giovedì 6 aprile 2023

PENSACI BENE - SALVARTI L'ANIMA

 


Il filosofo Kierkegaard ha scritto: "L'amore di Dio e l'amore del prossimo sono due porte le quali non possono che aprirsi e chiudersi insieme". Per amare ti è stata data un'anima, la parte immortale che dà vita a cotesto corpo destinato a ridursi in un cadavere, in uno scheletro, in un pugno di polvere. In vista di questa triste realtà dell'uomo terrestre, Gesù ha detto: "Che vale all'uomo guadagnare tutto il mondo, se perde la sua anima? " Questa verità è la sola che dà un significato e uno scopo alla tua vita: salvare l'anima nell'esercizio di quel duplice amore.

Il cervello elettronico può offrire all'uomo possibilità incalcolabili; le imprese spaziali possono essere l'indice di tutto un mondo che cambia. Ma in mezzo a tutto questo, la parola ammonitrice di Gesù è quella che ti richiama al centro del tuo più alto e irreversibile interesse. Praticamente Gesù ti fa capire che, salvando l'anima, tutto è salvo; perdendola, tutto è perduto. Ed egli ha fatto di tutto per metterti in condizione di salvarla, cominciando con dare la vita per il suo riscatto. L'opera di questa salvezza è tutta nelle tue mani; fino a che punto te ne preoccupi? Abbagliato dal miraggio esclusivo della carriera, dei godimenti, della ricchezza, vai avanti senza badare dove andrai a finire, e così ti accorgerai del precipizio soltanto quando già tutto sarà perduto, e rimediare sarà affatto impossibile. Il ricco Epulone passò tutta la vita nei bagordi e si dannò; Lazzaro la passò negli stenti e fu salvo. Scegli. Se questa notte dovessi morire; che cosa sarebbe di te? Che cosa vorresti aver fatto?

GESU' HA DETTO

"C'era un ricco al quale i suoi possedimenti fruttarono molto, e tra sé andava ragionando: - Che cosa debbo fare, non ho più dove riporre i miei raccolti... Demolirò i granai, ne fabbricherò altri più ampi e. vi radunerò tutti i miei prodotti. Poi dirò all'anima mia: ormai possiedi beni per molti anni, riposati, mangia, bevi e divertiti -. Allora Dio gli disse: - Stolto, proprio questa notte uscirai di vita e quanto hai accumulato di chi sarà? - Così di chi tesoreggia per sé... " (Lc. 12, 16-21).


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