lunedì 10 agosto 2020

Il Terzo Segreto



La Battaglia  Finale del Diavolo

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Deve essere rivelato al mondo nel 1960

Perché proprio nel 1960? Nel 1955 il Cardinale Ottaviani le chiese  perché non andasse rivelato prima del 1960. Lei gli rispose: “perché sarà  più chiaro (mais claro) per allora”. Suor Lucia aveva fatto promettere  al Vescovo di Leiria-Fatima che il Segreto sarebbe stato letto al mondo  nel momento della sua morte, ma ad ogni modo non più tardi del 1960  “perché la Beata Vergine desidera così”.78 Il Canonico Barthas aggiunse  inoltre: “per di più, [il Terzo Segreto] sarà ben presto conosciuto, dal  momento che Suor Lucia afferma che la Madonna desidera che esso  venga rivelato a partire dal 1960”. Come vedremo nel Capitolo 14, nel  2007 sarebbe stato proprio il Cardinale Bertone in persona a rivelare  l’esistenza di due buste sigillate, ciascuna recante su di se l’annotazione,  scritta da Suor Lucia, che per ordine della Madonna la busta non doveva essere aperta prima del 1960, e che a farlo non potevano essere altri se  non il Vescovo da Silva o il Patriarca di Lisbona. 
Questa testimonianza ci porta ad un terzo punto cruciale riguardante  il Segreto: il fatto che esso andava rivelato nel 1960. Eppure, nel  febbraio 1960 il Patriarca di Lisbona dichiarò:

Il Vescovo da Silva la mise (la busta sigillata da Lucia) in un’altra busta sulla quale scrisse che la lettera andava aperta nel  1960 dal sottoscritto, Vescovo José Correia da Silva, se ancora vivo, o altrimenti dal Cardinale Patriarca di Lisbona.79 [enfasi aggiunta] 

Padre Alonso ci narra che: 

Altri Vescovi hanno parlato – e con autorità – dell’anno 1960  come quello indicato per l’apertura della famosa lettera. Così,  quando l’allora Vescovo titolare di Tiava ed il Vescovo ausiliare di  Lisbona chiesero a Lucia quando il Segreto dovesse essere svelato,  ricevettero sempre la stessa risposta: nel 1960.80 [enfasi aggiunta]

Nel 1959, il nuovo Vescovo di Leiria, Venancio, dichiarò: 

Penso che la lettera non sarà aperta prima del 1960. Suor Lucia ha chiesto che non venisse aperta prima della sua morte o  comunque non prima del 1960. Oggi siamo nel 1959 e Suor Lucia  gode di buona salute.81 [enfasi aggiunta]

Infine, abbiamo l’annuncio dato dal Vaticano l’8 febbraio 1960  (apparso in un comunicato stampa dell’agenzia portoghese A.N.I.) riguardante la decisione di tenere nascosto il Segreto – un documento  su cui torneremo più approfonditamente nel capitolo 6. L’annuncio del  Vaticano fu il seguente:

… è molto probabile che la lettera, nella quale Suor Lucia scrisse le parole che la Madonna ha confidato come un segreto ai tre pastorelli nella Cova da Iria, non sarà mai aperta.82 [enfasi  aggiunta]

Fin qui, tutti gli indizi portano ad un segreto scritto sotto forma  di lettera, su di un unico foglio di carta che contiene circa 20-25 righe  scritte a mano, con margini di circa ¾ di centimetro su entrambi i  lati; un segreto che avrebbe dovuto essere rivelato entro il 1960, ed in  quell’anno in particolare, perché “sarebbe stato più chiaro [mais claro]”  per allora.

Fu questo il documento consegnato dal Vescovo Venanzio al Nunzio  Papale, il quale lo trasferì poi al Sant’Uffizio (conosciuto ora come  Congregazione per la Dottrina della Fede) nel 1957:

Giunto in Vaticano il 16 aprile 1957, il Segreto fu indubbiamente  posto sulla scrivania personale di Papa Pio XII, dentro una piccola  scatola di legno, recante l’iscrizione Secretum Sancti Officii (Segreto del Sant’Uffizio).83

È importante notare che il Papa era a capo del Sant’Uffizio, prima  che Papa Paolo VI riorganizzasse la Curia Vaticana nel 1967. Pertanto  il Papa aveva tutto il diritto di trattenere presso di se il Terzo Segreto  e la busta poteva ben essere marchiata con la scritta “Segreto del  Sant’Uffizio”. Essendo il Papa a capo del Sant’Uffizio, questa scatola  divenne parte degli archivi del Sant’Uffizio. Bisogna tenere bene in  mente questi fatti per poter capire fino in fondo alcune considerazioni  che faremo più avanti.

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Padre Paul Kramer

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