Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
02.04.2021
Oggi è un giorno di digiuno, un giorno di adorazione. In questo Venerdì Santo la nostra adorazione è silenzio, è meditazione. Meditiamo sugli atteggiamenti, sugli atti, sulle azioni. Vorrei tanto che il mondo vivesse questo Venerdì Santo, perché so cosa significa per il mondo questo Venerdì Santo, so cosa significa per l’umanità la morte di Gesù sulla croce, l’abbandono di Gesù su quel calvario. So quanto il mondo deve amare questa croce, rispettare questa croce.
Oggi l’uomo vive i tempi della sofferenza. Molta sofferenza. Ho chiesto a mio Figlio Gesù di aiutarvi nel tempo della grande battaglia, della grande sofferenza, perché da soli siete deboli, mentre con Gesù siete forti. E la sofferenza arriva sulla terra. Non è che arriverà, ma arriva, è già arrivata la grande battaglia. Siete nel tempo della giustizia, un tempo in cui dovete tenervi alle mani di Dio, queste mani sante che sosteranno il mondo.
Ma adesso dobbiamo imparare da Gesù – soprattutto in questa bellissima meditazione del Venerdì Santo – come vincere questo calvario. Come sopportare questo calvario. È questo che dobbiamo imparare da Gesù. E Gesù ci ha dato una lezione di amore, ci ha insegnato che il calvario si vince con l’amore.
Allora quando oggi guardi l’umanità, il Brasile, tutta la faccia della Terra, ama di più. È tempo di amare. È tempo di vivere questo amore, di respirare questo amore. C’è tanto odio nel cuore dell’uomo, che ha bisogno di essere guarito, liberato, esorcizzato. La grande di lezione di Gesù sulla croce è l’amore: l’amore per la famiglia, l’amore per l’umanità, l’amore per i fratelli. La gioia di Gesù nel portare la croce per amore. Perché Egli stava portando il mondo nel suo cuore, stava sentendo il peso dei peccati dell’umanità nella sua carne ferita, martoriata, ma ci ha dato l’onore di avere un cuore puro.
In questa Valle della Misericordia ci è stata insegnata una preghiera bellissima, la preghiera con la quale supplichiamo lo Spirito Santo per accettare la croce (“Meglio mille ferite nella carne che una sola ferita nell’anima”). Gesù ha avuto tutte le piaghe, tutte le ferite nella carne, ma non ha avuto la ferita nell’anima. Allora Egli ci rivela che sono meglio mille corone di spine e mille ferite piuttosto che la ferita nell’anima, che realmente fa male. Il mondo dovrebbe recitare spesso questa preghiera in questo tempo di battaglia, perché l’uomo ha tanta paura delle ferite nella carne e invece non teme ciò che distrugge la sua anima, ciò che distrugge la vita, la felicità, la famiglia, la comunità, la fraternità. Il demonio ha preparato delle trappole per distruggere la vostra anima. Ecco perché Gesù, in questo Venerdì Santo, ci fa riflettere sul calvario. Una ferita nella carne, dalla quale esce sangue vivo, può fare male, ma la ferita che sta nell’anima, anche se sembra non faccia male, fa molto più male. Per questo Egli ha versato tutto il suo sangue.
Oggi, voi che siete devoti della misericordia, inizierete la grande novena del trionfo, della vittoria, che è la novena della Divina Misericordia. Il Sangue e l’Acqua sono la misericordia. E come sono usciti questo Sangue e questa Acqua? Con la passione, con la morte di Gesù sulla croce. Mentre Gesù stava dando la vita per il mondo, la salvezza per il mondo. Allora se guardiamo alla passione, essa ci porta la misericordia. Che ci porta la resurrezione.
Se in questo Venerdì Santo riflettete sull’attualità che state vivendo, ricolmerete di benedizioni la vostra vita. Perché è la realtà. Non state vivendo un sogno, non state vivendo una storia, state vivendo un evento del presente. Il presente dell’umanità non è un presente bello, non è un presente fiorito, è un presente di dolore, di paura, di angoscia. Tutto quello che ha sofferto Gesù per non vederci soffrire. In verità, io sono pienamente certa che Gesù non vuole per voi la sofferenza, Egli vuole la grazia della felicità piena nella vostra vita.
Quello che state attraversando oggi, figli, è un tempo di eventi. Le parole si fanno presenza. Il tempo della giustizia è un tempo in cui la parola si rende presente. L’uomo ha perso la fede, pensa di poter fare tutto. Ci sono cose nella vita che, per avere una famiglia felice, una famiglia santa, una famiglia benedetta, dovete preservare, delle quali dovete prendervi cura, zelare, proteggere. In questo tempo in cui l’umanità manca tanto di rispetto a ciò che è sacro, che è lo stesso figlio di Dio, che non ha rispetto per sé stesso.
