martedì 4 giugno 2019

Il Sacro Cuore



San Giovanni, primo apostolo del Sacro Cuore

L’apostolo prediletto, san Giovanni Evangelista, è considerato il primo devoto del Sacro Cuore e quindi patrono di questa devozione. Infatti, avendo avuto la santa audacia di reclinare la testa sul petto del Redentore, durante l’ultima cena, egli fu il primo che poté ascoltare i palpiti del Cuore divino (Gv.,13,23). Nel gesto di reclinarsi sul petto di Gesù sono espressi l’illimitata fiducia, l’abbandono filiale e la familiarità che l’Apostolo vergine aveva verso di Lui. Così si avvicinava a Lui per consolarlo, manifestandogli la sua adesione e il suo amore.
Con quel gesto, san Giovanni ricevette un torrente di grazie che gli permise di diventare l’ «aquila» del collegio apostolico, che volò più alto di tutti, trasmettendoci le verità più elevate sul Verbo Incarnato. Inoltre, ebbe il privilegio di rappresentare la Chiesa nascente ai piedi della Croce e di ricevere da Gesù stesso il ruolo di protettore della Madonna (Gv.,19,26-27). 
Santa Gertrude ebbe una visione in cui rivolse a san Giovanni alcune domande al riguardo, chiedendogli perché, nel suo Vangelo e nelle sue Lettere, aveva fatto solo intravedere quei misteri amorosi che aveva ricevuto dal Sacro Cuore.
San Giovanni le rispose: «Il mio ministero doveva limitarsi a rivelare, sul Verbo increato, eterno Figlio del Padre, alcune parole feconde, sulle quali l’intelligenza degli uomini meditasse continuamente, senza poter mai esaurirne le ricchezze. Ma agli ultimi tempi è riservata la grazia di udire l’eloquente voce delle pulsazioni del Cuore di Gesù. Nell’udire questa voce, l’invecchiato mondo ringiovanirà, si risveglierà dal suo torpore e il calore del divino amore lo infiammerà un’ultima volta» 7.

Guido Vignelli

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