L'anima è la croce di Gesù
L'anima è la croce di Gesù, è la sua croce di amore nella quale non solo si appoggia, ma penetra, ma vive con l'effusione del suo Sangue, e mentre la
dura croce di legno era insensibile ai Misteri della Passione, questa nuova croce soffusa di grazia, accoglie tutti i gemiti e gli slanci dell'immolazione di Cristo per offrirli al Padre accompagnati dal Verbo di amore
del Sacramento.
Il Sacrificio di Gesù per il Sacramento, il Sacramento per il Sacrificio!
O misteri palpitanti dell'amore di Dio!
Con quali chiodi si unisce Gesù alla piccola anima! Ah! nei misteri dell'unione non vi sono né chiodi, né catene, né strumenti di supplizio.
Qui tutto è carità. Carità che discende, che si umilia, che avvince per trasformare, per elevare, per sostenere.
I chiodi, i vincoli, i legami sono tutti di amore, perché Gesù si slancia verso l'anima con l'amplesso della misericordia e l'unione è prodotta
dalla corrispondenza della volontà.
Basta che l'anima aderisca alle piaghe, le adori, le baci e ne succhi il Sangue divino; basta che intenda il patire, lo apprezzi, lo adori in Gesù, lo voglia e lo chieda
per sé.
Il patimento è la porta che schiude l'anima a tutte le effusioni della grazia ed è il cemento che unisce alle piaghe di Cristo. Esso distrugge la vita umana mentre
il Sangue infonde la vita divina, confermando l'anima nella fede e nella grazia.
Così, nell'amplesso della misericordia, manifestata nell'immensa carità di Cristo, l'anima, messa a contatto delle mani, dei piedi, del petto adorabile
di Gesù, sfiorando le sue labbra insanguinate, sente ripetere il grido amoroso, doloroso, ineffabile: «Sitio! Sitio!».
E comprende che Gesù non ha soltanto sete di ricevere, ma ha sete di profondere i suoi Tesori, brama di dare il suo Sangue. Ma chi apre il cuore, la mente, lo spirito per
ricevere il grande dono di Gesù? q. 13 : 22 marzo
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