sabato 12 giugno 2021

LA PIA PRATICA DELLA GRANDE PROMESSA TUTTI IN PARADISO

 


PRATICHE DEVOTE IN ONORE DEL SACRO CUORE DI GESÙ 


LA PREGHIERE DELLA GIORNATA 

Queste preghiere sono da farsi nei nove primi Venerdì del mese per santificarli. Possono venir recitate in tutti i primi Venerdì del mese ed anzi ogni giorno con profitto dell'anima fedele.  

A) La preghiera del mattino  

Appena desto fa il segno della Santa Croce. Mentre ti vesti recita il Pater, l'Ave, il Gloria ed il Credo. Inginocchiati poi sull'inginocchiatoio, se lo hai, oppure presso la sponda del letto e recita con fervore le seguenti preghiere:  

RINGRAZIAMENTO 

Cuore adorabile di Gesù, vi ringrazio che mi avete fatto giungere al principio di questa giornata; vi ringrazio che mi avete custodito durante la notte, preservandomi dal peccato, dalle malattie e dalla morte. Quanti si sono coricati ier sera ed ora non vivono più; quanti si sono coricati ier sera e stamani non si sono alzati, perché colpiti da qualche malore, mentre io vivo, sono [64] sano e mi lusingo di trovarmi nella vostra santa grazia. Grazie, Cuore adorabile, delle affettuose cure che vi siete prese di me durante la notte; grazie di questa nuova giornata!  

LA PREGHIERA LITURGICA DEL MATTINO 

Signore, Dio onnipotente, che mi avete fatto giungere al principio di questo giorno, salvatemi oggi colla vostra potenza, perché in questa giornata non commetta nessun peccato, ma i miei pensieri, i miei discorsi e le mie opere siano sempre intenti a fare ciò che è giusto al vostro divin cospetto; per Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.  

BUONI PROPOSITI 

Cuore adorabile di Gesù, voglio impiegare santamente questa giornata che la vostra misericordiosa bontà mi ha donato. Vi prometto di amarvi molto, di non offendervi, di fuggire le occasioni di peccato, di adempiere bene i doveri del mio stato. Voglio passare la giornata al vostro divin cospetto, per terminarla bene, nel vostro santo bacio, e poter dire stasera, prima di coricarmi: Ecco un giorno bene impiegato, nel quale non ho offeso il Cuore adorabile del mio Gesù e mi sono acquistato dei meriti per la vita eterna.  

Benedite, caro Gesù, i miei buoni [65] propositi; le fiamme di amore che escono dal vostro. Cuore divino mi infiammino, e possa io davvero vivere al vostro cospetto in modo da piacervi, o Signore e Dio mio.  

ALLA CORTE CELESTE 

La Santa Vergine Maria e tutti i Santi intercedano per me presso il Signore, perché sia degno di venire aiutato e salvato da chi vive e regna nei secoli dei secoli. Così sia.  

ALL'ANGELO CUSTODE 

Angelo di Dio che siete il mio custode, illuminate, custodite, dirigete e governate quest'oggi me, che vi sono stato affidato dalla suprema bontà del mio Dio. Così sia.  

BREVE MEDITAZIONE 

Sarà buona cosa che tu faccia tutti i giorni una breve meditazione; medita nei primi venerdì del mese specialmente il Cuore adorabile di Gesù, la sua bontà e le sue perfezioni. La meditazione è il cibo dell'anima, senza della quale non è possibile vero profitto sulla via della virtù.  

 

B) Durante la giornata GIACULATORIE INDULGENZIATE AL SACRO CUORE DI GESÙ 

Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più.  

[66] Cuore di Gesù, ardente d'amore per noi, infiammate il nostro cuore di amore per Voi.  

Dolce Cuore di Gesù, abbiate pietà di noi e dei nostri fratelli erranti.  

Sacro Cuor di Gesù, confido in Voi.  

Gesù mite ed umile di cuore, rendete il mio cuore simile al vostro.  

Sacro Cuore di Gesù, che arrivi il vostro regno!  

Sacro Cuore di Gesù, proteggete le nostre famiglie.  

Sacro Cuore di Gesù, io mi dono a Voi per mezzo di Maria.  

Cuore sacratissimo di Gesù, abbiate pietà di noi.  

 

BENEDIZIONE DELLA MENSA 

Prima di ogni pasto: Benedite; o Signore, noi e questi doni che riceviamo dalla vostra generosità. Per Cristo Signor nostro. Così sia.  

Della mensa celeste ci faccia partecipe il Re della gloria eterna. - A cena invece si dice: Alla cena della vita eterna, ci conduca il Re dell'eterna gloria.  

