mercoledì 6 gennaio 2021

“Abbattere i bastioni”

 


La Battaglia  Finale del Diavolo

Non c’è da stupirsi che i peggiori nemici della Chiesa abbiano  gioito dinanzi al nuovo orientamento del Concilio e ai cambiamenti  radicali che esso ha introdotto. Non v’è inoltre alcun dubbio sulla loro  gioia nel vedere il catastrofico e repentino collasso avvenuto in ogni  dipartimento della struttura ecclesiastica dopo il Vaticano II. Qualsiasi  statistica pubblicata al riguardo dimostra che ai drammatici e repentini  cambiamenti, portati avanti dal Vaticano II, hanno fatto seguito tracolli  altrettanto drammatici nel numero dei sacerdoti e dei religiosi, in quello  delle nuove ordinazioni, dei nuovi seminaristi, delle conversioni e dei  battesimi. Subito dopo il Vaticano II, almeno 50.000 sacerdoti lasciarono  il proprio incarico e nel 2009 il numero totale dei Sacerdoti è inferiore  di circa 50.000 unità rispetto alle cifre di 44 anni fa! Nel 1997 sono  stati celebrati meno battesimi, negli Stati Uniti, di quelli celebrati nel  1970.207

Anni prima di diventare Papa, l’ex Cardinale Ratzinger parlò di un  “continuo processo di decadenza, avvenuto fondamentalmente sulla base  delle richieste del Concilio, e che quindi ha screditato il Concilio agli  occhi di molte persone”.208 Ma il Cardinale Ratzinger, insieme agli altri  che avevano presieduto su questo nuovo orientamento del Vaticano II,  continuava ad insistere che avevamo bisogno di altre riforme di quel  genere:

 Questo vuol dire che il Concilio in se debba essere revocato?  Certamente no. Vuole solo dire che la vera accettazione del Concilio  non è in realtà mai veramente cominciata. Ciò che ha rovinato la  Chiesa dopo il Concilio non è stato il Concilio stesso, ma il rifiuto di accettarlo... l’obiettivo quindi non è quello di sopprimere il  Concilio, bensì di scoprire il vero concilio e di approfondirne le sue  vere intenzioni alla luce dell’esperienza corrente.209

Continuando su questa linea, e citando a suo vantaggio uno dei  teologi neo modernisti che più hanno aiutato a produrre questo disastro  nella Chiesa, il Cardinale Ratzinger dichiarò:

 Il fatto è, come disse Hans Urs von Balthasar già nel 1952,  … che essa [la Chiesa] deve abbandonare molte delle cose che le hanno fin qui dato sicurezza e che ha considerato come date per scontato. Essa deve abbatere gli antichi bastioni ed affidarsi  solamente allo scudo della fede.210

L’appello dell’ex Cardinale affinché la Chiesa “abbatta i suoi antichi  bastioni” è forse la più seria ammissione di tutto ciò che riguarda il nuovo  orientamento rivoluzionario della Chiesa, adottato a partire dal Concilio  Vaticano II. Perché il Cardinale, usando le parole “antichi bastioni”, non  poteva riferirsi ad altro se non alle tradizionali difese che la Chiesa ha  da sempre usato contro i propri nemici –che l’ex cardinale descrisse  allora come “molte delle cose che le hanno fin qui dato sicurezza e che  ha considerato come date per scontate.” Il cardinale sembrò ammettere  il suo desiderio di veder abbattute quelle stesse difese che avevano dato  alla Chiesa la propria sicurezza! A quanto pare, secondo il modo di  vedere del cardinale, la Chiesa avrebbe dovuto affidarsi “solamente allo  scudo della fede”. Ma cosa significa? Com’è possibile mantenere salda  la propria fede se non è tenuta al sicuro da quegli stessi antichi bastioni  che il Cardinale desiderava venissero abbattuti? 

Citando poi il “nuovo teologo” Hans Urs von Balthasar come  fonte per questa demolizione dei bastioni, l’allora Cardinale sembrò  sostanzialmente benedire la “nuova teologia” ed il suo progetto di  sradicare la tradizionale teologia della Chiesa, con le sue chiare e  precise definizioni delle verità alle quali i Cattolici sono tenuti a credere.  Nel suo appello affinché gli “antichi bastioni” vengano abbattuti, si  può intravedere chiaramente un “desiderio di distruggere”. Questa  definizione è presa da un libro dello scrittore Cattolico Atila Sinke  Guimarães, intitolato Animus Delendi (“desiderio di distruggere”).  Guimarães ci mostra che i “riformatori” conciliari e post conciliari nella  Chiesa erano motivati da una certa mentalità, che ritiene la distruzione  della “vecchia” Chiesa come un qualcosa di “tragico, ma necessario” per  la “crescita ed il rinnovamento” della Chiesa nel “mondo moderno”.  Quali sono questi “bastioni” che dovrebbero essere abbattuti? La  Madonna ha detto che il dogma della Fede sarà sempre conservato in  Portogallo. I dogmi sono essi stessi dei bastioni a difesa della Chiesa.  Ovviamente, quindi, questa demolizione dei bastioni inizierà minando  alle fondamenta le definizioni dogmatiche, anche se i “nuovi teologi” neo  modernisti che agiscono da anni proprio a questo scopo, continuano a far  finta di rispettarle, a parole. I dogmi possono essere colpiti in vari modi:  1) semplicemente ignorandoli, e facendoli praticamente scomparire; 2)  rimpiazzando i termini chiari con quelli ambigui – vedi, ad esempio,  l’uso della parola “essere” scambiata con “sussistere”; 3) Definendo  un dogma “teologia datata”, come nella Dichiarazione di Balamand e  nelle varie affermazioni degli alti prelati, citati nel precedente capitolo;  4) pretendendo che non esistano definizioni dogmatiche infallibili  alle quali tutti i Cattolici sono tenuti a credere, parola per parola; 5) affermando che i dogmi Cattolici definiti infallibilmente possano e  debbano cambiare nel corso del tempo; e 6) laddove si parli del dogma  per cui non v’è salvezza al di fuori della Chiesa Cattolica, riferendosi  sempre ai non cattolici usando le parole “fedeli” o “Cristiani”.

Quali sono con precisione quei bastioni che questi “riformisti”  vorrebbero abbattere? Meglio citare un‘altra volta ciò che predisse con  precisione Papa Pio XII, nelle sue ispirate parole in merito all’imminente  crisi della Chiesa:

Sono preoccupato per i messaggi della Beata Vergine a Lucia di  Fatima. Questo insistere di Maria riguardo ai pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro l’atto suicida di alterare la Fede nella Sua Liturgia, la Sua Teologia e la Sua anima... Sento  tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il Suo passato  storico

Pio XII identificò tre elementi della Chiesa che gli “innovatori”  avrebbero voluto cambiare: la Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua  anima (ovvero la Sua stessa natura). È giusto far notare che Papa Pio  XII, basandosi sul Messaggio di Fatima e su ciò che stava osservando  di persona all’interno della Chiesa di allora, parlò di smantellare,  distruggere e rifiutare queste cose nella Chiesa. In altre parole, “abbattere i bastioni”.

Padre Paul Kramer

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