sabato 20 aprile 2019

LA PASSIONE



Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.  


BARABBA VIENE LIBERATO

Pilato, turbato dall'avvertimento di sua moglie, conteso tra i rimorsi della sua coscienza e la paura della rivolta del popolo, cercava un mezzo per liberarMi. 
Perciò, Mi espose alla vista del popolaccio, nel pietoso stato nel quale Io Mi trovavo, proponendo loro di darMi la libertà e di condannare, al Mio posto, Barabba, che era un ladro e un criminale famoso.  
Il popolo rispose, unanime:  
“Che muoia, sia invece liberato Barabba!” (Luca 23,18) .  
Anime che Mi amate, vedete come Mi hanno paragonato ad un criminale! 
Vedete come Mi hanno fatto scendere ancora più in basso del più perverso degli uomini!  
Sentite che grida furiose lanciano contro di Me!  
Guardate, con quanta rabbia, chiedono la Mia morte! 
Dovevo, forse, rifiutarMi di sottostare a tanti penosi affronti?  
No!  
Al contrario, li abbracciai e, per Amore delle Anime, per mostrarvi che questo Amore, non soltanto Mi ha condotto alla morte, ma ad una morte ignominiosa… 
Non crediate, tuttavia, che la Mia natura umana non avvertisse ripugnanza o dolore! 
Al contrario, volli sentire ogni genere di ripugnanza ed essere soggetto alla vostra stessa condizione… darvi, così, un esempio, per fortificarvi in ogni circostanza della vita e per potervi insegnare a vincere le ripugnanze alle quali siete esposti, quando si tratta di compiere la Volontà Divina.  
Torniamo alle Anime, alle quali parlavo ieri…  
Alle Anime chiamate allo stato di perfezione, che ragionano sulla Grazia e retrocedono davanti alla umiltà del cammino che indico loro, per timore dei giudizi del Mondo o facendo valere le proprie capacità. Si persuadano che saranno, in un altro modo, più utili, per il Mio servizio e per la Mia Gloria.  
Risponderò, ora, a quelle Anime…  
Dimmi:  
“Ho rifiutato, Io… ho forse esitato quando Mi sono visto nascere, in una stalla, da stagione genitori poveri ed umili, lontano dalla Mia casa e dalla Mia Patria, nella più cruda dell'anno… di notte? “. 
In seguito, ho vissuto trenta anni nel lavoro oscuro e faticoso di falegname.  
Ho passato umiliazioni e scherni da parte di chi veniva a chiedere lavoro a Mio Padre Giuseppe.  
Non ho disdegnato di aiutare Mia Madre nei lavori più umili della casa.  
Tuttavia, non avevo forse più talenti di quanto non fossero necessari per quel rozzo lavoro di carpentiere?  
Io, che all'età di 12 anni già istruivo i Dottori nel Tempio… ma tutto era Volontà del Padre Mio Celeste, e così Io Lo glorificavo.  
Quando ho lasciato Nazaret e ho iniziato la Mia Vita pubblica, avrei potuto farMi conoscere come Messia e Figlio di Dio, e gli uomini avrebbero ascoltato i Miei Insegnamenti, con venerazione.  
Non lo feci, poiché il Mio unico desiderio era di compiere la Volontà del Padre Mio…  
E quando giunse l'ora della Mia Passione, attraverso la crudeltà degli uni e gli affronti degli altri, attraverso l'abbandono dei Miei e l'ingratitudine della folla, attraverso l'indicibile martirio del Mio Corpo e le avversioni della Mia Anima, vedete con quale grande Amore, ancora, scoprivo e abbracciavo la Volontà del Padre Mio Celeste.  
Così, quando l'Anima, sormontando difficoltà e ripugnanze, si sottomette generosamente alla Volontà di Dio, giunge un momento in cui, unita intimamente a Lui, gioisce delle più ineffabili dolcezze.  
Questo che ho detto alle Anime, che provano ripugnanza per la vita umile e oscura, lo ripeto per quelle che, invece, sono chiamate a lavorare in continuo contatto con il Mondo, mentre si sentono più attirate dalla completa solitudine e dai lavori più umili e nascosti.  
Anime scelte, la vostra felicità e la vostra perfezione non consistono nel seguire i vostri piaceri e le vostre naturali inclinazioni, nel venire riconosciute o no dalle Creature, nell'usare o nascondere il talento che possedete, ma nell'unirvi e conformarvi per Amore e con una totale sottomissione alla Volontà di Dio, alla quale vi chiama per la Sua Gloria e per la vostra santificazione.  
Basta per oggi, figliola, ama e abbraccia con gioia la Mia Volontà… già sai che è, in tutto, progettata dall'Amore.  
 
Medita per un momento sull'indicibile martirio del Mio Cuore, quando Mi sono visto posposto a Barabba.  
 
• Come Mi sono ritornate, allora, alla mente le tenerezze di Mia Madre, quando Mi stringeva al Suo Cuore!…  
• Come avevo presente le premure e le fatiche che il Mio Padre adottivo patì, per mostrarMi il Suo Amore!…  
• Come Mi ritornavano alla mente i benefici che così prontamente avevo riversato su quel Popolo ingrato, ridando la vista ai ciechi, restituendo la salute agli infermi, l'uso delle proprie membra a chi l'aveva perduto, sfamato le turbe e risuscitato i morti.  
 
E ora, verme ridotto allo stato più spregevole!  
Sono il più odiato degli uomini e vengo condannato a morte, come un infame ladrone.  
 
 Messaggi dettati a Catalina RIVAS 


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