Dopo ogni pasto: Vi rendiamo grazie di tutti i vostri benefici, onnipotente Iddio, che vivete e regnate nei secoli dei secoli. Così sia.  

Non dimenticare di recitare l' Angelus Domini e nel tempo pasquale il Regina Coeli la mattina, a mezzogiorno e alla sera, e di fare frequenti atti: di contrizione e comunioni spirituali.  

ATTO DI CONTRIZIONE BREVISSIMO 

Gesù mio, misericordia!  

Oppure : Gesù mio, vi ho offeso. Me ne pento! Perdonatemi.  

COMUNIONI SPIRITUALI BREVISSIME 

Oppure : Dolce Cuor di Gesù, abbiate misericordia di questo peccatore.  

Venite, dolce Gesù.  

Oppure : Gesù mio! Voi con me, io con Voi.  

Oppure : Dolce Cuore di Gesù, vi credo presente nel divinissimo Sacramento; vi amo sopra ogni cosa e vi desidero nell'anima mia. Venite spiritualmente nel mio cuore; fate che mi unisca tutto a Voi, e non permettete che mi separi mai da Voi.  

Oppure : Cuore adorabile di Gesù, permettete che mi rifugi nella ferita del vostro Cuore, saziatemi spiritualmente del vostro amore non potendomi io cibare ora della vostra adorabile Carne, e fate che nessuna cosa mi separi da Voi.   

O Gesù d'amore acceso;  

Non t'avessi mai offeso;  

O mio caro e buon Gesù,  

Non ti voglio offender più. [68] 

 

C) La preghiera della sera 

ATTO DI RINGRAZIAMENTO 

Vi ringrazio, Cuore adorabile di Gesù, che mi avete conservato oggi in vita e avete tenuto lontano dalla mia anima il peccato e dal mio corpo le malattie e la morte. Grazie che mi avete fatto giungere al tramonto di questa giornata sano nel corpo e nella vostra santa grazia. Vi ringrazino per me la vostra e mia Madre Maria, il mio Angelo custode, i miei Santi patroni e avvocati; vi ringrazino le creature tutte, ché avete usato misericordia a questo povero peccatore.  

Fa un breve esame di coscienza; pensa ai peccati coi quali hai offeso, durante la giornata, l'amabilissimo Cuore di Gesù; rinnova il buon proposito di non commetterli più, di confessarli, e recita un  

ATTO DI DOLORE 

Cuore addolorato di Gesù, mi pento e mi dolgo dei miei peccati, perché ho offeso Voi, mio amabilissimo Dio, che tanto avete patito e sofferto per mio amore. Perdonatemi, caro Gesù, l'abuso delle vostre grazie, le mie negligenze e i miei peccati, e datemi forza e grazia di non offendervi mai più.  

PREGHIERA 

Difendetemi, Gesù, durante la notte; tenete da me lontane le tentazioni, fate che non [69-70] cada in peccato, date mi grazia di riposare tranquillo sotto i vostri occhi divini e di destarmi, domani riposato nella mente e nel corpo, per iniziare una nuova giornata buona al vostro servizio e in vostro onore.  

PREGHIERE LITURGICHE DELLA SERA 

Nelle vostre mani, o Signore, raccomando il mio spirito.   

Voi ci avete redenti, Signore, Dio della verità. Raccomando il mio spirito.  

Gloria al Padre e al Figliuolo, e allo Spirito Santo.  

Custoditeci, o Signore, come la pupilla dei vostri occhi.    

Proteggeteci sotto l'ombra delle vostre ali.  

Salvateci, o Signore, quando siamo desti, custoditeci quando dormiamo, perché possiamo vigilare con Cristo e riposare in pace.  

Preghiamo - Visitate, vi preghiamo, o Signore, questa abitazione, e allontanate da essa tutte le insidie del nemico; vi abitino i vostri santi Angeli, che ci custodiscano in pace; e la vostra benedizione sia sempre sopra, di noi. Per Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.  

Ci benedica e custodisca l'onnipotente e misericordioso Signore, Padre e Figliuolo e Spirito Santo. Così sia. [71] 

LA MESSA DEL SACRO CUORE DI GESÙ 

Il Pontefice della Regalità di Gesù Cristo dette alla Messa e all'ufficio del S. Cuore una meravigliosa bellezza liturgica e una solenne unità, e volle che la nuova Messa rispecchiasse tutta l'ammirabile grandezza e dolcezza e le infinite profondità del Cuore adorabile di Gesù.  

