mercoledì 7 settembre 2022

FUGGITA DA SATANA

 


MICHELA 

La mia lotta per scappare dall'Inferno


Le visioni dei demoni

In diverse occasioni, durante i riti, percepivo degli strani fenomeni, probabilmente amplificati dagli allucinogeni di cui ero imbottita: in particolare ho sentito voci di demoni e ho visto delle figure mostruose, le cui immagini mi passavano dinanzi agli occhi così velocemente da impedirmi di decifrarle perfettamente. La presenza reale di Satana durante le nostre cerimonie era comunque qualcosa di cui eravamo totalmente certi.

Oggi anche qualche studioso cattolico sembra mettere in dubbio tutto ciò, come anche l'esistenza dell'Inferno. Mi limito a citare una frase di don Gabriele Amorth:

«La Scrittura ci parla sempre di angeli e demoni come esseri spirituali, sì, ma personali, dotati di intelligenza, volontà, libertà, intraprendenza. Errano completamente quei teologi moderni che identificano Satana con l'idea astratta del male: questa è autentica eresia, ossia è in aperto contrasto con la Bibbia, con la patristica, con il magistero della Chiesa». L'indottrinamento che mi veniva fatto dalla dottoressa probabilmente con dei rinforzi durante le terapie in ipnosi, mi aveva convinto di essere divenuta una “ soldatessa “ di Satana. In tal modo ero io il dio della vita e non avevo più nessuno che poteva dirmi che cosa fare e che cosa non fare. Si trattava di un'anarchia assoluta, o, meglio ancora, di un delirio di onnipotenza. Anche l'Inferno per me non era più un luogo terribile, ma una cosa bellissima, stile «valle dell'Eden». Per comprendere questo, dobbiamo considerare la contrapposizione tra Dio e Satana. Pensando alla propria morte, un satanista non teme di essere dannato, ma ritiene che andrà a tenere compagnia a Satana e ne sarà contemporaneamente servo e complice. In un certo senso, si trasformerà anche lui in un demone che tormenterà i veri dannati, quelli che hanno commesso il male senza però essersi sottomessi al diavolo.

Qualcuno mi ha spiegato, in tempi recenti, che molti satanisti non credono nell'aldilà. In ogni caso, quello che io ho visto è che nei riti si mette in atto l'esatto contrario della teologia e della prassi cattolica. Se per il cristiano la morte e risurrezione di Gesù ha significato la salvezza, per il satanista ha significato la sconfitta. L'eucaristia, che per il cattolico è il sacramento più importante, per il satanista è un qualcosa da profanare. E così via. L'insegnamento che ricevevo nei fatti era che tutto ciò che faceva parte della Chiesa era da distruggere.

Un passo del Vangelo dice: «I figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce» (Luca 16,8). Io ho effettivamente potuto sperimentarlo, perché mi sono resa conto che c'è un sottile lavoro culturale che viene istillato a poco a poco nelle menti delle persone e che contrasta con le verità del cristianesimo, inducendo tanta gente in errore. Un messaggio sotto traccia, che prospetta la libertà di fare ciò che si vuole come unico criterio d'azione.

Un esempio che ho già presentato è quello della comunione sulla mano. Un altro è relativo al battesimo riguardo al quale oggi si va diffondendo la convinzione che non debba essere somministrato ai neonati: saranno loro, una volta cresciuti, a decidere se battezzarsi o no.

In realtà per i satanisti va di lusso quando trovano qualcuno che non è battezzato, perché i demoni riescono a entrare in lui senza alcuna opposizione. Per di più, seppi all'epoca che facevano parte della setta anche alcuni ginecologi e ostetriche che lavoravano in ospedale e praticavano la consacrazione a Satana di tutti i neonati nel momento in cui venivano alla luce. Nessuno dei presenti in sala parto se ne accorgeva, poiché la formula veniva pronunciata mentalmente e non c'era bisogno di gesti o riti particolari.

Tutti gli esorcisti esperti possono testimoniare di averne avuto qualche esempio. Io stessa ho visto il caso di un bambino che, a soli quattro anni d'età, parlava benissimo varie lingue, non dormiva per niente e aveva una forza sovrumana. Lo accompagnai, insieme con i genitori, da un neuropsichiatra infantile che gli fece diverse visite ed esami, senza venire a capo di nulla. Una sera chiamai padre Raffaele, che gli fece un esorcismo al telefono: dapprima si scatenò la fine del mondo, dopodiché il bambino si calmò. E venni a scoprire che non era stato battezzato e che molto probabilmente gli era stata fatta una consacrazione demoniaca in ospedale.

Quando si ha sentore di influssi diabolici, occorre fare molta attenzione a non cadere nelle spire dei maghi: o sono ciarlatani, oppure sono anche loro coinvolti in ambiti satanici. Talvolta si sente dire: «Non c'è alcun rischio. Si tratta di magia bianca. Basta guardare nel suo studio, dove c'è in bella vista la statua della Madonna o di Gesù misericordioso». In realtà la magia bianca non esiste: è sempre un prodotto del demonio, che non per niente è noto pure come l'«angelo di luce». L'unico ad avere il potere di agire nel nome di Dio è l'esorcista autorizzato dal vescovo, al quale è opportuno fare ricorso quando se ne manifesta la necessità.

Anche le cartomanti sono da evitare accuratamente, perché nessuno è in grado di prevedere il futuro: al massimo, con l'ausilio delle forze oscure, è possibile tirar fuori qualche intuizione che può impressionare i più sprovveduti. Ed è importante non cadere, con questi presunti veggenti, nella trappola del «non mi ha mai chiesto soldi, gli basta un'offerta»: per loro è il modo migliore per guadagnare di più, perché in questo caso i clienti si mostrano estremamente generosi.

Credo che valga la pena citare qui un passaggio del Catechismo della Chiesa Cattolica che definisce con chiarezza la questione: «Tutte le forme di divinazione sono da respingere... La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e infine sugli uomini, e insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo».


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