sabato 9 maggio 2020

Voi, Mio Resto (fedele), dovete essere la Verità: la Verità dei Miei Comandamenti



Quando l’anima tradisce la Verità, Satana promuove i suoi piani e allontana l’anima dalla Mia Divina Volontà.

16 gennaio 2020

Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Quando l’anima tradisce la Verità, Satana promuove i suoi piani e allontana l’anima dalla Mia Divina Volontà. Quando il maligno rimuove la giusta ragione da un cuore, egli è in grado di confondere molti cuori. Satana conosce i piani che Dio ha per ciascuna anima ed è in grado di muovere il suo operare a zig zag nella Volontà di Dio per ciascuno attaccando la Verità.
“Quando più l’anima influisce sugli altri, più subdoli si fanno gli attacchi di Satana. I suoi attacchi non sono riconoscibili dal grande pubblico. Pertanto, le persone che promulgano programmi bizzarri non vengono considerate sotto l’influenza del maligno. Poiché essi stessi credono che i loro piani siano propri e non ispirati dal male, continuano sul loro cammino dell’errore senza alcuna convinzione di coscienza.”
“È il Mio continuo appello al Mio Resto Fedele a ergersi sempre a difesa della Verità, specialmente in un forum pubblico. Voi, Mio Resto (fedele), dovete essere la Verità: la Verità dei Miei Comandamenti, la Verità dell’onestà, la Verità della responsabilità dell’umanità davanti a Me e verso Me. In questi giorni, il Mio Resto (fedele) diminuisce in quanto è più difficile vivere dentro la Verità e sostenerla. Assicurerò che vi sia sempre concessa l’opportunità di essere ascoltati. Dovete essere certi di usare le opportunità che vi do per influenzare i non-credenti nella Verità. Voi siete oggi la Mia Voce nel mondo.”
Leggi Efesini 5:6-10
Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l’ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore
Leggi Efesini 6:12
La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti
Holy Love

ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO


Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie 


Il parere di mons. G. Della Cioppa 

Monsignor Bramini chiede a mons. Giovanni Della  Cioppa, avvocato della sacra Congregazione dei Riti, il suo  parere sull'operato del Cortesi e del tribunale ecclesiastico. 
Il parere dell'avvocato dei Riti fu inviato da mons. Bramini a Bergamo, con lettera in duplice copia, una diretta al  vescovo e un'altra al tribunale ecclesiastico, in data 3 giugno  1947. Riporto la parte principale della lettera. 
Mons. Bramini scrive: 

1) Egli (mons. Della Cioppa, n.d.r.) ritiene che fu  un grosso errore l'inquisire la bambina, sia quando lo fece don  Cortesi, sia ora che lo fa il tribunale. Per la sua età la piccola non è capace né moralmente, né giuridicamente di giurare e di  deporre. Essa va lasciata in pace nel modo più assoluto... 

2) Egli afferma che né la precedente negazione, né la riaffermazione, né la nuova recentissima negazione hanno  valore alcuno, e non debbono sorprendere affatto... 

3) È suo avviso che tutta la documentazione riguardante i fatti e la bambina debba essere archiviata per l'avvenire. 

4) Le indagini da esperirsi invece debbono rivolgersi ora esclusivamente al complesso presumibilmente miracoloso collegato con i fatti di Ghiaie (guarigioni, fenomeni solari,  ecc.) intorno al quale si deve fare l'esame scientifico e canonico  in modo semplice e lineare dall'attuale tribunale, ritenendo egli  che l'attuale organizzazione delle indagini sia troppo complicata  e superflua. 

5) Basterà per es. che tra le guarigioni si riscontri qualche caso od anche uno solo veramente miracoloso, per ritenere che effettivamente nel maggio 1944 a Ghiaie è avvenuta  una manifestazione di ordine e carattere soprannaturale, senza  che vi sia né la necessità né l'urgenza di precisare i termini e la  portata. Il tempo dirà tutto. 

6) I fatti eventuali miracolosi potranno essere pubblicati nei loro termini precisi sopra un bollettino allo scopo di incoraggiare la devozione alla Madonna, senza fare pronunciamenti  ufficiali. Contemporaneamente si dovranno tacitamente lasciar  cadere le disposizioni proibitive circa le manifestazioni di devozione sul luogo delle apparizioni, lasciando, sotto opportuna vigilanza, libero campo alla pietà del popolo e collocando nella cappella ivi eretta una immagine della Madonna, che potrebbe essere  quella del Galizzi. Il resto lo farà la Madonna stessa. 

7) Concludendo: il parere di monsignor Della Cioppa è che si sospenda subito ogni attività circa l'esame dei  fatti e della bambina, mettendosi invece subito al lavoro per l'esame del complesso miracoloso come si è detto sopra. 

Ritiene che sia dovere intanto far tacere qualsiasi oppositore autorevole delle apparizioni" (v. Domenico Argentieri, La  fonte sigillata, Editore Vittorio Scalera, Roma 1955, pp. 67-68). 

Il parere assennato dell'avvocato delle cause dei Santi,  non fu accolto. Il 12 giugno 1947 il tribunale ritenne di avere  esaurito il suo compito e di consegnare gli atti della istruttoria  alla commissione teologica. 

Il giorno seguente, 13 giugno 1947, il vescovo, sentiti gli  organi costituiti per l'esame dei fatti e viste le prime risultanze  emise un decreto col quale ordinava di togliere dalla cappella,  eretta sul luogo delle apparizioni, tutti gli ex-voto ed ogni segno  religioso; una tappa triste che secondo alcuni doveva portare  alla distruzione della cappella stessa, come si desume dal diario  di don Italo Duci. 
Egli, il 26 marzo 1946, scrive: 

"Oggi dopo quasi due mesi fu dal parroco don Cortesi.  Disse al parroco di non illudersi che la cosa (esame delle apparizioni, n.d.r.) avesse esito favorevole. Già alla seconda adunanza  di gennaio la conclusione della commissione fu che non risultava nulla di soprannaturale. Se tutto fosse terminato qui si  sarebbe forse salvata ancora la cappella. Siccome si vogliono  continuare i lavori si verrà ad una negazione assoluta e si  distruggerà tutto compresa la cappella... 

