mercoledì 25 marzo 2020

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI



FEDE E AMORE
Permettetemi ora di mettere la mia mano su qualche piaga del clero di oggi. Non intendo alludere ai consacrati generosi.
Ho istituito il Sacramento dell'Amore, la Santa Eucaristia. Venti secoli di storia, con migliaia di prodigi eucaristici, hanno comprovato e comprovano ancora la mia reale Presenza Eucaristica.
Sacerdote, che ti accosti all'altare per celebrare, rientra in te stesso! ... Ci credi tu al Mistero Eucaristico?
Se non ci credi, perché vai a celebrare? Perché ingannare te stesso e gli altri? Che titolo ti si addice? ... Quello di ipocrita e di impostore!
Se invece credi alla Transustanziazione, ma non hai puro il cuore e la mente e non hai monde le mani, come ti azzardi a toccare le mie Carni Immacolate? Come non tremi pronunciando le divine parole della Consacrazione?
E purtroppo c'è chi celebra così!| C'è chi trafigge in questo modo il mio Cuore divino! Ed io, misericordioso, paziento! ... Ma fino a quando dovrò sopportare? La mia Giustizia non reclama pure i suoi diritti?
Altri celebrano, ancora uniti a me, con la mia grazia. Ma che celebrazioni! ... Chi vi assiste, poco edificato, potrebbe dire: "Ma questo sacerdote crede a ciò che fa?'.
Dovete avere più fede nel Santo Sacrificio e amarlo di più! Nessuna fretta, molto raccoglimento e preghiera ardente! Ci sono tante anime da salvare e tante altre da sostenere. La Messa è tempo preziosissimo.
Celebrate bene per glorificare Dio, per edificare i presenti, per rinnovarvi nella giovinezza dello spirito e per portare poi alle anime, lungo il giorno, il frutto del Divino Sacrificio.
Come aspetto con ansia e gioia, Io, Prigioniero di Amore nel Tabernacolo, la celebrazione dei sacerdoti fervorosi! Quando c'è all'altare un mio degno ministro, dimentico in qualche modo le amarezze che mi procurano i sacerdoti sacrileghi o freddi. Le mie Carni Immacolate, bistrattate non raramente da mani indegne, si ristorano al contatto con mani pure ed Io entro amorosamente nel cuore del buon celebrante, arricchendolo di nuova luce e legandolo sempre più fortemente a me.
Oh, se tutti i consacrati fossero puri e innamorati di me Eucaristia... come sarebbe trasformato il mondo!
Figli prediletti del mio Cuore, ravvivate la vostra fede e meditate seriamente sul vostro ministero! Alla vostra parola consacrante Io. Re di tremenda maestà, ubbidisco umilmente e scendo sull'altare. Nelle vostre mani avviene l'Incarnazione vivente, come avvenne nel seno della mia purissima Madre. E non vi lascia confusi un così grande mistero, un così grande dono che Io ho fatto a voi?

Don Enzo Boninsegna

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