“In quel tempo rispondendo Gesù disse: «Ti do pieno riconoscimento Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli
intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te”.
(Mt. 11,25-26)
In questo passo, chiama sapienti gli scribi e i farisei…
Chiamandoli sapienti non parla della vera e lodevole sapienza, ma di quella che
essi credevano di avere per la loro bravura; per questo non ha detto: Le hai
rivelate agli stolti, ma: “ai piccoli”, vale a dire i non artefatti, i semplici.
Mostra non soltanto che quelli non godevano di questi beni immeritatamente, ma
anche giustamente, e ci insegna in ogni modo a sbarazzarci dell’arroganza e ad
aspirare alla semplicità… “Perché così,” dice, “è piaciuto a te”, vale a dire: così
ho deciso. Ma perché queste cose furono tenute nascoste a quelli? Ascolta Paolo
che dice: “Cercando di stabilire la propria giustizia, non si sono sottomessi alla
giustizia di Dio” (Rm. 10,3)... Perciò gli scribi e i sapienti, che pensavano di
essere intelligenti di per sé, fallirono per il loro orgoglio. Dunque, vuol dire se
per questo motivo quelle cose furono tenute loro nascoste, temete anche voi e
restate piccoli… Del resto quando dice: “hai nascosto”, non afferma che tutto
dipende da Dio, ma come quando Paolo dice che li ha abbandonati in balia di una
intelligenza depravata e ha accecato i loro pensieri (Rm. 1,28), non lo dice per
fra veder che egli opera queste cose, ma ch'essi ne forniscono l’occasione, così
anche in questo caso dice “hai nascosto”.
in “Omelie (38,1-2) sul vangelo di Matteo/2” di s. Giovanni Crisostomo
Patriarca ortodosso di Costantinopoli del IV-V sec.)
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