martedì 3 dicembre 2019

INTERVISTE COLL MALIGNO



TERZO INCONTRO: LA DEVASTAZIONE DIABOLICA  

Questa volta non si fece attendere molto.
La sera dopo, non mi ero ancora messo a letto quando udii per la camera dei rumori strani: erano passi pesanti, quasi dei tonfi che facevano vibrare il pavimento. Avvertita la presenza di lui, agguantai il mio rosario, mi feci il segno della croce, invocando mentalmente la Madonna che avevo a fianco del letto e attesi.
- "Sento che sei qui. Ebbene, in nome di Colei che ti obbliga a venire e a rispondermi, dimmi: subito dopo il tuo grande peccato, ti rendesti conto di ciò che avevi perduto per sempre?"
- "Che domanda stupida!"
- "Grazie, sei molto gentile; so bene che la mia intelligenza non può competere con la tua. Allora permettimi una domanda ancora più idiota: ti sei mai pentito di quel peccato?"
- "Pentimento?", scattò subito la risposta, rabbiosa come un urlo di belva. "Ma non sai che un attimo di pentimento sarebbe stato un atto di amore? E questo non è nemmeno concepibile in noi. Noi fummo immediatamente investiti da un odio immenso contro di lui. Un odio implacabile, eterno. Ci trovammo avviluppati in una maledizione che è divenuta una nostra seconda natura."
Avrei voluto concentrare tranquillamente la riflessione sulla disgrazia irreparabile di milioni di creature così eccelse, ma l'altro mi interruppe.
- "Dopo averci espulsi dal suo paradiso, si è vendicato destinando al nostro posto gli esseri più ributtanti, voi uomini, un impasto di spirito e di sporca materia. Vi ha fatti oggetto del suo amore infinito. Va mendicando da voi l'amore che noi gli abbiamo rifiutato. L'amore per voi gli ha fatto commettere pazzie, perfino quella di umiliare il figlio nel ventre di una donna. Ha l'ambizione di riempire con voi i posti lasciati vuoti da noi. Ma prima che riesca in questo noi riempiremo di voi uomini il nostro inferno. La vendetta che non possiamo prenderci su di lui, la faremo su di voi."
- "Questo è il tuo sogno. Ma tra te e noi, sul ciglio dei tuo abisso infernale c'è Cristo crocifisso. Avrai con te quelli che si ostinano a stare con te. Ma tutti gli altri, anche i peccatori, anche i poveri infedeli, ti saranno strappati come preda che non ti appartiene, perché sono suoi, li ha pagati coi prezzo del suo Sangue. Non è certo che alla fine ne avrai più tu che Lui!"
Ci fu una pausa piuttosto lunga. Ebbi la sensazione che volesse aggredirmi con un discorsone. Infatti passò subito all'attacco.
- "Tu ti illudi se speri che potrà averne più di me!.. Ma non vedi, cieco e stupido che sei, come oggi sto mobilitando tutto per la vostra rovina? Non vedi che il suo regno si sgretola e il mio si allarga giorno per giorno sulle rovine del suo? Prova a fare un bilancio tra i suoi seguaci e i miei, tra quelli che credono nelle sue verità e quelli che seguono le mie dottrine, tra quelli che osservano la sua legge e quelli che abbracciano la mia. Pensa soltanto al progresso che sto facendo per mezzo dell'ateismo militante, che è il rifiuto totale di lui. Ancora poco tempo e tutto il mondo cadrà in adorazione dinanzi a me. Sarà completamente mio. Pensa alle devastazioni che sto portando in mezzo a voi servendomi principalmente dei suoi ministri. Ho scatenato nel suo gregge uno spirito di confusione e di rivolta che mai finora mi era riuscito di ottenere. Avete quel vostro pecoraio vestito di bianco che tutti i giorni chiacchiera, grida, blatera. Ma chi lo ascolta? Io ho tutto il mondo che ascolta i miei messaggeri e li applaude e li segue. Ho tutto dalla mia parte. Ho le cattedre nelle scuole con le quali ho sconfitto la vostra filosofia. Ho con me la politica che vi disgrega. Ho l'odio di classe che vi dilatera. Ho gli interessi terreni, l'ideale di un paradiso in terra che vi accanisce gli uni contro gli altri. Vi ho messo in corpo una sete di denaro e di piaceri che vi fa impazzire e sta facendo di voi un'accozzaglia di ladri e di assassini. Ho scatenato in mezzo a voi una sensualità che sta facendo dell'umanità una sterminata mandria di porci. Ho la droga che presto farà di voi una massa di miserabili larve di folli e di moribondi. Vi ho portati ad adottare il divorzio per sgretolare le vostre famiglie. Vi ho portati ad approvare l'aborto con cui faccio stragi di uomini prima che nascano. Tutto quello che può rovinarvi non lo lascio intentato e ottengo ciò che voglio: ingiustizie a tutti i livelli, per tenervi in un continuo stato di esasperazione; guerre a catena, che devastano tutto e vi portano al macello come pecore; e insieme a questo la disperazione di non sapervi liberare dalle sciagure con le quali devo portarvi alla distruzione. Conosco fin dove arriva la stupidità di voi uomini e la sfrutto fino in fondo. Alla redenzione di quello che si è fatto ammazzare per voi bestie, ho sostituito quella di governanti massacratori, e voi vi buttate al loro seguito come stupidissime pecore. Con le mie promesse di cose che non avrete mai, son riuscito ad accecarvi, a farvi perdere la testa, fino a portarvi facilmente dove voglio. Ricorda che io vi odio infinitamente, come odio lui che vi ha creati. Sì, bel guadagno ha fatto, mandando il figlio a sprecare il sangue per la cosidetta redenzione. Io vi odio, vi disprezzo!"