Egli nominò quindi una commissione di teologi per la redazione della nuova Messa e del nuovo Uffizio; presiedette personalmente ai loro lavori e dopo un semestre di studi profondi, ai primi albori del suo giubileo sacerdotale, poté offrire al mondo cattolico la nuova Messa e il nuovo Uffizio del S. Cuore.  

Il concetto che domina la Messa e l'Uffizio è quello espresso da Gesù medesimo, quando, per mezzo della sua umile serva, S. Margherita Maria, chiese l'istituzione della festa del suo divenissimo Cuore. «Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, dai quali tuttavia è riamato così poco».  

Trattasi di una Messa di riparazione verso l'Amore non amato; riparazione ed ammenda però onorevole, che glorifica ed esalta i grandi trionfi dell'Eterno Amore.  

[72] La Messa del S. Cuore di Gesù, oltre che nella sua festa e nell'ottava, viene celebrata, con rare eccezioni liturgiche, il primo Venerdì di ogni mese, purché dopo di quella si faccia qualche funzione speciale in onore del Sacro Cuore. È a questa Messa che prendono parte, generalmente, i fedeli che fanno la pratica dei nove primi Venerdì del mese ed in genere la pratica dei primi venerdì del'mese.  

Il miglior modo di prepararsi alla S. Comunione e di fare il ringraziamento è quello di associarsi al sacerdote, recitando le preghiere liturgiche che egli recita all'altare. È così che il sacerdote stesso si prepara alla S. Comunione e ne fa il primo, immediato ringraziamento, che poi completa dopo la Messa nella sacrestia od in chiesa.  

È perciò consigliabile, che il devoto del Sacratissimo Cuore di Gesù tralasci qualche volta di fare la preparazione e il ringraziamento alla Comunione, usando le preghiere contenute in questo od in altri libri di preghiera e che sono compilati dalla pietà degli autori, e reciti le preghiere della Messa del Cuore di Gesù, che sono compilate dalla Santa Madre Chiesa ed hanno perciò una santità ed un valore speciale.  

Offriamo alla pietà del lettore queste [73] preghiere in latino, colla traduzione italiana e con qualche pia considerazione sulle parti mobili e che riguardano specialmente l'adorabile Cuore del Salvatore divino 

  

NOTA - Pubblichiamo in latino ed italiano le preghiere che il sacerdote recita a voce alta, perché il fedele le possa seguire; soltanto in italiano quelle che il sacerdote recita a voce bassa.  

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[73-112] S. Messa 

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[113] 

LA S. CONFESSIONE IN UNIONE AL S. CUORE DI GESÙ 

Va fatta prima della Comunione da tutti coloro che si trovano in peccato mortale, e, per lucrare le sante indulgenze plenarie, anche da chi ha soltanto peccati veniali, purché non si confessi almeno ogni quindici giorni, o non si comunichi almeno cinque volte la settimana. Va fatta, lodevolmente, anche da chi non ha che peccati veniali, se si comunica soltanto raramente, per es. ogni primo venerdì del mese, per ottenere le molte grazie che l'assoluzione concede oltre al perdono dei peccati.  

Preparazione 

PRIMA DELL'ESAME DI COSCIENZA  

Fa bene l'esame di coscienza; esamina l'ultima confessione per stabilire se è stata fatta bene, oppure è sacrilega per aver tu nascosto un peccato, [114] o nulla, per mancanza di dolore; esamina poi lo stato della tua anima, e in qual misura hai trasgredito i doveri che hai verso Dio, te stesso, i superiori, la Santa Madre Chiesa, il prossimo; se hai adempito bene i doveri del tuo stato o se ne hai omesso qualcuno; e dei peccati più gravi cerca di fissare, per lo meno approssimativamente, il numero e le circostanze che li aggravano o ne mutano specie. Dopo di aver terminato l'esame, che sarà breve o lungo secondo lo stato ed i bisogni dell'anima, desta il dolore.  

Atto di dolore 

Cuore adorabile di Gesù, che avete fatto conoscere alla Maddalena le sue colpe ed al buon ladrone i suoi misfatti, degnatevi di fare luce all'anima mia, perché possa conoscere i peccati, che la macchiano e, dei più gravi almeno, anche il loro numero e le circostanze che li aggravano o ne mutano la specie, perché voglio fare una buona e santa confessione coll'aiuto della vostra grazia, che non mi dovete negare, caro Gesù.  

