ALLA LUCE DELLE RIVELAZIONI A MARIA VALTORTA
Il Quinto Comandamento: “Non uccidere”.
I peccati che uccidono le anime sono molto peggiori di quelli che uccidono il corpo.
Quei peccati, che uccidono l’anima propria o altrui, sono difficilmente considerati come peccati contro il Quinto Comandamento, ed invece sono molto più lesivi, per la salvezza eterna, di un omicidio verso una carne.
Vi è mai capitato di sentir dire: “Non faccio del male a nessuno anche se convivo con una persona divorziata, anzi l’aiuto. Che colpa ne ha lui o lei se hanno avuto un marito o una moglie intrattabili o peggio malvagi?”
Gesù ci risponde che il male lo facciamo anche in questo caso perché lo facciamo alle nostre anime, che per Lui sono “qualcuno”, (anzi per ognuna di esse Lui è venuto a farsi trucidare in maniera così atroce) e perché così facendo commettiamo un duplice adulterio.
Lo stesso vale per chi calunnia o porta altre anime alla disperazione o per quei genitori (che come abbiamo già letto nella precedente riflessione sul Quarto Comandamento) col loro errato comportamento portano le anime dei figli alla distruzione e a volte anche alla morte.
Un esempio di quanto male può fare una cattiva madre lo abbiamo appena letto nella confessione fatta da Maria Valtorta. Eppure lei ha continuato ad amare e a soffrire per la salvezza di sua madre, tanto da permettere a Gesù di recuperarla all’ultimo istante.
a cura del Team Neval
Riflessioni di Giovanna Busolini
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