mercoledì 20 aprile 2022

Gesù ci chiede di restare con Lui.

 


31 gennaio 1946, San Giovanni Bosco. 

Gesù ci chiede di restare con Lui. Quanti non  stanno con Lui! Non solo gli apostoli, che dormono, ma anche gli indifferenti che i dolori di  Cristo lasciano freddi: "Chi non è con Me è contro di Me";  quelli che sono indifferenti quando Gesù soffre  e soffre appunto perché sono indifferenti; quelli  il cui egoismo vuol ignorare la compassione,  come il ricco riguardo a Lazzaro,... e quanto  maggiore è la miseria di Gesù!  Ve ne sono che  non si degnano abbassarsi fino alla debolezza  sofferente di Gesù; Gesù chiama gli umili: già i  suoi apostoli sono assenti; a quanta maggior  ragione i grandi!  Vi sono quelli il cui unico interesse è concentrato sul denaro e che farebbero  soffrire il mondo intero per guadagnarne.  Che  gli importa che Gesù soffra? É uno di loro,  Giuda, che ha consegnato il Salvatore senza  neanche, preso dalla passione, calcolare tutta la portata del suo atto, tutto l'odio del suo gesto.  

Sì, vi sono dei traditori che non stanno con Gesù.  Vi sono gli invidiosi e gli astiosi che  non sono con Gesù per sconsolarlo, ma che lo cercano per farlo soffrire, torturarlo, ingiuriarlo, umiliarlo, ucciderlo! 

E noi... scrolliamo la nostra pigrizia, la nostra frivolezza, il nostro attaccamento ai beni  di questo mondo, la nostra freddezza, indifferenza e disprezzo, per andare a Gesù sofferente, per restare vicino a Lui, per consolarlo dell'abisso di gelo, dell'oceano di odio che  minaccia di inghiottirlo.  Lo riscalderà il nostro amore?  La nostra tenerezza, compenserà tanto odio?  Ci sono dodici stimmatizzate in Francia, ed è solo una parte del mondo.   Quanto questa recrudescenza di espiatrici non suppone recrudescenza di crimini, di offese a Gesù amante, a Gesù sofferente: "O mio Gesù, io voglio unirmi alle Tue anime  vittime, poiché esse Ti prolungano, per compatire i loro dolori, per pregare con loro affinché rispondano pienamente alla loro vocazione; e, poiché esse Ti accompagnano, affinché mi comunichino i sentimenti che le animano nei Tuoi riguardi; esse, cui Tu hai  voluto donare la comprensione delle Tue angosce e dolori in questa sera della Tua agonia.  E poiché Tu hai fatto dono alla Francia di una sì bella corona di anime riparatrici, fa, o Gesù, che le loro sofferenze non siano vane, converti la Francia, strappala  alla sua vanità, alla sua indifferenza; che si getti ai tuoi piedi, che ritrovi il suo cuore  per unirlo al Tuo; che non abbia più altro desiderio che di riparare e di sconsolarti;  donami dunque i sentimenti di riconoscenza incessante, di amore instancabile che merita un così grande sacrificio, un sì prezioso beneficio, un salvataggio così immeritato. 

Che non sia invano quel che hai patito per me, ma che io possa per l'eternità esprimerti  tutta la gratitudine che Ti devo e che qui non sò che balbettare malamente.  Donami,  nell'attesa, di vivere sulla terra in stretta unione con Te e che non sia invano che io Ti  chieda ogni giorno queste elevazioni dell'anima che permettono di aggiungerti, di gioire della Tua presenza e di conversare con Te come San Giovanni". 

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

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