Cuore adorabile del mio Gesù; quanto vi ho offeso coi miei peccati! Voi siete stato trafitto per mio amore dalla lancia del soldato e avete sparso sangue ed acqua per me, ed io vi ho tanto offeso, Dio dell'amore! Quanto sono stato ingrato, mio Gesù! Mi pento e mi dolgo dei miei peccati, perché ho [115] offeso Voi, sommo ed infinito Bene, tanto degno di essere amato. Concedetemi il dolore della Maddalena, quando comprese, alla luce del vostro amore, tutta la bruttezza delle sue colpe; il dolore di San Pietro, dopo la tua triplice negazione, e quello del buon ladrone; fate che senta un dolore simile a quello che sentì il figliuol prodigo quando comprese lo stato vergognoso di abiezione, nel quale era caduto; datemi lacrime di penitenza. Mio Gesù, ve lo prometto, non voglio offendere nell'avvenire il vostro Cuore adorabile, né allargare, coi miei peccati, la profonda ferita, che i peccati e l'ingratitudine degli uomini vi hanno aperto.  

[116] Aiutatemi colla vostra santa grazia, ché sia fedele alla mia promessa!  

NELLA CONFESSIONE 

accusa con sincerità e dolore i tuoi peccati; non nasconderne nessuno e accetta con riconoscenza Le ammonizioni che il confessore ti farà. Fatti un dovere di ubbidire ai suoi comandi, di seguire i suoi consigli, e di fare la penitenza che t'imporrà. La penitenza, se è formata di preghiere, si fa subito, prima di uscire di chiesa; se vengono imposte delle opere pie, appena sarà possibile. Non va bene rimandare la penitenza, per il pericolo di dimenticarla e di privarsi così del grande vantaggio che essa reca, cioè la diminuzione delle pene temporali, meritate per i propri peccati.  

RINGRAZIAMENTO 

Quanto sono felice! Mi sono accostato al tribunale di penitenza coll'anima macchiata di peccati e ne esco coll'anima monda e pura, cara a Dio e a Voi accetta, dolce Gesù!  

Quanto siete stato buono con me, dolce Signore! Voi avete soddisfatto, colla vostra morte di croce, per i miei peccati, mi avete meritato il perdono, ed ora avete lavato la mia anima nell'acqua salutare che uscì dal vostro Cuore trafitto; me l'avete mondata, e mi avete ridonato la pace del cuore e la tranquillità della coscienza, nella dolce [117] certezza che mi fu restituita la divina figliolanza! e non mi trovo più sulla via che conduce a perdizione.   

Quanto sarei ingrato, se dimenticassi il benefizio dell'assoluzione, che mi avete data, e tornassi ad offendervi! Aggiungete perciò, caro Gesù, alla grazia che mi avete fatto, anche un'altra: infondete nell'anima mia un orrore vivo ed intenso del peccato, col fermo proposito di non cadere più nelle mie antiche mancanze, e di opporre anzi a quelle atti buoni e le virtù che mi sono maggiormente necessarie. Fate, deh! fate che resista alle insinuazioni del demonio astuto, del mondo perverso e della mia carne ribelle, perché non v'attenda mai più, e non debba più accusarmi in altre confessioni di nuove ingiurie recate al vostro Sangue divino.  

Fa subito e bene la penitenza che il Sacerdote ti ha imposto. [118-119] 

LA. S. COMUNIONE  IN UNIONE AL S. CUORE DI GESÙ 

Per ricevere degnamente la Santa Comunione è necessaria la purità della coscienza; dobbiamo essere mandi almeno dei peccati mortali; la devozione del cuore: è necessario dunque destare atti di fede, speranza, amore, desiderio di Gesù.  

La preparazione alla Santa Comunione dovrebbe durare, regolarmente, salvo dunque casi di necessità, almeno un quarto d'ora, e un quarto d'ora anche il ringraziamento.  

Il miglior apparecchio alla Santa Comunione, è l'ascoltare con devozione la S. Messa. Chi fa la Santa Comunione nel primo venerdì del mese, ascolterà la Messa del Sacro Cuore di Gesù e reciterà le preghiere liturgiche come a suo luogo in questo [120] manualetto. Potranno però servire anche bene le preghiere seguenti, purché siano recitate con devozione ed amore.  

Apparecchio 

ATTO DI FEDE 

Credo fermamente che sotto le specie eucaristiche che vado a ricevere è presente il corpo e l'anima, la divinità e l'umanità di Nostro Signor Gesù Cristo, e quel Cuore divino, che tanto ha amato gli uomini.  

