O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, guardate a noi, che siamo umilmente prostrati davanti al vostro altare. Noi siamo vostri e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a Voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al vostro Sacratissimo Cuore.
Molti, purtroppo, non vi conobbero mai; molti, disprezzando i vostri comandamenti, [211] vi ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbiate misericordia degli uni e degli altri e tutti quanti attirate al vostro santissimo, Cuore.
O Signore, siate il Re non solo dei fedeli, che, non si allontanarono mai da Voi, ma anche di quei figli prodighi, che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Siate il Re di coloro che vivono nell'inganno dell'errore o per discordia da Voi separati; richiamateli al porto della verità e all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore. Siate il Re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle tenebre dell'idolatria o dell'islamismo, e non ricusate di trarli tutti alla vostra luce e al vostro regno. Riguardate finalmente con occhio di misericordia i figli di quel popolo, che un giorno fu il prediletto. Scenda anche sopra di loro, lavacro di redenzione e di vita, il sangue già sopra di essi invocato.
Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa; largite a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine; fate che da un capo all'altro della terra risuoni questa unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore, nei secoli. Così sia. [213]
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