a come ne avevo bisogno e come avrei voluto essere amato/a, e chiedo su di lei oggi una speciale benedizione.
Signore Gesù Cristo, ti prego di venire e rimanere con me dal momento del mio concepimento fino al momento presente, riempiendomi del tuo amore infinito e della tua misericordia. Concedimi ogni dono e grazia e risanami da ogni ferita e pena.
Prendimi per la mano sinistra e cammina con me ora, mio prezioso Salvatore, lungo tutti gli anni della mia vita fino al momento presente. Provvedimi di tutto l'amore paterno di cui avevo bisogno e che non ricevetti. Perdono il mio padre terreno per non avermi sempre amato/a e chiedo oggi, su di lui una speciale benedizione.
Mentre procedo attraverso ogni anno della mia vita, Signore Gesù, purificami, risanami, rinnovami, ristorami, illuminami e trasformami in una più perfetta immagine di te. Rimuovi qualsiasi ombra da me e immergimi nel tuo Preziosissimo Sangue.
Padre Celeste, ora mi vedo appena nato nelle tue mani delicate e amorevoli, proprio le mani che mi formarono nel grembo di mia madre. Mentre mi stringi a te, sento che mi dici: "tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo" (Isaia 43,4). E sento il tuo sconfinato amore incondizionato cingermi e avvolgermi. Sento il tuo completo amore per me e la tua amorevole accoglienza. Grazie Padre, per aver collocato la mia mano destra in quella di Maria e la mia mano sinistra in quella di Gesù. Grazie per aver concesso loro di camminare con me attraverso gli anni della mia vita. Circondami, Padre, di Angeli per sorvegliarmi e proteggermi, per preservarmi dal male: concedi ai Santi d'intercedere per me.
Signore Gesù, mentre camminiamo attraverso il primo anno della mia vita, rimuovi ogni timore di abbandono, confusione o rifiuto che io possa aver recepito, specialmente da parte dei miei genitori biologici, fratelli e sorelle.
Signore Gesù, rimuovi tutte le rabbie e le frustrazioni per non essere stato capace di poppare o di essere svezzato, o per qualsiasi colpa io possa avere per essermi sentito un fardello per la mia famiglia.
Mentre camminiamo attraverso il secondo anno della mia vita, Signore Gesù, risanami da ogni frustrazione, confusione, specialmente in merito al mio apprendere a parlare, camminare e comportarmi.
Signore Gesù, mentre camminiamo attraverso il terzo anno della mia vita stò scoprendo il mio corpo e mi viene insegnato a non fare più i miei bisogni nel pannolone. Ti chiedo di rimuovere qualsiasi colpa o vergogna che ho sentito per il mio corpo e per la mia incapacità di controllarlo come desideravano gli adulti che mi circondavano. Rimuovi qualsiasi ansietà o risentimento che io possa aver avuto nel diventare più grande di età. Mentre procediamo lungo il quarto anno della mia vita, Signore Gesù, togli qualsiasi rabbia, risentimento, amarezza, frustrazione che io possa aver avuto verso i miei genitori per i loro rimproveri, correzioni, punizioni e insegnamenti. Rimuovi qualsiasi ribellione che possa essere entrata in me in quel periodo della mia vita e riempimi del desiderio di essere completamente ubbidiente a te ed ai miei genitori.
Signore Gesù, mentre procediamo attraverso il quinto anno della mia vita, elimina qualsiasi insicurezza che possa aver sentito nell'andare all'asilo. Rimuovi qualsiasi rabbia o frustrazione che ho provato nell' apprendere come avere relazioni con altri bambini e qualsiasi negatività che io possa aver contratto a causa della mia curiosità e timidezza naturale.
Mentre procediamo lungo il mio sesto anno di vita, dolce Gesù, risanami da ogni rabbia, amarezza, confusione, timore, colpa e risentimento che possa aver sentito per il dover andare alla scuola. Risanami da qualsiasi ansietà di separazione che possa aver provato per essere stato allontanato da mia madre, messo sotto la cura di un insegnante, in un ambiente estraneo, circondato da ragazzi che non conoscevo.
Signore Gesù, mentre procediamo lungo il mio settimo anno di vita, ti chiedo di guarirmi da qualsiasi turbamento che possa aver provato per essere più piccolo o più grande degli altri bambini e perché essi mi tormentavano. Rimuovi qualsiasi ansietà o colpa, amarezza o risentimento che io possa aver provato verso gli altri bambini a scuola o nel vicinato, perché non mi sentivo gradito ed ero l'ultimo ad essere scelto per stare in una squadra.
Mentre procediamo lungo il mio ottavo anno di vita, Gesù caro, ti chiedo di sanarmi da ogni ansietà che possa aver avuto per la mia prima Confessione e la prima Comunione. Signore Gesù, ti prego di rimuovere qualsiasi rabbia, amarezza e risentimento che possa aver avuto verso la mia insegnante per avermi detto che la mia scrittura era orrenda o per non avermi dato valido aiuto nella lettura, o nell' aritmetica.
Asporta qualsiasi odio che ho nutrito verso i miei compagni e riempimi di un atteggiamento amorevole verso gli altri.
Signore Gesù, mentre procediamo lungo il mio nono anno di vita, rimuovi qualsiasi rabbia, ansietà, timore o colpa che io possa aver sentito a causa di un trasloco, di un divorzio, dei miei voti i a scuola e per il modo in cui gli altri bambini mi trattavano. Mentre procediamo lungo il mio decimo anno di vita, Signore Gesù, toglimi qualsiasi autocritica. Riempimi di un atteggiamento salutare ed amorevole verso me stesso. Aiutami a vedere la tua presenza dentro di me, man mano che cresco e sviluppo la mia mente, il mio corpo e le mie emozioni.
Dolce Gesù, mentre procediamo lungo il mio undicesimo anno di vita ed il mio corpo inizia a trasformarsi e a svilupparsi e sono diventato impacciato, Ti chiedo di togliermi qualsiasi odio verso di me, colpa o confusione che possa aver provato. Donami un atteggiamento amoroso verso me stesso e verso gli altri.
Mentre procediamo lungo il dodicesimo anno della mia vita, Signore Gesù, e sono pieno di rabbia, ansietà, amarezza, confusione, paura e insicurezza perché stò cercando di amare e di sentirmi amato, aiutami a trovare te nel mio cuore e nella mia anima.
Riempimi dell'amore che solo tu puoi donare e di una profonda pace interiore nel farmi sentire che sono amato e che sono interessante. Ti chiedo di rimuovere qualsiasi colpa o vergogna che possa aver provato per essere stato sessualmente usato o molestato. Signore Gesù, mentre ci incamminiamo lungo il mio tredicesimo anno di vita e mi sento impacciato e timoroso perché nessuno mi ama e vuole stare con me, aiutami ad accettarmi così, esattamente come sono, toglimi le preoccupazioni per ciò che sono o temo di essere: se non sono di bell'aspetto, intelligente, pieno di successo come un' altra persona.
Mentre procediamo lungo il mio quattordicesimo anno di vita, dolce Gesù, rimuovi qualsiasi rabbia, arroganza, ribellione o risentimento che possa aver avuto mentre diventavo più indipendente ed incominciavo ad affermarmi come adolescente.
Signore Gesù, mentre procediamo lungo il quindicesimo anno della mia vita e sono pieno di ansietà e timore di essere rifiutato, ti chiedo di toccarmi e rimuovere ognuna di queste sensazioni. Riempimi del tuo amore e della tua amorevole accettazione di me. Mentre procediamo lungo il sedicesimo anno della mia vita, Signore Gesù, rimuovi qualsiasi rabbia, ansietà, amarezza, confusione, colpa o rifiuto che possa aver sentito mentre mi inserivo con amici nella vita sociale ed incominciavo ad andare agli appuntamenti. Rimuovi qualsiasi ribellione che possa aver avuto in questo periodo, specialmente verso i miei genitori e insegnanti.