Credo, Gesù mio, che nell'Ostia santa palpita quel Cuore, che avete assunto nell'istante della vostra Incarnazione, per potermi amare non solo come Dio ma anche come uomo; quel Cuore che palpitò d'amore per me nella disadorna stalletta di Betlemme, nell'Egitto e nell'umile casa di Nazareth; il Cuore del Figlio ubbidiente di Maria e del padre putativo San Giuseppe, santificando coi suoi palpiti di amore la famiglia e rendendola santuario delle più elette virtù e scuola del dovere e del bene; quel Cuore che palpitò molti anni nella bottega di falegname di S. Giuseppe a Nazaret, per santificare il lavoro, e renderlo elevazione di vita, sorgente di merito, caparra dell'eterno riposo nel paradiso beato; quel Cuore che ha tanto amato gli uomini, da aver spinto Voi, divino, ai tre anni di pubblica attività nelle contrade fortunate della Palestina. Il vostro Cuore divino ha sentito allora compassione dei molti che brancolavano nelle tenebre dell'errore e della morte spirituale, e Voi avete portato loro luce di verità; avete sentito compassione di quanti erano schiacciati dal peso del dolore e avete portato loro conforto, invitandoli a Voi. Venite, avete detto, al mio Cuore, o voi tutti, che soffrite e siete fiaccati dalle fatiche, ed io vi conforterò. Voi avete sentito compassione delle lacrime di Giairo e gli avete richiamato in vita la figlia; della povera vedova di Naim che piangeva il morto figlio che portavano al sepolcro e lo avete ridonato, vivo, alla madre. Il vostro Cuore divino soffrì avanti alla tomba dell'amico Lazzaro; Voi avete allora pianto su quella tomba, e imposto alle sorelle piangenti di aprire il sepolcro dal quale, ad un vostro comando, uscì colui, che era morto da quattro giorni. Il vostro Cuore divino sentì compassione dei ciechi ai quali ridonaste la vista; dei lebbrosi, e li mondaste, degli indemoniati e cacciaste dal loro corpo i demoni; dalle turbe affamate, e moltiplicaste due volte il pane per satollarle; dei poveri sposi di Cana di Galilea e mutaste le procelle. Voi siete passato sulla terra [122] l’acqua in vino; dei vostri Apostoli, e facendo del bene. Mio Gesù, abbiate misericordia anche della povera anima mia.  

Credo, fermamente, o mio Gesù, che sotto i mistici veli palpita quel Cuore, che vi spinse alla vostra divina Passione per la redenzione della povera anima mia; quel Cuore che soffrì angosce di morte nell'orto di Getsemani; palpitò di amore tra le umiliazioni della cattura e dei vari processi avanti ad Anna, Caifa, Erode e Pilato e negli spasimi della flagellazione, dell'incoronazione di spine e della crocifissione; quel Cuore divino che venne trafitto dalla lancia del soldato. Da quella ferita uscì gloriosa la Chiesa; uscì pure sangue ed acqua, simbolo efficace dei sacramenti del Nuovo Patto.  

Credo che sotto i mistici veli è presente il vostro Cuore divino, che palpita tuttora di amore per me, al cui amore devo la chiamata alla fede, la grazia immediata del Battesimo e della Confessione, il perdono dei miei peccati, il ripetuto dono della Santa Comunione; è presente il Cuore del mio Giudice, che spero misericordioso, il Cuore di Colui che sarà un giorno il mio premio, perché la vostra visione in cielo, caro Gesù, è condizione essenziale della gloria.  

Credo, Cuore adorabile di Gesù nascosto [123] sotto i mistici veli; credo, e per questa fede sono disposto a dare il mio sangue e la mia vita. Eucaristico Cuore, aumentate la mia fede ancor più!  

ATTO DI SPERANZA 

Spero, o mio Gesù, coll'aiuto delle grazie che sgorgano dal vostro eucaristico Cuore, di ricevere degnamente questa santa Comunione; spero che essa non mi sarà causa di severa condanna, ma mi recherà aumento di grazia in terra e mi sarà caparra di gloria in cielo. Spero che da questo banchetto di amore mi verranno molte grazie in vita, che esso mi farà morire nel vostro bacio, e che potrò vedere un giorno il vostro Cuore divino, caro Gesù, non più nascosto sotto le eucaristiche specie, quando vi manifesterete a me, nella gloria del Padre vostro.  

ATTO DI AMORE 

Cuore adorabile di Gesù, nascosto nell'Ostia santa, che mi accingo a ricevere, quanto mi avete amato! Vi amo, Cuore adorabile, tanto, tanto; Vi amo di amore di riconoscenza, perché mi avete tanto amato; perché sono per il vostro amore nella vostra Chiesa e sulla via che conduce agli eterni gaudi; vi amo di amore di compiacenza perché siete infinitamente perfetto, indicibilmente santo [124] e degno di amore, poiché siete il Cuore del mio Gesù.  

