domenica 5 novembre 2023

VIVERE CON SATANA

         Chi non sa chiedere non può ricevere nulla. La gratitudine deve venire prima di tutto. Tutti ringraziano per qualsiasi dono ricevuto da qualcuno, tranne che per me, che sono il loro Salvatore. Sento pochi ringraziamenti. Quando mangiate un frutto, vi sento dire solo: "Che buono!". Quando avete sete e prendete un bicchiere d'acqua dalla fontana, non vi rendete conto che sono stato io a crearlo per dissetarvi e ripetete la stessa cosa: "Che bello!". Vi sedete su una sedia fatta di materiale creato da Me e vi sento dire: "Che bello! Posso riposare un po'", e io sto al tuo fianco aspettando che tu mi ringrazi, ma tu non mi dici nulla.

          Benedetto, mio amato figlio, questo gesto che hai fatto qui con Me, ringraziandomi per tutto ciò che ho creato nel mondo, lo sento molto poco. Gli altri chiedono e non ringraziano. È un peccato! Quelli che si dimenticano di me, alcuni fanno baldoria e non hanno il tempo di fermarsi, a volte portandoli alla morte. Altri preferiscono essere fortunati al gioco d'azzardo piuttosto che chiedere di me, e alla fine, quando non sono più in salute, a volte si ricordano di me e altri mi rimproverano. Tutto questo fa sì che i miei figli di fede perdano la strada. È allarmante come molti si lascino illudere da queste disgrazie. La maggior parte affoga nel bere, altri nelle droghe, e così anche coloro che sono sul mio sentiero si lasciano illudere per qualche ora di illusione. Per Me, sono bambini che potrebbero perdersi, perché una pecora cattiva smarrisce un gregge. Io Gesù, il tuo Salvatore, ti chiedo figlia mia: non bere, non dire parolacce e tanto meno litigare con tuo fratello, perché in un momento come questo potrebbe toccare a te regolare i conti con Me. Come arriverai davanti a Me ubriaco? Con le mani sporche del sangue di tuo fratello? Cosa dirai? C'è solo una cosa che posso dirti, figlio mio: non accetto questo tipo di persone qui in Paradiso, e non c'è posto per loro. C'è un posto che ti accetta, ma lì la tua sofferenza è eterna e non si può tornare indietro. Tutti coloro che sono lì erano figli e figlie disobbedienti. Questo mio Messaggero ha visto un po' di questo luogo: non solo è buio, ma il fetore è insopportabile; gli insetti non smettono di rosicchiare la carne; le unghie del tiranno sono più affilate di un rasoio; le grida di aiuto sono terrificanti, e così tutti quelli che ci vivono.

          Figli e figlie, obbedite ai vostri genitori per non pentirvi in seguito. Genitori, amate i vostri figli come amate me (Col 3,20-21), ma il vostro amore deve essere molto più grande per me, perché io sono l'unica sicurezza della vostra vita, perché non cadiate in tentazione. Se mi ringraziate sempre, io vi ascolterò sempre. Non disperate se ci vuole un po' di tempo, perché so quando darvi quello che chiedete. Quindi, figli miei, sono felice se continuate a obbedirmi.

          Grazie, figli e figlie. Non dimenticate ciò che vi chiedo. Rimanete con la mia pace.

GESÙ

31/07/1995

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