Signore Gesù, mentre procediamo lungo il mio diciassettesimo anno di vita, ti chiedo di togliere tutta la rabbia, l'ansietà, l'arroganza, l'amarezza, la confusione, l'invidia, il timore, l'insicurezza, la gelosia e il risentimento che posso aver sentito verso me stesso e gli altri perché stavo iniziando ad andare agli appuntamenti, a subire le mie prime fratture, a prepararmi ad andare al mio primo ballo, a iniziare a guidare l'automobile ed essere Cresimato. Signore, Ti prego di rimuovere qualsiasi confusione, paura, colpa o vergogna che possa aver provato per essermi sentito sessualmente eccitato, curioso o attivo.
Mentre procediamo lungo il mio diciottesimo anno di vita, dolce Gesù, rimuovi ansietà e timori che possano avermi turbato mentre mi disponevo ad affrontare gli esami di maturità e incominciavo a cercare una università da frequentare. Signore, ti prego di rimuovere qualsiasi timore sessuale o insicurezza che possa aver avuto mentre incominciavo a frequentare ragazzi/e seriamente e incominciavo a cercarmi un/a compagno/a.
Dolce Gesù, mentre procediamo lungo il mio diciannovesimo anno di vita, elimina tutta la rabbia, la confusione, la sfiducia, l'invidia, il timore, la ribellione o il risentimento che possa aver avvertito in me. Signore Gesù, liberami da ogni timore di rifiuto che possa aver avuto mentre mi disponevo ad entrare all'università, mentre incominciavo seriamente a frequentare qualcuno e lavorare a tempo pieno.
Mentre procediamo lungo il mio ventesimo anno di vita, Signore Gesù, liberami da qualsiasi rabbia, amarezza, confusione, invidia, paura, insicurezza, gelosia o risentimento che possa aver provato. Riempimi della tua totale accettazione e amore per me.
Ti ringrazio, Signore Gesù, di voler camminare lungo ciascuno dei miei primi vent'anni di vita, risanandomi, rinvigorendomi e trasformandomi. Mentre continuiamo a procedere per il sentiero della mia vita, risanami e liberami da qualsiasi negatività.
Signore Gesù, mentre procediamo lungo il ventunesimo anno della mia vita, Ti chiedo di toccarmi e curarmi da tutta la rabbia, l'ansietà, l'arroganza, l'amarezza, la confusione, il timore, l'insicurezza, la gelosia e il risentimento che possa aver provato per essermi laureato/a o no; perché mi sono sposato/a e dovetti avere rapporti con i parenti acquisiti; perché, rimasta incinta, aborti e non accettai di avere bambini e/o perché stavo iniziando una carriera.
Mentre procediamo lungo il mio ventiseiesimo, ventisettesimo, ventottesimo, ventinovesimo, trentesimo anno di vita, Signore Gesù, ti chiedo di eliminare tutta la rabbia, l'ansietà, l'arroganza, l'amarezza, la confusione, la paura che possano avermi ferito perché i miei ideali venivano frantumati, mentre incominciavo a constatare come veramente è la gente e come realmente è il mondo; perché vedevo amici e membri della famiglia morire di malattia; perché amici e parenti divorziavano e perché mi rendevo conto che l'unico mezzo per raggiungere il successo era mediante l'acquisizione del denaro e del potere.
Signore Gesù, mentre ci incamminiamo lungo il mio trentunesimo, trentaduesimo, trentatreesimo, trentaquattresimo, trentacinquesimo anno di vita ti chiedo di annullare tutta la rabbia, l'amarezza, la confusione, l'invidia, la paura, l'odio, l'insicurezza, la gelosia che io possa aver provato verso me stesso/a o verso gli altri perché ero deciso/a ad ottenere il successo e ad allevare i miei bambini assicurando loro una buona educazione e ogni cosa materiale; per qualsiasi peccato sessuale commesso durante questo periodo; per abuso di alcool o droga e perché approfittai di me e degli altri. Mentre c'incamminiamo lungo il trentaseiesimo, il trentasettesimo, il trentottesimo, il trentanovesimo, il quarantesimo anno della mia vita, Signore Gesù, Ti chiedo di eliminare qualsiasi rabbia, ansietà, amarezza, confusione, paura, gelosia o insicurezza che possa aver provato per aver cominciato a chiedermi perché fossi vivo/a, che cosa facessi della mia vita, dove stessi andando, se avessi avuto successo o no, se fossi stato/a amato/a; per essermi chiesto/a perché i miei bambini ora erano adolescenti; perché fui forse coinvolto/a in relazioni adultere, perché mi ero divorziato/a, o risposato/a; perché avevo iniziato ad usare alcool e ad abusare di me stesso/a e di altri. Signore Gesù, mentre c'incamminiamo lungo i miei quarant'anni, ti chiedo di liberarmi da qualsiasi abbandono, rabbia, ansietà, amarezza, confusione, invidia, pena, paura, risentimento che possa avere provato perché i miei genitori si ammalarono e morirono; perché i miei amici cominciavano a morire d'innumerevoli malattie; perché altri in ufficio ricevevano promozioni e io no; o perché ero stata messo a riposo o licenziato e dovevo incominciare una nuova carriera; perché i miei figli terminata l'università forse vivevano con un' altra persona senza essere sposati, oppure si erano sposati con persone che non praticavano la stessa fede e cominciavano ad avere i loro primi bambini. Mentre procediamo lungo i miei cinquant'anni, Signore Gesù, ti chiedo di portar via qualsiasi abbandono, rabbia, ansietà, amarezza, confusione, odio, insicurezza, risentimento che possa avere provato perché mia moglie/mio marito si ammalò e morì, o divorziò e fui lasciato/a solo/a ad aver cura di me stesso/a; perché mia moglie/mio marito si ritirò dal lavoro ed era sempre a casa e dovemmo cominciare a re-imparare ad avere rapporti vicendevoli o/e perché mi resi conto che stavo per morire.
Signore Gesù, mentre c'incamminiamo lungo i miei sessant'anni di vita, ti chiedo di toccarmi e guarirmi da tutta la rabbia, l'ansietà, l'amarezza, il risentimento, che possa avere provato verso me stesso/a o altri per discussioni, malattie e sforzi finanziari. Mentre procediamo lungo i miei settant'anni di vita, Signore Gesù, ti chiedo di sradicare qualsiasi rabbia, amarezza o odio che io possa avere verso me stesso/a o altri. Riempimi della tua luce e del tuo amore.
Signore Gesù, mentre percorriamo i miei ottant'anni di vita, ti chiedo di rimuovere tutta l'oscurità che c'è in me e di riempirmi soltanto della tua verità e della tua sapienza.  Mentre percorriamo i miei novant'anni di vita, Signore ti chiedo d'illuminare il mio cuore, la mia mente, il mio corpo e la mia anima e rimuovere da me qualsiasi cosa che non sia tua. Riempimi, dolce Gesù, della pienezza del tuo amore. Riempimi della tua gioia e della tua pace.
Padre Celeste, ti ringrazio per aver concesso a Gesù e a Maria, agli Angeli e ai Santi di camminare per ogni anno della mia vita per la scala che conduce verso di te. Ti ringrazio, Padre, per tutte le guarigioni che ho ricevute attraverso il potere del tuo Santo Spirito. Ti chiedo di continuare a guarirmi, rinnovarmi ed illuminarmi nel proseguire della mia vita. Donami la grazia di camminare in unione con te ora, affinché possa camminare in unione eterna con te in cielo.
Amen. Alleluia. Amen."

