martedì 23 agosto 2022

GESU' EUCARISTIA l’amico che ti aspetta sempre

 


Miracoli Eucaristici


e) Superamento delle forze naturali

1. Il Martedì Santo, 16 marzo 1345, a Amsterdam (Olanda), un sacerdote portò la Comunione a casa di Ysbrand Dommer, che era gravemente ammalato. Quando il sacerdote uscì, il malato vomitò e la signora che lo accudiva gettò ciò che aveva rigettato nel camino. Il giorno successivo, quando la donna andò ad accendere il fuoco, apparve l’Ostia santa intatta sopra le fiamme. Giunse il sacerdote e la portò via in un reliquiario; ma, quando lo aprì in chiesa, l’Ostia non c’era, era rimasta nella casa. Il fenomeno si ripeté per tre volte. Allora compresero che voleva rimanere in quel luogo stabilmente e vi costruirono una cappella al Santissimo Sacramento. Là ogni anno veniva fatta una processione. Nel 1452 bruciò mezza città e anche quella cappella con il tabernacolo... ma l’Ostia miracolosa rimase intatta. Nel 1578, con la riforma protestante, vennero confiscate tutte le chiese cattoliche, anche quella cappella ricostruita. Ancor oggi ogni anno i cattolici di Amsterdam fanno una processione silenziosa a quella cappella per commemorare il miracolo. Il famoso catechismo olandese cita questo miracolo e vi dedica tre righe.

2. Ad Alboraya (Valenza), in Spagna, nel 1438, un sacerdote portava la comunione ad un malato su di una mula. Nell’attraversare un fiume l’animale inciampò e al sacerdote caddero il porta viatico con le tre ostie contenute. Poco tempo dopo, alcuni pescatori videro tre pesci, ognuno con un’ostia in bocca. Venne avvisato il sacerdote che giunse rivestito dei paramenti e con un calice, in cui i pesci depositarono le ostie. Ostie che sembravano non toccate dall’acqua, infatti non erano umide ed erano in perfetto stato di conservazione dopo vari giorni. In quel luogo venne costruita una cappella, esistente tutt’oggi, e tutti gli anni la si raggiunge in processione dalla chiesa parrocchiale. Come curiosità diremo che i primi cristiani rappresentavano Cristo con un pesce. Infatti ICHTHYS in greco significa pesce e contiene le iniziali di «Gesù, Cristo, Figlio di Dio, Salvatore».

3. Nel Maggio 1453, alcuni ladri rubarono a Exilles (Torino - Italia) una custodia con il Santissimo Sacramento e si diressero verso Torino per venderla. Vi giunsero il 7 giugno. Arrivando, però, la mula che avevano usato per il viaggio cadde a terra e non la si poté alzare. Inoltre si ruppero le corde e tutto il carico cadde a terra. A questo punto l’Ostia uscì dalla custodia e si alzò miracolosamente in aria, irradiando splendori più brillanti del sole. Era qualche cosa di luminoso e di meraviglioso. Qui c’era Gesù, trasfigurato in una luce divina che tutti potevano vedere. Si avvisò il vescovo, Luigi Romagnono, che accorse con tutti i canonici in solenne processione. Si prostrarono e adorarono Gesù, dicendo: «Rimani con noi, Signore». Allora, un sacerdote alzò un calice e l’Ostia discese lentamente fino ad entrarvi. Nel luogo del fatto venne eretta la basilica del Corpus Domini per ricordare il miracolo che ha fatto di Torino la «città del Santissimo Sacramento». Nel 1953 venne indetto a Torino un Congresso eucaristico nazionale per celebrare i cinquecento anni del miracolo.

4. Lunedì 26 maggio 1608 a Faverney (Francia), nell’abbazia benedettina c’era l’esposizione del Santissimo Sacramento e l’ostia venne lasciata nell’ostensorio. Durante la notte la chiesa prese fuoco e, quando andarono a vedere, l’ostensorio era sospeso miracolosamente nell’aria, mentre tutto intorno era bruciato. Rimase sospeso nell’aria per 33 ore. Inoltre il fuoco aveva risparmiato la bolla del Papa in cui si concedevano le indulgenze e la stessa Ostia dell’ostensorio. Avvenne in una chiesa dedicata a Maria. Per questo, i cattolici del luogo lo considerarono come una conferma della loro fede contro l’avanzata dei Protestantesimo di quell’epoca. Nel 1908 si celebrò un Congresso eucaristico nazionale per ricordare il terzo centenario del miracolo e si permette fin dal 1862 di celebrare, a ricordo del miracolo, una festa di seconda classe.