Perché vi amo tanto, mi pento, caro Gesù, delle colpe con le quali ho addolorato e straziato il vostro Cuore divino. Mi dispiace di avere peccato. Potessi, Signore, distruggere le mie colpe; non le avessi commesse! Intendo però almeno di cancellarle col mio dolore e col mio amore. Perdonate, caro Gesù, a questo peccatore che vi ha offeso tanto, tanto, ma anche quando peccava non cessava di amarvi; ha peccato per debolezza e forse anche per cattiveria, ma pure non vi ha mai odiato, e dal peccato passava subito al dolore e dal dolore all'amore. Sono ritornato, purtroppo, dal dolore e dall'amore, molte volte al peccato; ma d'ora innanzi non sarà più così, perché sono fermamente deciso di non offendervi mai più.  

Cuore eucaristico di Gesù, che tra breve palpiterete nel mio petto, concedetemi che vi possa sempre amare, intensificare il mio dolore!  

Dolce Cuore del mio Gesù,  

Fa che io t'ami sempre più.  

O Gesù d'amore acceso,  

Non t'avessi mai offeso!  

O mio caro e buon Gesù,  

Non ti voglio offender più! [125]   

ATTO DI DESIDERIO 

Venite, caro Gesù, nel mio cuore, che arde dal desiderio di ricevervi. Scendete in me, come siete sceso nel giorno della Incarnazione nel seno purissimo della Vergine Madre; venite in me e riposate nel mio cuore, come, bambino, avete riposato tra le braccia di San Giuseppe, dei pastori, dei magi, di Simeone ed Anna, e concedetemi che il mio cuore possa riposare sul vostro Cuore divino, come il vostro apostolo ed evangelista San Giovanni posò il suo capo sul vostro petto, nell'ultima Cena, quando sentì i palpiti del vostro Cuore divino, di quel Cuore che poi, nella sua prima santa Comunione, ricevuta dalle vostre mani, doveva palpitare all'unisono col suo.  

Venite, caro Gesù, che impazientemente vi anelo. Venite, Verbo divino umanato, mio Creatore, alla vostra creatura; venite, mio Redentore, a quest'anima da Voi redenta; venite, Padre, a questo figlio affettuoso; venite, Diletto, che tanto amo; venite, mio giudice che spero propizio; venite, mio premio eterno, che spero di godere in cielo; venite e non tardate!  

Venite, Signore Gesù! vi dico coll'Apostolo [126] dell'amore, il vostro Giovanni; venite presto; venite, che ardo di amore e desiderio di Voi.  [128] 

LA SANTA COMUNIONE 

Il ringraziamento alla Santa Comunione sia lungo e fervoroso. Medita l'amore infinito del Cuore adorabile di Gesù, che si è degnato entrare nel tuo povero petto; senti i palpiti del suo Cuore innamorato di te, e ringrazialo che Egli, il Re dei re e il Santo per eccellenza, si è degnato venire a te, medico divino, per curare le tue piaghe; maestro, per insegnarti la verità; giudice, per condurti nella patria beata; amico dolcissimo, autore della vita, per donarti la pienezza della vita. 

Chiedi grazie per te e per i tuoi cari, e non dimenticare la Santa chiesa, i peccatori, i poveri morti.  

RENDIMENTO DI GRAZIE 

Grazie, Gesù mio, che spinto da amore divino per me, avete istituito il Santissimo Sacramento dell'Altare, per diventar cibo dell'anima e suo alimento divino. Grazie che avete abbandonato la reggia dei cieli, vi siete  [129] nascosto sotto i veli dell'Ostia e siete venuto nel mio povero petto. Grazie, che nella santa Comunione vi siete donato tutto a me.  

Gesù mio: Voi a me; Voi il creatore del cielo e della terra, Dio onnipotente e santo, il Figlio unigenito del Padre e, nell'assunta umana natura, il figlio della più pura delle Vergini, a me, povero peccatore. Quanto grande è l'eccesso del vostro amore!  

So che siete presente in questo istante nel mio petto; so che la vostra carne divina si unisce alla mia come il cibo si unisce al corpo; so che in questo momento dolcissimo il vostro Sangue prezioso circola nelle mie vene, e il vostro Cuore palpita divinamente nel mio petto. So che Voi siete in me.  

Come posso ringraziarvi per questo eccesso di amore? Dove troverò parole sufficienti per dirvi quanto vi sono grato? Deh, o Signore, mondate le mie labbra con un carbone, tolto dall'altare degl'incensi, che arde davanti al vostro trono, come avete mondato le labbra del profeta Isaia, perché possa degnamente ringraziare il vostro Cuore divino, fornace ardentissima di amore, che per me, che vi ho sì poco amato, ha istituito il divinissimo Sacramento, ed ora palpita nel mio petto.  

