lunedì 11 febbraio 2019

I DIECI COMANDAMENTI



ALLA LUCE DELLE RIVELAZIONI A MARIA VALTORTA 


3. IL TERZO COMANDAMENTO: “RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE”. 

Questo dolce e provvidenziale comando del Signore è sicuramente fra quelli meno osservati. Ai nostri giorni infatti non solo pochissimi praticano il riposo nelle feste ‘comandate’ ma nemmeno quello della Domenica. 
Tutte le scuse – in un’epoca in cui divertimento e profitto economico costituiscono la regola della nostra vita – per molti sono buone per lavorare anche nei giorni di festa, senza preoccuparsi minimamente che questo riposo Dio lo ha dato non solo per amore dei nostri corpi - che non sono, ahimè, ‘macchine’ eterne ma tendono facilmente a guastarsi o a ‘rompersi’ – ma anche per darci il tempo di dedicarci al nostro spirito ed ai legami affettivi con i nostri parenti e veri amici.  
La premessa ai Dieci comandamenti è data dalla affermazione perentoria: “Io sono il signore Iddio tuo” ed è questa affermazione solenne che dovrebbe farci comprendere l’esigenza di santificare le Feste proprio in onore del Signore, Dio nostro. 
Un Dio che ci ha dato questa vita terrena perché essa ci consenta di “guadagnarci” la Vita eterna con l’essere suoi fedeli “sudditi” dimostrandogli il nostro amore, seguendo i suoi Comandamenti e facendo in tal modo la Sua Volontà. 

 Dal Catechismo di S. Pio X. 

 Quali sono i giorni di festa? 
Sono innanzitutto la domenica, che è il primordiale giorno festivo di precetto, e poi i giorni del Natale, dell’Epifania, dell’Ascensione, del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, della Santa Madre di Dio, della sua Immacolata Concezione e Assunzione, di San Giuseppe, dei santi Apostoli Pietro e Paolo e infine di tutti i Santi. 
o Come si devono santificare questi giorni? 
Alla domenica e nelle altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all’obbligo di partecipare alla Messa. Si devono poi astenere da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore, o il dovuto riposo della mente e del corpo. 
o L’istituzione della domenica ha anche un significato sociale? 
Senza dubbio: essa contribuisce a dare a tutti la possibilità di godere di un sufficiente riposo e del tempo libero che permetta loro di curare la vita familiare, culturale, sociale e religiosa. Ogni cristiano perciò deve evitare di imporre, senza necessità, ad altri ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore. 

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini 

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