sabato 14 novembre 2020

Regina della Famiglia

 


Apparizioni a Ghiaie


Le estasi 

Le estasi di Adelaide sono vere, non simulate, come  ammettono vari testimoni, tra cui medici e psichiatri. La realtà  delle estasi di Adelaide è provata in particolare dalle relazioni della dott.ssa Eliana Maggi e del dott. Giulio Loglio. 

La dott.ssa Maggi, dal 19 maggio, sempre presente alle  apparizioni, poté controllare direttamente l'estasi di Adelaide, e  ne afferma l'assoluta verità. 

La dottoressa, la cui integrità morale e competenza scientifica è riconosciuta anche dai contrari alle apparizioni, confermò il suo giudizio positivo sull'estasi di Adelaide a padre  Mario Mason S. J., il 6 gennaio 1946. Il padre Mason, dopo  aver tenuto un corso di predicazione a Orsenigo (Corno), stava  sulla strada in attesa di un passaggio di fortuna: fu proprio la  dott.ssa Maggi a darglielo. Il 5 dicembre 1986, ricordando l'episodio, mi disse: 

- Fu un incontro meraviglioso e imprevisto, nel quale la  dottoressa, che prima non conoscevo, mi garantì l'assoluta  veracità dello stato di estasi di Adelaide, durante le apparizioni, e  il suo ritorno immediato alla normalità psicofisica, appena queste  finivano. 

Il dott. Loglio, dal 20 maggio sempre presente alle apparizioni, eccetto il giorno 28, poté anche lui controllare direttamente l'estasi di Adelaide e provarne la verità. 

Durante la prima apparizione, emozione e tensione sono  più evidenti, tanto che la sorella Palmina, spaventata, corre a  dire alla mamma: "L'Adelaide l'è morta in pè" (Adelaide è  morta in piedi), esprimendo così nel suo linguaggio infantile  l'estasi di Adelaide. 

Il fenomeno era così reale e impressionante, da attirare  subito l'attenzione dell'amica Bettina, che non brillava per spirito d'osservazione, e poi, da procurare lo sgomento nelle compagne presenti, le quali osservano Adelaide in quello stato per  dieci minuti e la chiamano più volte, scuotendola anche per un  braccio, senza ottenere da lei risposta. La piccola veggente  doveva ancora adattarsi a un fenomeno nuovo e sorprendente. 

Nelle successive apparizioni Adelaide è semplice e naturale. Il corpo è perfettamente a suo agio, composto, equilibrato e rilassato. Il polso è quasi normale. Il colorito si ravviva leggermente. Non ci sono stati di catalessi: né tensione, o rigidità, o  rovesciamento della nuca all'indietro. Al momento dell'apparizione, con il volto assorto, Adelaide fissa gli occhi verso un  punto preciso, alto pochi metri da terra. 

Mostra di essere completamente estranea all'ambiente che  la circonda, alle reazioni dei presenti, alle pressioni della folla,  che minaccia di travolgerla, ai colpi di rivoltella e di mitra sparati dai militari, a pochi passi da lei per tenere lontana la folla, al  volo radente degli aerei, che spaventano i presenti. 

Che Adelaide durante l'estasi fosse estranea all'ambiente e  vivesse come immersa in un altro mondo, lo conferma la testimonianza interessante del contadino Giovanni Perico, sottoscritta  anche dal figlio Franco. 

Il sig. Perico scrive: 

"Il giorno 14 maggio (domenica) verso sera vedendo come  il tempo minacciava, preso sulla bicicletta mio figlio Franco,  andai verso i miei campi per ammucchiare il fieno. Passai dal  Torchio e ad un certo punto vidi un crocchio di bimbi e poi a  distanza una bambina inginocchiata in mezzo alla strada. Ho  fretta, perciò suono il campanello, ma non si sposta. Suono  ancora, ma la bambina non dà segno di nulla. Indispettito scendo  dalla bicicletta e le dico: "Ti darei uno schiaffo". Ma la bambina  non si mosse e non mostrò di capire. Vidi che stava in ginocchio  con le mani giunte e gli occhi fissi in alto. Il giorno dopo da mio  figlio sentii dire: "Sai perché quella bambina non si muoveva,  babbo? Perché vedeva la Madonna!". 

Durante l'estasi si può toccare, pungere con spilli, anche in  profondità, in diverse parti del corpo, accostare una fiamma alla  sua pelle. 

L'estasi sopraggiunta all'ultima apparizione, tolse di colpo  ad Adelaide i violenti dolori causati da una colica viscerale che  la faceva soffrire da due ore. 

Adelaide, durante l'estasi, rimane intensamente attenta alla persona con cui parla, e dalla quale non distoglie mai lo  sguardo. 

