lunedì 4 ottobre 2021

La Battaglia Finale del Diavolo - Nel mondo non v’è pace

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Nel mondo non v’è pace

Mentre questo libro va in stampa (nel dicembre 2009) è passato  ormai un quarto di secolo dalla presunta “consacrazione della Russia”,  avvenuta il 25 marzo 1984. Poiché l’apparato burocratico del Vaticano  impedisce che la Russia venga nominata in nessuna cerimonia di  consacrazione, non solo la Russia non si è convertita, ma non si è  avverato neanche il periodo di pace promesso dalla Madonna. Le guerre  in Iraq e in Afghanistan parlano da sole, così come la crisi senza fine che  sconvolge il Medio Oriente, per non parlare degli spaventosi genocidi  che avvengono in posti come il Darfur (in Sudan) o in Ruanda.

Ma c’è un’altra guerra che sta andando avanti in tutto il mondo  e senza soste, sin dal 1984: la guerra contro i bimbi non ancora nati.  In tutto il mondo, l’atroce olocausto dell’aborto brucia sempre di più  dinanzi agli occhi di Dio. Dopo la “consacrazione” del 1984, vi sono  state almeno 600 milioni di vittime tra i non nati, il cui sangue grida  vendetta al Cielo! È chiaro che è giunto oramai il tempo di un castigo  divino per tutta l’umanità. 

Tuttavia, niente sembra riuscire a distogliere l’apparato Vaticano  dal continuare a sostenere il nuovo orientamento “post-Fatima” per  la Chiesa. Invece della consacrazione della Russia, il Vaticano ha organizzato un’altra cerimonia, chiamata questa volta un “affidamento”,  durante la quale Papa Giovanni Paolo II, alla presenza di ben 1500  vescovi giunti a Roma per il Giubileo Episcopale, pronunciò le seguenti  parole: 

Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli: i  bimbi non ancora venuti alla luce e quelli nati in condizioni di  povertà e di sofferenza, i giovani alla ricerca di senso, le persone  prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia. Ti  affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi di assistenza e  quanti siano soli e senza speranza.484

Sono parole veramente nobili, e senza dubbio coloro che furono  ricordati dal Papa ricevettero un beneficio spirituale per via di  quell’”affidamento”. Tuttavia, la Madonna di Fatima non aveva chiesto  per Sé “l’affidamento” dei disoccupati, dei giovani in cerca di senso, degli  ammalati e degli affamati, e neanche delle famiglie o degli anziani – per  quanto lodevole siano quelle intenzioni. Ella giunse per chiedere una  cosa specifica: la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato,  cioè l’unica cosa che l’apparato del Vaticano si rifiuta di darle.

La ricerca di qualche sostituto umano che potesse rimpiazzare le  richieste della Madonna è proseguita con la Giornata Mondiale della  Preghiera per la Pace, svoltasi ad Assisi il 24 gennaio 2002.  Cattolici,  Ortodossi, Protestanti, Indù, Musulmani, Ebrei, Animisti Africani,  Buddisti, Scintoisti, Confucianisto, Tenrikyoisti e Zoroastriani, vennero  mandati dal Vaticano ad Assisi, in quello che l’Osservatore Romano  definì “un treno di pace”. I “rappresentanti delle religioni mondiali”,  tra i quali uno sciamano, pronunciarono i propri sermoni sulla pace  del mondo da un grande pulpito in legno posto nella piazzetta alla  base della Basilica di San Francesco. Come parte dell’evento, a ciascuna  “religione” non Cristiana venne fornita una stanza all’interno del Sacro  Convento di San Francesco, affinché vi si potessero tenere riti pagani e  recitare preghiere ai vari dei e spiriti, in favore della pace. Alla fine di  quell’evento scandaloso e persino sacrilego – il “nuovo orientamento”  nel suo peggio - i “rappresentanti delle religioni mondiali” posero delle  piccole lampade ad olio sopra un tavolo, a simbolizzare il loro presunto  impegno alla fratellanza interconfessionale ed alla pace mondiale, e poi  tornarono ognuno a casa propria. 

