mercoledì 16 novembre 2022

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO

 


(M. Valtorta: Libro di Azaria, Cap. 16, pagg. 149/159 - Centro Edit. Valtortiano) 


Il Padre si manifestò per la prima volta nella Creazione. 


Luce: 

Il Padre si manifestò per la prima volta nella Creazione... 

A chi? Agli occhi degli uomini che sarebbero venuti e che lo avrebbero negato dicendo, con le parole e con i comportamenti, che Dio non è, che l'uomo è! 

 Perché in tanti modi si può dire che Dio non è. 

Negare Iddio, negarlo con protervia, comporta comunque coraggio, diabolico ma coraggio. Ed è il coraggio della diabolicità che rende l'uomo non solo meritevole ma degno dell'Inferno. 

Ma l'uomo decaduto, l'uomo impoverito dal Peccato originale, nella più parte dei casi ha perso il coraggio, quello che nei buoni è una virtù morale, ed allora nega Dio nei comportamenti. 

La maggioranza degli uomini è così. Che fare? Fulminarli? 

Tutto il mondo dovrebbe essere ridotto in cenere. 

Ma lo scopo della Creazione fu quello di crearmi un popolo di figli per amarli ed esserne amato, e può, un Padre, fulminare i suoi figli degeneri, specie se degeneri a tal punto per colpa del Peccato d'origine? No, un Padre non può. 

Figli malati sono, malati nello spirito prima ancora che nel corpo. 

E come malati vanno trattati, raccolti, accuditi, medicati, bendati, sanati. 

Questo è il Medico, pietoso, pietà che è Misericordia, e che - proprio perché la colpa d'origine fu colpa dei primi due e non dei discendenti - usa con i discendenti la pazienza che non ebbe, per giustizia, con i primi due ma che per giustizia - sempre per giustizia - egli deve avere con i successivi. 

E la pazienza è Misericordia, e la Misericordia è Amore, e l'Amore è Dio. 

Vedi come è sconvolgente la Creazione: dal nulla il tutto, dalla materia la vita animale, dalla vita animale, al cui apice Io posi l'uomo, la vita spirituale. 

Hai letto di atomi, protoni, neutroni, quarks e che tutto si è formato dal nulla. 

Se lo dice la scienza, troppe volte cieca, l'uomo lo crede. Se l'affermo Io, egli dubita. 

Ma c'è bisogno di guardare nell'atomo? C'è bisogno di controllare la velocità di fuga delle galassie e poi andare a ritroso per scoprire l'attimo "zero" della creazione esplosiva, quando l'evidenza della creazione è 'evidente' non per l'atto creativo in sé quanto nelle sue manifestazioni? 

Come non capire che l'albero creato fu, i fiori creati furono, gli animali, gli insetti, gli uccelli, l'uomo creato fu. 

Come, come l'evoluzione può aver prodotto organismi così differenziati e, nella loro specifica differente missione, perfetti? 

E tutti l'uno complementare all'altro? 

Sì, indispensabili e complementari - come le tre Persone della Trinità sono fra loro - perché Dio, perfetto, è stato perfetto anche nella creazione! 

L'uomo corrompe la creazione, così come l'uomo ha corrotto il suo spirito, sottomettendolo poi - in un capovolgimento di valori - ai bisogni della carne. 

Ma la vera Creazione non è quella che vedi, ma quella che non vedi: lo 'spirito'.  

Questo è il 'figlio' di Dio, figlio non 'unigenito' ma creato, ma non per questo meno figlio e meno amato al punto di rendere necessario il sacrificio della propria vita, in un annichilimento totale, per tentare la salvazione di quelli di buona volontà. Perché i figli di Dio non possono essere che quelli di buona volontà! 

Per lo spirito ormai imperfetto, cosa si poteva chiedere (il minimo!) se non una "minima" manifestazione di buona volontà? 

Ecco perché è facile essere salvati, ecco perché è difficile salvarsi. 

 Perché la buona volontà è davvero il minimo per chi "voglia", ma il massimo per chi "non vuole", perché ribelle, perché figlio del Ribelle. 

Ed ogni figlio, alla fine del Tempo, alla fine del mio Tempo, quello che Io stabilirò, seguirà il Padre che si sarà voluto scegliere. 

I figli miei con Me, i figli dell'Altro con l'Altro. 

Per l'eternità, perché i primi siano felici in eterno, i secondi in eterno dannati, così come essi stessi protervamente vollero. 

Ecco perché ti chiedo buona volontà e perché ti chiedo di vivere giorno per giorno. Perché più facile è preoccuparsi di essere buoni almeno solo per oggi. É un po' come dire: per oggi un piccolo sforzo ancora e per domani si vedrà ... perché nelle braccia di Dio sei, e solo se non ti abbandoni rischi di cadere. 

Abbandonati a Dio, anche nelle tue cose umane. Usa pure l'intelletto, che ti ho dato perché venga usato, usa pure la prudenza, che quando è spirituale è somma virtù, ma poi abbandonati a Dio, al Padre, che ti curerà anche nelle cose umane, perché, da buon Padre, sa che di 'carne' sei. 

 

Ecco è finito il tuo particolare ciclo sulla "Creazione". 

Di più non serve, i negatori rimarranno negatori. I figli, quelli di Dio, comprenderanno e saranno miei, figli miei. 

Guido Landolina


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