Ha lasciato supporre che, prima della venuta del vescovo  per la consacrazione della chiesa parrocchiale in agosto, tutto  sarà deciso e a suo parere in modo assolutamente negativo". 

Severino Bortolan

Dio è molto offeso soprattutto dall’Italia, la nazione che lo ha tradito pensando a tutto tranne che a Dio, nonostante ci sia la Chiesa fondata da Pietro!




Trevignano Romano 24 febbraio 2018
Amati Figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, il mio cuore è affranto perché so a cosa state andando incontro. Verranno tempi molto difficili, ma vi dico che dovrete sopportare queste croci con l’amore nel cuore verso mio Figlio. I nemici di Dio stanno organizzando l’ingresso in Vaticano e sarà molto doloroso. Soltanto con la preghiera potrete mitigare ciò che avverrà. Pregate, pregate, pregate tanto. Dio è molto offeso soprattutto dall’Italia,  la nazione che lo ha tradito pensando a tutto tranne che a Dio, nonostante ci sia la Chiesa fondata da Pietro! Guardate spesso il cielo, perché è dal cielo che arriveranno tutti i segni prima della grande tribolazione. Ora vi benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen .
Stasera tante saranno le grazie che scenderanno su di voi.

Ritorno a casa



Cristiani, atei ed ebrei convertiti alla fede cattolica


Ephraim Croissant

Era un anziano pastore protestante francese, che si convertì al cattolicesimo e con sua moglie fondò nel 1974 una comunità formata da laici, consacrati e sacerdoti, celibi e sposati. Si chiama la Comunità dei Beati e attualmente conta già 1500 fratelli sparsi per il mondo.

Max Thurian

è stato uno dei teologi evangelici più importanti del XX secolo. Visse vari anni nella comunità ecumenica di Taizé, in Francia. Si convertì e fu ordinato sacerdote a Torino nel 1988. Fu membro della Commissione teologica internazionale. Morì il 15 agosto 1996 all’età di 75 anni.

Malcom Muggeridge (1903-1990)

Morì il 14 novembre 1990 in un ricovero per anziani di Sussex, a sud di Londra. Fu un brillante giornalista del Manchester Guardian e del Daily Telegraph. Ha scritto diversi libri. Fu rettore dell’Università di Edimburgo per l’anno accademico 1967-1968. Era anglicano e fece il suo ingresso nella chiesa cattolica il 27 novembre 1982. Nel suo libro Conversione scrive:
Ebbi la sensazione di “tornare a casa”, di raccogliere i fili di una vita perduta, di rispondere al suono di una campana che mi chiamava da molto tempo; infine di occupare durante la messa un posto da tanto tempo vuoto.
Non vi furono miracoli spettacolari né estasi... Fu un processo lento. Una delle ragioni per le quali avevo dubitato prima di farmi cattolico fu il mio disaccordo con taluni elementi umani che trovavo nella Chiesa cattolica. E senza dubbio, come sottolineò Hillaire Belloc, la Chiesa non ha maggior vantaggio se non il fatto che è opera di Dio; perché vedendo molte persone che ne hanno fatto parte, debbo concludere che non avrebbe potuto esistere se non avesse avuto un aiuto dall’Alto...
La ferma posizione della Chiesa cattolica riguardo alla contraccezione e all’aborto sono ciò che finalmente mi fece decidere di divenire cattolico. La contraccezione e l’aborto hanno causato enormi danni tanto tra i giovani che tra gli adulti. Tutto ciò che da questo segue si riassume in: pratiche sessuali precoci, libertinaggio nelle unversità che hanno reso l’erotismo un fine e non un mezzo; tutte queste cose sono la conseguenza dell’aver violato l’ordine naturale delle cose. Allo stesso modo degli antichi romani che consideravano il mangiare un fine, e questo li portava al vomitorio per proseguire a mangiare e continuare ad ingozzarsi di golosità, così la gente di oggi giace in una specie di vomitorio sessuale. La posizione della Chiesa cattolica su questo punto è assolutamente corretta. Il cammino dell’Amore è il cammino della luce e unicamente attraverso la croce arriveremo alla resurrezione.
Padre Bidone, un sacerdote italiano e Madre Teresa di Calcutta, sono state le persone che hanno influito in misura maggiore nella mia decisione di divenire cattolico, benché trascorse un periodo molto lungo prima che lo attuassi.
Madre Teresa è una conversione vivente: è impossibile starle accanto, ascoltarla, vedere ciò che fa e come lo fa senza sentirsi convertito in alcun modo... La sua semplice presentazione del Vangelo e la sua allegria nel ricevere i sacramenti attraggono irresistibilmente coloro che hanno l’occasione di star vicino a lei. Nessun libro di quelli che ho letto, nessun discorso, nessuna cerimonia, nessuna relazione umana o esperienza trascendentale mi hanno avvicinato tanto a Cristo né mi hanno reso tanto cosciente di ciò che significa l’Incarnazione per noi... Quando, giunto da Madre Teresa, giravamo il film “Qualcosa di bello per Dio”, lo facemmo nella dimora per moribondi, che in passato era stato un tempio indù ed era poveramente illuminata. Il nostro cameramen Ken McMillan sosteneva che fosse inutile girare lì. Non di meno, lo persuasi a tentare e a fare qualche provino, che avremmo aggiustato con del materiale di riserva che di solito non si utilizza. Quando la pizza fu sbobinata, le immagini girate apparvero invase da una luce soave che, secondo lo stesso McMillan, non poteva esser descritta secondo logiche terrene. E senza dubbio è lì nel film e nelle foto fatte. Per me la spiegazione di tutto ciò è semplice. Senza alcun dubbio, la felicità, espressione d’amore, è luminosa e questo è ciò che si vuole manifestare con le aureole disegnate intorno alle teste dei santi nelle raffigurazione del Medio Evo.
La videocamera aveva captato questa luce senza la quale la pellicola non si sarebbe impressa, come lo stesso McMillan constatò usando lo stesso materiale in circostanze simili senza riuscire a filmare.
Ora ho 84 anni, sono un ottuagenario che ha fatto molte cose che non si sarebbero dovute fare... Ora vivo ogni giorno sapendo che la mia vita terminerà presto e, come Michelangelo alla fine dei suoi giorni ho amato i miei amici e la mia famiglia. Ho amato Dio e la sua creazione. Ho amato la vita ed ora amo la morte come suo esito naturale, sapendo che, per quanto la Cristianità possa terminare, Cristo vive. 

