Per il modo in cui Mi trattate, per guardarmi e toccarmi non impedisco nulla. Per questo sono venuto al mondo per la prima volta. Ho permesso a tutti di toccarmi. Non ho tenuto nessuno lontano da Me. Sono stati gli increduli e i superbi a non voler sapere di Me. Ma tutti quelli che mi adoravano li ho portati con me, perché ho bisogno di persone umili e non di quelli che si fanno notare.
Benedetto, figlio amato, per quanto grande possa essere la mia forza, essendo il Santo dei Santi, non ti imporrò di non toccarmi. Tu sei mio figlio, degno di toccare l'Ostia Santa ogni volta che è necessario. Questo lavoro di aiutare qualcuno e di prendere il mio Corpo rappresenta la stessa cosa che fa un sacerdote. Per coloro di cui mi fido, non c'è errore. Quello che voglio è che mi siate fedeli, come avete fatto in tutti questi anni. Il fatto che tu sia piccolo nella lettura non impedisce nulla, perché ho molti studiosi che sono al mio servizio, ma che spesso mi rattristano, perché insegnano la fede ma non credono nella tua, togliendomi tutto l'Amore che do ai piccoli. Quindi, figlio mio, non è giusto usare un diploma, come conoscitore di tutto. Il proprietario della verità sono Io, e non coloro che Mi servono. Questa parola rimane solo nel cuore di chi mi è fedele. La verità è mia, la falsità è del diavolo. Come si può dire di servirMi, se si usa la verità per accrescere se stessi? Perché ho anche detto: "Buono è il Padre mio" (Mc 10,18). Vedete che Io sono il Re, ma non mi magnifico. Nella mia dimora, il più grande sono Gesù, perché io sono nel Padre e il Padre è in me. Non c'è differenza tra noi, eppure io faccio solo quello che dice il Padre mio. Così, coloro che sono già con Me, fanno solo ciò che Io comando, e nessuno è sottomesso all'altro. Tutti sono trattati allo stesso modo.
Come fanno gli uomini sulla Terra, solo coloro che siedono sulle loro sedie possiedono la palla, gli altri devono mangiare ciò che resta. Questa divisione l'ha fatta il mio stesso nemico. Dall'ora in cui Abele mi offrì il dono migliore, il diavolo entrò in Caino, con la sua invidia, uccidendo il suo stesso fratello (Gen 4,8). Così continua fino ad oggi.
Un piccolo, quando Mi serve, il grande dice che è una menzogna, come nel tuo caso, figlio mio. Le tue offerte a Me non le ammettono, solo perché non hai studiato. Ma questo non Mi ferma, perché sono Io che ti ho scelto, e non quello che dicono gli altri.
La luce che oggi vogliono spegnere potrebbe mancare loro domani, e le tenebre renderanno conto. Chi lavora per Me è già come una stella cadente: va dove Io lo mando, e ovunque vada lascia il rischio della sua luminosità. Questi sono i miei autentici servitori che ho diffuso in tutto il mondo. Ognuno fa il suo servizio come voglio io, e non come pensano coloro che sono studiosi. Non accetto che mi tocchino coloro che sono al mio servizio e non fanno come ho fatto io, che sono umili per essere grandi in cielo.
Grazie, figlio mio. Ti do sempre più conoscenza delle mie cose. Rimani con la Mia Pace.
GESÙ
03/07/1995
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