(autore: Padre Robert De Grandis)

“Se vivete secondo la Mia Volontà, avrete pace nei vostri cuori e nel mondo che vi circonda. Se il vostro cuore sceglie soltanto la vostra volontà, allora vivrete in mezzo al conflitto. Ripeto, non posso scegliere per voi.”



"Scelgo il meglio per voi. Vi aiuto a trovare la Verità. La Verità è sempre quella dei Miei Comandamenti. La Mia Volontà è sempre la vostra obbedienza ai Miei Comandamenti."


14 gennaio 2020

Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Figli, posso darvi consigli e posso offrirvi la Mia Grazia, ma non posso farvi scegliere in base alla Mia Volontà. In questi giorni, la Mia Volontà è quella meno compresa da parte di qualsiasi Epoca o qualsiasi generazione. Scelgo il meglio per voi. Vi aiuto a trovare la Verità. La Verità è sempre quella dei Miei Comandamenti. La Mia Volontà è sempre la vostra obbedienza ai Miei Comandamenti.”
“La Verità – i miei Comandamenti – è sempre la stessa e non è aperta alla discussione. I miei Comandamenti non possono essere ridefiniti per adattarsi al pensiero attuale. Molti conoscono tutte queste cose nel loro intelletto, ma non nei loro cuori. Il cuore è dove si trova oggi il più grande conflitto. Ciò è dovuto alla mancanza di riconoscimento tra il bene e il male. La maggior parte vede la morte come la fine di tutte le cose. Io vi dico che la morte è l’inizio di tutto. Usate la vostra vita che vi ho dato sulla terra per guadagnare una beata eternità.”
“Se vivete secondo la Mia Volontà, avrete pace nei vostri cuori e nel mondo che vi circonda. Se il vostro cuore sceglie soltanto la vostra volontà, allora vivrete in mezzo al conflitto. Ripeto, non posso scegliere per voi.”
Leggi Efesini 5:15-17
Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.
Holy Love

L’UMILTÀ



L'umiltà è la virtù che serve di fondamento a tutte le altre virtù e deve presupporsi ad ogni esercizio di pietà; senza di essa l'anima non farà mai nessun progresso. La superbia, che è opposta a questa virtù è il vizio che più dispiace a Dio. A questo orribile ed infelice peccato Dio suole resistere, come dichiara così spesso nella Scrittura: Dio resiste, ai superbi.
Il fondamento di questa resistenza di Dio alla superbia proviene dall'ingiuria speciale che essa gli fa, perchè lo deruba di ciò che gli è più caro, dell'onore, cioè della gloria a Lui dovuta ed esclusivamente riservata, per attribuirla a un niente, ad un verme della terra. Dio non è di nulla geloso come della sua gloria; ci comunica il suo essere divino, la sua propria natura e tutti i suoi doni, ma con la condizione che noi non lo deruberemo di ciò che Egli non intende punto cedere a nessuna creatura, vale a dire della sua gloria.
In conseguenza dell'avversione e dell'odio che Dio prova contro la superbia, non. appena l'anima è così miserabile da abbandonarsi ad un tale eccesso, Dio sull'istante, si ritira e l'abbandona a se medesima, privandola della sua grazia e del suo aiuto; per lo stesso motivo non se ne avvicina che in quanto essa è vuota di ogni superbia e di ogni propria stima. Perciò diciamo che la santa umiltà è il fondamento di tutte le virtù, perchè queste non si possono acquistare senza la grazia e l'aiuto divino, favori questi che Dio da solamente agli umili: Agli umili Dio dà la sua grazia. Incominciamo dunque dall'umiltà e vediamo innanzi tutto in che consiste.