Padre ángel Peña

L'INFERNO VISTO DAI SANTI



 TERESA MUSCO 

Nacque a Caiazzo (CE) il 7 giugno 1943 e morì a Caserta il 19 agosto 1976. Ebbe innumerevoli fenomeni mistici tanto che P Roschini l'ha detta la più grande mistica del secolo scorso. Pare che non una volta sola abbia visto l'inferno o vi ci sia portata in qualche modo. Il 29 novembre 1961 Teresa si lagna dolcemente con Gesù, dicendo: "Io quel poco che sto facendo, lo faccio di vero amore, ma Tu perché mi hai mostrato l'inferno e mi hai fatto scendere nell'abisso? Mi è sembrato di esservi da secoli ed ho subìto tutti i tormenti, tra cui non è stato il minimo quello di ascoltare le sterili confessioni dei dannati e le grida di odio, di dolore e di disperazione. Perché mai, Gesù, mi hai mostrato ciò? Forse io sono una di quelle anime? Quanto orrore sento nella mia anima! "Un'altra volta, Teresa sogna di essere in un grande prato con tante margherite bianche. Ad un bel momento il grande fabbricato è scomparso e Teresa si è ritrovata a guardare una cosa spaventosa, in una grande luce: questa era piena di fuoco e di demoni che, con le loro mani misteriose afferravano giovani, vecchi, bambini, signorine, trascinandoli giù, mentre venivano divorati dalle fiamme e le loro braccia scarnite, trasparenti erano alzate in alto, verso il cielo. Quel grande vuoto era divenuto un mare di fuoco, che ondeggiante cercava di prendere qualche anima, che passava di lì". Un altro giorno, alle ore 11,25, Teresa, avvertendo molta stanchezza, si è appoggiata sul letto. Ma come se lì fosse stato qualcuno ad attenderla, si sente fermata sul letto da due mani, come inchiodata in croce, e due persone hanno cominciato a percuoterla come se le strappassero la carne. Poi si sente come trasportata in un deserto dove vi erano innumerevoli serpenti di ogni colore. Vi era pure un serpente di mille colori, lungo dieci metri e con sette teste che sbranava ogni persona che passasse per quel deserto. Teresa cerca di rendersi conto di dove si trovi, lotta tanto, ma quando vede scritto su un cartello "luogo di dannazione" le viene la forza di pregare l'Angelo Custode a salvarla. Si ritrova sul letto tutta coperta di lividure: erano le ore 2 di pomeriggio. Un altro giorno si ritrova di fronte ad un deserto da attraversare. Camminò a lungo e poi senti lunghi lamenti e poi ancora fortissimi lamenti, e vede in una stanza il grande demonio, Lucifero, che prendeva quelle anime, erano ragazze e ragazzini, e le metteva nel fuoco, facendo sentir loro grandi dolori e, poi comandava la loro volontà. Quando le anime non obbedivano, la bocca del demonio si legava al cuore delle persone e ne beveva tutto il sangue. Ancora. È il 10 gennaio 1975. All'improvviso Teresa è portata fuori dal suo corpo, mentre accanto ad esso lo guardano due angioletti. Si è ritrovata, assieme al suo Angelo Custode come in un grande deserto. Arrivati in mezzo ad esso, l'Angelo scompare ed ella si è trovata in mezzo a due crepacci di montagna che doveva attraversare. Riesce a passare a fatica e si ritrova ancora in un deserto dove vi era un pagliaio con dentro tanti uomini, simili a vampiri con tutti i denti fuori della bocca. Va a chiedere a loro dove si trovasse la strada, ma essi l'afferrano e la colpiscono con un frustino. Teresa cade per terra sotto le loro mani e non ha la forza di rialzarsi, mentre quelli continuavano a menarla. Invoca aiuto dalla Madonna e quegli esseri scompaiano. Teresa si alza e vede il suo corpo tutto sporco di sangue e pieno di lividure. Ha cominciato a camminare e la strada si apriva da sola davanti, chiudendosi di nuovo dietro le sue spalle. Arriva in un piazzale dove era il suo Angelo Custode che le dice: "Teresa, io ero con te e tu non mi hai sentito, ma ora ti dirò che verrà un giorno che gli abissi dell'inferno si apriranno sotto i piedi dei dannati, mentre nel cielo vi sarà un gran trionfo di Santi. Con orrore gli abissi si spalancheranno davanti, per poi chiudersi sopra di essi, senza scampo e per tutta l'eternità". L'Angelo l'invita poi a tornare a casa e Teresa