venerdì 3 dicembre 2021

La mia Passione è per voi. L’Amore si offrì a Dio il Padre prendendovi.

 


Gesù

L’Agonia di Gesù al Getsemani. Mi ritiro nel Giardino degli Olivi con Pietro, Giovanni e Giacomo. Mi allontano un po’ da loro. Prego: “Padre, perdona loro, non sanno quello che fanno.” Pietro, dormi, non potesti vegliare con me. Prega per non cadere in tentazione. Figli miei, quelli che non pregano cadono negli inganni del demonio; egli li incita all’ira contro i loro fratelli. Siete dei burattini nelle sue mani. Voi che pregate, siete quelli che l’angelo mi mostrò per consolarmi. Pregate, figli miei, perché la carne è debole.

La Flagellazione. Sono davanti a Pilato. Egli dà l’ordine ai suoi soldati di flagellarmi. Satana li eccita. La loro ira è tanto grande! Mi coprono di colpi. Figli miei, sono le vostre ire, i vostri atti contro il vostro prossimo che io subisco. Non sapete che ogni volta che porgete dei colpi contro quelli ai quali augurate del male, come un boomerang, questo ritorna su di voi? È il vostro tributo. Siate dolcezza, siate esempio.

La Coronazione di spine. Essi sono stanchi di flagellarmi. Fabbricano una corona con le canne di spine. Con dei bastoni, mi conficcano questa corona sulla testa sino alle ossa. Figli miei, le vostre parole di collera contro il vostro prossimo sono come l’eco dell’inferno che risuona in voi, figli miei collerici. Quelli che subiscono la vostra ira, si allontanano da voi per non continuare la vostra conversazione tempestosa. Voi che siete in questo campo d’azione, sentite questi gridi. Datemi questi figli. Sono in me; io, sono in loro. Vi amo, figli miei. Fate silenzio in voi venendo a me.

Il Portare della Croce. Luisa Piccarreta guarda per la finestra.6 C’è rumore. Sono io che passo. Porto la mia croce. I nostri sguardi s’incontrano. Sguardi di compassione e di amore. Oh! questi sguardi di ira che vessano il prossimo fino a voler schiacciarlo per dominarlo! Figli miei, guardatevi con compassione ed amore.

La Crocifissione. Senti i colpi di martello picchiati sopra i chiodi che si conficcano nella mia carne. Figli miei, sono i gridi dei figli arrabbiati che risuonano dalle volte dell’inferno per disturbarvi. Figli miei, siate miti affinché i vostri gridi risuonino sino al Cielo.

* * * * * * *


La mia Agonia e voi.

Figlia mia, sei nella mia Presenza. Sono in te. Conserva queste parole in te e scrivile su questi fogli. Segneranno il cuore dei miei figli scelti affinché sappiano quello che mi fanno.

Sono nel Giardino degli Olivi, al Getsemani. È la sera della mia Agonia. Tutto in me è sofferenza. Figlia mia, resta con me, ho tanto male! Sento gridi lontani. Vengono a prendermi. I miei apostoli si addormentarono; non rimasero in preghiera con me. Figlia mia, la carne è tanto debole senza la preghiera. La preghiera fa ostacolo alla debolezza del male. Tutto in me grida: “Padre, perdona loro, non sanno che la loro debolezza li rende tanto vulnerabili.”

Ti amo, figlia mia, di essere con me. Oh! quanti sono qui a pregare con me! Io sono consolato da loro. Voi, figli miei, vedete quanto le vostre preghiere mi aiutano a passare questi istanti tanti dolorosi. Sarete con me nel Paradiso, figli miei.

Miei figli d’amore, rimanete con me. Soffro. Tutta questa gente intorno a me mi vuole del male. Mi insultano. Sono violenti. Mi picchiano con i loro pugni. Sono scatenati. Mi vogliono tanto male. Vogliono distruggermi. Non soltanto me, ma quanti sono in me, voi, figli miei.

L’inferno si radunò per distruggerci, voi e me. Mi mostro forte per voi. Non voglio che siate distrutti; loro sono tanto perversi; hanno un odio spietato. Figli miei, venite, voi che avete paura di loro; io, vi proteggo! Presento loro il mio Essere intero affinché essi sazino il loro odio.

Oh! figli miei, quanto è grande il vostro amore per me, voi che mi amate malgrado tutte le ferite che mi sfigurano! Il mio corpo è tanto doloroso! Sto in piedi affinché non vi schiacciano dai loro gesti odiosi, scatenati contro di me, e di voi, mia Chiesa. Vi amo. Amatemi, io che mi offro continuamente per proteggervi dalle loro frustate che flagellano il mio Corpo mistico.

Carissimi figli, ecco che viene il momento della mia Monarchia. Non tutti sanno quanto sia grande la mia potenza. Questo mondo è un mondo di ignoranza. Voi che vivete in questo mondo in cui tutto è soltanto apparenza, non vedete nemmeno che tutto è per me, Gesù, il Re dei re?

Sono venuto in questo mondo per riprendere quello che mi appartiene: il mio Regno. Figli miei, siete il mio Regno. Quando essi mi misero la mia corona di spine, era la vostra corona formata dalle vostre sofferenze; la bagnarono nelle piaghe della mia testa affinché ciascun figlio che mi offre le sue sofferenze sia un testimonio d’amore per me in questo mondo. Sì, miei figli di sofferenza, voi che gridate verso il mio Padre: “Papà, non ne possiamo più di vivere senza l’Amore. Venga il tuo regno, sia fatta la tua Volontà.”

