17 dicembre 2020
Questa purificazione dell'anima mediante la mortificazione interiore non è qualcosa di meramente negativo. Non si tratta solo di evitare ciò che è al confine del peccato; al contrario, consiste nel saper privarsi, per amore di Dio, di ciò che sarebbe lecito non privarsi.
Questa mortificazione, che tende a purificare la mente da tutto ciò che non è di Dio, è diretta in primo luogo a liberare la memoria dei ricordi che vanno contro il sentiero che ci conduce al Cielo. Quei ricordi possono perseguitarci mentre lavoriamo o riposiamo e anche mentre preghiamo. Senza violenza, ma prontamente, metteremo i mezzi per rimuoverli, sapendo fare lo sforzo necessario affinché la mente si riempia ancora una volta dell'amore e del desiderio divino che orienta la nostra giornata oggi.
Con l'immaginazione può succedere qualcosa di simile: quella briga di inventare romanzi di tanti generi diversi, inventare storie fantastiche che sono inutili. "Porta via quei pensieri inutili che, almeno, ti fanno perdere tempo." Anche allora, dobbiamo reagire rapidamente e tornare con calma al nostro compito ordinario.
In ogni caso, la purificazione interiore non si limita a svuotare la comprensione di pensieri inutili. Va molto oltre: la mortificazione dei poteri ci apre la strada alla vita contemplativa, nelle varie circostanze in cui Dio ha voluto collocarci. Con quel silenzio interiore per tutto ciò che è contrario alla volontà di Dio, inappropriato per i suoi figli, l'anima si trova pronta al dialogo continuo e intimo con Gesù Cristo, in cui l'immaginazione aiuta la contemplazione - per esempio, quando si contempla il Vangelo oppure i misteri del Santo Rosario - e la memoria riporta alla memoria le meraviglie che Dio ha fatto con noi e della sua bontà, che accenderà il cuore di gratitudine e renderà più ardente l'amore.
La liturgia dell'Avvento ci ripete molte volte questo annuncio urgente: il Signore sta arrivando e per lui deve essere preparata una strada larga, un cuore puro. Crea in me, o Dio, un cuore puro , te lo chiediamo. E nella nostra preghiera oggi prendiamo propositi concreti di svuotare i nostri cuori di tutto ciò che non piace al Signore, di purificarlo mediante la mortificazione e di riempirlo di amore per Dio con continue manifestazioni di affetto per il Signore, come fecero la Beata Vergine e San Giuseppe. , con eiaculazioni, atti di amore e riparazione, con comunioni spirituali ...
Molte anime trarranno beneficio anche da questo nostro sforzo per preparare una degna dimora per il Salvatore. Potremo dire a tanti che ci accompagnano sui nostri sentieri quello che quel vecchio canto popolare esprime con semplicità: so di un sentiero pianeggiante / dove si raggiunge Dio / con la Vergine per mano .
Le chiediamo che la nostra vita sia sempre, come chiese San Paolo ai primi cristiani di Efeso, un cammino nell'amore
https://www.hablarcondios.org/meditaciondiaria.aspx
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