Santa Margherita Maria Alacoque.
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[14-15] Nacque costei il 22 luglio 1647 a Lauthecourt presso Verosvres, nella Borgogna, da una famiglia antica e stimata, figlia del notaio Claudio e di Filiberta Lanayrd, ed entrò, dopo aver superato molte difficoltà, il 20 giugno 1671 nel monastero della Visitazione di Paray le Monial, dove, dopo il prescritto noviziato, fece la sua professione la domenica 6 novembre 1672.
Fu a Paray le Monial, una delle cittadine francesi più funestate dall'eresia giansenista e dagli ugonotti, ossia protestanti calvinisti, che la giovane suora fu ricolma di divini favori. Per un po' di tempo essa udiva nel destarsi, distintamente, alcune parole latine, che non comprendeva: «Dilexisti justitiam et odisti iniquitatem; propterea unxit te Deus oleo laetitiae - Tu ami la giustizia e odi l'iniquità; perciò ti unse Dio con olio di letizia». Oppure: «Audi filia, et vide et inclina aurem tuum - Ascolta, o figlia, guarda e china il tuo orecchio » 4 .
Incominciano poi le rivelazioni celesti, che faranno dell'umile suora la grande apostola del Sacro Cuore di Gesù.
La prima delle grandi rivelazioni ebbe luogo il 27 dicembre 1673, festa di San Giovanni [16] Evangelista. Gesù la fece riposare per lungo tempo sul suo petto adorabile, e le manifestò le meraviglie del suo amore e i secreti inesplicabili del suo Sacro Cuore, fino allora a lei nascosti; le aprì per la prima volta il Suo Cuore, in un modo così vero e sensibile, che non le dette luogo a dubitare, e le disse: «Il mio Divin Cuore è così appassionato di amore per gli uomini, e per te in particolare, che non potendo più trattenere le fiamme della sua ardente carità, è necessario che le spanda per tuo mezzo e che ben si manifesti, per arricchirli dei preziosi tesori che ti mostro e che contengono le grazie santificanti e salutari, che sole possono ritrarli dall'abisso dell'eterna perdizione. Ti ho scelta, come un abisso di indegnità e d'ignoranza, per il compimento di questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me».
Ciò detto, continua la Santa la sua narrazione, Egli richiese il mio cuore ed io lo supplicai di prenderlo; Egli lo prese, lo mise al contatto del suo Cuore adorabile e me lo fece vedere come un piccolo atomo che si consumava in quell'ardentissima fornace; indi, ritraendolo come una fiamma foggiata in forma di cuore, me lo ripose in seno, dicendomi: «Eccoti, mia diletta, un pegno [17] prezioso dell'amor mio, che ti fa chiudere in petto una piccola scintilla delle sue fiamme più vive, per servirti di cuore e consumarti fino all'ultimo momento. Il suo ardore non si estinguerà mai ... e in prova che la grande grazia che ti faccio non è una illusione, ma il fondamento delle altre tutte che pur ti farò, sebbene io abbia chiusa la ferita del tuo costato, il dolore te ne rimarrà per sempre; e se finora, non hai preso altro nome che quello di una schiava, io ti dò, d'ora in poi, quello di discepola prediletta del sacro mio Cuore».
Con questa prima grande visione Margherita Maria Alacoque venne consacrata apostola del culto del Sacro Cuore di Gesù, e chiamata, non a creare questo culto, antico com'è antica la Chiesa; non a insegnare che il Cuore di Gesù è adorabile, ciò che si sapeva fin dall'evo apostolico; e neppure ad influire sulle decisioni della Chiesa, che è assistita dallo Spirito Santo e prende le sue decisioni in materia di fede e di buoni costumi sotto l'influenza del divin Paradito; ma a diffondere e a propagare questo culto, a dargli uno sprone efficace, a manifestare agli uomini la volontà del Signore, che, come S. Giovanni Evangelista l'aveva già rivelato, questo culto, che è il [18] culto del suo Amore, sia la devozione preferita in questi tempi moderni così freddi e poveri di amore di Gesù, e a render noto agli uomini di ciò che il Signore promette a chi avrebbe zelato questo culto, a Lui così caro.
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