Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE
(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua)
Gesù a Nazareth
Gesù insegnò di nuovo al mattino. Vennero due farisei di Nazareth e lo invitarono come una famiglia ad accompagnarli alla scuola di Nazareth, poiché avevano imparato molto da lui, chiedendogli di spiegare loro i profeti e le loro parole. Gesù li seguì fino alla casa di un fariseo, dove erano riuniti molti altri. Con lui c'erano i suoi cinque discepoli. I farisei erano amichevoli ed egli parlò loro con parabole così belle che essi manifestarono grande gioia e lo portarono nella loro sinagoga, dove c'era molta gente. Parlò loro di Mosè e spiegò loro molte parole dei profeti sul Messia. Ma quando fece capire loro che era lui quel Messia, rimasero scioccati. Tuttavia, gli prepararono da mangiare ed egli passò la notte con i suoi discepoli in una locanda vicino alla sinagoga. Il giorno dopo insegnò a un gruppo di esattori delle tasse che andavano al battesimo di Giovanni e raccontò loro la parabola del chicco di grano che deve essere sepolto. I farisei si scandalizzarono di nuovo e cominciarono a fare riferimento a Giuseppe, il figlio del falegname. Gli rimproverarono di frequentare gli esattori delle tasse e i peccatori, ed Egli rispose loro con severità. Gli parlarono anche degli Esseni, dicendo che erano ipocriti e non vivevano secondo la legge. Gesù rispose che essi seguivano la legge meglio dei farisei, aggiungendo che i farisei potevano essere meglio chiamati ipocriti. La conversazione sugli Esseni nacque perché Gesù benediceva i bambini e gli Esseni erano soliti benedire le cose e le persone. Quando Gesù usciva o entrava nelle sinagoghe, le donne venivano a presentargli i loro bambini perché li benedicesse. I bambini erano fermi e tranquilli quando li benediceva, anche se prima piangevano in modo incontrollato. Le madri gli chiedevano di benedire i loro figli e osservavano se era orgoglioso quando erano tranquilli. Portavano alcuni bambini che soffrivano di spasmi e non riuscivano a calmarsi, e non appena lui li benediceva, si calmavano. Ho visto una nebbia scura uscire da alcuni di loro. Gesù pose le mani sulle loro teste e le benedisse, alla maniera dei patriarchi, con tre linee, dalla testa e da entrambe le spalle fino al cuore, dove le linee convergevano. Benediceva le ragazze senza imporre loro le mani: faceva un segno sulla bocca. Pensavo che servisse a non farle parlare troppo, ma credo che ci sia un mistero dietro. Pernottò con i suoi discepoli nella casa di un fariseo.
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