Grazie, Gesù mio, di tanto dono. Fate che [130] non lo dimentichi mai, che siete venuto oggi da me; fate che questa santa Comunione sia una perla d'oro in una collana di sante Comunioni, tutte buone, che voglio offrire al vostro divino Amore.  

PROMESSE 

Gesù mio, in segno di riconoscenza per il dono di questa santa Comunione e pieno di amore e di compiacenza verso il vostro Cuore divino, vi prometto di vivere d'ora innanzi sempre di amore. Deh, Signore; tenete sempre desto nel mio cuore il fuoco del vostro amore! Come il sacerdote vigila, perché davanti al vostro divin tabernacolo arda sempre la lampada eucaristica, così anche Voi, divinò Sacerdote in eterno, vigilate su di me ed aiutatemi, perché mai si spenga in me la fiamma del vostro amore; perché una vita senza un intenso amore di Voi, che siete il Dio dell'amore, non sarebbe per me vita, ma una corsa rapida verso l'inferno.  

Signore, tra breve cesserà la vostra presenza reale nel mio cuore. Deh! fate che vi ami assai, dolce Cuore di Gesù, perché in me perduri la vostra presenza spirituale, e non abbandonatemi mai più, ma rinnovando in ogni santa Comunione la vostra augusta visita all'anima mia, rimanete sempre spiritualmente in me, perché possa dire con San Paolo, [131] che tanto vi ha amato: Vivo io, ma già non io, vive veramente in me Gesù, e: Non è il mio cuore che palpita nel mio petto, ma in esso palpita il Cuore del mio Gesù.  

DOMANDA 

Signore, le ricchezze del vostro Cuore divino, che ora palpita del mio petto, Sono infinite. Deh, concedete mi una parte di queste immense ricchezze!  

Cuore di Gesù eucaristico, fornace ardente di amore, fate che il mio cuore arda di amore di Voi. Cuore di Gesù, ricettacolo di giustizia e di amore, concedetemi di essere giusto, nell'esercizio del miei doveri cristiani e pieno di amore di Dio e di me e del prossimo in Dio. Cuore di Gesù pieno di bontà, rendetemi buono, ricolmo di tutte le virtù, concedetemi che le acquisti tutte; nel vostro Cuore sono tutti i tesori della sapienza e scienza; concedete mi abbondante sapienza, perché conosca bene i miei eterni destini, e donatemi la scienza dei Santi, che è la scienza di Dio.  

Beneditemi o Signore; benedite le mie sante risoluzioni e i miei buoni propositi; concedetemi tutte quelle grazie che mi sono necessarie, perché progredisca sulla via del bene e salvi l'anima mia; beneditemi nelle mie preghiere, nelle mie lotte contro i nemici [132] dell'anima mia, nelle mie buone risoluzioni, e racchiudetemi nel vostro Cuore, concedendomi anche quelle grazie temporali, che comprendete essere necessarie per il mio profitto spirituale e per il vero vantaggio dell'anima mia.  

Non specifico le grazie temporali che chiedo dal vostro amore: Voi le conoscete meglio di me, caro Gesù, ed io temo d'ingannarmi se ve le chiedo e di chiedere come grandi grazie delle cose, che invece possono essere di grave danno alla mia anima e presentarmi veri ostacoli sulla via della perfezione e della virtù.  

Racchiudete; caro Gesù, nel vostro Cuore divino, tutti coloro per i quali io prego e che Voi tanto amate; per i quali fu ferito il vostro Cuore adorabile, e che volete confortare e condurre a salvezza. Benedite i miei parenti e congiunti; quanti mi sono uniti dal vincolo del sangue e dell'amicizia; i miei superiori, i miei benefattori spirituali e temporali, coloro ai quali ho dato scandalo o sono stato occasione di peccato. Benedite la vostra santa Chiesa e il suo Capo visibile, il vostro Vicario, il Romano Pontefice; benedite il mio Vescovo, il mio Parroco, il mio Confessore; concedete al Papa e al Vescovo la grazia di bene governare la vostra Santa [133] Chiesa e al mio Confessore e al mio direttore spirituale di dirigere saggiamente l'anima mia.  

Rivolgete finalmente, dolce Gesù, uno sguardo di speciale amorevolezza alle anime del Purgatorio, che sono tanto care al vostro Cuore divino, che vi hanno amato, sono morte nella vostra santa grazia, ed ora in quel carcere tenebroso soddisfano, tra indicibili tormenti, i debiti contratti presso la vostra divina giustizia. Siate loro largo di misericordia, Voi che tanto le amate, e accettate benigno in loro suffragio le indulgenze che lucro con questa santa Comunione.  