NATURA DELL'UMILTÀ

L'umiltà ha tre parti. La prima è di compiacerci nella conoscenza di noi stessi. Vi sono anime alle quali Dio fa conoscere la loro miseria ed i loro difetti, anzi ne porge loro l'esperienza, facendo risaltare ai loro propri occhi la loro stolidezza, leggerezza, inutilità e assoluta incapacità; ma esse a tale vista si rattristano e, non potendola sopportare, cercano in se stesse qualche cosa che le lusinghi, si studiano di scoprire in se medesime qualche perfezione o qualche virtù che le metta al coperto della convinzione della loro miseria: questo è effetto di superbia. Bene spesso ci troviamo in tale stato che sentiamo grande abbattimento nel vederci quali siamo, cioè: niente nella grazia e niente nella natura, inutili ad ogni bene, insopportabili a noi stessi e a tutti: se questo sentimento produce scoraggiamento interiore, è segno che la nostra è umiltà falsa.
Nostro Signore dà, al contrario la stessa visione ad anime sante che gli sono care e predilette e sono stabilite nella vera umiltà, affine di rendere più profonda in esse questa virtù          e prepararvi un fondo più ampio per ricevere la suo grazia e il suo amore. Ma queste anime, perchè più umili, godono di conoscere ciò che sono basta non aderiscano alla malizia della loro carne, sono contente; talvolta non conoscono punto questa loro buona volontà. Dio permettendo che non distinguano tra gli assalti della carne e il consenso; e ciò è causa per esse di molta pena. Ora sentiranno ripugnanza verso i poveri e riluttanza a praticare la carità: ora sentiranno disgusto di Dio e della sua santa parola. Altre volte proveranno altre molestie che partono da quel fondo maligno della carne che si chiama comunemente la natura corrotta; e, nell'incertezza se abbiamo acconsentito a simili tentazioni, si affliggono e si trovano molto umiliate, come pure al pensiero di non aver lavorato abbastanza a vincere se medesime.
Orbene, tutte queste prove, per le anime sante, non sono solo motivo di pena e di abbattimento, quanto di confusione e di umuliazione. Anzi, ciò serve loro a non. dimenticare ciò che sono in se stesse, a ricordarsi che portiamo il peso della carne e siamo composti di una natura di peccato che è fondo inesauribile di malizia; perciò si riconoscono operai di iniquità. Infatti, avendo acconsentito al peccato in Adamo, e inoltre avendo contratto, per i loro peccati personali, abitudini viziose esse hanno alterato la loro propria natura, e l'hanno talmente viziata che non vi rimane più nulla che abbia pregio alcuno. E' necessario un nuovo principio; è necessaria una nuova generazione, che ci dia una seconda vita e un nuovo spirito per conservare questa vita nuova. Lo Spirito Santo medesimo è quello che opera in noi i movimenti al bene e ci sollecita alle opere buone, come la carne ci inclina alle opere cattive. Così lo spirito e la carne, sono in continua e perpetua lotta. La carne, dice S. Paolo, combatte contro lo spirito e lo spirito contro la carne.
Perciò i Santi, essendo veramente umili, riconoscono perfettamente ciò che sono da se stessi, e ciò che in se medesimi appartiene a Dio. Riconoscono donde viene il bene e chi ne è la causa; rendono incessantemente lode e gloria a Dio per il bene che Egli opera nelle loro anime; si umiliano pure incessantemente per il male che fanno e che sentono in sè, riconoscendo la propria povertà, miseria e viltà, e condannano se stessi come causa del male che risentono. Ma una tal vista, per quanto ne provino tristezza, li umilia senza avvilirli nè scoraggiarli.
Ecco il primo grado della virtù di umiltà; compiacersi nella propria viltà e miseria. Conoscere questa viltà e miseria, non è parte di questa virtù; ne è soltanto una condizione e un fondamento. Perciò anche i pagani praticavano la conoocenza di se medesimi, eppure essi non avevano nulla della virtù di umiltà, perchè il primo passo di questa è la soddisfazione e la gloria che si prova nel conoscere se stesso.
Che cos'è dunque l'umiltà? - E' l'amore della propria abiehzione, per il quale, a poco a. poco si diventa così amanti della nullità, della piccolezza e della bassezza da prediligere in tutto e per tutto.
Prendiamo un esempio: un'anima riconosce in sè il proprio nulla che la rende vile e abietta, riconosce la sua debolezza, i suoi difetti e persino i suoi peccati; bisogna si- compiaccia nella viltà, nell'abiezione e nel disprezzo che gliene provengono; deve compiacersi in ciò che v'è in se stessa di vile, di abietto e di umiliante.
La viltà e l'abiezione che sono le conseguenze del peccato sono cosa affatto diversa dall'opposizione a Dio: l'anima che è umile deve amare la viltà alla quale essa è ridotta dal peccato, ma insieme deve detestare sommamente il suo peccato in quanto è contrario a Dio. Essa deve essere talmente amante della viltà e della bassezza da amarla, dovunque la incontri; deve trovare, nell'abiezione vaghezze così deliziose che non trovi nulla di così amabile e la consideri come la sua regina, la sua amica, la sua diletta. Amore di piccolezza, amore di bassezza, amore di abiezione, di umiliazione: ecco la nostra felicità, ecco l'unica nostra pace.