5. Nel 1630, alcuni giorni prima della festa del Corpus Domini, si abbatté sul villaggio di Canosio (Cuneo - Italia) un forte temporale e fu tale la furia del vento e della pioggia che provocò smottamenti del terreno che minacciavano di distruggere il villaggio. Allora il parroco, Antonio Reinardi, convocò i fedeli e infuse loro speranza. Prese l’ostensorio con l’Ostia santa e si diresse con la popolazione al luogo del pericolo, benedicendolo con il Santissimo Sacramento. Immediatamente avvenne il miracolo: il cielo si schiarì, la pioggia cessò, le acque del torrente si calmarono e tutto rimase tranquillo. Da allora fino ad oggi, nell’ottava del Corpus Domini, si tiene l’esposizione del Santissimo per ricordare l’evento straordinario.

6. Il 3 giugno 1631 a Dronero (Cuneo - Italia) la parte antica della città rimase devastata da un incendio. Il vento soffiava forte e minacciava di ridurre in cenere l’intero abitato di circa 8.000 persone. Allora padre Maurizio da Ceva, cappuccino, prese il Santissimo e lo portò sul luogo dove le fiamme erano più potenti e lo benedisse. Istantaneamente l’incendio cessò. La memoria di questo fatto rimane viva ancora oggi e tutti gli anni nel giorno del Corpus Domini si ricorda il miracolo.

7. Nella notte fra il 14 e il 15 agosto 1670 si incendiò gran parte della città di Miradoux (Francia). Il parroco si diresse con la popolazione al luogo delle fiamme con il Santissimo Sacramento ed esorcizzò il fuoco: «Fuoco, creatura di Dio, in nome del tuo Creatore che ho fra le mie mani, ti ordino di arrestarti immediatamente» e fece il segno di croce. In quel preciso istante, il fuoco iniziò ad estinguersi e il vento si calmò. Fino al 1975 si faceva tutti gli anni la processione del Santissimo Sacramento in ricordo di questo miracolo del 15 agosto. Ora si fa semplicemente un pellegrinaggio.

8. Nella notte fra il 31 dicembre 1977 e il 1 gennaio 1978 la chiesa di Laveline (Francia) fu attaccata da un incendio gigantesco. Ma il tabernacolo, di legno, e la statua di gesso del Cuore di Gesù rimasero intatte, risparmiate miracolosamente dal fuoco, quando tutto all’intorno era ridotto a cenere. Il caso fu riferito da alcuni giornali, fra cui «L’Est republicain» del 3 gennaio 1978.

9. Il 31 maggio 1906 avvenne un grande miracolo a Tumaco (Colombia). Ci fu un forte sisma e, come effetto, le acque del mare sembravano inondare e travolgere l’intero paese. Allora il parroco, padre Gerardo Larrondo, agostiniano riformato, andò in processione con la gente fino alla spiaggia, portando l’ostensorio con il Santissimo. In quel momento, tutti videro giungere un’onda gigantesca che sembrava li dovesse travolgere. Il padre fece il segno della croce con il Santissimo e accadde l’incredibile: l’ondata venne ad abbattersi contro il parroco, raggiungendolo solo fino alla vita; ma non toccò l’ostensorio che teneva in alto. Qui si arrestò la forza del mare, che tornò completamente tranquillo, mentre tutti iniziarono a gridare emozionati: Miracolo, miracolo. Quell’ondata si era arrestata istantaneamente e l’enorme montagna di acqua che minacciava di cancellare tutto il villaggio, si fermò dinanzi a Cristo Eucaristia e iniziò a retrocedere fino a scomparire, mentre il mare ritornava al suo livello normale.

Potremmo continuare a raccontare moltissimi altri miracoli e prodigi o guarigioni e conversioni, ma crediamo sia sufficiente per il nostro proposito. Ricordiamo che Gesù è molto vicino a noi con tutta la sua potenza divina e si delizia nello stare con i figli dell’uomo (cf. Prov. 8, 31). E continua a fare miracoli oggi come duemila anni fa.

Angel Peña

 

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