Processione del Corpus Domini 1895
"È volontà mia e del Padre mio che voi tre, Lieschen, Luise e Barbara, vi uniate in una sola unione...".
Quando la processione svoltò nella Schusterstrasse, Barbara vide Gesù che si librava sopra la processione, fuori di sé dall'amore per le pecorelle fedeli che lo onoravano quel giorno, apparentemente ignare delle derisioni e delle bestemmie degli altri.
Barbara cadde in estasi e camminava più fluttuando che camminando, la sua testa era sollevata e non poteva più muovere la testa o gli occhi verso il basso. Sul grande pallido, al momento della benedizione, scesero intorno a Lui legioni di angeli; ai lati aveva solo San Francesco e N., che lo presero completamente. Nella caserma di fronte alla Schillerstrasse, Gesù si avvicinò di nuovo a Barbara per darle alcuni ordini. Prima che le parlasse, il suo cuore voleva scoppiare e chiese:
Barbara:
"Dammi il tuo cuore perché io possa amarti con il tuo".
Allora Gesù scambiò il suo cuore con quello di lei, ma poi lo scambiò di nuovo. Poi disse:
Gesù:
"È volontà mia e del Padre mio che voi tre, Lieschen, Luise e Barbara, vi uniate in un'unica unione e che ognuna di voi renda omaggio a una persona della Santissima Trinità a nome del resto dell'umanità. Perciò vi distribuirò.
Lieschen renderà omaggio al mio Padre celeste, Luise a Dio Figlio, io alla Seconda Persona della Santissima Trinità e tu, Barbara, a Dio Spirito Santo. Ogni volta che adorate, dovete unirvi con gli altri due e con la Persona Divina. Come io e il Padre siamo una cosa sola, anche voi sarete una cosa sola. Grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito a fondare l'Associazione dell'Adorazione Eterna. Tra mille anime, ce ne sono appena tre che vogliono sapere qualcosa di me".
Quando la cognata di Barbara morì ad A. prima del martedì grasso 1895, Barbara si recò lì per il funerale e la mattina seguente visitò i suoi parenti a L., a tre stazioni di distanza da A., con l'intenzione di tornare a Magonza la mattina successiva. Lì si ammalò gravemente e ricevette una sofferenza particolare, nella quale Egli le disse:
Gesù:
"Ti ho portato qui e voglio che tu rimanga qui fino a Pasqua, perché voglio essere riconosciuto dal mio popolo e qui, tra questa brava gente di campagna, sarò più glorificato che a Magonza. Ti prometto che tuo cognato L. non morirà a mio discapito e io starò accanto a tua cognata A. fino al tuo ritorno".
Allo stesso tempo, sua sorella a R., che si trova a mezz'ora di distanza da L., vide di prima mattina un letto nella sua stanza mentre era sveglia e Barbara in esso e, mentre lo guardava, udì le parole:
"Lo vuole l'Onnipotenza, la Sapienza, la Bontà".
Chiamò suo figlio Valentin (17 anni):
"O Valentin, Valentin, anche tu hai visto e sentito questo?
Questo significa qualcosa. Voglio andare subito a L. per vedere cosa è successo".
Poi trovò Barbara malata e capì che doveva portarla con sé perché non c'era posto nella casa del fratello a L., che aveva sette figli. Accompagnò Barbara a R. con un carretto e, non appena furono in casa, iniziò la sua particolare sofferenza e Barbara dovette mettersi subito a letto. I parenti vennero tutti e rimasero inorriditi dalla sua sofferenza così evidente. Ben presto l'intero villaggio ne venne a conoscenza e tutte le persone vennero il più spesso possibile, il che non poteva essere evitato nel villaggio. La gente non voleva essere respinta.
Barbara Weigand
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