I giorni seguenti, ovviamente, la pace non arrivò. Anzi, proprio  il giorno seguente, gli Israeliani cominciarono a bombardare alcuni  bersagli Palestinesi, portando il conflitto Arabo-Israeliano sempre più  verso una guerra globale; nel frattempo, l’India aveva testato un proprio  missile nucleare. Nelle settimane successive, gli Indù ed i Musulmani,  i cui “rappresentanti” erano andati ad Assisi per porre su quel tavolo le  proprie lampade d’olio, cominciarono a massacrarsi a vicenda nell’India  occidentale; il computo delle vittime, in 3 giorni di combattimenti, fu  di quasi 300 morti.485 Il mondo è stato sempre in guerra sin d’allora e le  vittime, sia nate che non nate, ammontano a decine di milioni. 

Nella sua monumentale Enciclica Ubi Arcano Dei (1922) Papa Pio XI  proclamò ciò che appartiene anche all’essenza del Messaggio di Fatima,  e cioè che l’unica pace degna di questo nome è quella di Cristo, e che  solo la Chiesa Cattolica può portare la pace di Cristo a questo mondo  così tribolato. Ecco cosa disse il Papa, 40 anni prima che il “nuovo  orientamento” cominciasse ad affliggere la Chiesa: 

Per questo, per essere cioè la Chiesa, ed essa sola, formatrice  sicura e perfetta di coscienze, mercé gli insegnamenti e gli aiuti a lei sola da Gesù Cristo affidati, non soltanto essa può conferire nel presente alla pace tutto ciò che le manca per essere la vera pace di Cristo, ma può ancora, più di ogni altro fattore, contribuire ad assicurare questa pace anche per l’avvenire, allontanando il  pericolo di nuove guerre. Insegna infatti la Chiesa (ed essa sola ha da Dio il mandato, e col mandato il diritto di autorevolmente  insegnarlo) che non soltanto gli atti umani privati e personali, ma  anche i pubblici e collettivi devono conformarsi alla legge eterna di Dio.486

Nel loro incessante sostegno al “nuovo orientamento”, tuttavia,  i burocrati attuali del Vaticano rifiutano sdegnosamente questi  insegnamenti così chiari, definendoli “non ecumenici” e “trionfalistici”,  e preferendo continuare il loro fallibile progetto umano di cercare la  “pace” per mezzo delle istituzioni umane, controllate da non credenti e  molto spesso da nemici dichiarati di Dio e della Chiesa. Nel luglio 2002, la  stampa Cattolica pubblicò con sgomento il fatto che il Cardinale Sodano  stava sostenendo attivamente la Corte Criminale Internazionale (ICC),  recentemente istituita, arrivando addirittura a finanziarla con i soldi  dello stato Vaticano.487 I giornalisti Cattolici, insieme agli esperti laici di  politica, avevano da tempo messo in guardia l’opinione pubblica contro  l’ICC, considerandola una minaccia diretta nei confronti dei diritti delle  nazioni sovrane e dei loro popoli, visto che questa avrà giurisdizione per  intraprendere processi politici – dai quali non vi sarà appello – contro i  cittadini di una qualsiasi nazione, basandosi su di una lista di “crimini”  in perenne espansione.488 Questi processi verrebbero condotti senza  alcuna garanzia procedurale in merito alla presentazione delle prove,  e senza il diritto di confrontarsi direttamente con i testimoni, una cosa  essenziale per un qualsiasi processo.489 Tuttavia il Segretario di Stato  del Vaticano, mischiando politiche incompetenti insieme alla sua alta  carica ecclesiastica, ha collaborato attivamente alla creazione di questo  mostro giuridico, preparando così un altro disastro per la Chiesa.

Non c’è pace in Russia, e non c’è pace nel mondo. Al contrario,  quella che Papa Benedetto definisce giustamente “la dittatura del  relativismo” si sta manifestando in ogni nazione, oggi più che mai, e  come disse Giovanni Paolo II a Fatima nel 1982, siamo ormai di fronte  a “minacce quasi apocalittiche che incombono sulle nazioni e sull’intera  umanità”. Questa è la conseguenza del voler continuare ad ignorare gli  avvertimenti che il Cielo ha consegnato per il mondo a Fatima. 

Padre Paul Kramer

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