In questo Venerdì Santo, a motivo di ciò che state vivendo, il mondo dovrebbe fermarsi e fare digiuno. Fare un atto in costruzione del miracolo. Noi costruiamo il miracolo anche attraverso i momenti di penitenza, i momenti di riparazione. Non significa soffrire la fame, ma semplicemente vedere che dobbiamo dare valore alle cose del Cielo. Questo Venerdì Santo dev’essere un momento in cui le ginocchia si piegano, perché il mondo sta attraversando un dolore, una sofferenza amara, visibile, presente in molte famiglie. Ci sono molte famiglie che si sentono sul calvario, che si sentono disperate, senza una parola che possa confortale, a motivo della situazione attuale. Ma in questo calvario queste famiglie incontrano Gesù. È Gesù che avete bisogno di incontrare.
In mezzo alla battaglia, dobbiamo incontrare Gesù. Dobbiamo incontrarci con Gesù e supplicare Dio, invocarlo con tutto il cuore per la guarigione del mondo. Perché Gesù guarderà oltre la ferita nella carne, guarderà anche quella che voi molte volte non guardate: la ferita nell’anima. Egli va a quest’anima ferita, tocca quest’anima ferita, esorcizza quest’anima ferita, porta la guarigione a quest’anima ferita.
Allora questo Venerdì Santo è importantissimo. Siamo in un tempo di preghiera, un tempo di accoglienza a Dio. Siamo tra le braccia di Gesù in questo Venerdì Santo. Siamo nel Cuore di Gesù ed Egli ci sta dando tutto ciò di cui abbiamo bisogno, allontanandoci dalla paura, allontanandoci dall’insicurezza. C’è tanto rumore oggi nel mondo. E l’uomo in mezzo al rumore sta dimenticando il silenzio di Gesù. Gesù non ha contestato il calvario, ha amato il calvario, ha amato la croce. E per amore ha dato la vita piena al mondo, all’umanità intera. Allora quanto più ti lamenterai del tuo calvario, più esso sarà pesante. Quanto più vi lamentate della sofferenza presente, della pandemia, delle malattie, della mancanza di lavoro, più soffrirete. Quanto più vi abbandonerete e vi metterete nel Cuore di Gesù, più il mondo sarà guarito. Perché chi ha il potere totale di guarire questo mondo è Colui che è morto per questo mondo, per ciascuno di voi: Gesù Cristo.
Egli è Colui che porta al mondo la scienza attraverso lo Spirito Santo, che porta al mondo la fortezza attraverso lo Spirito Santo. Egli ci ha dato il battesimo dello Spirito Santo. E in quest’anno vi state dimenticando dello Spirito Santo, vi state dimenticando che Egli è maggiore di tutto quello che sta accadendo sulla Terra. Gesù ha detto che questo è l’anno di San Giuseppe, ma chi dobbiamo invocare? Lo Spirito Santo di Dio.
Vi chiedo di supplicare lo Spirito Santo. Innanzitutto per allontanare dal mondo tutto il dolore: il dolore materiale, il dolore temporale e il dolore spirituale. L’uomo oggi sta vivendo tre tipi di dolore: quello del corpo, quello dell’anima e quello temporale. Allora supplicate lo Spirito Santo, per intermedio di San Giuseppe, che è il grande intercessore dell’anno a lui dedicato, un santo forte, obbediente, sincero e vero. E lo Spirito Santo è tutta la luce, figli, anche la scienza avrà una risposta certa quando lo Spirito Santo la illuminerà. Egli la illumina già, ma la illuminerà profondamente. Per questo non dovete avere paura, dovete avere fede. La paura è insicurezza, mentre la fede ci mette al sicuro nelle mani di Dio, fa sì che ci teniamo alle mani di Dio.
Sapete perché oggi l’uomo ha paura di tutto? Perché sa che i suoi atti non corrispondono a quello che Dio vuole. Sta sempre mancando nell’obbedienza, nell’onestà, nella fraternità, nell’amore alla famiglia, come strumento vivo, missionario, come Chiesa. Allora l’uomo ha bisogno di questa autenticità. E chi ce la può dare? Lo Spirito Santo. Chi può portare al mondo la luce è il Divino Spirito Santo. Il mondo deve invocare lo Spirito Santo. E pregare anche Gesù, oggi in questo Venerdì Santo.
