venerdì 7 giugno 2024

Le grandezze di Gesù



L’Incarnazione mistero di unità


Dio dunque vive, opera e regna in Unità: vive in unità di Essenza, opera in unità di principio, regna in unità di amore. Perciò non è da meravigliarsi se Egli riduce le sue opere alla unità, e se quanto più sono grandi e sublimi, tanto più Egli le compie secondo la sua unità. Dovendo quindi compiere un’Opera e un mistero supremo, come l’opera della Incarnazione, non è meraviglia se egli lo opera nella Unità in un modo eccellente, tutto nuovo e singolare e senza esempio.

Questo mistero deve essere il suo capolavoro, l’opera nella quale Egli vuole stabilire come un trionfo delle sue creature, l’opera per la quale Egli vuole trionfare di se stesso, vale a dire, delle sue divine perfezioni. In quest’opera, infatti, Dio conduce Lui stesso come in trionfo la sua Grandezza nell’abbassamento, la sua Potenza nella debolezza, la sua Sapienza nella puerizia, e alla Croce il suo Amore, la sua Giustizia, la sua Misericordia.

Egli è dunque in quest’opera come in un trionfo, nel quale non trionfa già di altri, ma di se stesso e riempie di confusione le sue creature se non gli lasciano il potere di trionfare così di loro stesse. Anzi, ciò che è degno di maggior considerazione, mentre così apertamente dimentica se stesso e la sua grandezza per abbassarsi nelle nostre miserie, Egli non dimentica la sua Unità; mentre nasconde la sua gloria per entrare in questo mistero e nobilitarlo e rialzarlo col proprio abbassamento, Egli vuole invece che la sua Unità vi si manifesti risplendente, evidente, e gloriosa più che mai, e trionfi essa pure in quel trionfo delle sue opere che è l’augusto e sacro mistero della Incarnazione. Perciò in questo mistero Egli imprime una nuova sorta e maniera di Unità che gli è propria e singolare, e non conviene né mai potrà convenire a nessun’altra delle sue opere; Egli vuole che questo grande Mistero sia una immagine viva, un perfetto esemplare e un divino soggetto della Unità divina; in quanto esso contiene l’Unità, in due nature differenti, di una Persona increata, ed è unico e senza pari nelle sue opere.

***

Card. Pietro de Bérulle

Nessun commento:

Posta un commento