L’educazione e l’evangelizzazione dei figli
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La famiglia quindi, che legge unita la Sacra Scrittura dopo aver pregato comunitariamente (genitori con figli, come desidera la Madonna) e che vive i messaggi mariani, non ha bisogno che alcuno l'ammaestri "E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna" (1 Giovanni 3,27). Naturalmente tali parole vanno considerate non come atteggiamento superbo verso chicchessia, bensì nei confronti di coloro che "predicano un vangelo diverso da quello ricevuto" (Galati 1,8 seg.).
Di fondamentale importanza per i genitori è, inoltre, l'insegnamento sull'Inferno, sul Purgatorio e sul Paradiso. Senza tale conoscenza il cristianesimo non ha più senso: diventa una semplice filosofia. "Tremate e non peccate.." (Salmo 4,5) c'insegna la Scrittura; Gesù nomina l'Inferno numerose volte nel Vangelo (Matteo 25,41-Luca 16,19- ecc.) per metterci in guardia da tale pericolo. San Giovanni Bosco parlava spesso ai suoi ragazzi di Valdocco sia dell'Inferno, sia del Paradiso: non aveva paura, lui! La Madonna mostrò (senza neanche consultare i "pedagogisti moderni", sic!) l'inferno ai "bambini" di Fatima; adesso invece si tende, anche durante le lezioni di catechismo, a "spostare" ... sine die tale insegnamento. Inoltre Maria Santissima, scandalizzando certi "cosiddetti" cristiani, parla spesso dell'attività demoniaca, ovviamente per insegnarci a temerla e a combatterla, indicandoci che il vero nemico è satana: colui che tenta al male l'umanità, come nel Paradiso Terrestre. Satana sulla cui esistenza ed attività molti "cristiani" nutrono, purtroppo, dei dubbi, agisce "poco disturbato" dalle scarse preghiere di coloro che credono ai teologi eretici anziché alla Sacra Bibbia ed ai messaggi mariani.
Q uindi, sull'esempio di Gesù (unico e vero Maestro- "E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro maestro, il Cristo"- Matteo 23,10) e di Maria, i genitori devono insegnare ai figli, come ripeto, queste tre realtà alla luce della Sacra Scrittura e dei messaggi mariani, senza lasciarsi convincere del contrario da nessuno! E senza delegare ad "altri" questo compito! L'inosservanza infatti di tale impegno ha comportato che... quasi più nessuno ne parla e satana serpeggia come non mai!.
La sana educazione familiare è assai utile anche per non cadere vittima di certi movimenti e di certe catechesi come risulta dalla seguente lettera altamente illuminante.
"...Sono un povero uomo qualunque, ho 44 anni, sono sposato, ho 3 figli studenti, mia moglie è casalinga, lavoro come modesto funzionario amministrativo in una pubblica azienda, ho un diploma di scuola media superiore, svolgo (nel piccolo) attività politica nel Partito che si vanta ufficialmente di seguire i dettami della Chiesa; nel passato ho goduto di esperienze di fede che mi avevano arricchito interiormente, incoraggiandomi ad interessarmi degli altri, per rendermi loro utile, senza chiudermi in me stesso. Ho fatto Azione Cattolica, Catechismo, l'esperienza dei "Cursillos di Cristianità"; poi, approdato alla politica e diventato Consigliere circoscrizionale, ho cercato di portare la testimonianza nel Partito e nelle istituzioni pubbliche, sapendo che era mio dovere.
Tutto quanto detto è stato da me portato avanti, con l'aiuto di Dio, unitamente al lavoro ordinario e ad una mole enorme di lavoro straordinario che necessita, per far vivere una famiglia numerosa, con un solo stipendio, e conservando l'onestà nelle tentazioni che si presentano spessissimo a chi svolge, sia pure nell'ultimo gradino, attività politica.
Già, dopo quasi vent'anni di matrimonio, l'unione familiare scricchiolava in modo preoccupante, quando incontrammo "i neocatecumenali". Andammo alle loro prime conferenze (perché così bisogna chiamare gli incontri nei quali parla solo colui che spiega). Ero tranquillo perché la parrocchia, dando loro una sede, garantiva quella esperienza.
Non sapevamo, e nessuno degli invitati sapeva che, aderendo a quegli incontri, avremmo dovuto impegnare, per circa 20 anni, le nostre serate, le nostre nottate, in un numero variabile da due a quattro, a settimana, e spesso anche le domeniche ed i fine-settimana!
Non sapevamo, e nessuno sapeva che, una volta entrati in quel gruppo, ci sarebbe stato una sorta di "lavaggio del cervello"; pressioni psicologiche tali da rendere difficile, se non impossibile, la fuga da questa strana associazione!
Sì, anche se i responsabili proibiscono categoricamente di pronunciare le parole: Gruppo, Associazione, ecc., ed impongono quelle che nulla significano, come: "Cammino, Esperienza...essi costituiscono un'Associazione, o per meglio dire, una "Setta segreta", dal momento che vengono manovrati dall'alto, attraverso una gerarchia piramidale che viene rigorosamente tenuta segreta, e che giunge fino a "Lui": Kiko Arguello! Lui ha stabilito come si sta, come si siede, come si canta, come cosa si suona, come si prega, come ci si confessa, come ci si comunica, come si leggono le Sacre Scritture!...lasciando intendere che chi non fa tutto ciò è perduto o è nell'errore! E' lui che ci impone di dormire pochissimo, spesso anche 4 volte a settimana: due per gli incontri comunitari e due per le preparazioni! (Si va a letto non prima delle 24, spesso all'una, dovendomi poi svegliare alle 6 del mattino per andare a fare 12 ore di lavoro!).
E' lui che ci impone di abbandonare i figli, a casa, per correre alla liturgia della parola del Mercoledì e alla celebrazione dell'Eucarestia del Sabato. E' lui che ha stabilito che la Messa del sabato notte deve essere celebrata non in Chiesa, ma in una stanza, e che deve durare almeno 4 ore! E' lui che, sempre tramite la gerarchia piramidale senza volto, ci impedisce, di fatto, di comunicare con gli altri cristiani, di avere altri interessi, di entrare (nella pratica, perché non lo diranno mai esplicitamente!) in una chiesa cattolica qualsiasi, di assistere ad una Messa "qualsiasi"!.
Con sottili giochi psicologici e con pressioni, hanno ridotto decine di persone a non riconoscere eguale valore alla consacrazione "normale", in una chiesa "normale", rispetto alla celebrazione della loro "comunità"! - (E' talmente vero questo che ricordo il caso di un neocatecumenale che, dovendo far battezzare la figlioletta malata in una data fissata per la "cerimonia neocatecumenale", non si decideva, contro la Parola di Dio (Siracide 38,1 seg.), a spostare il battesimo in data diversa, in una "messa qualsiasi". Nonostante gli spiegassi che ogni messa ha il medesimo valore, decise ugualmente di far battezzare la figlia ancora convalescente durante la lunga celebrazione serale neocatecumenale-NDA).
La stessa parola "comunità" non ha più il significato di accomunarci agli altri fratelli in Cristo, ma solo quello di stringere, fino a soffocarli, gli adepti della Setta tra loro, separandoli sempre più da tutto il Corpo Mistico!
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