giovedì 4 agosto 2022

Rivelazioni dell'amore divino - "Una semplice creatura illetterata, che desiderava tre doni da Dio".

 

CAPITOLO II

"Una semplice creatura illetterata, che desiderava tre doni da Dio".


Queste rivelazioni furono mostrate a una semplice creatura illetterata, nell'anno del Signore 1373, il tredicesimo giorno di maggio.

La quale creatura [aveva] già desiderato tre doni di Dio. 

Il primo era la mente della Sua Passione; il secondo era la malattia corporea in gioventù, a trent'anni di età.

Il terzo era di avere per dono di Dio tre ferite.

Per quanto riguarda il primo, mi sembrava di avere un certo sentimento della Passione di Cristo, ma tuttavia desideravo di più per grazia di Dio.

Pensavo che avrei voluto essere in quel momento con Maria Maddalena, e con altri che erano amanti di Cristo, e quindi desideravo una vista corporea per poter conoscere meglio i dolori corporei del nostro Salvatore e la compassione di nostra Signora e di tutti i suoi veri amanti che videro, in quel momento, i suoi dolori. Perché vorrei essere uno di loro e soffrire con Lui. Non ho mai desiderato altra visione o manifestazione di Dio, finché l'anima non fosse stata separata dal corpo". La causa di questa petizione era che dopo la visione avrei dovuto avere più vera mente nella Passione di Cristo.

La seconda cosa mi venne in mente con contrizione; [io] desideravo liberamente che la malattia [fosse]così dura fino alla morte, affinché in quella malattia potessi ricevere tutti i miei riti della Santa Chiesa, pensando io stessa di dover morire e che tutte le creature potessero supporre lo stesso vedendomi; perché non avrei avuto alcun tipo di conforto sulla terra.

In questa malattia desideravo avere ogni sorta di dolori corporei e spettrali che avrei avuto se fossi morto (con tutti i timori e le tempeste dei demoni), eccetto l'uscita del sangue, tranne lo sconfinamento dell'anima. E questo intendevo8 per [che] sarei stato per la misericordia di Dio, e in seguito avrei vissuto di più al culto di Dio a causa di quella malattia. E questo per favorire la mia morte, perché desideravo essere presto con il mio Dio.

Questi due desideri della Passione e della malattia li ho desiderati con una condizione, dicendo così:

Signore, Tu sai quello che voglio, se è tua volontà che io lo abbia, e se non è tua volontà, Signore, non dispiacerti, perché non voglio altro che quello che vuoi tu".

Per la terza petizione, per grazia di Dio e per l'insegnamento della Santa Chiesa ho concepito un forte desiderio di ricevere tre ferite nella mia vita: cioè la ferita della contrizione, la ferita della compassione gentile, e la ferita del fermo desiderio di Dio. 

Quest'ultima petizione l'ho chiesta senza alcuna condizione.

Questi due desideri passarono dalla mia mente, ma il terzo mi accompagnava continuamente.

Julian, of Norwich, b. 1343

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