Essa parla, muove le labbra, ma non emette alcun suono, così nessuno riesce a udire e capire ciò che dice. 

È un fenomeno che accadde a Bernardetta Soubirous e ad altri veggenti. 

È uno degli aspetti misteriosi delle apparizioni, che  essendo un fatto soprannaturale, non potranno mai avere una  adeguata risposta dai nostri mezzi d'indagine naturale. 

La stessa osservazione si deve tenere presente quando ci  domandiamo in quale modo avviene l'incontro con la Vergine  Maria. 

Noi possiamo formulare delle ipotesi, ma non avremo mai  la spiegazione scientifica del fenomeno. Esso resterà sempre al  di là delle nostre esperienze e conoscenze naturali. 

Le osservazioni dei medici e le esperienze scientifiche  sono necessariamente limitate, perché esse possono raggiungere  solo le condizioni della veggente e non la Vergine, che comunica con lei, perché la Vergine Maria non appartiene più al  nostro cosmo. Il suo corpo glorioso, non ha più le nostre caratteristiche spazio-temporali. 

Proprio perché non si è tenuto conto di questa verità, si è  esaminata l'esperienza della veggente nell'ottica del sospetto, e  si è voluto spiegare il suo comportamento naturale e la sua semplicità, ricorrendo alle ipotesi dell'inganno, dell'eterosuggestibilità, del sogno ad occhi aperti o dell'illusione. 

La conoscenza del Cristo risuscitato, che mangiava e si  faceva toccare, perché si trattava della più oggettiva delle sue  manifestazioni, aveva già delle modalità misteriose, che gli apostoli notarono bene, divenendo testimoni di quella risurrezione.  Essi esitarono a riconoscerlo, dubitarono (Mt. 28,17; Mc. 16,14;  Le. 24,36-38; Gv. 20,15). Questo fu dovuto al modo particolare  di comunicazione tra il mondo divino (eterno) al quale apparteneva ormai il Cristo, e il mondo cosmico di cui continuavano a  far parte gli apostoli. 

La storia delle apparizioni dimostra che esiste tutta una  gamma di comunicazioni: sono diverse le modalità con cui la  Vergine appare a Lourdes, a Fatima, o a Ghiaie. 

Mi pare che nell'esaminare i fatti di Ghiaie qualcuno  abbia dimenticato un dato importante: il dono eccezionale delle  apparizioni non è affatto visione beatifica né comunicazione  assoluta. È un segno del cielo. Per questo la Chiesa mantiene le  apparizioni in una categoria molto umile, come materia in cui si  può credere ma non come dati certi di fede. Una corretta valutazione non deve dunque assolutizzare le apparizioni e i messaggi  trasmessi. C'è del relativo nelle apparizioni: i vestiti, il colore  dei capelli, degli occhi, l'età dimostrata dalla Vergine, l'altezza,  ecc. I corpi gloriosi non hanno più età perché sfuggono al tempo  cosmico. 

Una autentica apparizione è sempre conoscenza della Vergine e vera comunicazione con lei, anche se appare sotto segni e  con vestiti relativi a un tempo, a un luogo, a dei veggenti, a un  particolare messaggio. 

Se la Sacra Scrittura, che è Parola di Dio, ha la sua parte  di relatività, secondo le caratteristiche particolari di ciascun  scrittore sacro, tanto più le apparizioni hanno una relatività che  deve essere valutata con prudenza e acutezza, in ogni caso e per  ogni singola circostanza. Questa relatività è dovuta al fatto che  Dio e la Vergine si adattano al veggente e alla situazione locale,  ma anche alle ripercussioni vive e normali che la comunicazione suscita in ciascun veggente. 

Se si fosse tenuto conto di questo, non si sarebbe perduto  tempo a fare domande inutili, atte a confondere la mente di  Adelaide, negli estenuanti interrogatori cui fu sottoposta. Dal  libro del Cortesi Le visioni della piccola Adelaide Roncalli, traggo a mò di esempio, alcune domande: 

- Sul capo della Vergine stava una corona a punte: quante erano le punte? 

 La barba di San Giuseppe era color castano, caffèchiaro, o biondo-scuro? 

 Il suo bastone poggiava a terra o era sollevato di circa 50 cm.? 

 Gesù Bambino stava sul braccio destro o sinistro della Madre? 

 Erano colombe, o colombine, o quaglie gli uccellini nelle mani della Madonna? Ecc.... 

Nonostante ogni contestazione, la veggente sostiene di  avere visto realmente la Santa Vergine. Per questa ragione dice,  dopo le estasi, che gli occhi le dolgono "per lo splendore della  Madonna". 

L'estasi della veggente può essere considerata un serio argomento di autenticità.

Severino Bortolan

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