La Battaglia Finale del Diavolo
Non c’è da stupirsi che i peggiori nemici della Chiesa abbiano gioito dinanzi al nuovo orientamento del Concilio e ai cambiamenti radicali che esso ha introdotto. Non v’è inoltre alcun dubbio sulla loro gioia nel vedere il catastrofico e repentino collasso avvenuto in ogni dipartimento della struttura ecclesiastica dopo il Vaticano II. Qualsiasi statistica pubblicata al riguardo dimostra che ai drammatici e repentini cambiamenti, portati avanti dal Vaticano II, hanno fatto seguito tracolli altrettanto drammatici nel numero dei sacerdoti e dei religiosi, in quello delle nuove ordinazioni, dei nuovi seminaristi, delle conversioni e dei battesimi. Subito dopo il Vaticano II, almeno 50.000 sacerdoti lasciarono il proprio incarico e nel 2009 il numero totale dei Sacerdoti è inferiore di circa 50.000 unità rispetto alle cifre di 44 anni fa! Nel 1997 sono stati celebrati meno battesimi, negli Stati Uniti, di quelli celebrati nel 1970.207
Anni prima di diventare Papa, l’ex Cardinale Ratzinger parlò di un “continuo processo di decadenza, avvenuto fondamentalmente sulla base delle richieste del Concilio, e che quindi ha screditato il Concilio agli occhi di molte persone”.208 Ma il Cardinale Ratzinger, insieme agli altri che avevano presieduto su questo nuovo orientamento del Vaticano II, continuava ad insistere che avevamo bisogno di altre riforme di quel genere:
Questo vuol dire che il Concilio in se debba essere revocato? Certamente no. Vuole solo dire che la vera accettazione del Concilio non è in realtà mai veramente cominciata. Ciò che ha rovinato la Chiesa dopo il Concilio non è stato il Concilio stesso, ma il rifiuto di accettarlo... l’obiettivo quindi non è quello di sopprimere il Concilio, bensì di scoprire il vero concilio e di approfondirne le sue vere intenzioni alla luce dell’esperienza corrente.209
Continuando su questa linea, e citando a suo vantaggio uno dei teologi neo modernisti che più hanno aiutato a produrre questo disastro nella Chiesa, il Cardinale Ratzinger dichiarò:
Il fatto è, come disse Hans Urs von Balthasar già nel 1952, … che essa [la Chiesa] deve abbandonare molte delle cose che le hanno fin qui dato sicurezza e che ha considerato come date per scontato. Essa deve abbatere gli antichi bastioni ed affidarsi solamente allo scudo della fede.210
L’appello dell’ex Cardinale affinché la Chiesa “abbatta i suoi antichi bastioni” è forse la più seria ammissione di tutto ciò che riguarda il nuovo orientamento rivoluzionario della Chiesa, adottato a partire dal Concilio Vaticano II. Perché il Cardinale, usando le parole “antichi bastioni”, non poteva riferirsi ad altro se non alle tradizionali difese che la Chiesa ha da sempre usato contro i propri nemici –che l’ex cardinale descrisse allora come “molte delle cose che le hanno fin qui dato sicurezza e che ha considerato come date per scontate.” Il cardinale sembrò ammettere il suo desiderio di veder abbattute quelle stesse difese che avevano dato alla Chiesa la propria sicurezza! A quanto pare, secondo il modo di vedere del cardinale, la Chiesa avrebbe dovuto affidarsi “solamente allo scudo della fede”. Ma cosa significa? Com’è possibile mantenere salda la propria fede se non è tenuta al sicuro da quegli stessi antichi bastioni che il Cardinale desiderava venissero abbattuti?
Citando poi il “nuovo teologo” Hans Urs von Balthasar come fonte per questa demolizione dei bastioni, l’allora Cardinale sembrò sostanzialmente benedire la “nuova teologia” ed il suo progetto di sradicare la tradizionale teologia della Chiesa, con le sue chiare e precise definizioni delle verità alle quali i Cattolici sono tenuti a credere. Nel suo appello affinché gli “antichi bastioni” vengano abbattuti, si può intravedere chiaramente un “desiderio di distruggere”. Questa definizione è presa da un libro dello scrittore Cattolico Atila Sinke Guimarães, intitolato Animus Delendi (“desiderio di distruggere”). Guimarães ci mostra che i “riformatori” conciliari e post conciliari nella Chiesa erano motivati da una certa mentalità, che ritiene la distruzione della “vecchia” Chiesa come un qualcosa di “tragico, ma necessario” per la “crescita ed il rinnovamento” della Chiesa nel “mondo moderno”. Quali sono questi “bastioni” che dovrebbero essere abbattuti? La Madonna ha detto che il dogma della Fede sarà sempre conservato in Portogallo. I dogmi sono essi stessi dei bastioni a difesa della Chiesa. Ovviamente, quindi, questa demolizione dei bastioni inizierà minando alle fondamenta le definizioni dogmatiche, anche se i “nuovi teologi” neo modernisti che agiscono da anni proprio a questo scopo, continuano a far finta di rispettarle, a parole. I dogmi possono essere colpiti in vari modi: 1) semplicemente ignorandoli, e facendoli praticamente scomparire; 2) rimpiazzando i termini chiari con quelli ambigui – vedi, ad esempio, l’uso della parola “essere” scambiata con “sussistere”; 3) Definendo un dogma “teologia datata”, come nella Dichiarazione di Balamand e nelle varie affermazioni degli alti prelati, citati nel precedente capitolo; 4) pretendendo che non esistano definizioni dogmatiche infallibili alle quali tutti i Cattolici sono tenuti a credere, parola per parola; 5) affermando che i dogmi Cattolici definiti infallibilmente possano e debbano cambiare nel corso del tempo; e 6) laddove si parli del dogma per cui non v’è salvezza al di fuori della Chiesa Cattolica, riferendosi sempre ai non cattolici usando le parole “fedeli” o “Cristiani”.
Quali sono con precisione quei bastioni che questi “riformisti” vorrebbero abbattere? Meglio citare un‘altra volta ciò che predisse con precisione Papa Pio XII, nelle sue ispirate parole in merito all’imminente crisi della Chiesa:
Sono preoccupato per i messaggi della Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere di Maria riguardo ai pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro l’atto suicida di alterare la Fede nella Sua Liturgia, la Sua Teologia e la Sua anima... Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il Suo passato storico
Pio XII identificò tre elementi della Chiesa che gli “innovatori” avrebbero voluto cambiare: la Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima (ovvero la Sua stessa natura). È giusto far notare che Papa Pio XII, basandosi sul Messaggio di Fatima e su ciò che stava osservando di persona all’interno della Chiesa di allora, parlò di smantellare, distruggere e rifiutare queste cose nella Chiesa. In altre parole, “abbattere i bastioni”.
Padre Paul Kramer
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