Consolate, Cuore. sacratissimo di Gesù, i poveri morti, che confidano in Voi, ed in modo speciale vi siano raccomandate le anime dei miei parenti, benefattori ed amici, le anime di coloro, che soffrono per colpa mia tra quelle fiamme, le anime più abbandonate, e quelle che maggiormente hanno zelato il culto del vostro sacratissimo Cuore. Siate a tutti largo di benedizioni e di grazie.  

ALLA VERGINE SANTA 

Nostra Signore del Sacro Cuore di Gesù, adorate con me il Cuore adorabile del vostro divinissimo Figlio, che è ora rinchiuso nel mio povero petto. Deh, cara Madre di Gesù e mia, fatemi conoscere sempre meglio [134] gl'infiniti tesori e gl'imperscrutabili abissi di questo Cuore, che tanto mi ha amato, sì da voler venir ospitato nel mio povero cuore; datemi una fiamma del vostro amore; comunicatemi quell'amore grande e quel forte affetto che Voi avete sentito per Lui, e aiutatemi a ringraziarlo in questa santa Comunione, come Voi lo avete ringraziato nell'istante dell'Incarnazione, quand'Egli scese nel vostro purissimo seno, e come lo avete adorato e ringraziato durante tutto il tempo della vostra vita mortale, ed ora lo adorate, lodate e ringraziate nel cielo.  

Sub tuum praesidium confugimus . Ricorro davvero al vostro patrocinio, mia cara Madre Maria, e per la vostra intercessione e col vostro aiuto spero che questa santa Comunione non causi, per me, aumento di pena, ma mi ottenga perdono e grazia.  

A SAN GIUSEPPE 

O amico dolcissimo del Sacro Cuore di Gesù; voi che avete avuto la grazia di udire per il primo dopo la vostra santissima Sposa i palpiti dolcissimi del suo Cuore; voi al quale l'Eterno ne ha affidato la custodia, Giuseppe santo, vi supplico di preservarmi da ogni peccato specialmente d'impurità, per poter custodire nel mio cuore Gesù con quella fedeltà e quella santa costanza colla quale l'avete custodito voi nella vostra mortale carriera; per poter morire, assistito da voi, dalla vostra purissima Sposa e dal vostro dolce Gesù, e vedere un giorno in cielo quel Cuore adorabile, che fu ed è la vostra delizia e che in questo istante adoro presente nel mio povero petto.  

Preghiera a Gesù crocifisso :  PER LUCRARE L'INDULGENZA PLENARIA 

Bisogna recitare questa preghiera dopo la Santa Comunione, avanti ad un’immagine del Santissimo Crocifisso. Non si dimentichi che il Crocifisso è una immagine del Cuore di Gesù. Non si vede forse attraverso la ferita del Sacrosanto Costato quel Cuore divino, che ha tanto amato gli uomini da aver dato tutto il proprio Sangue in prezzo del loro riscatto?  

[136] Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima vostra presenza prostrato vi prego e scongiuro col fervore più vivo ad imprimere nel mio cuore vivi sentimenti di fede, di speranza, di carità, vero dolore dei miei peccati, e il fortissimo proponimento di emendarli; mentre con grande amore e compassione contemplo le vostre cinque Piaghe, meditando ciò che parlando di Voi poneva sulle vostre labbra, o buon Gesù, il profeta David: Hanno forato le mie mani ed i miei piedi; hanno contate tutte le mie ossa.  

Si reciti almeno un Pater, Ave, Gloria, secondo l'intenzione del Sommo Pontefice, per lucrare l'Indulgenza plenaria, applicabile anche alle anime del Purgatorio.  

MEDITAZIONI E PREGHIERE 

per la Santa Comunione nei nove primi Venerdì del mese 

Queste meditazioni possono servire anche per le altre Comunioni che si vogliono fare in onore del Sacro Cuore di Gesù e specialmente per coloro che si sono ascritti alla pia pratica dei nove uffizi in onore del Sacro Cuore. Si farà in tal caso nella Comunione la meditazione che corrisponde all'uffizio del mese. Fatta la breve meditazione e recitate le preghiere particolari, si reciteranno tutte o alcune delle preghiere che si trovano nell'apparecchio alla Santa Comunione, ciò che vale anche per il ringraziamento.   

Si dica allo stesso modo della seconda serie di nove Comunioni meditate. [137]  

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