mercoledì 21 luglio 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Le demolizioni controllate richiedono una tempistica calcolata al secondo

Perché un palazzo crolli simmetricamente su se stesso è necessario  che le cariche esplosive vengano piazzate alla base delle sue fondamenta,  e che queste vengano fatte detonare simultaneamente, entro una  frazione di secondo. Prove sonore e fotografiche, in aggiunta a  precise testimonianze oculari, hanno determinato che vi furono potenti  esplosioni nelle aree sotterranee delle torri, insieme ad altre percepite  in altre zone degli edifici, in modo assolutamente simile a quello usato  per le demolizioni controllate.451 I sismografi della Columbia University  registrarono eventi paragonabili a esplosioni sotterranee, durante  il crollo di ciascuna torre. Gli esperti che ho appena citato hanno  confermato ad Alan Hart che già solo sulla base dei filmati video del  crollo delle torri, si ha la certezza che delle cariche esplosive erano state  piazzate sotto il World Trade Center, e che sono state quelle cariche  ad averle fatte crollare, non il semplice danno strutturale o gli incendi  derivanti dagli impatti, perché una cosa del genere sarebbe stata  assolutamente impossibile.

Ecco le conclusioni a cui è giunto Steven Jones (laureatosi in Fisica  presso la Vanderbilt University; Professore Emerito di Fisica della  Brigham Young University; ricercatore presso l’Acceleratore Lineare di  Stanford, la Cornell University ed il Dipartimento dell’Energia degli Stati  Uniti presso i Laboratori di Los Alamos): “La nostra conclusione è che  l’edificio non avrebbe potuto crollare così rapidamente, se l’incendio ne  fosse stato davvero la causa...” Jones cita l’ingegnere meccanico Gordon  Ross, che ha curato una dettagliata analisi degli eventi basata sulla  conservazione della quantità di moto, nel Journal of 9/11 Studies.452 

Ross spiega che: “Se la versione ufficiale fosse corretta, allora il calore  che viene considerato la causa del cedimento, avrebbe agito in modo  molto più lento e non avrebbe comportato assolutamente un evento  simmetrico come quello verificatosi con il crollo delle torri gemelle;  perché il fatto che la torre sia collassata perfettamente su se stessa  è in aperta contraddizione con tutto ciò che conosciamo sull’acciaio  ed il suo comportamento usuale... quando avviene un cedimento in  un’area, questo tende a continuare nella stessa area e si assiste ad un  crollo asimmetrico … tutta questa versione semplicemente non sta in  piedi.”453 Il governo degli Stati Uniti, tuttavia, continua imperterrito a  spacciare come verità un’assurda menzogna, ormai smascherata, e cioè  che un gruppo di presunti dirottatori Arabi, su ordine di Osama bin  Laden, rintanato in una grotta dell’Afghanistan, abbiano fatto crollare  le torri del World Trade Center dopo essercisi schiantati contro con  degli aeroplani.454


Il WTC 7 è crollato pur non essendo mai stato colpito da un aereo

L’edificio WTC 7 (conosciuto come palazzo Salomon Brothers) è  stato demolito in maniera convenzionale, perché non c’era bisogno di far  credere che il suo crollo fosse dovuto allo schianto di un aereo dirottato.  Tuttavia, chi ha organizzato gli eventi dell’11 settembre, probabilmente  adesso si morde le dita, ripensando al WTC 7, e vorrebbe aver fatto  schiantare un aereo anche contro quel palazzo, quel giorno. Il crollo  simmetrico e su se stesso del WTC 7, infatti, è avvenuto praticamente a  velocità di caduta libera e per nessun motivo apparente, se si eccettua  un incendio assolutamente ordinario ed asimmetrico. Questo costituisce  una prova ancor più evidente che gli attacchi dell’11 settembre non sono stati altro che una messinscena orchestrata dal governo degli Stati  Uniti, una cosiddetta “operazione terrorista sotto false insegne”. Nel  corso degli anni, il governo degli Stati Uniti ha dovuto cambiare varie  volte la propria versione sul crollo del WTC 7, visto che ogni spiegazione  fornita veniva sconfessata una dopo l’altra; l’ultima spiegazione, fornita  dal NIST, secondo cui “l’espansione termica” avrebbe causato il crollo  dell’edificio 7, è assolutamente priva di basi scientifiche e di credibilità.  Per poter essere veramente la causa del collasso del WTC 7, quegli  incendi avrebbero dovuto causare il crollo simultaneo di tutte e 82 le  colonne di supporto dell’edificio (24 centrali e 58 perimetrali), a partire  dalle sue fondamenta e salendo fino in cima in appena una frazione di  secondo – una cosa fisicamente impossibile.

Richard Gage ha descritto il crollo del WTC 7 come di una  “demolizione controllata riuscita alla perfezione.” “Una volta che ti  attieni alla scienza,” spiega Gage, “le conclusioni sono inevitabili: …  gli incendi, per loro natura, si spostano di posto in posto, lasciando  un’area più fredda alle loro spalle e bruciando quella in cui arrivano;  questo porta ad un crollo asimmetrico...se fossero stati gli incendi, la  causa del cedimento, l’edificio sarebbe crollato in altra maniera, non su  se stesso.” Tra l’altro, continua Gage, “c’erano prove evidenti di solo due  o tre incendi.” (Le riprese video mostrano un incendio nella facciata  est, tra l’11° ed il 12° piano, un incendio presso la facciata nord tra  il 7° ed il 12° piano, e l’intera facciata sud oscurata dal fumo.) Nelle  riprese video immediatamente precedenti al crollo del WTC, tuttavia, si  possono vedere degli sbuffi di fumo bianco salire dalla base dell’edificio,  assolutamente compatibili con quelli derivanti dalla detonazione di  cariche esplosive. Inoltre, ricorda Gage, “vi sono state testimonianze di  esplosioni e lampi di luce, prima del crollo”. 

L’esperto olandese in demolizioni, Daniel Jowenko (Presidente  della Jowenko Explosive Demolitie BV), che operava nel settore delle  demolizioni controllate da 27 anni – all’epoca dell’intervista – ha  affermato alla televisione olandese, l’11 settembre 2006,455 che il crollo  del WTC 7 è dovuto senza dubbio ad una demolizione controllata: “è una  demolizione controllata… è un lavoro preparato in anticipo e portato a  termine da mani esperte.” Jowenko ha spiegato in quell’intervista che  “l’esplosione parte dalla base: si distruggono le colonne ed il resto cade  giù su se stesso.”456

Padre Paul Kramer

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