Il Sangue della vita e il sangue della morte
Gesù si presenta nuovamente con la sua larga ferita sul petto e le mani ripiene di Sangue: ma vi aggiunge un segno ancor più vivo della sua carità.
Per avvicinarmi a Lui e secondare le sue brame, desidero che il mio cuore sia pure ferito. Gesù non aspettava che questa corrispondenza. Egli stesso lo ferisce ed in qual
modo e con quale misericordia lo risana!
O Dio, è possibile che, dopo avermi ferito così, Tu scenda ad attingere, con le tue labbra divine, la corruzione che ne esce? - Sí, figliuola, è possibile:
nel Calice offertomi dall'Angelo nel Getsemani, che ho bevuto se non le iniquità della terra? Non è questa la mia missione?
Tu attingi al mio petto il Sangue della vita per te, per le persone a te care: io attingerò dal tuo e da quello delle stesse persone il sangue della morte. - q. 12: luglio,
s.g.
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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