Intesa così, l'umiltà ha la sua sorgente in Dio medesimo; Dio, infatti, benchè a motivo delle sue perfezioni non sia capace di vero abbassamento, tuttavia ha in sé come un peso che lo porta verso le cose piccole, perchè da se medesimo è amante delle cose basse. Dio guarda alle cose vili,; Ha rivolto lo sguardo alla bassezza dello sua serva, dice la Madonna, nel Magnificat, vale a dire che si compiace nella bassezza e vi prende la sua compiacenza.
Questo peso immenso della Divinità verso la bassezza, riempiva in modo eminente delle sue inclinazioni l'anima di Gesù Cristo, e le infondeva una tendenza infinita verso la umiliazione, tendenza continuamente operosa, che mai poteva essere spenta né saziata. Tutto quanto vi è di disprezzo, di annientamento e dì abiezione, tutto, per l'anima di Lui, è nulla in confronto, di quella sete immensa di umiliazione che lo divora.
In ciò consiste l'umiltà di Dio e di Gesù Cristo, di cui dobbiamo renderci partecipi: umiltà che Gesù diffonde nel cuore dei cristiani, nei quali ha infuso lo stesso peso e la stessa inclinazione verso ciò che è basso. Ed è questa la vera umiltà cristiana.
E' da considerarsi come il profeta diceva del Cuore di Gesù Cristo, che sarebbe saziato d'obbrobri; era questo un effetto che l'immensità di Dio operava nel fondo dell'anima di Lui con l'infinità della sua potenza.
Non dobbiamo considerare soltanto le umiliazioni che Gesù Cristo ha subìto nella propria persona e alle quali si riferisce quella sua parola sulla croce: SITIO. Ho sete; ma ancora gli obbrobri e i disprezzi che desiderava soffrire nel suo corpo mistico e nei suoi membri; anche riguardo a questi Egli diceva: « SITIO. Ho sete, muoio dí languore «nel desiderio di nuove pene e di nuovi «disprezzi: bisogna che mi estenda e mi «dilati in tutta la mia Chiesa e che in essa «io soddisfi la mia sete, quanto più soffrirò in essa disprezzi e umiliazioni, tanto più proverò gioia e consolazione e soddisferò il desiderio immenso .che ho di «spendere al basso.
« Padre mio infinito nei suoi desiderii, mi comunica questo languore e «questa immensa volontà, in confronto «della quale io non sono nulla, né sono «capace dì soddisfarla; per questo cerco «sempre sulla terra qualche anima che «soddisfi la mia pena e il desiderio che provo di bere a lunghi sorsi in ogni tempo e in ogni luogo, al calice dell'onta e dell'umiliazione. Dimodoché quando «qualcuno soffre disprezzi e li riceve con «gioia ed amore, altrettanto soddisfa la «mia sete».
Sarebbe ben giusto dare in noi questa gioia a Gesù Cristo e procurare di soddisfarlo ed accontentarlo su questo punto. E poichè abbiamo tanta ripugnanza ad essere umiliati, dobbiamo, almeno raccogliere con cura, quel poco di umiliazione che possiamo, per dar luogo alla potenza e all'efficacia dell'operazione divina nel nostro cuore.
Dio in se medesimo è immenso, lascia infinita grandezza che lo inclina verso la bassezza deve tutto umiliare sotto di Lui e portarci tutti all'amore del disprezzo e dell'abbassamento. Tuttavia è un fatto, che il nostro cuore gli resiste tanto fortemente e la vince in tal modo sopra di Lui che invece di tendere ad abbassarci, noi non tendiamo che ad elevarci, né cerchiamo altro che la lode, la stima, e gli applausi. Dio, così potente in tutto e particolarmente nell'anima del Figlio suo, trovasi conì impotente in noi.
Studiamoci dunque di rinunciare al nostro fondo intimo, di condannarlo e sottomotterlo a Dio, affinchè Egli possa imprimere in noi ciò che desideaa e investirci delle sue inclinazioni, dei suoi sentimenti e delle sue medesime disposizioni.
Dobbiamo pregare molto la maestà di Dio che compia in noi le operazioni della sua potenza e della sua virtù immensa, affinchè ci umiliamo in Lui e ci investiamo delle sue inclinazioni e dei suoi desideri.
La principale umiltà è l'umiltà interiore; questa riguarda dapprima lo spirito e consiste nel tener sempre la facoltà dell'anima in una grande soggezione e dipendenza verso Dio; di modo che il nostro spirito non sia mai insolente nè superbo, al punto d'innalzarsi al cospetto del nostro Re e nostro Dio, ma invece sia sempre davanti a Lui in atto di perfetta sottomissione e di profonda riverenza aspettando con pazienza la sua luce e i suoi ordini Guardiamoci sempre dall'essere così presuntuosi da voler, in qualunque cosa, ragionare ed agire da noi e in noi; stiamo sempre sottomessi a Dio, aspettando con fede la sua direzione e la sua regola.
Lo stesso è da dirsi della nostra volontà; benchè si trovi in questa carne di peccato e in questo stato di sregolatezza, essa è sempre come una regina che domina e comanda, perciò meglio ancora dell'intelligenza essa deve stare dipendente dallo Spirito divino, che vuol essere in noi Re e padrone.

