venerdì 21 febbraio 2020

PERCHÉ DIO HA DETTO “BASTA!” ALL’UMANITÀ DI OGGI




RIVELAZIONI DI DIO SUL DILUVIO “UNIVERSALE” 

Poi avvenne che i popoli che abitavano al di là dei territori della  città di Hanoch vennero a sapere che in questa grandiosa città si  “producevano” le donne più belle. E quando videro queste  bellezze, furono colti da vera frenesia, le comprarono e così ebbe  inizio il commercio di carne umana femminile, ovvero iniziò la prostituzione.
Nel frattempo anche gli abitanti che vivevano sulla montagna  vennero a sapere di tali bellezze femminili, e nonostante fossero  istruiti e vivessero nel rispetto della Legge di Dio comunicata  tramite profeti ed ispirati, gli uomini scesero in pianura in massa,  persero la testa, si diedero ai piaceri e alla lussuria e non fecero  più ritorno sulla montagna.  
Perfino dei messaggeri di Dio che dimoravano sulla montagna –  inviati nella pianura per fare rinsavire tale popolo che si era dato  alla totale lussuria costruendo bordelli con migliaia e migliaia di  belle e prosperose prostitute – persero la testa per tali bellezze e  non fecero più ritorno. Infine le donne della montagna, che erano  state abbandonate dai mariti e dai fidanzati avendo costoro  preferito le donne “artificiali” che sfornava l’istituto di bellezza,  scesero in pianura per riprenderseli, ma vennero catturate dal re  allo scopo di farle abbellire e poi venderle agli abitanti dei popoli  delle varie città che attorniavano quella di Hanoch. Una volta uscite  dall’istituto di bellezza, tali montanare, che erano molto alte,  piacquero agli hanochiti; essi le vollero per loro e, per averle,  diedero in cambio le loro mogli e le loro figlie, che erano di bassa  statura, all’istituto di bellezza. 
E in questa mescolanza di due razze diverse, nacquero anche figli  geneticamente diversi, e cioè dal piccolo maschio della pianura che  si univa con l’alta femmina della montagna usciva una razza con  elevate caratteristiche di genialità inventiva, mentre dall’alto  maschio della montagna che si univa con la piccola femmina della  pianura usciva una razza “gigantesca e muscolosa”.
Ecco la descrizione tratta dal testo originale. 


(GFD/3/133) (Dice il Signore:) 1. «Ma quando, trascorso all’incirca  un anno e mezzo, le donne provenienti dall’altura si trovarono  completamente in forma, esse piacquero così tanto agli hanochiti, i  quali ammiravano tantissimo quelle imponenti stature, al punto che  essi non vollero affatto più saperne di metterle in vendita, ma se le  tennero per loro e, in cambio, offrirono all’istituto le loro mogli  assieme alle loro figlie, aggiungendovi un corrispondente contributo  in oro per il sostentamento, nonché per altre tasse accessorie che erano  di vario genere in relazione al sostentamento stesso. 

2. E gli uomini di Hanoch generarono poi dei figli con le donne  dell’altura, e questi figli, tanto il sesso maschile che femminile, in  primo luogo crebbero estremamente belli, e in secondo luogo erano colmi di spirito inventivo, e ciò particolarmente nel campo della  meccanica, nel campo dell’arte, nel campo della chimica e ancora in  mille altri campi. 

3. Il vetro fu una delle invenzioni principali di questi figli, certo  realizzata solo nella loro condizione di adulti. 

4. Tale scoperta contribuì a conferire tutto un altro aspetto alla  grande città di Hanoch, già entro il periodo di trent’anni. 

5. Il re, che era tuttora vivo, diede inizio alla coniatura di monete, le quali vennero considerate quale mezzo di scambio quanto mai  comodo. 

6. Per conseguenza ad Hanoch il commercio si sviluppò enormemente, e la città divenne sempre più grande e sontuosa. 

7. Inoltre il grande sfruttamento d’oro e d’argento diede così tanto  contributo che il re, in primo luogo, fece dorare tutto il suo castello  estremamente grande, e in secondo luogo se ne fece costruire  addirittura un altro dotato di uno splendore quanto mai sfarzoso e  questo, sotto ogni aspetto, tanto riccamente ornato con l’arte e la  natura, che nemmeno tutti i principi del tempo attuale(5) sarebbero in  grado di realizzare un’opera simile. 

8. Nel corso di ulteriori trent’anni Hanoch giunse ad assumere un  aspetto tale che i popoli stranieri credevano che degli esseri superiori  dovevano avervi messo mano, altrimenti non sarebbe stato possibile  immaginare come quell’antica città, solitamente buia e cupa, avesse potuto tanto eccellere in grandezza, magnificenza e inconcepibile  maestà. 

9. Come fosse grande questa città di Hanoch lo si può arguire dal  fatto che in essa si trovavano mille edifici grandi al punto che  ciascuno poteva accogliere, con tutta comodità, dalle diecimila alle  quindicimila persone, per non parlare poi delle varie migliaia di  palazzi e di case più piccole. 

10. Si costruirono pure ogni specie di scuole e di istituti di  educazione, e tutte le città erano obbligate a servirsi dei vantaggi  che offriva Hanoch, naturalmente versando somme ingenti. 

11. Ma l’astuta corte di Hanoch un giorno si accorse che i popoli  stranieri, che erano molto potenti, cominciavano sempre più a  bramare le immense ricchezze di Hanoch, e quindi deliberò di  recintare la grande città con una poderosa muraglia. 

12. La decisione fu dunque presa, e già all’indomani si poterono  vedere tutto intorno alla città milioni di mani intensamente attive,  tanto che già nel giro di due anni la grande città si trovò circondata  da una muraglia alta trenta klafter (57 m) e larga dieci (19 m), che si  estendeva per una lunghezza di settantasette miglia (571 km) secondo l’attuale(6) misura. 

13. Centosettanta porte davano accesso alla città. Ciascuna porta  aveva tre imposte di ferro poderosamente forti per chiudere, e al di  sopra di ciascuna porta si ergeva una statua colossale di ferro che  raffigurava un guerriero, entro la quale vi era spazio per tenere  nascosti fino a trenta guerrieri che, dall’interno della testa, potevano  lanciare pietre fuori dagli occhi, dalla bocca e dagli orecchi della  statua lasciati aperti a questo scopo. 

14. Si potrebbe forse supporre che in quel tempo l’esecuzione di  opere di questa specie avrebbe dovuto richiedere dei secoli. O no!  Basti pensare a quali siano le possibilità di esecuzione di un milione  di braccia sotto una direzione esperta ed avveduta, ed allora si  comprenderà come Hanoch poteva compiere un simile lavoro entro  il termine di sette anni; e ciò con tanta maggior sicurezza se si  considera la più grande forza degli uomini di allora, il loro zelo e  certamente anche l’influenza potente del Serpente [Satana].  

Jakob Lorber – Giuseppe Vesco

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