lunedì 2 agosto 2021

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


L’FBI non ha motivi di procedere contro bin Laden

L’ex agente della CIA Robert David Steele, specializzato nei casi di  operazioni clandestine, il 20 aprile 2004 alla Butler University affermò  che c’erano prove a sufficienza per accusare Cheney degli attacchi  dell’11 settembre; Rex Tomb, Direttore della Investigative Publicity  Unit dell’FBI, ha affermato che il Dipartimento di Giustizia non ha  emesso alcun accusa formale contro Osama bin Laden, per mancanza  di prove.471 Il governo, tuttavia, continua ostinatamente ad insistere  che Osama bin Laden ha diretto gli attacchi mentre si trovava nascosto  in una grotta in Afghanistan, malgrado il fatto che non vi siano prove  evidenti a suo carico.

La spiegazione più ragionevole, sostenuta da una montagna di  prove irrefutabili, secondo la quale alcuni criminali presenti all’interno  del governo degli Stati Uniti, con l’aiuto di alcuni servizi segreti  stranieri, hanno diretto e portato a compimento quegli attacchi, è  stata immediatamente bollata dal governo e dalla stampa asservita  e compiacente come “spregevole”, come una “oltraggiosa teoria del  complotto”, come il prodotto di menti malate. Al contrario, ad essere  la più oltraggiosa e folle tra le “teorie della cospirazione” è proprio  quella che afferma che sono stati Al-Qaeda e Osama bin Laden ad aver  organizzato gli attacchi dell’11 settembre.472 Per rendersene conto, oltre alla totale assenza di prove a sostegno delle accuse contro di lui, basta  riflettere per un attimo su chi è realmente Osama bin Laden e chi c’è  dietro alla creazione di Al-Qaeda.

Bin Laden – una risorsa della CIA

Osama bin Laden è stato al soldo della CIA fino all’11 settembre.  Sybil Edmonds, un traduttore dell’FBI, ha affermato categoricamente  di aver avuto sulla sua scrivania dei documenti che provavano che  bin Laden stesse ancora lavorando per la CIA, quando avvennero gli  attacchi al World Trade Center. Alcune agenzie stampa occidentali  (come la Agence France Press) riportarono la notizia che Osama bin  Laden era stato curato per un problema di reni all’Ospedale Americano  di Dubai, nell’agosto 2001, dove aveva ricevuto una breve visita da parte  di alcuni funzionari della CIA. Quando doveva viaggiare in America per  affari legati alla CIA, Osama bin Laden usava lo pseudonimo di Tim  Osman. Il governo degli Stati Uniti vorrebbe farci credere che questo  galoppino della CIA fosse in realtà un fanatico estremista mussulmano,  che avrebbe concepito gli attentati dell’11 settembre per motivi religiosi!  Non solo, il governo degli Stati Uniti vorrebbe farci credere che bin  Laden avesse sotto il proprio comando un gruppo di estremisti islamici  militanti, fanaticamente devoti alla causa della Jihad contro gli Stati  Uniti e l’Occidente “infedele”. Ma se vogliamo dirla tutta, Al-Qaeda  andrebbe chiamata Al-CIA-da, visto e considerato che fu proprio la CIA  a fondarla (lo stesso nome “Al-Qaeda” tradisce le sue origini). Robin  Cook, Segretario agli Esteri della Gran Bretagna tra il 1997 ed il 2001,  ha affermato alla BBC che Al-Qaeda, in origine, “era un file contenente  migliaia di profili di altrettanti mujaheddin che erano stati reclutati ed  addestrati grazie alla CIA.”473 In Arabo, il nome “Al-Qaeda” significa “la  base” – cioè il database della CIA di cui parlava Robin Cook. Si tratta  di un’idea concepita da Zbigniew Brzezinski; i suoi “membri” vennero  assoldati sotto la direzione di Robert Gates, una spia della CIA reclutato  quand’era ancora un ufficiale dell’Aeronautica Militare Americana e che  sarebbe diventato successivamente Segretario alla Difesa degli Stati  Uniti. Al-Qaeda è pertanto nient’altro che una risorsa, un database di  jihadisti addestrati dalla CIA e reclutati dagli Stati Uniti. Non si tratta  di un’organizzazione terroristica e non è affatto un gruppo organizzato  o autonomo. 

Gli altri terroristi dell’11 settembre: 

anch’essi risorse della CIA

J. Michael Springmann è stato Console degli Stati Uniti a Gedda, in  Arabia Saudita, ed è stato direttore dell’ufficio consolare per il rilascio  dei visti, tra il novembre 1987 ed il marzo 1989. Springmann spiegò  che la CIA “ha protetto i Jihadisti sin dal 1987”, e che a Gedda era stato  istituito un programma per assegnare un visto ai terroristi Jihadisti  arruolati dalla CIA, affinché potessero disporre di un documento  per entrare liberamente negli Stati Uniti ed essere successivamente  addestrati alle attività terroristiche. Questi individui non avevano alcun  motivo legittimo per entrare negli Stati Uniti, e quindi non avrebbero  mai potuto ricevere un regolare visto; tuttavia, su richiesta della  CIA, quei terroristi ricevettero un visto degli Stati Uniti per ragioni  “di sicurezza nazionale.”474 Springmann spiegò ulteriormente che i  presunti attentatori dell’11 settembre erano elementi della CIA, molti  dei quali avevano chiesto e ottenuto un visto per entrare negli Stati  Uniti, proprio al Consolato Americano di Gedda, dove egli stesso era  stato contattato dalla CIA al fine di fornire visti ai terroristi reclutati  dall’agenzia Americana: “Si tratta delle stesse persone che avevano  ottenuto il visto presso il Consolato Americano di Gedda.”475

Padre Paul Kramer

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