Tratto da: “Vita e virtù Cristiane” Giovanni Olieri

La concretezza della Parola di Dio



La famiglia in preghiera 

[19]In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.  

[20]Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. Mt. 18,19 

La Madonna ha raccomandato più volte di pregare in famiglia insegnando anche, mediante la veggente Vicka, che satana non può nulla contro una famiglia che prega giornalmente il Santo Rosario.

L'insistenza della Regina dei profeti riguardo alla preghiera familiare trova la sua giustificazione nei seguenti capisaldi.  
La famiglia: 

1) è una chiesa domestica, come più volte affermato da papa Giovanni Paolo II e dai documenti del Magistero della Chiesa; 

2) forma un gruppo di preghiera in quanto, come ci ha insegnato Gesù (Mt. 18,19), sono sufficienti due o tre persone accordate (coniugi o genitori più figli o figli accordati) per ottenere qualsiasi cosa; 

3) è radicata sul sacramento del matrimonio (quello cattolico, s'intende!); la preghiera comunitaria familiare gode quindi della potenza del sacramento stesso; 

4) si presta, grazie alla costante presenza dei familiari, all'esercizio della preghiera quotidiana comunitaria secondo gli insegnamenti biblici e non secondo le "libere interpretazioni" di alcuni leader, spesso in contrasto con gli insegnamenti della Bibbia (basti pensare al perdonismo, al buonismo, al dolorismo, all'assenza di richieste, alla sola preghiera per gli altri in contrasto con il Padre Nostro….liberaci…., alla lode congelante, all'assenza della preghiera del Rosario, dei salmi.htmlecc.); 

5) può utilizzare quotidianamente sia le preghiere di guarigione, sia quelle di liberazione, sia l'esorcismo minore di Leone XIII, in piena sintonia con la Sacra Scrittura e con il documento "Istruzioni circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione" della Congregazione per la Dottrina della Fede, senza che qualche prete o leader ne "impedisca o scoraggi" l’utilizzo con svariate scuse; 

6) i membri della famiglia possono servirsi dell'olio benedetto da un sacerdote secondo l'apposito rituale o acquistato presso i Santuari di Loreto, di Arenzano, di Trezzo d'Adda ecc. L'utilizzo di tale olio è spesso impossibile nei grandi gruppi di preghiera perché "Tizio non vuole, il reverendo Caio non è d'accordo, il mons. Sempronio non ci crede ecc."; 

7) i membri della famiglia possono imporre le mani in applicazione del mandato evangelico (Mc. 16,16 seg.) concesso a tutti i credenti. Anche questa è un'azione quasi impossibile da effettuare nei grandi gruppi di preghiera. Lo stesso Mons. Milingo che affermava di applicare il Vangelo non ha mai permesso, durante le preghiere di guarigione e di liberazione, che l'assemblea dei fedeli imponesse assieme a lui le mani secondo la Parola di Dio (Mc. 16,16 seg.); 

8) è svincolata dai pericoli di inquinamento che spesso ammorbano i grandi gruppi di preghiera in cui satana, come ci insegna la parabola della zizzania, cerca di insinuarsi e di seminare i suoi ostacoli e le sue eresie mediante gli strumenti delle tenebre travestiti da "angeli della luce"; 

9) l'insieme delle famiglie che nel mondo, dopo aver pregato, leggono la Sacra Scrittura e cercano di viverla (imparando anche ad utilizzare le intenzioni di preghiera suggerite dallo Spirito Santo, in particolare mediante i salmi) formano un gigantesco gruppo di preghiera accomunato dall'eterna Parola di Dio. Conviene pure rammentare che tali famiglie possono accordarsi con altre sparse in varie località per pregare secondo le comuni intenzioni bibliche o per esigenze particolari (internet, anche in questo caso, diventa un formidabile mezzo di comunicazione); 

10) le famiglie costituiscono il tessuto connettivo della Chiesa. Se pregano, anche l'intera Chiesa prega. Diversamente "campa cavallo che l'erba cresce!". Scatta di conseguenza il "Tocca a te, tocca a me, tocca a quell'altro…." E tutti preferiscono parlare anziché pregare in contrasto con la preghiera incessante raccomandata da Gesù e rammentata dalla Madonna nei suoi messaggi!

