lunedì 16 agosto 2021

Il leone è balzato dalla sua boscaglia, il distruttore di nazioni si è messo in marcia, è uscito dalla sua dimora, per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

I potenti re della terra sono paragonati ad un leone che esce dalla boscaglia per azzannare, uccidere, divorare. Giuda e Gerusalemme sono avvisati.

Il leone è balzato dalla sua boscaglia, il distruttore di nazioni si è messo in marcia, è uscito dalla sua dimora. Di certo non viene per recare notizie di pace.

Esso viene per ridurre la tua terra a una desolazione. Le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti. Il popolo è avvisato. Sa cosa l’attende.

Quando il leone esce dalla boscaglia, segue sicura morte. Quando il distruttore si muove segue desolazione, distruzione, morte.

Gerusalemme sarà rasa al suolo e così tutte le altre città fortificate. Giuda è avvisato. Per esso vi è solo una via di salvezza: il suo Dio e Signore.

Solo il Signore potrà mettersi come scudo di difesa. Solo Lui potrà essere per Giuda una fortezza inespugnabile. Solo Lui la sua salvezza.

Ma il Signore potrà essere salvezza solo nella conversione, nel pentimento, nell’abbandono di ogni idolatria. Israele è salvo solo nella fortezza della Parola.

8Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata da noi l’ira ardente del Signore.

Ora Giuda invita se stessa a vestirsi di sacco, a lamentarsi, ad alzare grida. L’ira del Signore non si è allontana da essa, perché in essa regna l’idolatria.

Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata da noi l’ira ardente del Signore.

Qual è la verità nascosta in questa profezia, in questo invito a vestirsi di sacco, lamentarsi e alzare grida? Ancora la distruzione non è avvenuta.

L’annunzio di distruzione per il Signore è già distruzione. Annunzio e distruzione non sono due azioni separate e distinte. Sono una sola profezia.

L’uscita del leone dalla boscaglia è già morte della sua preda. Giuda deve vedersi distrutto, annientato, nella grande desolazione, già in esilio.

Per questo deve vestirsi di sacco, lamentarsi e alzare grida. Lui deve lamentarsi come la preda che è azzannata, afferrata, uccisa del leone.

Questo invito indica che la sorte di Giuda è già compiuta. Poiché già realizzata, essa deve intonare il suo lamento di morte, le sue grida di lutto.

Le Lamentazioni sono il grido di dolore dopo che la distruzione è avvenuta. Il Signore invita Giuda a fare le sue lamentazioni come se Sion fosse già distrutta.

Questo rivela che tra profezia e compimento non vi è tempo intermedio. Non vi è spazio per un ritorno. Il peccato del popolo è senza conversione.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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