Conchita (1862-1937)
«L'unità è il centro della divinità, il mistero più caro a Dio, è Dio stesso, perché Dio è Unità per essenza.
La Trinità si rallegra in questo mistero che unifica le Persone divine, in questa similitudine di sostanza e di essenza. Tutte e tre non hanno che una sola volontà, una sola potenza. Anzi, essi si fondono, direi, in una sola divinità, nella sostanza stessa di questa divinità senza divisioni, in un abisso infinito, in una immensità senza limiti di perfezioni, e sempre nella sua unità.
E questa unità è l'amore che la rende compiuta, perché l'amore unifica gli esseri e le volontà in un centro infinito. Nelle tre Persone divine è l'amore che fa l'unione e le rende feconde nella pienezza del suo essere, è l'amore che le rende semplici, e Dio è amore, semplicità, unità.
Nessuna delle Persone divine ama più dell'altra, né possiede più dell'altra, né vuole o desidera più dell'altra.
Esiste fra loro un dilettevole accordo che le rende felici, che le inebria e che costituisce tutte le loro delizie, perché l'unità che le avvolge e le penetra è il loro proprio essere.
Nelle divine Persone non esiste alcuna dissonanza, tutte e tre vibrano di uno stesso suono intimo, dolcissimo e fecondo: questa armonia forma il cielo.
E questa eterna armonia vibra non solamente fra le tre divine Persone, ma prolunga la sua risonanza in tutta la creazione, unificando tutto ciò che esiste.
La Trinità riveste del suo sigillo tutto ciò che esce da lei, e gli imprime il carattere proprio dell'unità, ma, benché io dica: ciò "che esce da Dio", questo non esce da Dio, perché tutto quello che è fecondato da Dio resta all'interno di Dio stesso. Non può essere diversamente a causa dell'unità di Dio.
Questo mistero si produce in primo luogo nell'origine eterna delle Persone divine, e poi in tutti gli esseri che ricevono la fecondazione della Trinità nella sua unità.
È un mistero di unità, che si moltiplica infinitamente ed eternamente dentro la Trinità. È un mistero di unità, il più fecondo a causa dell'amore, perché tutta la fecondità procede dall'amore infinito.
L'amore generò il Verbo nel seno stesso del Padre.
Dall'amore infinito tra il Padre e il Figlio, con una sola divinità, procedette lo Spirito Santo; e l'intensità infinita di questo amore lo ha personificato, facendo di lui non un altro Dio, ma un'altra Persona divina in Dio; cioè assimilandolo alle altre Persone divine e formando una sola divinità, una sola, eterna e indivisibile unità.
E perché? Perché in Dio non esistono tre sostanze, tre essenze, tre vite, tre amori, ma una sola essenza, sostanza, amore e vita in una.sola unità, in una sola divinità» (D. 3 aprile 1933).
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