venerdì 20 ottobre 2023

Gesù si trasfigura davanti a Eliud - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 



Gesù si trasfigura davanti a Eliud 


Di notte li ho visti camminare di nuovo. Poi vidi una scena bellissima: mentre Gesù camminava davanti a Eliud, questi cominciò a meravigliarsi della correttezza dei suoi modi e della perfezione del suo corpo. Gesù gli disse: "Se tu vedessi questo corpo tra qualche anno, non ci troveresti nulla di bello; gli uomini lo metterebbero in modo tale da maltrattarlo". Eliud non riusciva a capire questo. Non riusciva a immaginare come Gesù potesse instaurare il suo regno in così poco tempo, perché, credendo sempre in un regno temporale, pensava che non avrebbe potuto farlo se non in dieci o vent'anni, finché non gli avesse dato forma e consistenza. Mentre camminavano, Gesù disse a Eliud, che camminava pensieroso dietro di lui, di avvicinarsi, perché voleva mostrargli che cosa era veramente, che cos'era il suo corpo e come sarebbe stato il suo regno. Eliud era a pochi passi da Gesù. Gesù alzò gli occhi al cielo, pregando. Improvvisamente una nuvola scese e avvolse i due in un turbine. Dall'esterno non potevano essere visti. Sopra le loro teste il cielo si aprì e la luce sembrò scendere su di loro. Vidi sopra di loro una città dalle mura splendenti, che era la Gerusalemme celeste. L'interno di questa apparizione era circondato da uno splendore simile all'arcobaleno; all'interno vidi un volto, come di Dio Padre, e Gesù con Lui, in una comunicazione di luce e splendore. Gesù era splendente e trasparente. Eliud rimase dapprima a bocca aperta, guardando in alto; poi cadde sulla faccia, finché la luce e la visione si persero.  Gesù proseguì per la sua strada ed Eliud rimase in silenzio, meravigliandosi di ciò che aveva visto. Era un'immagine come quella della trasfigurazione; ma Gesù non si alzò. 

Non credo che Eliud sia sopravvissuto fino alla crocifissione di Gesù. Gesù aveva più confidenza con lui che con gli stessi apostoli, perché il vecchio era molto illuminato nelle cose del cielo e nei segreti della Sacra Famiglia. Eliud onorò Gesù come compagno e amico: gli diede tutto quello che poteva dare e fece molto per la comunità di Gesù. Era uno dei più dotti tra gli Esseni7). Gli Esseni, al tempo di Gesù, non vivevano più sparsi sulle montagne, ma piuttosto intorno alle città. Questa apparizione e trasfigurazione avvenne di notte, verso le undici. Il mattino seguente vidi Gesù ed Eliud che si avvicinavano a un campo di pastori. Era l'alba e i pastori, ormai con le loro greggi, andarono incontro a Gesù, che conoscevano, si prostrarono davanti a lui e li condussero entrambi alla capanna dove avevano i loro attrezzi. Lì gli lavarono i piedi, gli prepararono un posto per riposare, gli misero davanti pani e coppe e arrostirono dei piccoli piccioni, che avevano il nido nella capanna stessa e si aggiravano come galline. Poi vidi che Gesù mandò via Eliud, benedicendo prima il vecchio che era in ginocchio. I pastori erano presenti a questa scena. Gli disse che era bene che chiudesse i suoi giorni in pace e tranquillità, perché la sua missione era troppo pesante e impossibile da seguire. Gli disse che lo considerava della sua compagnia, perché aveva fatto la sua parte nella vigna del Signore, e che avrebbe ricevuto la sua ricompensa nel Suo regno. Lo affermò con la parabola degli operai nella vigna. Eliud è rimasto molto serio e silenzioso dopo l'apparizione serale. Credo che in seguito sia stato battezzato dagli apostoli. Eliud accompagnò ancora Gesù per un po' di strada da questo luogo dei pastori; infine Gesù lo abbracciò e si salutarono con virile emozione. Da qui si vede il luogo dove Gesù va a trascorrere il sabato. Un tempo era abitato dai parenti di Gesù. Il luogo dove il Salvatore è in cammino si chiama Gur ed è situato su una collina. Qui viveva un fratello di Giuseppe, che poi si ritirò a Zabulon, strettamente imparentato con la Sacra Famiglia. Gesù entrò senza essere notato in una locanda, dove gli lavarono i piedi e gli diedero da mangiare.  Aveva una stanza tutta per sé; si faceva portare un rotolo dalla sinagoga e pregava, leggendo a volte in piedi, a volte in ginocchio, guardando in alto, in un luogo appartato. Non andava a scuola. Ho visto alcune persone cercare di parlare con Lui, ma Lui le ha mandate via. 

Ho visto arrivare a Cafarnao i cinque discepoli più intimi che Gesù aveva mandato via. Hanno parlato con Maria e due sono andati a Betsaida a cercare Pietro e Andrea. C'erano anche Giacomo il Minore, Simone, Taddeo, Giovanni e Giacomo il Maggiore. I discepoli raccontarono molte cose sulla dolcezza, la bontà e la saggezza di Gesù. Gli altri parlarono bene di Giovanni, della sua austerità e del suo insegnamento, aggiungendo che non avevano mai sentito un simile espositore dei profeti e della Legge. Giovanni stesso parlò con entusiasmo del Battista, anche se conosceva già Gesù, perché i suoi genitori vivevano a poche ore di distanza da Nazareth e Gesù lo aveva amato fin da bambino. Qui si celebrava il sabato. Pochi giorni dopo vidi i nove discepoli, guidati da quelli sopra citati, in cammino verso Tiberiade, da dove proseguirono attraverso Efron e il deserto di Gerico fino a Giovanni Battista.  

Pietro e Andrea parlarono del Battista con grande entusiasmo: che era di stirpe sacerdotale, che era stato istruito dagli Esseni nel deserto, che era tanto severo quanto saggio e non tollerava alcun disordine. I discepoli, invece, lodavano la dolcezza e la saggezza di Gesù. Altri sostenevano che la sua indulgenza favorisse il disordine e ne davano alcuni esempi.  Dicevano che anche lui era stato istruito dagli Esseni, quando era in viaggio. Non ho sentito Giovanni parlare durante questo viaggio. Non andavano sempre insieme: a volte solo per un breve tratto o per qualche ora. Ho pensato: "Gli uomini erano allora come sono oggi". 


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