venerdì 18 novembre 2022

LA SANTA OSTIA

 


          Voglio mettere in te, figlio mio, la Luce che viene dal mio Amore Divino, per lo zelo che hai per la mia Casa, perché vedo in te l'affetto che hai per la cura di ciò che è Mio. Mi sento sempre più felice per il tuo gesto e la dedizione che hai per il mio Amore Divino. Ogni volta che vi staccate per fare qualcosa per Me, Io Gesù, mi metto nel vostro cuore, come una madre che porta il suo bambino nel grembo, che si preoccupa teneramente per non fargli del male. Così faccio con voi e con la vostra famiglia. I tuoi figli, che si danno da fare per Me per riordinare bene la Mia Casa, anche i loro saranno così. Ripagherò loro tutto ciò che meritano. Ognuno avrà la sua storia da raccontare in seguito.

          Bento, mio caro figlio! Non sai che gioia mi dà il fatto di avere un posto nella tua casa come punto di riferimento, in modo che noi due possiamo parlare liberamente. Qui, in questa piccola cappella, molti avranno visioni della Mia Luce e di quella di Mia Madre. Questo luogo sarà riconosciuto come quello che Mosè vide sul monte santo. Mio splendore, nessuno potrà dire in seguito di non aver sentito la Presenza di Dio qui.

          Figlio mio, chiunque entri qui dopo che tutto è pronto, se ha una fede viva nel cuore, ti prometto che avrà ciò che deve chiedere, sia per la sua salute che per l'unità della sua famiglia. Il mio soggiorno qui sarà un momento importante per molti ecclesiastici. Vedranno come tu, figlia mia, mi ami e io ti amo. Mia Madre, non si stanca di darvi ogni lode per l'amore che avete in Me e in Lei.

          Ora voglio parlarti, figlio mio, della Santa Ostia Consacrata. Ogni volta che un Mio figlio la prende senza purificare le dita, è come se Mi togliesse un po' del Mio Potere, perché Io sono Luce e in essa c'è tutta la Mia grandezza. Anche gli angeli, per toccarmi, piegano le ginocchia davanti a me in un profondo atto di rispetto. Coloro che hanno avuto l'idea di fare questo con Me, piangeranno amaramente quando saranno alla mia presenza vedendo la mia grandezza, siano essi sacerdoti, vescovi, arcivescovi o cardinali.

          Chi non ha dato il massimo rispetto al Mio Corpo non avrà nulla da Me, perché, figlio mio, Io sono il Santo dei Santi, Io sono ciò che sono, il Potere Supremo. Nessuno è degno di fare ciò che vuole con me, solo il Padre mio, Lui è l'unico al di sopra di me. Tuttavia, il nostro rapporto è di profondo rispetto. Ma gli uomini, finora, mi hanno dato solo vergogna e tristezza. Pochi hanno il massimo rispetto per Me.

          Se volete, figli miei, avermi completamente, con tutta la mia luce nel vostro cuore, non toccate l'Ostia Santa. Accoglilo nella tua bocca, perché la lingua è la porta del mio ingresso nel tuo cuore. Più mi rispettate, più vi amo.

          Grazie figli miei. Voglio stare con tutti voi come sto con mio figlio Benedetto. La mia pace.

GESU'

09/05/1995

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