martedì 7 novembre 2023

Gomorra

 


Gomorra di San Pier Damiani


Capitolo 3

Coloro che hanno contratto abitudini di fornicazione non siano elevati agli ordini, né persistano in essi dopo essere stati promossi.


Ma, ci sembra, è il capovolgimento di ogni ordine che, come è consuetudine, coloro che sono inquinati da questo contagio putrescente siano elevati agli ordini sacri, o osino perseverare in essi una volta promossi. Perché questo comportamento è contrario alla ragione, e si manifesta in opposizione alle sanzioni dei Padri. Non dico però questo per pronunciare, in presenza di Vostra Maestà, il verdetto di una sentenza definitiva, ma per spiegare le ragioni della mia opinione.

Questa ignominia, tra gli altri crimini, non a caso è considerata la più infame. Leggiamo infatti che Dio Onnipotente ha nutrito per lei un odio molto speciale. Quando non aveva ancora trattenuto gli altri vizi con un precetto legale, l'aveva già condannato con la pena di una pena speciale. Passiamo infatti sotto silenzio che egli rovesciò con zolfo e fuoco Mandò dal cielo Sodoma e Gomorra, due città fiorenti, e tutte le regioni che la circondano. Egli colpì Onan figlio di Giuda di una morte prematura a causa di questo infame crimine, secondo la testimonianza della Scrittura, che narra: "Onan, sapendo che da lui non sarebbero nati figli, quando entrò nella casa della moglie di suo fratello, sparse il suo seme per terra, affinché non nascessero figli del nome di suo fratello. Ecco perché Dio lo ha colpito, perché aveva fatto una cosa detestabile. (Genesi 38:9-10) Nella legge è anche detto: "Chiunque giace con un uomo come uno giace con una donna, entrambi hanno commesso infamia. Moriranno di morte. Che il loro sangue ricada su di loro! (Levitico 20:13)

Lo testimonia il beato Gregorio (Libro X, Epistola XIII) quando, in una delle sue epistole, scrive [163A] al vescovo Passivo: "La vostra fraternità sa bene che, per un lungo periodo, Apruzio è stato privato di ogni cura pastorale. Abbiamo cercato lì qualcuno degno di essere ordinato, ma non siamo riusciti a trovarlo. Ma poiché Importunus è molto apprezzato per i suoi costumi, il suo zelo per la salmodia e il suo amore per la preghiera, e poiché si dice che conduca una vita religiosa, vogliamo che la vostra fraternità lo porti da loro e lo esorti con tutto il cuore a crescere nelle opere buone. E se non è accusato di alcun crimine punibile con la morte secondo la legge santa, allora sia ordinato monaco o diventi vostro suddiacono. E dopo un certo tempo, se a Dio piace, sia promosso all'ufficio pastorale". Da questo testo risulta chiaro che un uomo [016 3 B] che giace con un altro uomo, un crimine, come abbiamo già detto, che è punibile con la morte secondo la sentenza dell'antica legge, anche se ha la reputazione di un uomo onesto, anche se salmodia con fervore e zelo, anche se brilla per l'amore della preghiera, anche se passa per condurre una vita religiosa esemplare, può ottenere il perdono se si pente, ma non gli sarà mai permesso di aspirare alla dignità ecclesiastica. Infatti, nel caso di questo venerabile uomo, che si chiama Importunus, che viene accolto con così grandi lodi, che si raccomanda con una vita così onesta, che viene decorato con i nastri di così tante virtù, alla fine ci si chiede se non sia accusato di uno di quei crimini che meritano la morte secondo la regola della legge santa. Solo allora si decide che deve essere ordinato. Sembra quindi che il crimine che ha degradato qualcuno fino a renderlo degno di morte non possa essere riformato in un rango ecclesiastico da una successiva vita religiosa. Per chi non ha esitato a cadere nell'abisso del peccato mortale, non è sufficiente risalire per raggiungere la vetta degli onori ecclesiastici. È quindi più chiaro del giorno che colui che è convinto di essere caduto nel suddetto modo, che, senza alcun dubbio, è un crimine mortale, viene promosso all'ordine ecclesiastico contro la norma della legge santa e contro la regola dell'autorità divina".


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