I tre nemici del Regno
La carne
La carne, l'uomo carnale, è l'uomo, nell'anima e nel corpo, come viene da Adamo: limitato, come creatura, e incline al male e debole per il bene, come peccatore.
Ma l'uomo carnale si aggrappa ai propri modi di sentire, pensare, volere e vivere, resistendo così allo Spirito Santo, che vuole purificarlo e rinnovare tutti questi modi nella fede, speranza e carità. Vediamo, quindi, che senza la mortificazione della carne, il rinnovamento nello Spirito è impossibile (ibid. 307-337).
Il demonio
Il diavolo, o meglio i demoni, sono gli angeli caduti, che combattono in gli uomini contro l'opera del Salvatore. Perciò, quando nel Padre nostro chiediamo la liberazione dal male, siamo consapevoli che «il male non è una astrazione, ma designa una persona, Satana, il Maligno, l'angelo che si oppone a Dio», e alla sua opera di grazia tra gli uomini (Catechismo 2851) (Sintesi 291-306).
Il mondo
Vediamo, infine, il significato della categoria biblica e tradizionale del mondo.
Nel linguaggio cristiano, derivato dalla Bibbia, la parola mondo (kosmos, mundus), ha varie accezioni fondamentali. Le due principali sono quella di mondo-cosmo, la creazione, l'opera buona di Dio, l'insieme delle creature, e il mondo-peccatore, che è quello stesso mondo in quanto infedele dai errori e peccati degli uomini. Altre varianti, su quelle due accezioni di base, appariranno nel testo (+Paolo VI, 23-II-1977; Sintesi 338-360). Il Catechismo della Chiesa descrive ampiamente i due concetti:
Perciò quello che la Parola divina afferma dell'«uomo», è esattamente ciò che che dice del «mondo»: che non ha rimedio senza la grazia di Cristo, che non c'è per lui salvezza ma nel nome di Gesù (At 4,12); che «come tutti noi siamo sotto il peccato» (Rm 3,9) -«tutti si smarriscono ugualmente ostinati, non c'è uno che operi bene, né uno solo» (Sal 13,3)-, perciò «il mondo intero è in potere del Maligno» (1Gv 5,19; +Ap 13,1-8). Questo è ciò che, con tutta verità e con tutto l'amore, dice Dio agli uomini, insieme a loro offre un Salvatore.
Il secolo (aion, sæculum) viene ad avere nella Scrittura un senso simile al mondo (+Sant 4,4). «I figli del secolo», che formano il mondo, rimangono contrapposti ai «figli della luce» (Lc 16,8; +Rm 12,2; 1Cor 2,6; 3,18). Ora bene, come nella mentalità latina il termine mundus esprimeva ordine e bellezza, nella tradizione dei Padri occidentali si usa di più il termine sæculum per esprimere il senso peggiorativo del mondo.
Abbiamo già visto come demoni, mondo e carne combattono uniti contro lo Spirito. Ognuno lo fa a modo suo, e non si può sconfiggere uno senza battere gli altri due.
-La carne e il mondo sono quasi uguali: è, in un caso e nel l'altro, l'uomo, ferito dal peccato, considerato personalmente (carne) o collettivamente (mondo) agiscono, naturalmente, in complicità permanente.
Infatti, non appena la persona si sveglia spiritualmente e inizia a tendere verso la perfezione, sperimenta allo stesso tempo il peso della carne e la resistenza del mondo. Prima, quando non cercava la perfezione evangelica, La carne e il mondo erano così connaturali che non sentiva più il suo peso e il suo legame.
Ma ora avverte, come dice il Vaticano II, che non si può andare avanti e verso l'alto senza «portare il peso della croce che la carne ed il mondo gettano sulle spalle di coloro che cercano la pace e la giustizia» (GS 38a).
-Mondo e demonio, da parte loro, agiscono anche intimamente uniti. Già ci ha ricordato che il demonio è chiamato nella Scrittura il «principe di questo mondo» (Gv 12,31), anzi il «dio di questo mondo» (2Cor 4,4).
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