LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
L’esilio sarà per tutti una grande vergogna. Con Dio si può giocare. Con gli uomini non si gioca. Con il peccato non si gioca, perché essi non giocano mai.
Quando si gioca con Dio, c’è sempre spazio per la sua misericordia e il perdono, per il pentimento e per la conversione. Con gli uomini questo non c’è.
L’uomo in un istante uccide, violenta, stupra, rapisce, estorce, compie azioni che non possono essere più riparate. Il Signore è sempre misericordioso.
Gli Assiri non sono misericordiosi. Essi vengono, depredano, distruggono, devastano, creano deserto e desolazione, portano in esilio.
Il Signore permette tutto questo perché Israele faccia la differenza tra la sua stalla dorata e la stalla piena di letame degli altri popoli e degli altri dèi.
Come viene svergognato un ladro sorpreso in flagrante, così restano svergognati quella della casa di Israele, tutto il popolo del Signore.
Essi saranno svergognati con i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. Tutti partiranno per l’esilio. Nessuno di loro resterà in terra di Giuda.
Dio trova sempre una ragione per avere pietà dell’uomo. L’uomo mai trova una ragione per usare misericordia ai suoi simili. La differenza è di amore.
Dio è amore. L’uomo non è amore. Per questo regna infinita differenza tra Dio e l’uomo nel comportamento. Israele nell’esilio imparerà ad amare il Signore.
L’esilio non è una punizione del Signore. È una scelta del popolo. Ha detto di amare gli stranieri, sperimenterà la differenza di amore tra Dio e gli stranieri.
È una vergogna grande per tutti gli uomini riveriti, osannati, celebrati, ammirati prendere la via dell’esilio, vestiti di stracci, a piedi scalzi, privi di tutto.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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