si ritrova di nuovo davanti al letto col suo corpo lì disteso. Rientrata in se stessa trova il suo corpo, vivo e vero pieno di lividi. Anche quanto segue deve riferirsi a una visione dell'inferno del 27 dicembre 1974: "... sola qui? Sola no, non voglio restare sola! Il fuoco, il fuoco! Ah, quante anime che si disperano! Gesù, senti che grida disperate? Aiutale, Gesù, ti prego! Non puoi aiutare, Gesù? Perché? Com'è terribile, Gesù! Non permettere a nessuno che ci possa andare. Che cosa è quello? No, è il fuoco! Che calore! D'inverno non l'ho mai sentito un calore simile! O Gesù, io mica ci voglio andare in quel posto, aiutami, perché voglio aiutare gli altri a non andarci. Nulla si può fare per non farli urlare così, Gesù? ". A solo titolo di curiosità riportiamo qui anche quanto visto da una veggente di Lucera, dove ha lasciato un nome e una fama non comune: Rosa Lamparelli (n. 6.3.1910 +12.6.2000). La Madonna le descrisse il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Così lei racconta: "Vuoi vederlo? Mi disse. Mi prese per mano e mi condusse. Il primo a visitare fu l'inferno; era composto di un gran sotterraneo con una grande porta all'entrata e di dentro formato come tanti archi tutti affumicati. Un calore immenso e una puzza insopportabile vi era. Dal fondo venivano grida disperate di tanti dannati. Quello che potei vedere mi è sempre impresso; da una parte vi erano tanti uomini che si dibattevano disperatamente e vicino vi era una donna di una forma orribile coi capelli scarmigliati, gli occhi fuori dalle orbite, nera come un carbone, faceva orrore. Non dico poi di tanti altri dannati trasformati in tanti animali spaventosi che non posso ricordare senza rabbrividire. Non volli andare più avanti e pregai il mio angelo e la Madonna di condurmi indietro. Mi portarono al Purgatorio... ". Che dire delle visioni di Teresa Musco? Ecco qualche considerazione: a) L'inferno è il luogo di dannazione: un mare di fuoco, pieno di demoni, presentati questi anche sotto l'immagine di serpenti dai mille colori. b) I dannati sono divorati dalle fiamme, dal fuoco di cui è impossibile dire il calore e l'intensità: "P. Franco, che fuoco, che fuoco! No, Gesù, abbi pietà di noi, Signore. Gesù non puoi buttarmi così. È terribile! Quanto fuoco". Assieme al fuoco, mille altri tormenti (inutili confessioni= rimorsi di coscienza, rimpianti di non aver corrisposto alle grazie, ecc.) che strappano loro grida di odio, di dolore e di disperazione. c) Assieme a tutto ciò, i dannati sono tormentati dai diavoli (i serpenti dai mille colori) e da Lucifero (il serpentaccio lungo dieci metri). "I demoni che, con le loro mani misteriose afferrano giovani, vecchi, bambini, signorine, trascinandoli giù, mentre venivano divorati dalle fiamme e le loro braccia scarnite, trasparenti erano alzate in alto, verso il cielo. Lucifero, che prende ragazze e ragazzini, e le mette nel fuoco, facendo sentir loro grandi dolori e, poi comandava la loro volontà. Quando le anime non obbedivano, la bocca del demonio si legava al cuore delle persone e ne beveva tutto il sangue". 
d ) Nessuno, neanche Gesù, può aiutare i dannati divorati dal fuoco: "Il fuoco, il fuoco! Ah, quante anime che si disperano! Gesù, senti che grida disperate? Aiutale, Gesù, ti prego! Non puoi aiutare, Gesù? Perché? Com'è terribile, Gesù! Non permettere a nessuno che ci possa andare". e) Sono tante le anime che vanno a finire nel fuoco eterno: "Quante anime che si disperano! Quanto fuoco, quante anime! Non ne ho visto mai così, mi sento scoppiare. Attento! Attento! No, come può finire così tanta gente? Gesù non vuole questo. Allora preghiamo tutti". f) La visione finale dopo il giudizio universale: non ci sarà che paradiso e inferno. Così parla a Teresa il suo Angelo Custode: "Teresa (...) ora ti dirò che verrà un giorno che gli abissi dell'inferno si apriranno sotto i piedi dei dannati, mentre nel cielo vi sarà un gran trionfo di Santi. Con orrore gli abissi si spalancheranno davanti, per poi chiudersi sopra di essi, senza scampo e per tutta l'eternità".

