Ogni giorno, Signore, è un regalo:
un regalo per la mia vita e la mia anima.
Nella mia terra il sole sta morendo
e nel mio spirito nasce l’alba.
Voglio restare un poco dall’altro lato;
senza catene, con fede, senza nostalgia...
Ciò che vissi fu bello... Fammi sentire
che sarà molto di più ciò che mi aspetta.
Si deve lasciare... Lasciare? Voglio dimenticare
anche l’esistenza di questa parola.
Lasciare la vita? No! Trovare la vita!
Cambiare la notte oscura con l’alba!
Ogni giorno, Signore, è già un regalo...
Sul fiume, verso il mare, vado nella mia barca.
Non ho remi, né timoni, né vela:
solo la corrente mi conduce.
Nessuno trattiene il fiume, nessuno può
fermare il suo ritmo, né addormentare le sue acque.
è impossibile pretendere di farlo;
come aria nelle mani, mi sfugge via!
Lontana già la sorgente, vicino il mare:
ogni volta più di ieri, meno di domani.
E tranquillo, sapendo che tu guidi,
verso il mare la mia povera barca,
Ti sento più vicino, più amico.
Mi commuove una dolce fiducia.
Mi sento confinato in esilio
immerso nel tuo amore, e questo mi basta!
Ogni minuto in più, è già un regalo...
Tu sei la mia luce, il mio fine, la mia speranza.
E, per questo, felice, all’incontro,
sul fiume verso il mare vado nella tua barca...
Padre Guervòs O.P.
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