martedì 23 novembre 2021

L'ultimo atto della storia del mondo

 


IL VANGELO DALLA SINDONE


L'ultimo atto della storia del mondo

«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.

Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo perché la vostra liberazione è vicina» (Lc. 21,2528).

« Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sè. Poi vidi i morti grandi e piccoli, ritti, davanti al trono. Furono aperti i libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituí i morti che esso custodiva e la morte e gli Inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli Inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco» (Ap. 20,11-15).

« Vidi poi un cielo nuovo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era piú. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio con loro” e tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà piú la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate.

E colui che sedeva sul trono disse: "Ecco io faccio nuove tutte le cose" e soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci".

Ecco sono compiute!

Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita.

Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio» (Ap. 21,1-7). Quindi Giovanni descrive la magnificenza della celeste Gerusalemme e conclude: «Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna, perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello.

Le nazioni cammineranno alla sua luce, e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza.

Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà piú notte e porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni. Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità; solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello» (Apoc. 21, 22-27)

« E non vi sarà piú maledizione. Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo a lei, e i suoi servi lo adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte. Non vi sarà più notte e non avranno piú bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli» (Ap.22,3-5).

Infine Giovanni riferisce le ultime parole di Gesú: «Non mettere sotto il sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. Il perverso continui a essere perverso, l'impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.

Ecco io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.

Io, Gesú, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino. Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni! E chi ascolta ripeta: 'Tieni!". Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita» (Ap. 22,10-17).


Nessun commento:

Posta un commento