Padre Antonio Maria Di Monda

Io sono il tuo nulla, o mio Dio!



Mio Dio, eccomi io vengo per fare la tua volontà!
È questo il grido, espressione di amore e di confidente abbandono nel Tuo Cuore di Padre, che parte dal profondo del mio essere, che vuole annullarsi in Te!
Io sono il tuo nulla, o mio Dio: serviti di me, usami quando e come Tu vuoi!
Madre santa, rinnovo la consacrazione di tutta me stessa al Tuo Cuore Immacolato: prendimi come sono e rendimi come il Signore mio Dio mi chiede di essere, a suo onore e gloria!
Grazie, mio Dio, perché la tua volontà si compie in me e per me e per quanti lavorano a tua lode e gloria! Amen!

La giustizia di Dio si diffonderà in grandi proporzioni, soprattutto dove si commettono il maggior numero di aborti.



Messaggio della Regina del Rosario e della Pace


Figlio mio, quante cose ho da dirti! Gli uomini ogni giorno offendono sempre più il Signore con i loro innumerevoli peccati. La Chiesa sarà terribilmente attaccata dai nemici di Dio. Ciò che più addolora il mio Cuore Immacolato è che molti di quelli che prendono parte a questa ribellione sono molti dei miei figli sacerdoti. Gesù è già molto offeso, figlio mio. Egli guarda l’umanità e la vede assopita nel peccato. Quante offese e oltraggi rivolti a Dio!... 
Nostra Signora aveva una voce triste e piena di dolore. 
Presto cadrà sull’umanità intera il fuoco della Giustizia Divina. Quando giungerà questo giorno il mondo intero vedrà ciò che ha fatto per non avermi ascoltato. Molti piangeranno amaramente, molti soffriranno le conseguenze che il peccato ha causato nella loro vita. Figlio mio, saranno momenti di grande pianto e dolore. Molte città saranno distrutte. Onde gigantesche inonderanno varie città. Molte di queste spariranno dalla faccia della Terra. Qui, in Brasile, saranno coinvolte Rio de Janeiro e Sao Paulo, ma anche in molti altri Stati la giustizia di Dio si diffonderà in grandi proporzioni, soprattutto dove si commettono il maggior numero di aborti. E’ per questo che ho detto: guai ai padri e alle madri assassini! Per coloro che non si pentiranno dei loro crimini non ci sarà pietà, poiché si sono presi gioco dell’autorità di Dio che è l’unico autore della vita. Figlio, è molto triste quello che ti dico e tutto questo dovrà accadere tra poco tempo. Il tempo è molto breve e gli uomini non mi vogliono ascoltare. 

Edson Glauber  14 GENNAIO 1998  -  Estratto  -

SUOR MARIA-MARTA E LA SANTA EUCARESTIA



Nostro Signore istituì il Sacramento d'amore, per abitare con noi e continuare in noi il mistero della sua Incarnazione. 
  
A questa continuazione dell'Incarnazione, Suor Maria-Marta partecipò in larga misura. L'Eucarestia fu il suo nutrimento quotidiano dal giovedì Santo 1867 fino alla sua morte, cioè per circa quarant'anni. Durante un periodo di parecchi anni, il Pane Celeste fu, anzi, per la Serva di Dio, l'unico alimento del corpo e dell'anima. E ricordiamo che la O.ma Madre Teresa Eugenia scriveva: “La Santa Comunione, che è il suo unico cibo, le infonde tanto vigore fisico che essa sopporta agevolmente le più gravi fatiche”. 
  
Assegnandole un posto davanti al Tabernacolo, e al piè della Croce, Nostro Signore aveva fatto intendere chiaramente alla sua Sposa che essa vi avrebbe trovato la parte migliore delle sue forze: 
  
“Figlia mia, se tu non salissi ogni giorno il Calvario nonostante le sofferenze, e se tu non venissi a ricevermi tutte le mattine, tu non avresti la forza di lavorare. La S. Comunione è la tua vita!... E' il mezzo che Io impiego per renderti capace di servire la Comunità. Senza questa grazia della Comunione quotidiana, tu avresti passata la vita in letto”. 
  
“La Santa Comunione e la sofferenza: ecco il tuo nutrimento, ecco i tuoi due pasti”. 
  
Questo alimento divino era la forza per il suo corpo, perché esso era dapprima la vita, poi la forza dell'anima sua... Oh quanto bella anima eucaristica è quella di Suor Maria- Marta! In quest'anima quanta fame di Gesù Sacramentato!... 
  
Essa trovava soltanto in Lui il suo sostegno e la sua consolazione. Essa languiva di desiderio da una Comunione all'altra e si sentiva, quando s'appressava alla Sacra Mensa, che essa correva alle Sorgenti della vita. Il suo volto assumeva allora un aspetto di gioia calma e raccolta, notevolissimo per chi poteva intravederla. Si leggeva alla trasparenza del suo volto, l'amore ardente di un cuore che possiede il suo Gesù: 
  
“Tengo Colui che l'anima mia desidera e non Lo lascerò andar via”. 
  
Sul far del mattino, nota il manoscritto, Suor M. Marta si sente attirata irresistibilmente a Dio e talvolta, al momento della Santa Comunione sente Gesù che la chiama: “Vieni, affrettati mia Sposa! Vieni a fare ciò che i Santi fanno in Paradiso... Vieni a ricevermi nella Santa Comunione per godermi... 
  
“ - Buon Maestro, dice con trasporto la felice Sorella, vedendosi Gesù in cuore e sentendosi trasfusa in Lui, buon Maestro, io Vi possiedo; Voi siete tutto mio. - Sì, risponde il Salvatore, sono tutto tuo!... Portami con te... Io lavorerò con te”. 

Tali parole l'infiammano d'amore e le giornate passano nella più intima unione con Gesù. 
  
Quest'amore ardente le rendeva penosissimo il minimo ritardo e, soprattutto, la menoma sospensione. 
  
Dopo la morte del Canonico Bouvier, il nuovo Confessore della Comunità non volle fare eccezioni durante il Ritiro ed impose alla Serva di Dio qualche giorno di privazione Eucaristica, come portava l'uso di allora. L'umile privilegiata del Salvatore si sottomise senza mormorare, ma il suo dolore fu tale che cadde svenuta all'uscire dal confessionale. 
  
Devota amante della Eucarestia, iniziata ai sentimenti di ineffabile tenerezza del suo Divino Sposo, era solita dire: “Il tempo sembra lungo a Nostro Signore, la vigilia delle Comunioni! Egli desidera tanto di entrare nei nostri cuori”. 
  
Citiamo un brano che ci fa conoscere a quale prezzo la nostra Sorella comprava talvolta la contentezza procurata al Cuore del Celeste Sposo. 
  
 “La domenica 31 dicembre 1871 dopo la Messa Conventuale, Suor Maria-Marta, tremante di febbre e non potendo più reggersi in piedi, fu costretta a mettersi a letto. Vi rimase tre giorni estremamente sofferente. Nostro Signore veniva ogni mattina a visitarla; ma il quarto giorno fece capire alla sua Sposa che Egli non sarebbe più venuto; se voleva riceverlo doveva andarlo a cercare essa medesima. 
  