Quanto sopra esposto rappresenta la sintesi dei valori espressi da una famiglia che prega unita (genitori con figli oppure coniugi tra loro). Naturalmente è un'ottima cosa il momento in cui sia le famiglie sia i singoli cristiani si riuniscono per pregare insieme in particolari occasioni (in presenza ad esempio di personaggi carismatici) oppure con cadenza periodica. Le testimonianze dei fratelli, l'esercizio dei carismi costituiscono un arricchimento vicendevole ed uno stimolo per l'edificazione reciproca dei partecipanti. Ma nessun gruppo di preghiera a cadenza periodica, per quanto valido, potrà mai sostituire, per le ragioni sopra esposte, il gruppo di preghiera familiare. Ecco perché satana cerca in tutti i modi di ostacolare questo desiderio della Regina dell'Universo. Mentre è facile per lui inoculare i suoi "agenti segreti" nei grandi gruppi di preghiera, gli diventa impossibile manipolare o condizionare tutti i gruppi di preghiera familiari!  

Anche in questo caso l’applicazione degli insegnamenti biblici, rammentati dalla Madonna, assumono un’attuazione concreta nella vita delle persone. Sorge quindi una domanda spontanea. Quante famiglie pregano, soprattutto il Santo Rosario? Quante famiglie effettuano preghiere quotidiane di guarigione-protezione-liberazione? Quante famiglie leggono ogni giorno la Sacra Scrittura? Osservando l’andazzo che ci circonda la risposta è di estrema facilità! 

Arrigo Muscio

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita

22-I-1968 Gesù, l'Amore. Gesù Fanciullo, o Gesù Maestro? Gesù Crocifisso, o Gesù Risorto? Se tu dovessi scegliere, come vorresti che Io venissi a Te? Si, vengo a te come mi desideri: fanciullo. Voglio farti sorridere, voglio portarti lontano fra giardini pieni di fiori, alberi ombrosi, profumi deliziosi... Vieni, fanciulla, con Me. Uno stuolo di anime ci attendono, anime fanciulle. Io sono con voi nei giardino dell'Amore. No, non ti preoccupare; tu "vedi", ed Io scrivo, scrivo per te. (Io vedo tanti "Gesù" nei loro occhi, e la mia anima non vede di più) Vieni, ti conduco più in alto: fra i miei Angeli. Vieni, Io ti faccio bella con la mia Grazia. Qui sono il piccolo Re; il Re Fanciullo, e questi Angeli giocano con Me. Vieni, ti porto altrove. Qui ci sono dei piccoli Soldati. Hanno combattuto per Me; ed Io sono il loro Piccolo Condottiero. Ti porto ove sono tanti piccoli fiorellini: profumano per Me: Io sono il Fiore per il quale si sono umiliati per Me. Dove vuoi andare? Vieni, vieni, ti mostrerò i miei Giardini. Andiamo nei giardino delle Rose. Quali rose preferisci? (Io, a Gesù: quella rosa con la goccia di rugiada). Eccola, ecco la perla che stillano tutte dai loro petali: la perla della purezza; ecco il colore rosa fatto d'amore, di delicatezza, slancio generoso verso di Me. Senti quale profumo! io sono Colui che ha loro donato la Santità: ora profumano per Me. Ti porto fra i gigli sempre bianchi e immacolati, sempre olezzanti. Accostati a loro. Essi ti guardano e vi aspettano. E poi viali, viali lunghi e alberati; e profumi e cinguettii d'uccelli. Tutti cantano la lode al Creatore. Vieni, vieni con Me, e respiri la tua anima, la tua anima, questi profumi, poiché... il tuo corpo non può. No, non sei ancora fanciulla per giocare con Me; ma Io t'insegnerò affinché tu goda nei miei giardini, e allora là Io mi nasconderò acciocché tu mi cerchi... Poi ti lascerà "adulta" per il mondo, ma per Me sempre fanciulla, affinché tu mi veda Maestro, il tuo Divin Maestro. Poi, a tratti, saliremo il Golgota con mia Madre. Vedi, tutto faremo insieme, finché il mio Cuore non sarà tutto nei tuo. Per ora ti conduco per mano; vieni a giocare nel miei giardini, fra i miei Angeli, vieni ove ci sono i miei Fiori; vieni ove si respira il mio Profumo. Vieni, ti porto lontano con Me, e rinasci in Me. Solo così ritornerai "fanciulla". Il tuo Gesù Fanciullo. 

Non temete, poiché sono con voi e vi ispirerò ad essere in un posto sicuro per l'ora che verrà e che è a portata di mano..."



26 aprile 2020

 “... Come fluisce la mia misericordia e non c'è nessuno che la desideri... Rivolgetevi a me, popolo mio... 

Chiedetemi aiuto ed io vi aiuterò. 

Le potenze malvagie del mondo si sono unite per la vostra distruzione, repressione e controllo. Io come vostro Signore Dio permetterò che ciò avvenga fino a quando deciderete di scegliere la vita o la morte. 

Sono consapevole che ci sarà solo un piccolo resto fedele e quindi invierò, all'ora designata dal Padre mio, il castigo sul mondo che lo purificherà dalla densa oscurità, dal male e da coloro che si sono uniti ad esso. 

Mio Padre permetterà al fuoco di cadere dal cielo e molti saranno annientati, l’Anticristo e tutti coloro che si sono dati a lui, e verrà un tempo di pace nel quale non ci saranno lacrime ma pace in unione con il vostro Dio. 

