giovedì 1 settembre 2022

Melchisedec - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


VECCHIO TESTAMENTO 

Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


Melchisedec 

Ho visto Melchisedec molte volte, ma mai come un uomo, bensì come un essere di altra natura, come un messaggero e un inviato di Dio. Non ho mai visto un luogo certo della sua dimora; nessun paese che fosse la sua patria; nessuna relazione di Melchisedec con parenti, ascendenti o discendenti. . Non l'ho mai visto mangiare, bere, riposare o dormire; non ho mai dubitato che potesse essere un uomo, come gli altri. Aveva vesti tali che nessuno le indossava sulla terra, né sacerdoti né altre persone. D'altra parte, ho visto che aveva una somiglianza con gli angeli che ho visto nella Gerusalemme celeste e con lo stile che, in seguito, per ordine di Dio, ho visto nella Gerusalemme celeste. In seguito, su ordine di Dio, Mosè fece confezionare i paramenti sacerdotali.

Ho visto Melchisedec, in vari luoghi, apparire ai consiglieri, intercedere, ordinare molte cose per il bene dei popoli e delle tribù, così come in occasioni di trionfo in alcune battaglie. Ovunque la sua autorità era indiscutibile: tutti obbedivano, anche a causa del prestigio personale che circondava il suo aspetto. 

Non ho mai visto nessuno resistergli, anche se non usava mezzi violenti; e tutti gli uomini, anche gli idolatri e i pagani, gli obbedivano.

Ho visto che non aveva nessun compagno: lui appariva sempre da solo. A volte aveva due messaggeri che correvano davanti a lui, annunciando la sua venuta. Erano vestiti con abiti bianchi e corti. Essi annunciavano il suo arrivo in determinati luoghi; poi egli li congedava. Tutto ciò di cui aveva bisogno lo aveva sempre con sé. Se riceveva qualcosa dagli uomini, questi non ne avevano bisogno: glielo davano volentieri, liberamente e con gioia. Felici erano quelli che godevano della sua presenza e avevano soggezione di lui. I malvagi, lo prendevano in giro in sua assenza; ma davanti a lui si sono umiliati e gli hanno fatto e l'ha avuto. È successo, a mio avviso, a Melchisedec, tra i pagani, Cosa succede oggi a un uomo di riconosciuta santità di vita: appare tra la folla e sparge salute, benedizioni e parole di conforto al suo passaggio.

In questo modo l'ho visto anche tra i cortigiani della regina Semiramide a Babilonia. La regina aveva uno straordinario splendore; fece costruire gli edifici più magnifici con folle di schiavi, e trattò queste persone con una crudeltà superiore a quella degli schiavi più feroci. più crudele di quello che i faraoni fecero ai figli di Giacobbe in Egitto.

Vi si praticava l'idolatria più abominevole. Venivano offerti sacrifici umani, seppellendo esseri umani fino al collo. Tutto il lusso, lo splendore, la ricchezza e l'arte erano lì in tutto il loro splendore, tanto che sembrava superare ogni misura e moderazione. Semiramide intraprese grandi imprese belliche, con numerosi soldati, quasi sempre contro popoli dell'Oriente.

Ho visto poco in Occidente. A quel tempo nel Nord c'erano solo popoli arretrati, impantanati nell'oscurità e nella bassezza. Ai confini di Semiramide c'era allora un popolo molto numeroso, di razza semitica, che, dopo la torre di Babele, si era stabilito lì e si era moltiplicato molto. Vivevano come pastori, sotto le tende; avevano molti capi di bestiame e adoravano di notte in una tenda aperta sotto la calotta del cielo stellato.  Avevano la benedizione di Dio. Tutto prosperava tra loro e i loro animali erano sempre i migliori e i più pregiati. Questa razza benedetta la satanica Semiramide pensava di distruggere, e in parte aveva già iniziato la sua opera. La donna malvagia sapeva, della benedizione che c'era in questa razza, che Dio aveva un disegno speciale per questo popolo; e quindi, essendo lei un'opera del diavolo, desiderava distruggerla. Quando la persecuzione divenne intollerabile, vidi apparire Melchisedec. Si presentò a Semiramide e le chiese di far partire il popolo da lì. La rimproverò per la sua crudeltà. Non poté resistere alla richiesta di Melchisedec, che condusse questo popolo eletto fuori e, in vari gruppi, lo trasportò nella Terra Promessa. Durante il loro soggiorno a Babilonia, ho visto che Melchisedec abitava in una tenda e da lì distribuiva pane ai bisognosi del popolo, affinché potessero viaggiare. Quando giunsero nella terra di Canaan, indicò loro i terreni da costruire ed essi acquistarono la terra come loro proprietà. Melchisedec stesso li distribuì in luoghi dove non si sarebbero mescolati con razze impure e idolatre. Il nome di questa razza suona come Saman o Shemen. Ad alcuni di loro indicò i luoghi verso quello che poi fu il Mar Morto. La città che costruirono perì nella distruzione di Sodoma e Gomorra. 

Semiramide aveva accolto Melchizedek con un misto di riverenza, segreto timore e ammirazione per la sua saggezza. Melchisedec le apparve come re della Stella del mattino, cioè re dell'Estremo Oriente. Immaginava forse di poterlo conquistare come marito e aumentare il suo potere.  Melchizedek le parlò molto severamente, rimproverandola per la sua crudeltà e tirannia e predicendole l'imminente rovina della piramide che aveva fatto costruire vicino a Memphis. Semiramide sembrava molto spaventata e si presentò davanti a Melchisedec con grande timore. Vidi che ne seguì una punizione: divenne come un animale e fu rinchiusa per molto tempo. Le furono dati sprezzantemente paglia e fieno, come un animale in una mangiatoia. Solo una serva si occupava di lei, dandole da mangiare e da bere. Quando è tornata in sé, è tornata alle sue precedenti crudeltà. L'ho vista finire miseramente; le sue viscere sono state strappate dal corpo. Visse centodiciassette anni.  


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