giovedì 10 dicembre 2020

l Mistero dell’Iniquità è nemico di tutta l’umanità

 


Il Mistero dell’Iniquità


G) Colui che verrà nel proprio nome sarà l’Anticristo


Il regno mondiale dell’Anticristo “la cui venuta avverrà nella potenza  di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri”  (2 Ts 2,9) porterà alla manifestazione del Mistero dell’Iniquità (2,7)325  che “avverrà nella sua ora” (2,6), e che sarà a sua volta distrutto  completamente dalla mano dell’Onnipotente: “il Signore Gesù lo  distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire  della sua venuta.” (2,8). 

Dio permetterà che la tremenda malvagità del Mistero dell’Iniquità  abbia luogo “con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in  rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E  per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla  menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto  alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità” (2,10-11).

La sconfitta e l’annientamento del Mistero dell’Iniquità, simbolizzato  da Babele (Gen 11,9), cioè un entità globale (Gen 11,1), viene annunciata  nelle Scritture a partire dalla Genesi (11,9): “per questo la si chiamò  Babele” (Bel = Bal o Baal). Babele, il Mistero di Babilonia, è descritto  così, nell’Apocalisse: 

 — “sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: ‘Babilonia la  grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra.’ E vidi che  quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di  Gesù.” (Ap 17,5-6) [enfasi aggiunta]

 — “‘È caduta, è caduta Babilonia la grande… quella che ha  abbeverato tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione … (Ap  14,8) ‘Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio  sulla fronte o sulla mano berrà il vino dell’ira di Dio...’ (Ap 14,9-10)  ‘Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio  e la fede in Gesù’.” (Ap 14,8)

— “È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dei sono a 

terra, in frantumi.” (Is 21,9)

— “È caduta, è caduta Babilonia la grande”. (Ap 18,2)

— “Con la stessa violenza sarà precipitata Babilonia, la grande città, 

e non più riapparirà”. (Ap 18:21)

— “La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle  nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa  di vino della sua ira ardente.” (Ap 16,19)

— “I re della terra che si sono prostituiti e han vissuto nel fasto con  essa piangeranno e si lamenteranno a causa di lei, quando vedranno il  fumo del suo incendio, tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti e diranno: ‘guai, guai, immensa città, Babilonia, possente città! In  un’ora sola è giunta la tua condanna’.” (Ap 18,9-10)

Padre Paul Kramer

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