“Piena di Fede, la Nostra O.ma Madre Maria Alessia permise alla sua figlia d'obbedire al desiderio del Signore. Malgrado un sudore abbondante, Suor M. Marta comincia a vestirsi, ma la sua debolezza è così grande che essa cade semisvenuta. L'infermiera è costretta di rialzarla e aiutarla a vestirsi. Con l'aiuto della Superiora la conduce fino alla tribuna delle inferme, dove la povera ammalata si abbandona sopra una seggiola, simile a moribonda. 
  
“Essa ascolta la Santa Messa, le dànno la Santa Comunione, ma appena ricevuto Nostro Signore, le sue forze ritornano. Dopo il ringraziamento, Suor Maria-Marta riprese il suo lavoro, e il giorno stesso fece tutto il servizio nel refettorio delle educande” (Manoscritto ). 
  
Si può asserire che tutta la vita della nostra Sorella fu una continua preparazione alla Santa Comunione e un continuo ringraziamento. 
  
Umiltà, purezza, distacco da tutte le cose create, confidenza semplice e amorosa, tali erano le disposizioni nelle quali, per mezzo delle sue grazie e dei suoi insegnamenti, il Divino Maestro manteneva la sua fedele discepola. 
  
“Buon Maestro, che cosa troverete nel miserabile mio cuore? - Figlia mia, vi troverò tutto ciò che Io vi ho messo. Vi troverò anche le tue mancanze per annientarle. Ma per questo bisogna che nel tuo cuore tu sia proprio sola con Me. 
  
“Bisogna appressarsi alla Santa Comunione con l'ardore degli Angeli e l'umiltà di mia Madre”. 

Corri a Me come un'affamata”, diceva un'altra volta il Salvatore. Non sapendo come regolarsi, la nostra ignorante Sorella interrogò il suo Maestro: “Figlia mia, devi umiliarti profondamente; questo è altresì l'unico mezzo di far fruttificare la Santa Comunione”. 
  
Ricevuta la Santa Eucarestia, Suor Maria-Marta sentiva il suo cuore così intimamente unito e legato con quello di Gesù, che non poteva esprimere la forza di questa unione, e noi sappiamo come essa rimaneva con delizia in questo Cuore adorabile. 
  
Tuttavi a, un giorno Gesù le disse: “Vi sono alcuni che ricevono di rado questo Pane celeste, eppure sanno cavarne profitto, mentre tu che te ne cibi così spesso, non sai approfittarne!” – “Ah! Madre mia - confessava essa sospirando con umiltà convinta - è proprio vero! Nostro Signore è sempre con me..... Oh come son lontana da saperne approfittare! Ma ho pregato la Santa Vergine, i nostri Santi Fondatori e i buoni Angeli che degnino supplire a ciò che mi manca.... ed Essi me lo hanno promesso!”. 
  
Era la parola dell'umiltà. Noi sappiamo quanto Gesù si compiaceva nella sua Sposa. Egli le insegnava il modo di fare bene il ringraziamento come già le aveva insegnato a fare la preparazione. 
  
“Figlia mia, per ringraziarmi della Santa Comunione, donami il cuore e Io ti c oncederò nuove grazie per il contento che Mi avrai procurato. 
  
“Quando mi tieni nel cuore, devi essere intenta unicamente a guardarmi, Io pure ti guarderò e staremo insieme tutto il giorno. Ecco il tuo ringraziamento!” 
  
Una mattina di novembre, Suor M. Marta obbligata ad uscire dal Coro per un lavoro di assoluta necessità, non osava farlo prima di aver finito il ringraziamento regolamentare; ma il buon Maestro la rassicurò con queste parole: “Va pure figliuola, Io non cerco, né guardo che il cuore. Tu puoi fare il ringraziamento in qualsiasi luogo. L'amore del mio Cuore unito al tuo, opera costantemente”. 
  
A questo riguardo la nostra cara Sorella non si perdeva in considerare sé stessa. Bisognava anzi interrogarla perché scoprisse i suoi interni sentimenti e la sua attitudine verso Gesù. 
  
Un giorno, la sua aiutante spirituale (1) le domandava quale metodo seguiva per ascoltare la Santa Messa:  
“Sempre lo stesso, le rispose con un linguaggio che ricorda quello del Santo Curato d'Ars, io seguo Nostro Signore nella sua Santa Passione. Lo vedo davanti ai giudici ove l'hanno tanto maltrattato!... Riceve uno schiaffo, Lo spingono, Lo gettano a terra. Chi Lo tira a destra, chi a sinistra, chi per i capelli. Gli strappano la barba... Oh! quanto Lo fanno soffrire! E Lui, sempre mansueto sopporta tutto... E da Erode? Lo vestono di bianco, si burlano di Lui; gliene fanno d'ogni specie... O mio Gesù! mio Gesù!” 
  
A misura che Suor Maria-Marta parlava, la sua voce si faceva affannosa come quella di persona oppressa dal dolore: “Dopo la flagellazione, Egli cade a terra tutto lacero, coperto di sangue... e la prigione! e la coronazione di spine!...” 

Enumerando così le sofferenze del suo Maestro, come se essa le avesse realmente sotto gli occhi, le lacrime calavano. Essa finì per scoppiare in singhiozzi dicendo con voce interrotta: “Ah! non posso parlare di queste cose. Ah! mio Gesù! mio Gesù”. 
  
“ - E vostra Carità vede questo tutti i giorni? - Si, tutti i giorni, fino all'Elevazione. Allora è Gesù Bambino (e il suo viso s'illuminava), è Gesù Bambino fino alla Comunione, in cui Lo ricevo. Non si può esprimere; ma è il Paradiso. Oh! come ci si sente felici! Quando stiamo così, tutti e due insieme, le ore passano come minuti”. 
  
“Le ore passano come minuti”. Tuttavia, la tent azione trova modo d'insinuarsi in questa felicità per turbarla. 
  