Sono certa che siete qui con fede, con fiducia, siete figli che sanno vivere il piano di Dio, gli eventi celesti nella vostra vita. Perché siamo di Dio! La terra è un luogo bello, ma è un passaggio. Noi siamo di Dio. E Dio vuole una vita bellissima per i suoi figli. Chi più vuole il vostro bene è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Per questo la Santissima Trinità ci ha immersi nella misericordia infinita. Oggi siamo immersi nell’infinita misericordia del Cielo.
E in questo calvario Cristo ci sostiene. Abbiamo l’onore di essere sostenuti da Gesù in quei momenti in cui nessuno può vincere. Abbiamo bisogno di Cristo, dobbiamo tenerci forte alle mani di Cristo. E queste mani ci sosterranno. Le mani di Dio ci sosterranno. E il mondo vincerà! Per quanto la polvere e la tempesta cerchino di confondervi, Dio è molto più grande, figli. E arriveranno momenti di molte benedizioni per la Terra. Avremo la grazia di respirare questa misericordia e credere fortemente alla Resurrezione di Gesù. Avremo l’onore di coltivare questo bel cammino. Preparate la via del Signore! Avremo l’onore, in questi tempi, di preparare la via. Il Signore è in mezzo a noi! E ci fortifica.
Quindi è tempo di preghiera, tempo di prudenza, tempo di obbedienza. Cristo è obbedienza, ci insegna ad avere obbedienza, ma ci insegna che con l’obbedienza possiamo e dobbiamo vincere tutte queste battaglie, tutto questo calvario, tutta questa croce, confidando pienamente che il dolore della materia non è il dolore più grande. Il dolore più grande è il dolore dell’anima, del cuore. E anche se questo dolore è immenso, Gesù ci ha dato la grazia della guarigione, del perdono. Il mondo deve perdonare di più! L’umanità ha imparato molto poco da questo tempo di sofferenza. Spesso nelle famiglie manca il perdono, l’uomo non sa perdonare. In questo Venerdì Santo, Gesù è per noi l’amore e il perdono. Egli amava e perdonava. Perdonava e amava. Percorrendo la via della morte, ha amato e perdonato infinitamente i cuori. E ha detto anche: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.
E oggi chiedo a Gesù questo perdono per il mondo perché, per quanto l’umanità oggi abbia più consapevolezza di quello che fa, spesso sembra così ingannata e commette tanti atti che non potrebbe commettere. Quante cose tristi avvengono oggi nel mondo, figli! Quante cose tristi, quanta malvagità! Quante volte l’uomo, figlio di Dio, diventa così freddo. Quando Gesù amava e perdonava, guardava quei cuori. La stessa cosa fa Gesù con noi in questo tempo, che è un tempo di grazia, un tempo maggiore, un tempo di misericordia, nel quale è arrivata un’onda e l’umanità non riesce a sopportarla. E quando arriveranno onde, onde e onde, come farà l’umanità?
Allora l’umanità deve tenersi con forza alle mani di Dio, confidare devotamente nelle mani di Dio, perché l’umanità dev’essere pronta, pronta per attraversare tutto questo e raccogliere il grande Trionfo del mio Cuore Immacolato. È questo che l’umanità deve cercare e vivere. Come Gesù nel suo cammino, nel suo calvario, ha portato al mondo la grande vittoria. E oggi siamo qui per unirci al Cuore di Gesù chiedendo questa vittoria. L’umanità, attraverso la preghiera del santo rosario, vince. Forse che il mondo sta pregando, figli? Forse che il rosario che è tra le mie mani brilla perché il mondo prega o perché il mondo ancora non sa pregare come è necessario? L’uomo ha tempo per tutto nella vita ma non trova neanche un secondo per mettere il suo pensiero in Dio e pregare chiedendo a Dio di allontanare dalla Terra le epidemie, la fame, la guerra, la miseria, i peccati terribili che porteranno l’uomo all’amara sofferenza. Prega con più fiducia! Chiedi con più fede! Sii più forte!
in questo momento la Madonna benedice tutti
Chiedo a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
A tutti voi auguro molta pace. È un pomeriggio di silenzio, di preghiera, pieno di fede, di amore, di ringraziamento, di fiducia e di certezza che il Sangue uscito dal Cuore di Gesù, che l’Acqua uscita dal Cuore di Gesù, guariranno il mondo da tutta la sofferenza che oggi il mondo vive. Sofferenza corporale, spirituale e temporale.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre di Gesù, Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.
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