Non abbiate paura, voi e quelli uniti a voi. Sarò in mezzo a voi. Non temete, poiché sono con voi e vi ispirerò ad essere in un posto sicuro per l'ora che verrà e che è a portata di mano..."

 Christina Gallagher

L’Eucaristia è il grande mistero d’amore di Dio per gli uomini, la manifestazione più stupenda e meravigliosa, ma l’umanità ora ne sembra nauseata.



La «Voce» alla Povera Anima

L’Eucaristia è il grande mistero d’amore di Dio
per gli uomini, la manifestazione più stupenda
e meravigliosa, ma l’umanità ora ne sembra nauseata.


9·4·1966 Mattino. Prime ore. Sempre nella sofferenza.

— L’Eucaristia è il grande mistero d’amore di Dio per gli uomini. È la manifestazione più stupenda e meravigliosa! Con questo dono, Dio, non ha riservato più nulla per sé, ma tutto si è dato all’umanità! Ed oh! quanto è grande il mio desiderio che le anime vengano a me... vengano al mio Cuore... le anime, per le quali tutto ho sacrificato... nullarisparmiando di quanto mi era più caro, pur di attrarle al mio Amore!
Ora, sembra invece che l’umanità vada nauseandosi del gran dono della mia reale presenza su questa terra! Ed il mio Cuore ne è addolorato, afflitto!
Anche fra i miei più intimi tante volte non trovo quella comprensione e corrispondenza di cui avrei bisogno ed anche diritto...
Ma, dunque dovrà, il mio Cuore lasciarsi vincere davanti a tanta sconoscenza e ingratitudine? Dovrò io vedere sempre il mio Amore tanto incompreso, trascurato, misconosciuto? Questa sarebbe un’offesa troppo grande che verrebbe arrecata alla mia infinita carità...
nelle mani della mia Sposa, la Chiesa: la glorificazioneEcco, dunque il nuovo mezzo che io intendo di mettere dello Spirito Santo...
Io la supplico ardentemente di accoglierlo... di darne tutta l’importanza che si merita... e la assicuro che ben presto ne vedrà copiosi frutti... Così, se si darà ascolto alla mia voce, si potrà pure effettuare il gran piano di amore e di riparazione al mio Cuore amantissimo, e la gloria del Padre mio nella salvezza delle anime.
Si faccia, dunque, conoscere, amare e glorificare l’Eterno divino Spirito e il mio Cuore sarà soddisfatto!

Carolina Venturella

INVOCAZIONI ALLA REGINA DEL ROSARIO DI POMPEI



O Regina circondata di rose, o Immacolata, e ne' tuoi preghi onnipossente! Tu che fermi tua dimora nella celeste Gerusalemme, e quaggiù tra gli eletti poni tua stanza, e special trono volesti nella città santificata dai tuoi portenti; o Vergine bella, o Madre del tuo Creatore, deh! Tu ne impetra, che quanti concorsero a edificare il tuo trono nella Valle della desolazione, tutti sieno noverati fra gli eletti del Cielo; e dal Santuario, a te dedicato, dispiega la tua potestà di Regina su le presenti generazioni dei colpevoli figliuoli di Eva. Chiama cori la tua voce di Madre tutti i figli tuoi da ogni angolo della terra; ed al seno tuo li raccogli, al seno tuo, Arca di sicuro scampo. Ma nel prossimo dì specialmente della tua festa, che ricorda la tua vittoria su quella terra che fu dello sterminio, deh! miraci tutti, o Madre, proni a' tuoi piedi, e dal tuo Figlio Dio impetraci la grazia che a te chiediamo. (Si domandi la grazia). Madre e Regina sempre vittoriosa, benignamente esaudisci le nostre preci. E poichè i nostri cuori Tu stessa attiri al tuo Santuario, ed in questo invito ne porgi un'arra di salvezza; deh! sia fatto di noi secondo la tua parola. Sia! Salve Regina…

Per noi prega, o Regina del Rosario di Pompei, Affinchè siam fatti degni delle promesse di Gesù Cristo.


 PREGHIAMO


O Dio, che sulla desolata terra di Pompei, teatro di morte e di rovine, ti sei degnato a' dì nostri far sorgere un Tempio alla Immacolata Madre di Gesù qual Regina delle Vittorie, che trionfasse dei cuori degli uomini e li traesse, avvinti dalle sue grazie, ai piedi tuoi; deh! piega, ti supplichiamo, pietoso lo sguardo alle misere nazioni, che cieche del lume della fede, si agitano lungi dal tuo Cuore di Padre; e per amore della Vergine Maria, Regina del Rosario nella Valle di Pompei, perdona clemente a tante anime, che pur redente dal Sangue di Cristo, sono morte pel peccato alla grazia. E concedi che noi tutti, a lei dedicati, otteniamo pronto soccorso ne' mali che ci travagliano, sollievo nelle angustie che ci affliggono, vittoria nelle tentazioni che ci combattono, perdono di tanti peccati che ci opprimono, purità di mente e di cuore, e premio eterno dopo la lotta finale. Per Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.

A che serve il Papa?




Monsignor Gaume

PREGHIAMO IN UN SOLO CUORE



È a voi che vengo oggi, a coloro che si definiscono Miei figli, per convocarvi all’unità, ALLA PREGHIERA IN UN SOLO CUORE. Solo così, in un solo cuore, la Mia Chiesa resisterà ai continui attacchi del male e questo unico cuore è il Cuore Immacolato di Mia Madre, Arca della Nuova Alleanza, sostegno dei Miei fedeli.   

Nostro Signore Gesù Cristo,