- "E con questo?"
- "Cosa intendi dire? Non basta? Posso continuare, se credi..."
- "Con questo credi di poter cantare vittoria contro Dio? Tu saresti il grande vincitore e Dio il grande sconfitto? Non nego che ti stai dando da fare forse come non mai; che vai ottenendo seguaci più che in passato; ma nei tuoi disegni rimani un abilissimo pallone gonfiato. Ti ho già detto che la tua storia finirà come è cominciata. Allora, avesti in un attimo milioni di seguaci. Ma come finì il tuo grido di ribellione? Tu sei condannato per sempre, mentre Dio è lì sul suo trono di gloria!"
- "Ancora ti illudi? Non hai capito nulla di quanto ti ho mostrato?"
- "L'illuso sei tu! Queste tue vanterie possono impressionare un uomo di poca fede, ma non chi crede fermamente che Dio è Dio e che tu sei un miserabile ribelle, una sua creatura, che Egli potrebbe distruggere con un soffio, in un attimo solo; ma non lo farà, perché tu sei un prezioso strumento della sua gloria. Hai potuto abbindolare milioni di uomini portandoli a non credere in Dio, ma tu sai che Egli esiste, che è il solo onnipotente, che ha in mano il destino degli uomini e della storia. Hai voluto ingaggiare la guerra contro di Lui e ti sta lasciando riportare alcuni successi, anche momentaneamente spettacolari. Ma sai bene che il tuo potere è condizionato dalla sua onnipotenza e che la vittoria finale appartiene a Lui solo!"
- "Sarà mia, invece!"
- "Bugiardo, tu stesso non lo credi, perché sai bene con chi hai a che fare. Ricorda la lezione del Venerdì Santo. Lavorasti bene quel giorno. Per mezzo dei tuoi satelliti t'impadronisti di Gesù e riuscisti a farlo uccidere. Ma, nella cecità del tuo odio, non ti accorgesti che quella morte fu Lui che la volle, e tu ne fosti uno strumento obbediente. Credevi di averlo liquidato per sempre. E invece? Il vinto fosti tu. Tu lo vedesti risorgere al terzo giorno, vincitore della morte e del peccato! Vincitore tuo e di tutto l'inferno! Il mistero pasquale non si risolse una volta per sempre. Esso si rinnova lungo i secoli nella vita della Chiesa e delle anime, in una vicenda ininterrotta di lotte, di morte e di risurrezione. Ma il trionfo del Regno di Dio quaggiù non si annuncia clamorosamente, si annuncia e progredisce e resiste agli urti nel mistero divino del silenzio."
- "I soliti vecchi pezzi di oratoria..."
- "Falso! Tu sai che questa non è oratoria. La mattina che risorse, Gesù non ebbe alcuna preoccupazione di vendicarsi dei suoi nemici, cioè dei tuoi galoppini. Nessuna voglia di umiliarli, come avrebbe potuto fare, e come ognuno si sarebbe aspettato, con una dimostrazione folgorante del suo trionfo sulla morte. Sarebbe potuto apparire dinanzi al sinedrio, a Pilato, a Erode, a quanti lo umiliarono e lo misero a morte. Invece, non volle prendersi questa soddisfazione, non si curò affatto dei suoi nemici. Non pensò minimamente a ristabilire dinanzi alla folla la reputazione che gli era stata tolta. Inaugurava il suo stile. Dava l'esempio di come si attua il suo trionfo su questa terra, di come procede la sua Chiesa in mezzo agli uomini e lungo i tempi: un cammino faticoso, senza strepito, portato avanti nel silenzio. Coperta continuamente di ferite, circondata di martiri, costretta troppe volte a rifugiarsi nelle catacombe! Questa sarebbe stata la storia della Chiesa, ma la Chiesa la conosceva prima di viverla, perché tutto le era stato predetto. E sono proprio questi suoi apparenti fallimenti a renderla più simile al suo Signore."
- "Chiacchere, chiacchere, chiacchere!... Non vedi che ho in mano tutte le forze del male?... Non vedi come le ho già tutte mobilitate contro il suo regno?... La mia offensiva avanza ormai inarrestabile!"
- Fino a quando?... Vuoi farmi credere che sei il padrone della situazione. Ti presenti come il signore e il dominatore del mondo. E sei appena l'esecutore dei disegni di Lui. Tu collabori soltanto alla magnificenza della sua vittoria finale. Come tante volte in passato, così oggi, la Chiesa ha bisogno di essere purificata. E Dio, che la ama infinitamente, la visita per purificarla. Le prove servono a questo. Egli non spianta la sua vigna, ma la pota. L'attuale situazione di disturbo che tu e i tuoi scagnozzi avete scatenato in seno al popolo di Dio serve a questo, a purificarlo. Gli attuali apparenti successi della tua opera di seduzione e di disordine servono a Lui, ai suoi intenti. Alla fine si ritorcerà tutto contro di te e tu rimarrai ancora una volta scornato." L'improvviso agitarsi delle tendine della finestra, mentre l'aria tutto intorno era ferma, mi avverti che l'altro se n'era andato.

P. Domenico Mondrone S. J.

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