Figli miei, vi amo, io, l’Amore. Datemi il vostro sì all’Amore. Il vostro Re guadagnò il vostro posto in questo Regno che si fece dal suo proprio Sangue.

Amori miei, quante volte vi vedo in sofferenza. Sono con voi. Mi feci scellerato per voi. La vergogna e il disonore sono soltanto apparenze. Figli miei, non siate vergognosi, vi voglio in me. Venni per il peggiore tra voi. Vi voglio tutti con me, chiunque siate. Datemi le vostre mancanze, i vostri affanni; io, Gesù, li metterò in croce; così potrò portarli con la croce che è sulla mia spalla da tanto tempo.

Figli miei, sentii le vostre suppliche; passai tanto vicino a voi. Vi guardai e vidi le vostre lacrime. Le presi e le mischiai con le mie perché, carissimi, tutto è in me. Voi, figli miei, componevate questo corteo di figli morti dai loro peccati.

Vi amo. Amate quello che porta i vostri peccati, i quali formano la mia croce. Io sono in ciascuno di voi. Sono in voi, voi che mi bestemmiate. Sento queste bestemmie che mi indirizzate; le sopporto senza una sola parola per difendermi. Siete tanto deboli che rischiereste di cadere e di non più rilevarvi. Io sono in voi, figli deboli miei. Vi tengo tutti in me. Ho questa forza che vi manca.

Figli miei, io che vi amo tanto, volete amarmi? Ho tanto amore per voi. Ecco che viene gente verso di me. Mi afferrano senza aver cura delle mie sofferenze. Io sono tanto debole che essi sono forzati di trascinarmi sulla croce. Mi depongono duramente, io, il debole della terra che sono senza forza. Figli miei, sono le vostre debolezze che io porto. Non posso domandarvi di essere forti quando siete a terra. È la mia forza d’amore che vi rianimerà. Vi amo.

Oh! figli miei, dei chiodi mi fissano alla croce. O croce dolorosa, quando finirai di ammaccarmi! Le mie mani sono fissate alla croce d’amore. Figli miei, le vostre colpe rinchiudono le vostre vite. Non lasciate le vostre mancanze fissarvi alle vostre croci. Datemi le vostre debolezze, le fisserò alla mia croce per liberarvi dai vostri chiodi. Vi amo, figli miei.

Si, figlia mia, fissarono i miei piedi con chiodi tanto duri che attraversarono la mia carne. I chiodi, li sentii. Erano in me, nella mia carne. Li benedii.

Figli miei, guardate quanto la vostra carne sia ammaccata dalle vostre debolezze che vi impediscono di venire in me. Sono quello che vuole togliere i chiodi che feriscono la vostra carne, che vi rendono tanto vulnerabili davanti a quelli che vi ammaccano. Sono il solo che può aiutarvi a sopportare questi dolori.

Non lasciatevi mai più flagellare da quelli che vi vogliono del male senza venire a cercare la mia forza che vi renderà più forti nelle vostre ferite. Sono l’Amore che vi abita. Venite a me, voi che siete tanto deboli. Venite a me, datemi le vostre debolezze. Io, Gesù, in scambio, vi darò forze che sapranno fare ostacolo alle vostre mancanze di debolezza. Queste debolezze sono i vostri peccati che vi hanno reso vulnerabili alla debolezza umana, quella che vi fa sempre ferire l’altro che vi ferisce. Vi amo, figli miei.

Carissimi figli che amo tanto, sono fissato a un enorme croce che mettono in terra. Io, Gesù, il Crocifisso, salii sulla croce per mostrarvi che la croce è vita in voi. Portare le vostre croci purifica i vostri peccati che voi soli avete fatto. Non potete ignorare le vostre croci. Le avete fissate alle vostre vite attraverso le vostre debolezze e le vostre mancanze.

Oh! figli miei, quanto vi sono riconoscente di volermi in voi. Mi mosso in voi, io, il Vivente. Sono la Vita. Ve la diedi per prendere le vostre colpe affinché abbiate la vita eterna. Venite, figli miei. Ecco la morte che viene a prenderci, vuole condurci nella sua vita mortale dove il male è eterno.

Dissi al mio Padre del Cielo: “Padre, perché mi abbandonasti?” Sono i vostri gridi che uscirono da me. Figli miei tanto deboli, avete avuto tanta paura; avete gridato a pieni polmoni: “No, non vogliamo, ma come, senza l’Amore, si può dire di no alla morte?”

Io, vidi la morte e rifiutai di cedere. Con tutto il mio Essere d’amore, dissi al mio Padre: “Padre, sia fatta la tua Volontà, e non la mia.” Sì, figli miei, questo grido vi salvò. In noi, dicemmo di sì all’Amore. Tutto per voi è diventato amore.

Carissimi figli, spetta a voi di gridare la vostra liberazione in voi. Io, Gesù, vi aiuterò. Gridatela e la porterò al mio Padre del Cielo.

Voi che siete tanto deboli, datemi le vostre debolezze. Sì, le rinforzerò con la mia potenza d’amore. Figlia mia, ti amo e ti voglio in me. Gesù crocifisso per amore, per l’Amore, nell’Amore. Amen.

5 – 14 Gennaio 2001

Nessun commento:

Posta un commento