I divini fiori della grazia non vanno mai disgiunti dalle spine crudeli, e i desideri più santi di quest'anima sono sempre attraversati dalla contraddizione! Contraddizione, dubbi, timori e perplessità. E contraddizioni altresì procurate da certi modi di agire delle creature. 
  
Le si dimostrava, qualche volta, una santa invidia unita a una certa meraviglia del favore accordatole, favore allora tanto raro, della Comunione quotidiana. “Dovreste essere una santa - le dicevano - poiché fate la Comunione tutti i giorni!..... (2) “L'umile Conversa taceva: il suo intimo dolore non era forse di sentire potentemente la sua indegnità? Le imperfezioni non erano scomparse dalla sua vita, e le occupazioni quotidiane lasciavano ogni tanto trapelare la sua natura!... Il pensiero delle sue Comunioni si trasformava allora in argomento di grave pena interna. Ben si comprende come le osservazioni altrui aumentavano questa pena. 
  
Ma Nostro Signore non le permetteva di fermarsi a queste riflessioni. Un giorno, Suor M. Marta fu tentata di non fare la Santa Comunione per rispetto umano. Gesù glielo rimproverò: “Come, Figlia mia, tu vorresti privare le anime del gran bene che esse ricevono dalla tua Comunione?.. La tua Comunione deve compensarmi degli oltraggi dei cuori ingrati, che mi ricevono male... e tu vorresti lasciarla per amor proprio!...”. 
  
Un'altra volta, - racconta la sua Superiora -la nostra cara Sorella trovandosi in angustie di spirito, non osava avvicinarsi alla Santa Mensa, tuttavia, fiduciosa nella parola dell'obbedienza, vinse il proprio timore. Gesù l'accolse con bontà e: “Figlia mia, devi dire alla tua Superiora che ha compiuto il più grande atto di carità che essa avrebbe potuto fare, mandandoti a Comunicare. Vieni a Me, Figlia mia, perché tu sei malata in due modi. Primieramente tu soffri della privazione di Dio e, per guarire, bisogna venire a Me. In secondo luogo tu soffri altresì del tuo nulla e della tua miseria che si riassumono in un gran vuoto, che dev'essere riempito da Me!”. 

RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE  SANTA MARIA DI CHAMBERY 

IL SEGRETO DELLA CROCE



IL REGALO DELL’AMORE ALLE ANIME AMANTI

Il regalo più prezioso per l’anima innamorata è la croce di Cristo dove Egli ci dà la sua gloria. (6-4-67)

La croce è il regno dell’amore per noi che cerchiamo ed amiamo Cristo crocifisso. (22-4-75) 

Come potrà dire di amare, colui che, di fronte al dolore della persona amata, si spaventa e l’abbandona nella sua agonizzante solitudine? (16-8-77)

L’amore ha bisogno di dare al Signore il massimo, e ciò, mentre stiamo sulla terra, si dimostra rimanendo sul Calvario con il divino Crocifisso. (1-2-64)

Soffrire è la respirazione dell’anima innamorata che, davanti all’incomprensione di coloro che ama, corre verso l’Amore. (10-9-63)

Il trionfo dell’amore è la croce, poiché solo in essa si dimostra alla persona amata l’amore.  (16-8-77)

Nel dolore si ha bisogno della compagnia e della comprensione di coloro che amiamo. (16-8-77) 

La croce è l’insegna del cristiano, e l’Amore posseduto è il premio della croce. (6-3-67) 

La maggiore gioia dell’anima innamorata è quella di poter soffrire qualcosa per e con la persona amata. (6-4-67)

Dici che ami e fuggi il dolore? Scusa, anima cara, ti confondi. L’amore chiede crocifissione, e la sofferenza aumenta l’amore. (30-10-61)

Cosa è più perfetto, amare o sofrire per amore?; è identico, giacché l’amore è croce e la croce è amore. (20-3-62)

Il pane di coloro che amano sta sulla croce, dove l’Amore infinito ci si è dato in manifestazione cruenta per portarci a Lui. (14-4-67)

Grazie, Signore, per rendermi partecipe delle tue agonie, solitudini, incomprensioni e pene di morte. Grazie, mio Gesù, grazie! (22-4-75) 

Quando l’acqua mi arriva alla gola e non trovo dove poggiare il piede, quando la tristezza mi soffoca, il timore mi avvolge e il dolore mi schiaccia, emetto un grido di gioia, abbraccio fortemente il mio Crocifisso, e canto sulla croce, vuota di consolazioni, le infinite e sconosciute ricchezze che il mio Cristo effuse nella mia Chiesa nel donarsi ad essa morendo. (1-3-61)

Sempre così...? Tu sai fin dove arriva il mio amore e dolore...! Ma se sei Tu che lo vuoi, grazie, Amore, per stare sempre così...! (18-4-61) 

La croce è il regalo dell’Amore alle anime amanti; per questo, in essa, la mia anima trova un p ofondo assaporamento di gaudio spirituale.  (27-5-71)

Non lasciar passare alcun sacrificio per amore al Signore, poiché Egli ti ha detto il suo amore infinito. (1-2-64)

Come diventa facile la croce per l’anima che sa soffrire per amore, e com’è difficile per quella che ha un amore così povero, che non sa neppure desiderare la croce! (27-11-63)

La croce è dolce speranza che incoraggia l’anima innamorata a continuare a cercare l’Amore. (10-9-63)

La croce è il premio sicuro che lo Sposo oggi mi porge come dimostrazione del suo amore per me. (10-9-63)

Gesù trionfò morendo, nello sconcerto di tutti i suoi persecutori. Nella nostra croce è il trionfo del nostro duro pellegrinare. (6-1-75)

La croce, qualunque sia, fu così sublimata da Cristo che, ogni volta che la si porti per Lui con amore, è già cammino di gloria, incontro di Dio ed amore di risposta. Così, la croce è dolore, ma in amore a colui che amiamo. (1-5-76)

L’anima che soffre con Cristo crocifisso è semenzaio di Chiesa, portatrice di anime per l’eternità. (7-3-67)

Anima mia, non piangere. Dio è veritiero! Anima mia, soffri, taci e sorridi morendo, se occorre, per la Chiesa... Godi della tua morte; e, quando non ce la farai più, non dimenticare che Dio è il tuo eterno riposo. Se nell’andare a Lui ti chiede ciò che ti procura la morte, non respingerlo, poiché dietro a ciò c’è la risurrezione e la vita. (25-4-75)

MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA

8 maggio 2020 – La più grande minaccia per l’umanità è la mancanza di amore nei cuori



Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Figli, rendetevi conto che la più grande minaccia per l’umanità, in questi giorni, non è il coronavirus e i suoi effetti mortali. Non è nemmeno guerra. La più grande minaccia per l’umanità è ed è sempre stata la mancanza di amore nei cuori. La mancanza di amore nei cuori porta all’allontanamento dell’uomo dalla Mia Divina Volontà. Questa è la porta all’accettazione del peccato e, in ultima analisi, all’amore al male.”
“L’anima che non ama Me sopra ogni cosa e il prossimo come se stesso, sostituisce quel Santo Amore con l’amore malvagio al mondo e con un amore disordinato di sé. È necessario nel mondo di oggi che l’umanità tenga conto di dove la conducono le sue decisioni attuali. Se essa non lo fa, potrebbe essere sorpresa dal suo posto davanti a Me o lontano da Me nell’eternità.
Leggi Efesini 5:15-17
Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio.
Holy Love

venerdì 8 maggio 2020

Molti leader hanno firmato documenti per distruggere molti di voi; questo è tutto nel complotto di colui che è l’anticristo e che vive in mezzo a voi.


13/12/2016 

Gesù parlando a Christina Gallagher ha detto:

“Popolo Mio, il mio Sacro Cuore grida a voi perché guardiate!   Guardate cosa sta accadendo nel vostro mondo!   Guardate  i vs leader, molti di loro hanno firmato molti accordi con il veleno della loro penna per la vs distruzione. Siete stati sedotti nella tenebra e non riuscite a riconoscere le profondità di questi mali. Voi potete vedere quanto stanno divenendo perverse troppe persone ..e potete vedere in così tante persone una malattia della mente che va al di la del fatto che ci accorgiamo e realizziamo che questo significa la distruzione delle anime attraverso il comportamento dei corpi.
La gioventù è diventata molto confusa persino circa la loro stessa identità.
Cercano la loro identità personale ma trovano soltanto la confusione attraverso l'alcool, la droga, il sesso e la depravazione della mente e del corpo.
L’amore non si riesce più a trovare in troppi, troppi cuori, soprattutto nei cuori della gioventù del mondo. 
Desidero che il Mio popolo si converta dal peccato.   Accettate la Mia chiamata alla vita in Me.
Ricevete la Mia vita e la Mia luce  e allora troverete la via per arrivare alla pace e i vs cuori ancora una volta sperimenteranno l’amore.
Molti leader hanno firmato documenti per distruggere molti di voi;  questo è tutto nel complotto di colui che è l’anticristo e che vive in mezzo a voi.
Ci sono molti spiriti cattivi che si solo elevati fra gli uomini e vengono altamente riveriti. Molte persone sono diventate una sola cosa con il male e con la tenebra -perfino quelli che voi pensate siano buoni..
C’è molta poca bontà nel vs mondo ma la solitudine si sta spargendo come un virus che è pieno di veleno...

Pregate, pregate per avere la sapienza per capire la Mia chiamata e la chiamata di Mia Madre.
Desidero che voi comprendiate i mali del vs mondo e che riconosciate quanto voi siete condotti nelle insidie del male.  Voi avete bisogno di essere protetti e come voi avete bisogno della mia piccola veggente per essere guidati....
Lei ha sopportato molto per la vostra salvezza: è stata discreduta, presa in giro, attaccata e tutto per la vostra salvezza.        Svegliatevi!
Il vostro  mondo è diventato una fogna che proviene dall’inferno e ci sono molti che ci vanno e voi non vedete neppure quanto grave pericolo state correndo nel corpo ma più grande del pericolo del corpo è il pericolo per le vs anime.
Presto ci sarà un grande terremoto nelle Americhe.
Le Americhe sono chiamate "il nuovo mondo" ma sono piuttosto " il mondo tenebroso" che sparge il suo veleno attraverso il mondo intero”.
Gesù poi si è riferito a 2 nazioni (che non sono qui nominate) i cui leader hanno fatto un accordo e firmato dei documenti che porteranno fuoco dal cielo. Questo fuoco distruggerà e disfigurerà la faccia della terra,.

Poi è seguito un messaggio molto grave che riguarda la Chiesa ma non è stato reso pubblico qui.
“I miei comandamenti vengono cancellati. Devono invece essere rivissuti in tutti i cuori che vogliono avere la Mia vita nelle loro anime.
Vi ho scongiurati popolo mio di proteggere il mio vassello (la veggente Christina Gallagher).
Voi continuate a rimanere ciechi. La sua vita sta per entrare in grande pericolo. E' odiata in molti cuori - molti desiderano il suo sangue.   Se ciò avviene questa diventerà una cosa molto critica e pericolosa per voi.  Tutti guardano ma voi siete ciechi di fronte alla realtà dei pericoli della sua vita. Popolo Mio ascoltate e rispondete. Io  non ripeterò la Mia chiamata e quella di Mia madre. Il fuoco è acceso. Siate vigilanti nello spirito. Pregate, pregate per la vs salvezza.
Padre, figlio e  Spirito Santo.”.